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   Politica Interna & Estera
  L' eterna contraddizione degli alternativi...

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Re: L' eterna contraddizione degli alternativi...
#31
Dubito ormai di tutto
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E Dio disse: "Facciamo l`uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza, e domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutte le bestie selvatiche e su tutti i rettili che strisciano sulla terra". (Gen 1, 26)

Ma li doveva pure mangiare?
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1 - Non fanno caso, costoro, che quando in Internet compare qualcosa di veramente scottante, scompare nell’arco di pochi minuti? Se invece qualcosa ci rimane per sempre – e pure in bella vista - vuole dire che lì da nascondere c’è ben poco.
Inviato il: 25/11/2007 14:10
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  •  erik
      erik
Re: L' eterna contraddizione degli alternativi...
#32
Mi sento vacillare
Iscritto il: 1/10/2007
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"le campagne son piene di pecore, mucche ed animali appartenenti ancora alla specie originaria"

anche lo yorkshire postato più sopra appartiene, tecnicamente, alla stessa specie del lupo, eppure direi che si è trasformato molto. Un lupo è un lupo, uno yorkshire è uno yorkshire, un maiale è un maiale, e un cinghiale selvatico è un cinghiale.
Citazione:
Ma, più specificamente nelle zone a forte predominanza di boschi, si: ci sono ancora animali selvatici.
e nel parco nazional degli Abruzzi ci sono gli orsi. Ma che c'entra? Quante mucche hai visto ruminare libere nei boschi senza appartenere a nessuno?

Citazione:
se vuoi avere a forza ragione, ok

Blackbart mi perdoni se rispondo per lui, ma non credi che questo tono andrebbe riservato a coloro che non portano nessun argomento nella discussione?
Inviato il: 25/11/2007 14:21
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  •  carloooooo
      carloooooo
Re: L' eterna contraddizione degli alternativi...
#33
Dubito ormai di tutto
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Da marca gioiosa et amorosa
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Scusate, tutto questo gran dibattere... ma se anche noi liberassimo tutte le vacche del mondo e queste si estinguessero nel giro di una settimana, che ce ne importa a noi?

E chi siamo, i salvatori delle specie? Che è, ci fanno pena i coniglietti bianchi e soffici?

Se si devono estinguere che si estinguano, non mi pare questo un argomento valido contro i vegetariani.

Carlo
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Bicarlonato.
Inviato il: 25/11/2007 14:31
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  •  florizel
      florizel
Re: L' eterna contraddizione degli alternativi...
#34
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 7/7/2005
Da dove potrei stare meglio.
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erikCitazione:
non credi che questo tono andrebbe riservato a coloro che non portano nessun argomento nella discussione?


No.
Forse va applicato anche a te, che insisti con questa tiritera:

Citazione:
anche lo yorkshire postato più sopra appartiene, tecnicamente, alla stessa specie del lupo, eppure direi che si è trasformato molto.


Stavo appunto soffermandomi a sottolineaare che NE' MUCCHE, NE' GALLINE, nè altri animali ancora in giro (per fortuna) tra boschi e campagne, hanno subìto la stessa manipolazione da parte dell'uomo, al punto da essere qualcosa di FONDAMENTALMENTE diverso dalla specie originaria, e al punto da non essere più concepibile, per loro, un ri-adattamento alla vita selvatica.

Citazione:
Quante mucche hai visto ruminare libere nei boschi senza appartenere a nessuno?


Dunque: un conto è l'appartenenza a qualcuno. Altra cosa è QUANTO, questi animali, potrebbero tornare a vivere in libertà, sopravvivendo.
_________________
"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 25/11/2007 14:53
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  •  florizel
      florizel
Re: L' eterna contraddizione degli alternativi...
#35
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 7/7/2005
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carlooooooCitazione:
Se si devono estinguere che si estinguano, non mi pare questo un argomento valido contro i vegetariani.


Infatti addurre che se si fosse tutti vegetariani gli animali si estinguerebbero, è come voler miscelare insieme acqua ed olio.

