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  Articolo capolavoro di Miller

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Autore Discussione
  •  Lestaat
      Lestaat
Articolo capolavoro di Miller
#1
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 27/7/2005
Da Perugia
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Da leggere e salvare perchè è un meraviglioso riassunto:

Jason Miller
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In nomine libertatis vincula edificamus.
In nomine veritatis mendacia efferimus.
Inviato il: 3/12/2007 10:05
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  •  bandit
      bandit
Re: Articolo capolavoro di Miller
#2
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 28/11/2005
Da
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.."meraviglioso riassunto"...ma di che ??

"6. Credo che il mondo sarebbe un posto molto migliore se Wall Street e Madison Avenue cessassero di esistere."
++++++
capirai. libero scambio, come sempre all'origine di ogni male.

"7. Ammiro e sostengo persone ed entità demonizzate come Hugo Chavez, Fidel Castro e Hamas come veri campioni dei popoli vittimizzati."
++++++++
contento lui

"9. Considero il capitalismo un abominio e un crimine contro l'umanità, gli altri esseri senzienti del pianeta e la Terra."
++++++++
iniziavo a sospettarlo


"Per la delusione di quelli tra voi che rimangono schiavi delle catene intellettuali del vostro indottrinamento o che sono zelanti reazionari, ho diritto a rimanere negli USA tanto quanto ne avete voi. E non voglio andare volontariamente da nessuna parte. Quindi risparmiatevi le email in cui mi si offre un passaggio su un traghetto per la Russia"
+++++++++
certo...
Inviato il: 3/12/2007 22:52
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  •  Lestaat
      Lestaat
Re: Articolo capolavoro di Miller
#3
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 27/7/2005
Da Perugia
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Citazione:

bandit ha scritto:
.."meraviglioso riassunto"...ma di che ??

"6. Credo che il mondo sarebbe un posto molto migliore se Wall Street e Madison Avenue cessassero di esistere."
++++++
capirai. libero scambio, come sempre all'origine di ogni male.


Che c'entra il libero scambio con Wall Street e Madison Avenue?

Citazione:

"7. Ammiro e sostengo persone ed entità demonizzate come Hugo Chavez, Fidel Castro e Hamas come veri campioni dei popoli vittimizzati."
++++++++
contento lui


Beh se leggi attentamente TUTTO l'articolo, spiega meglio il concetto.
Non sono i campioni della giustizia nel mondo, ma quantomeno sono tra i pochi a criticare apertamente questo tipo di globalizzazione.
Al momento sono il meglio che la classe politica mondiale è riuscita a produrre. E' triste pensare che questo sia il massimo che c'è in giro, ma tant'è.

Citazione:

"9. Considero il capitalismo un abominio e un crimine contro l'umanità, gli altri esseri senzienti del pianeta e la Terra."
++++++++
iniziavo a sospettarlo

Il Capitalismo E' un abominio ed E' un crimine contro l'umanità.
Sono pronto a sfidare chiuque a dimostrare il contrario.

E' un MERAVIGLIOSO riassunto della realtà del momento.
_________________
In nomine libertatis vincula edificamus.
In nomine veritatis mendacia efferimus.
Inviato il: 4/12/2007 15:49
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Re: Articolo capolavoro di Miller
#4
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 3/4/2005
Da Atene
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Il Capitalismo E' un abominio ed E' un crimine contro l'umanità.
Sono pronto a sfidare chiuque a dimostrare il contrario.


Prima dovresti dimostrare tu la tua affermazione, magari chiarendo anche cosa intendi per capitalismo, a scanso di equivoci.
Inviato il: 4/12/2007 16:01
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  •  franco8
      franco8
Re: Articolo capolavoro di Miller
#5
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 6/12/2005
Da
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Citazione:
...magari chiarendo anche cosa intendi per capitalismo...

http://www.demauroparavia.it/18482


ciao!

... A me sembra chiaro...
Ma tu e bandit ... per "capitalismo", che cosa intendete?
_________________
.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
Inviato il: 4/12/2007 16:44
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  •  Dusty
      Dusty
Re: Articolo capolavoro di Miller
#6
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 3/10/2005
Da Mondo
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Citazione:
Il Capitalismo E' un abominio ed E' un crimine contro l'umanità.
Sono pronto a sfidare chiuque a dimostrare il contrario.

Leestat, quello che comunemente viene chiamato a torto "capitalismo" non ha nulla a che vedere con quest'ultimo, esattamente come il minitro della "giustizia" non ha nulla a che vedere con quest'ultima.

In 1984 (il romanzo) sai dove era il posto in cui venivano portate le persone per venir torturate?
Nel ministero dell'amore.

L'uso fuorviante della lingua è un'arma pericolossima, cerchiamo di imparare dalla storia...

Definisci quello che per te è capitalismo e vedrai come quello che hai scritto con quest'ultimo non abbia nulla a che spartire.
_________________
"Tu non ruberai, se non avendo la maggioranza dei voti"
-- Dal Vangelo Secondo Keynes, Capitolo 1, verso 1.
Il portico dipinto
Inviato il: 4/12/2007 16:50
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  •  carloooooo
      carloooooo
Re: Articolo capolavoro di Miller
#7
Dubito ormai di tutto
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Il capitalismo o economia di mercato è quel sistema di cooperazione sociale e di divisione del lavoro che è basato sulla proprietà privata dei mezzi di produzione. - Ludwig von Mises, Burocrazia
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Bicarlonato.
Inviato il: 4/12/2007 17:02
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  •  sick-boy
      sick-boy
Re: Articolo capolavoro di Miller
#8
Dubito ormai di tutto
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Da Leith
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sistema economico e sociale caratterizzato da una larga formazione e mobilità dei capitali, dalla proprietà privata dei mezzi di produzione, dalla ricerca del profitto individuale e dalla separazione dei produttori in classi detentrici dei capitali e classi lavoratrici (ed è tipico dell’età della rivoluzione industriale)

Mi sembra in parte falso, in parte corretto. Mi spiego meglio: da un lato il capitalismo è un fatto tecnico. Per la prima volta nella storia conosciuta la ricchezza è vista come un mezzo per produrre altra ricchezza. Quindi il sistema economico e sociale che si viene a creare di conseguenza non è il capitalismo, ma una sua derivante; derivante cioè dalla proprietà privata e dal libero scambio. E qui fatico a vedere dei mali.

D'altro canto questa definizione è anche corretta, in quanto il cosiddetto sistema capitalista designa comunemente quell'intreccio in gran parte criminale di banche, stati e grande impresa. Già negli anni 50 negli stati uniti si cominciava a parlare del complesso militar-industriale.

Tuttavia, a voler essere rigorosi, la seconda definizione è pura neolingua, poichè affibia un significato negativo ad una parola priva, in sè, di una simile connotazione.

edit: negativo secondo la morale corrente.
Inviato il: 4/12/2007 17:06
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Re: Articolo capolavoro di Miller
#9
Sono certo di non sapere
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Scusa Franco8, ma sarebbe meglio evitare il ricorso a dizionari o enciclopedie assortite visto che anche lì il significato varia a seconda dell'orientamento politico dell'editore.

Su wikipedia ci sono tre definizioni, poi tra gli autori citati trovi solo socialisti, da Marx a Keynes passando per Weber e nessun cenno a Mises, Hayek, Rothbard, Böhm-Bawerk...

È come farsi spiegare il comunismo da McCarthy, se a voi va bene così...
Inviato il: 4/12/2007 17:07
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  •  Dusty
      Dusty
Re: Articolo capolavoro di Miller
#10
Dubito ormai di tutto
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Da Mondo
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"It is now commonplace and politically correct to blame what is referred to as the excesses of capitalism for the economic problems we face....

...Capitalism should not be condemned, since we haven't had capitalism.

A system of capitalism presumes sound money, not fiat money manipulated by a central bank.

Capitalism cherishes voluntary contracts and interest rates that are determined by savings, not credit creation by a central bank.