Nel concreto: non è una giusta equazione affermare che NON ESISTONO PIU' animali in grado di tornare a vivere allo stato selvatico, POICHE' la stragrande parte di allevamenti avviene secondo criteri industriali, o perchè ci ha messo la mano l'uomo.

Quest'ultima, è una descriione delle cose anche abbastanza generica, credo ci sia una sostanziale differenza tra l'allevamento in capannoni, dove gli animali (in GRAN numero) son nati e tenuti in box di 30 cm x 30, e l'allevamento di animali portati al pascolo tra i campi e nei boschi, e tenuti al chiuso in stalle o pollai anche abbastanza rudimentali. In numero ridotto, e compatibilmente con gli spazi a disposizione.
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"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 25/11/2007 15:05
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  •  erik
      erik
Re: L' eterna contraddizione degli alternativi...
#36
Mi sento vacillare
Iscritto il: 1/10/2007
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"Stavo appunto soffermandomi a sottolineaare che NE' MUCCHE, NE' GALLINE, nè altri animali ancora in giro (per fortuna) tra boschi e campagne, hanno subìto la stessa manipolazione da parte dell'uomo, al punto da essere qualcosa di FONDAMENTALMENTE diverso dalla specie originaria, e al punto da non essere più concepibile, per loro, un ri-adattamento alla vita selvatica."

Può darsi, Quello che non capisco è come fai a esserne così sicuro. Ti concedo che una mucca non ha un aspetto grottesco come quello di uno yorkshire, ma le modificazioni riguardano anche il comportamento, e a me sembra che 10.000 anni di addomesticamento e conseguente selezione delle caratteristiche più desiderabili non possano passare invano (e non è necessario fare chissà che incroci o stranezze per ottenere effetti sorprendenti).

Da Wikipedia: Addomesticamento: "Per addomesticazione o addomesticamento si intende in genere il processo attraverso cui una specie animale viene resa domestica, ovvero abituata alla convivenza con l'uomo e al controllo da parte di quest'ultimo. Per molte specie, l'addomesticamento ha comportato notevoli mutamenti nel comportamento, nel ciclo di vita e addirittura nella fisiologia. [...] Addomesticato: Queste specie o varietà sono nate e cresciute sotto il controllo dell'uomo per molte generazioni e sono sostanzialmente modificate come gruppo per l'aspetto ed il comportamento. Esempi includono i cani, la pecora, la mucca, le galline, maiali della guinea e i topi da laboratorio."

In sostanza, per essere sicuri, basterebbe fare l'esperimento e liberare mucche e galline. Ci sono alcune razze, però, che sicuramente avrebbero molti problemi, come le mucche da latte a cui scoppierebbero le tette in continuazione...

Comunque sono d'accordo con Carloooooo: fra l'altro è certamente meglio l'estinzione della vita in batteria.
Inviato il: 25/11/2007 15:34
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  •  kalpoterni
      kalpoterni
Re: L' eterna contraddizione degli alternativi...
#37
Ho qualche dubbio
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Citazione:

erik ha scritto:





In sostanza, per essere sicuri, basterebbe fare l'esperimento e liberare mucche e galline. Ci sono alcune razze, però, che sicuramente avrebbero molti problemi, come le mucche da latte a cui scoppierebbero le tette in continuazione...



No,la mucca (che non è come un compressore) produce latte solo dopo la gravidanza,come qualsiasi altro animale, (uomo compreso) se lasciata libera produrebbe il latte per il vitellino,infatti negli allevamenti il vitello viene tolto alla madre per permettere al latte di finire sulle nostre tavole. (di chi lo beve ovviamente) Non gli scoppierebbe nulla,visto che verrebbe "munta" dal legittimo proprietario.
Inviato il: 25/11/2007 16:04
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  •  florizel
      florizel
Re: L' eterna contraddizione degli alternativi...
#38
Sono certo di non sapere
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Citazione:
le modificazioni riguardano anche il comportamento, e a me sembra che 10.000 anni di addomesticamento e conseguente selezione delle caratteristiche più desiderabili non possano passare invano