It's not capitalism when the system is plagued with incomprehensible rules regarding mergers, acquisitions, and stock sales, along with wage controls, price controls, protectionism, corporate subsidies, international management of trade, complex and punishing corporate taxes, privileged government contracts to the military-industrial complex, and a foreign policy controlled by corporate interests and overseas investments.

Add to this centralized federal mismanagement of farming, education, medicine, insurance, banking and welfare. This is not capitalism!"

Ron Paul
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-- Dal Vangelo Secondo Keynes, Capitolo 1, verso 1.
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Inviato il: 4/12/2007 17:12
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  •  Lestaat
      Lestaat
Re: Articolo capolavoro di Miller
#11
Dubito ormai di tutto
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Ron Paul, appunto.
Che ci sia un capitalismo viziato non c'è dubbio, ma che altrimenti il capitalismo funzioni è un idiozia.
E' sufficiente una fusione, o una maggiore capacita di visibilità di una azienda piùttosto che di un altra e già non funziona più per impossibilità alla concorrenza.
Siamo seri, è un miraggio nè più nè meno come l'altra sua faccia marxista o come la pace nel mondo.
C'è del buono, certo, così come c'è del buono in qualsiasi altra forma economica, ma è e resta una teoria economica, e adottarla come sistema di vita è da idioti.
_________________
In nomine libertatis vincula edificamus.
In nomine veritatis mendacia efferimus.
Inviato il: 4/12/2007 17:35
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Re: Articolo capolavoro di Miller
#12
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 3/4/2005
Da Atene
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Ammazza che profondità d'analisi...

Non stupisce che ne scaturisca una simile sicumera!
Inviato il: 4/12/2007 17:40
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  •  Rickard
      Rickard
Re: Articolo capolavoro di Miller
#13
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 9/9/2007
Da Un mondo pervaso di follia
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Non si può certo dire che nel mondo occidentale venga applicato il capitalismo.
Il capitalismo di per sé non è un male, i sistemi degradanti e produttori di miseria descritti dall'articolo non sono riconducibili al capitalismo.
Si tratta semmai di signoraggio sfrenato, dato che il capitalismo (e su questo forse sarebbero stati d'accordo sia McCarthy che Marx) non prevede che una ristrettissima oligarchia di banche (BCE e Federal Reserve Bank in testa) facciano come gli pare sfornando cartamoneta che non vale nulla poiché è stampata sul nulla senza alcuna contropartita.
Le miserie legate ai potentati economici che decidono a tavolino le crisi rovinando la vita di milioni di persone pe ri propri interessi e alimentando così l'immigrazione illegale.
Questo non è capitalismo, il capitalismo ha delle regole, questi sistemi non hanno nessuna regola ed è bene tenere a mente che il capitalismo non è questo, come il comunismo (inteso come ciò che teorizzavano Marx e altri) non era quel che c'era nell'URSS.
Citazione:
7. Ammiro e sostengo persone ed entità demonizzate come Hugo Chavez, Fidel Castro e Hamas come veri campioni dei popoli vittimizzati. La nostra classe dominante li ritrae come “minacce” o “terroristi” perché hanno le palle per resistere ai più grandi, ignobili e potenti bulli della storia. Sono perfetti? No. Sono da ammirare? Senza dubbio.

Ora dire che Chavez (a cui è appena andata buca il referendum per l'incoronazione a vita) e Castro siano campioni dei popoli oppressi è forzato.
Soprattutto per il secondo, un individuo che ha detronizzato un ditattore che agli stati uniti piaceva per sostituirlo con un altro che agli stati unini non piaceva (se stesso).
Sono perfetti? No. Sono da ammirare? Con moltissimi dubbi.
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La scienza non è nient'altro che una perversione se non ha come suo fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell'umanità. - Nikola Tesla
Inviato il: 4/12/2007 17:54
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  •  carloooooo
      carloooooo
Re: Articolo capolavoro di Miller
#14
Dubito ormai di tutto
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Da marca gioiosa et amorosa
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Citazione:
solo socialisti [...] Weber


Paaaax...
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Bicarlonato.
Inviato il: 4/12/2007 18:02
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  •  Dusty
      Dusty
Re: Articolo capolavoro di Miller
#15
Dubito ormai di tutto
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Citazione:
Ron Paul, appunto.

Appunto cosa? Ron Paul almeno le basi del capitalismo le conosce, in particolare questa:

A system of capitalism presumes sound money, not fiat money manipulated by a central bank.

Tu conosci qualche stato in cui almeno questa condizione è soddisfatta (poi ci sarebbe da pensare a tutte le altre...)?
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Il portico dipinto
Inviato il: 4/12/2007 18:06
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  •  Gandhi
      Gandhi
Re: Articolo capolavoro di Miller
#16
Ho qualche dubbio
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Il nostro capitalismo è diverso ... il nostro funziona veramente.
Inviato il: 4/12/2007 18:11
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  •  Pausania
      Pausania
Re: Articolo capolavoro di Miller
#17
Sono certo di non sapere
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Quanto qualunquismo! Non tutti i capitalismi sono uguali... Ci sono capitalismi che sbagliano, ma pensate come stanno nei loro Paesi. Facile parlare mentre si ha un tetto sulla testa.


(Si fa per scherzare eh, rimettete la sicura alla Gatling )
Inviato il: 4/12/2007 19:23
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  •  Lestaat
      Lestaat
Re: Articolo capolavoro di Miller
#18
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 27/7/2005
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Ma in questo mondo ci vivo solo io?
Pax puoi citarmi tutti i "veri" capitalisti che vuoi ma restano solo e soltanto degli economisti.
Non credo che ci sia nulla da dimostrare, il capitalismo, quello vero, quello teorico che sta scritto sui libri non esiste e non può esistere per il semplice motivo che è solo una teoria economica e il mondo reale, in quanto reale appunto, non ha i prerequisiti necessari all'attuazione di qualsivoglia teoria economica.
Quando si formulano teorie ci sono ipotesi, postulati e regole CERTE alla base della formulazione. Qui parliamo di esseri umani che dovrebbero appllicare un sistema economico che non solo dovrebbe gestire l'economia, ma si ha addirittura la pretesa che diventi una struttura sociale funzionante.
Credete a quel che vi pare, ma personalmente non ho intenzione di sedermi sopra un fornello acceso perchè una teoria dice che non mi distruggo ma mi trasformo.
Andiamo.
Parliamo di economia, non della vita, il capitalismo (così come il marxismo che è una sua pessima applicazione) invece ha sempre avuto questa stupida idea di farsi struttura sociale.
E' un idiozia, e la dimostrazione è il mondo in cui viviamo, dove il capitalismo ha generato una quantità tale di mostri che ora ne siamo succubi.
Vuoi che a me non piaccia l'idea del libero scambio, il libero commercio, la libera iniziativa....si bello....tutto bello e libero, certo, almeno finche qualcuno non ha un po' più di te, allora non conta più una mazza. La libera concorrenza certo...bella roba, un idea così stupida nemmeno al mio gatto poteva venire. come si può pensare che possa funzionare se qualcuno sta concorrenza la VINCE? E' sufficiente che UNO, dico uno solo, prenda piede nel mercato libero ed è finita la concorrenza. Nessuno sarà mai più in grado di riconquistare mercato. Causa? Il capitale. Se è più grosso, vince. O allora mettiamo delle regole? Ah beh...certo.....ma....non siamo a questo punto proprio a causa delle regole? Nel mondo reale quando ci sono regole, ci sono quelli che le infrangono. E via daccapo: corruzione, cartelli, trust.....
Suvvia, cerchiamo di essere onesti. Il capitalismo è un fallimento, ne più nè meno di tutti gli altri sistemi di potere messi in piedi dall'uomo. Lasciomo che ridiventi soltanto un modello economico da studiare e pensiamo a qualcos'altro per organizzare la nostra vita, su!
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Inviato il: 4/12/2007 21:17
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Re: Articolo capolavoro di Miller
#19
Sono certo di non sapere
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Non ho capito niente.