Rifletti: su mucche, galline, pecore, animali "da fattoria" (e parlo di quelli che ancora sono allevati in ambienti naturali) l'intervento dell'uomo non ha inciso a livello di "comportamento". Ha semmai forzato ciò che già di naturale avveniva; nel caso della mucca, la produzione di latte, che, come giustamente fa osservare kalpoterni, continuerebbe secondo i suoi ritmi normali anche se l'uomo smettesse di mungere.

Ti pare, prendendo questo esempio, che questo tipo di addomesticamento, seppur millenario, avrebbe inciso così fortemente da condizionare il ritorno ad uno stato selvatico?

A me no, onestamente. In questo caso, avremmo mucche, e pecore, e capre, che producono latte solo in seguito al parto, e fino allo svezzamento.

In effetti, si tentava di indagare su questa affermazione di blackbart:

"Se tutti fossero vegani alcune specie animali, allevate unicamente per scopi alimentari, non potrebbero sopravvivere in natura."

partendo da questo, arrivare ad affermare che corrisponderebbe al vero portando l'esempio di uno yorkshire, mi pare di un'astrusità palese.
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"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 25/11/2007 17:31
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  •  blackbart
      blackbart
Re: L' eterna contraddizione degli alternativi...
#39
Dubito ormai di tutto
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Florizel:
Citazione:
blackbart, se vuoi avere a forza ragione, ok.

Così facciamo due cose buone: tu sei felice, ed io compio la mia buona azione quotidiana.


Non ho bisogno nè della forza nè tantomeno di una Suora della Misericordia per avere ragione. Si discute, ok?

Citazione:
Ed anche ammesso che diventassero preda di altre bestiole, questo rientrerebbe perfettamente nella logica naturale delle cose.


Anche ammesso che abbandonare degli animali domestici in ambienti a loro ostili - in caso contrario non sarebbero definibili "domestici" - sia eticamente accettabile, la prudenza è d'obbligo prima di affermare che ciò rientra "perfettamente nella logica naturale delle cose".

Come anche Erik ha più volte ricordato, gli animali che definiamo "domestici" sono delle nuove specie animali selezionate dall'uomo nell'arco di migliaia e migliaia di anni: negli ultimi secoli questa selezione è diventata sempre più spinta fino ad avvantaggiarsi anche delle recenti scoperte in ambito genetico. Molte varietà sono diventate parte integrante della cultura rurale e contadina (basti pensare agli innumerevoli tipi di latte, formaggio, lana, carne, ecc..).

Ma se anche questi animali riuscissero a sopravvivere - in alcuni casi è possibile, in altri no - verrebbero introdotti nell'ambiente degli animali "alieni" i quali andrebbero in competizione con la fauna selvatica già presente alterando equilibri raggiunti in milioni d'anni, eventualmente causando l'estinzione di questa e imprevedibili effetti a catena!
Non solo competizione ma potrebbero diffondersi malattie.
A titolo di esempio basti ricordare i numerosi disastri ecologici causati dai coloni australiani.
In generale introdurre animali alieni in un ecosistema è sempre un esperimento pericoloso!

Citazione:
accade con gatti che lasciano le case e si avventurano in cerca di roditori, ecc.


Va bene. Ma ci sono gatti e gatti. Alcuni gatti non potrebbero fare altro che poltrire sul sofà leccando scatolette di patè di pollo mentre altri, specie quelli che vivono in campagna, non avrebbero problemi ad adattarsi a una vita selvatica. Però il rapporto tra gatto e uomo è stato più all'insegna della reciproca tolleranza che non di simbiosi.
E comunque i gatti, almeno in tempo di pace, non rientrano nella normale dieta umana.

Citazione:
Se l'uomo non intervenisse più sui ritmi di vita di questi animali, credo che essi sopravviverebbero tranquillamente, anche se lasciati allo stato brado.