Stavi cercando di spiegare cosa intendi con capitalismo?
Inviato il: 4/12/2007 21:41
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  •  Ashoka
      Ashoka
Re: Articolo capolavoro di Miller
#20
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 11/7/2005
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Citazione:
E' sufficiente che UNO, dico uno solo, prenda piede nel mercato libero ed è finita la concorrenza. Nessuno sarà mai più in grado di riconquistare mercato. Causa? Il capitale.


Il capitale. Quale.. quel pezzo di carta che lo Stato mi costringe ad accettare in pagamento per legge?

E' strano. Ho letto un sacco di romanzi sulla società in preda al megaturbocapitalismo..

(uno su tutti: Logoland - molto bello)

.. e pure lì, nonostante uno stato debolissimo, non si sa perché tutti continuavano a pagare in dollari...

In altri romanzi di fantascienza ecco monete di carta o elettroniche usate su pianeti diversi senza che nessuno si domandi mai: Ma perché cazzo devo accettare sta roba se vivo in un "capitalist paradise" dove il governo e lo stato non esistono praticamente più!

Mi spieghi che fine fa il "Capitale" se dall'oggi al domani venisse meno il corso legale della moneta?
Inviato il: 4/12/2007 21:47
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  •  Lestaat
      Lestaat
Re: Articolo capolavoro di Miller
#21
Dubito ormai di tutto
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@Ashoka:
Sparisce inseme al Capitalismo.
Che bello sarebbe.

@Pax
-.-
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Inviato il: 4/12/2007 22:04
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  •  franco8
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Re: Articolo capolavoro di Miller
#22
Dubito ormai di tutto
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sickboy, Paxtibi...

Citazione:

È come farsi spiegare il comunismo da McCarthy, se a voi va bene così...


Non regge affatto il paragone, nel caso specifico...
e il significato delle parole non varia affatto seconod l'orientamento politico di chicchesià )o di chicche e sia come diceva Totò )
Il "McCarthy di turno" dovrà darmi una definizione di "comunismo" ...
("teoria fodata sulla proprietà collettiva dei beni e dei mezzi di produzione"...)
imprecisa o approssimativa quanto vuoi, ma su quella dovremmo convenire tutti comunque la si pensi... prima che il "McCarthy di turno" parta per la tangente e cominci a disegnare il comunismo come origine di tutti i mali.

C'è da tenere in conto il semplice fatto che c'è una differenza sostanziale tra il testo relativo alla voce di una enciclopedia (per cui certamente vale e può pesare molto l'orientamento e il punto di vista dell'autore)
e la definizione di un dizionario.
(pur ammettendo che ci possono essere altre "accezioni" del termini e diverse o altre "sfumature" del termine... - mi pare che quello si il significato "comune". E mi sembrerebbe una forzatura vedere giudizi di valore o pregiudizi dove non ve ne sono)

Ripeto le caratteristiche prese dalla definizione :
1) larga formazione e mobilità dei capitali,
(importante : mobilità di capitali)

2) proprietà privata dei mezzi di produzione,


3) ricerca del profitto individuale
(.. dove stanno i giudizi di valore?)

4) separazione dei produttori in classi detentrici dei capitali e classi lavoratrici

(E mi verrete a dire che le classi non esistono?)

-------------------------------------

Ci sono queste caratteristiche nel sistema attuale?

No?
Sì?


-------------------------------------


extradefinizione:

Sì ma voi, mi venite a dire? "sì ,però, non è il VeroCapitalismoconla"C"maiuscola", "il Capitalismo Perfetto" ecc ecc cc.
.... (a parte il fatto che il "Qualsiasicosa Perfetto" non esiste per definizione: qualsiasi relizzazione pratica e reale avrà un dettaglio che la differenzia dalla "forma pura"...