Una mucca da latte o un cavallo da corsa, solo per fare due esempi banali, avrebbero grosse difficoltà a vivere senza l'aiuto dell'uomo.
Inoltre non è del tutto chiaro, ma potrebbe non essere un aspetto secondario, se la genetica degli animali sia sufficiente a garantirgli la sopravvivenza allo stato brado. Infatti la vita di alcuni animali selvatici, specie quelli che vivono in branco, si basa su tutta una serie di complesse iterazioni sociali con altri membri (per esempio seguire un capo-branco negli spostamenti). Tali iterazioni non si ricreano dall'oggi al domani ma vengono "tramandate" di generazione in generazione.
Infatti gli zoologi hanno spesso enormi difficoltà a reintrodurre animali nati in cattività, ma comunque non domestici, in ambienti naturali. E la stessa difficoltà si ha anche quando animali selvatici vengono semplicemente spostati da un luogo ad un altro.

Citazione:
Ma, più specificamente nelle zone a forte predominanza di boschi, si: ci sono ancora animali selvatici.
Ti consiglio una vacanza di qualche settimana tra le montagne del nord italia o tra i boschi delle regioni centrali, ti stupiresti della tanta vita animale che ancora vive allo stato selvatico.


Intendevo dire che nelle campagne non sono presenti specie rinselvatichite. Mi sono espresso male.
So benissimo che ci sono cinghiali, topi, linci, volpi e, per fortuna, stanno tornando anche lupi e orsi.
Ma non ho mai sentito parlare di.. galline selvatiche.
Anche se esistevano un millennio fa.

Citazione:
Nel concreto: non è una giusta equazione affermare che NON ESISTONO PIU' animali in grado di tornare a vivere allo stato selvatico, POICHE' la stragrande parte di allevamenti avviene secondo criteri industriali, o perchè ci ha messo la mano l'uomo.


Forse non è corretto generalizzare - infatti se ben ricordi parlavo di mucche - ma è anche ingenuo pensare che l'uomo si sia limitato a catturare tali animali e che quindi basti liberarli nel primo bosco per vivere tutti felici&contenti.
Come minimo si farebbe un disastro dalle conseguenze inimmaginabili.

Citazione:
Quest'ultima, è una descriione delle cose anche abbastanza generica, credo ci sia una sostanziale differenza tra l'allevamento in capannoni, dove gli animali (in GRAN numero) son nati e tenuti in box di 30 cm x 30, e l'allevamento di animali portati al pascolo tra i campi e nei boschi, e tenuti al chiuso in stalle o pollai anche abbastanza rudimentali. In numero ridotto, e compatibilmente con gli spazi a disposizione.


Anche non definendo semplicistica questa tua suddivisione, esistono infatti una infinità di tipologie di allevamento e di razze, rimane il fatto che la maggiorparte degli animali è stato selezionato per venire allevato in modo industriale.

Citazione:
Stavo appunto soffermandomi a sottolineaare che NE' MUCCHE, NE' GALLINE, nè altri animali ancora in giro (per fortuna) tra boschi e campagne, hanno subìto la stessa manipolazione da parte dell'uomo, al punto da essere qualcosa di FONDAMENTALMENTE diverso dalla specie originaria, e al punto da non essere più concepibile, per loro, un ri-adattamento alla vita selvatica.


Non so dove tu abbia visto mucche e galline andare in giro da sole per boschi e campagne!
Come minimo alla sera i greggi vengono rimessi in un recinto e approvigionati con abbeveratoi mentre gli spostamenti - parlo di mucche o di pecore giacchè non ho mai assistito a transumanze di galline (!) - sono sempre supervisionati da pastori e da cani (i capo-branco appunto).

Citazione:
Infatti addurre che se si fosse tutti vegetariani gli animali si estinguerebbero, è come voler miscelare insieme acqua ed olio.