L'operazione da "Neolingua" che vedo (ma su questo, ovviamento ognuno può pensarla come crede) è del tutto opposta a quel che dice sick-boy:
- il termine "capitalismo" ha sempre avuto in passato quel senso lì (negativo o positivo a seconda delle idee e del giudizio di ciascuno)
(Es: USA = capitalismo; URSS = comunismo )
- qualcuno vuolea dare al termine "capitalismo" la valenza di "forma pura e ideale". Ma perché , allora non scegliere qualceh altro nome di fantasia?!
_________________
.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
Inviato il: 4/12/2007 22:30
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  •  carloooooo
      carloooooo
Re: Articolo capolavoro di Miller
#23
Dubito ormai di tutto
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Effettivamente la definizione del buon De Mauro non mi pare così peregrina.

larga formazione e mobilità dei capitali

Su questo non mi pare ci sia da discutere, se definiamo "capitale" come somma di moneta equivalente a tutte le attività meno la somma equivalente a tutte le passvità, impegnate a una data definita per la condotta delle operazioni di una unità commerciale (Mises, L'azione umana). Direi che questa definizione è giustificata più da motivi storici che da motivi di definizione pura e semplice.

proprietà privata dei mezzi di produzione

Il capitalismo o economia di mercato è quel sistema di cooperazione sociale e di divisione del lavoro che è basato sulla proprietà privata dei mezzi di produzione. (Mises, Burocrazia)

ricerca del profitto individuale

La frase successiva all'ultima citazione: Ognuno agisce per proprio conto; ma le azioni di ognuno tendono tanto alla soddisfazione dei bisogni degli altri che dei propri

Mises qui parte dal dato di fatto che "ognuno agisce per proprio conto", e ne deriva che tale azione, che non è altro se non il "profitto individuale", porta a benefici anche per gli altri. Su questo, però, si può essere o non essere d'accordo, e infatti c'è chi dice l'esatto contrario. Quindi il De Mauro si limita a dare solo la (parte di) definizione accettata pressoché da tutti.

separazione dei produttori in classi detentrici dei capitali e classi lavoratrici

Ecco, qui effettivamente De Mauro potrebbe essere tacciato di veterocomunismo, perché non tutti accettano la teoria delle classi. Solo che, stando alla definizione di Mises di capitale, non tutti possono o vogliono impegnare il loro avanzo (se ce l'hanno) per "la condotta delle operazioni di una unità commerciale." Cioè secondo me non si può dire che tutti agiscano (passatemi il termine) "capitalisticamente". Che poi le si voglia chiamare classi, questo è un altro discorso, anche perché ci sarebbe da aprire un thread sul significato del termine "classe". Forse comunque questa definizione sarebbe più adatta al lemma "società capitalistica".

Sta di fatto che è quello che storicamente è avvenuto, per cui, sick-boy, non mi pare il caso di parlare di "neolingua".

Carlo
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Inviato il: 4/12/2007 23:02
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  •  prealbe
      prealbe
Re: Articolo capolavoro di Miller
#24
Mi sento vacillare
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Mises
Citazione:
Il capitalismo o economia di mercato è quel sistema di cooperazione sociale e di divisione del lavoro che è basato sulla proprietà privata dei mezzi di produzione. Ognuno agisce per proprio conto; ma le azioni di ognuno tendono tanto alla soddisfazione dei bisogni degli altri che dei propri.

Mi pare evidentissimo.


Prealbe
Inviato il: 4/12/2007 23:14
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Re: Articolo capolavoro di Miller
#25
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Re: Articolo capolavoro di Miller
#26
Dubito ormai di tutto
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Citazione:
Mi pare evidentissimo.


Ecco un esempio che spiega perché De Mauro ha omesso la seconda parte della definizione di Mises.

Carlo


PS: scusa Pax, non sono nelle condizioni né ho il tempo per leggere tutta quella roba, ma qui non mi pare che si sia mai parlato di lotta di classe. E comunque non è necessario essere marxisti per poter parlare di "classe", anche se effettivamente quella dottrina ne ha praticamente monopolizzato l'uso.
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Bicarlonato.
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  •  sick-boy
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Re: Articolo capolavoro di Miller
#27
Dubito ormai di tutto
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Da Leith
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qualcuno vuolea dare al termine "capitalismo" la valenza di "forma pura e ideale". Ma perché , allora non scegliere qualceh altro nome di fantasia?!

Nonono! Scusa franc8 se cito proprio te, ma ce ne sono tante di frasi del genere in questo forum. Comunque la mettiate io lo ripeto: il capitalismo è un fatto TECNICO che presuppone libera circolazione di terra, lavoro e moneta e quest'ultima deve essere VERA, di valore. Poi dategli tutte le sfumature sociali o volgari che volete, ma tale era e tale rimane: ricchezza che PRODUCE altra ricchezza come mai prima nella storia (MAI) era accaduto. (edit: non soldi che producono soldi, anche se non vi sarebbe nulla di male a bypassare tutto con un mezzo di scambio comunemente accettato...ma sarebbe meglio non truccarlo)

Marx dice semplicemente: siccome si fa con il sudore dei lavoratori, appropriamoci NOI dei mezzi di produzione e della conseguente ricchezza prodotta. Bravo, complimenti: un ladro.

(riedit: piccolo particolare su cui non si ama riflettere: un operaio che non guadagnasse come un operaio, non farebbe l'operaio)

E per rispondere a Lestat sulla concorrenza: se uno la vince non è che mantiene poi la posizione dominante così a cazzo. E specificamente in concorrenza perfetta (che è una tendenza NATURALE di moltissimi mercati, dato l'elevatissimo numero di produttori e consumatori, tale che nessuno possa influire sul prezzo singolarmente) ci rimane solo chi ANNULLA il profitto.
Inviato il: 4/12/2007 23:18
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  •  sick-boy
      sick-boy
Re: Articolo capolavoro di Miller
#28
Dubito ormai di tutto
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Da Leith
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Sta di fatto che è quello che storicamente è avvenuto, per cui, sick-boy, non mi pare il caso di parlare di "neolingua".

Carlo


Ops, mi era sfuggita questa frase.

Magari nel mio commento non è chiaro, ma io giustifico la definizione "volgare" di DeMauro; solo che mi sembri parli, appunto, di una concretizzazzione storica avvenuta a determinate condizioni e concernente molti fatti nel quale, tra l'altro, si è sviluppato il capitalismo.
Inviato il: 4/12/2007 23:36
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  •  Gandhi
      Gandhi
Re: Articolo capolavoro di Miller
#29
Ho qualche dubbio
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Da altro thread

Citazione:
Era stata annunciata come una grande innovazione nella “democratizzazione” della conoscenza. Ma da allora, l'enciclopedia online è stata “dirottata” da forze che hanno deciso che determinate cose e’ meglio che rimangano ‘sconosciute’


Praticamente la storia dell'anarco-liberismo perfetto Mises-Rothbardiano!
Inviato il: 5/12/2007 9:18
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  •  Dusty
      Dusty
Re: Articolo capolavoro di Miller
#30
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 3/10/2005
Da Mondo
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Citazione:
Citazione:
Era stata annunciata come una grande innovazione nella “democratizzazione” della conoscenza. Ma da allora, l'enciclopedia online è stata “dirottata” da forze che hanno deciso che determinate cose e’ meglio che rimangano ‘sconosciute’


Praticamente la storia dell'anarco-liberismo perfetto Mises-Rothbardiano!

Se ci deve essere una sola wikipedia che deve andare bene per tutti la cosa è per definizione non liberista (eventualmente è democratica).

La storia dell'"anarco-liberismo" sarebbe che ci sono tutte le wikipedia che vuoi e se non ti piace quella non sei costretto ad usarla, oppure la usi solo quando ti fa comodo.
_________________
"Tu non ruberai, se non avendo la maggioranza dei voti"
-- Dal Vangelo Secondo Keynes, Capitolo 1, verso 1.
Il portico dipinto
Inviato il: 5/12/2007 9:38
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