Infatti nessuno sostiene questo. Ma alcune specie, se non venissero allevate, si estinguerebbero e secondo me sarebbe una perdita culturale.



kalpoterni:
Citazione:
No,la mucca (che non è come un compressore) produce latte solo dopo la gravidanza,come qualsiasi altro animale, (uomo compreso) se lasciata libera produrebbe il latte per il vitellino,infatti negli allevamenti il vitello viene tolto alla madre per permettere al latte di finire sulle nostre tavole. (di chi lo beve ovviamente) Non gli scoppierebbe nulla,visto che verrebbe "munta" dal legittimo proprietario.


La maggiorparte delle mucche da latte SONO dei compressori e producono quantità di latte nettamente superiori a quelle che verrebbero richieste dall'allattamento. Ciò è dovuto a migliaia di anni di selezione "umana".
Inviato il: 25/11/2007 18:52
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  •  carloooooo
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Re: L' eterna contraddizione degli alternativi...
#40
Dubito ormai di tutto
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Citazione:
gli animali che definiamo "domestici" sono delle nuove specie animali selezionate dall'uomo nell'arco di migliaia e migliaia di anni


Mi permetto di correggerti. Quelle selezionate dall'uomo non sono nuove specie. La definizione di specie è ben precisa: se una cavalla da corsa - i cui avi sono stati per secoli vittime di matrimoni combinati - e un cavallo selvaggio - che tromba tutte le cavalle che gli capitano sotto tiro - sono in grado di dare origine a una discendenza fertile, allora appartengono alla stessa specie.

Citazione:
Ma alcune specie, se non venissero allevate, si estinguerebbero e secondo me sarebbe una perdita culturale.


La gallina del mio vicino si è laureata con una tesi sulla sociologia delle masse. Mi spiacerebbe si estinguesse: è così interessante dissertare con lei della propaganda sionista e delle strategie geopolitiche dei neocons.

Carlo
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Inviato il: 25/11/2007 19:08
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Re: L' eterna contraddizione degli alternativi...
#41
Sono certo di non sapere
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Mi permetto di correggerti. Quelle selezionate dall'uomo non sono nuove specie. La definizione di specie è ben precisa: se una cavalla da corsa - i cui avi sono stati per secoli vittime di matrimoni combinati - e un cavallo selvaggio - che tromba tutte le cavalle che gli capitano sotto tiro - sono in grado di dare origine a una discendenza fertile, allora appartengono alla stessa specie.

Segue logicamente che le razze equine non esistano.

La gallina del mio vicino si è laureata con una tesi sulla sociologia delle masse. Mi spiacerebbe si estinguesse: è così interessante dissertare con lei della propaganda sionista e delle strategie geopolitiche dei neocons.

Per dissertare della propaganda sionista è sufficiente un lombrico (e riderà pure lui leggendo Haaretz).



lombrico> Avete notato quante pubblicità di jdate.com?

Dai?
Inviato il: 25/11/2007 19:24
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  •  carloooooo
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Re: L' eterna contraddizione degli alternativi...
#42
Dubito ormai di tutto
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Segue logicamente che le razze equine non esistano.


Mi sfugge completamente il sequitur logico.

Carlo
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Inviato il: 25/11/2007 19:51
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Re: L' eterna contraddizione degli alternativi...
#43
Sono certo di non sapere
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Era una "dotta citazione".
Inviato il: 25/11/2007 20:25
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  •  kalpoterni
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Re: L' eterna contraddizione degli alternativi...
#44
Ho qualche dubbio
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Citazione:

blackbart ha scritto:


E comunque i gatti, almeno in tempo di pace, non rientrano nella normale dieta umana.


Non proprio,in cina (ma non solo) mangiano cani e gatti con la solita "naturalezza" con cui si mangiano conigli,maiali,vitelli ecc "qua da noi"

Citazione:

La maggiorparte delle mucche da latte SONO dei compressori e producono quantità di latte nettamente superiori a quelle che verrebbero richieste dall'allattamento. Ciò è dovuto a migliaia di anni di selezione "umana".



No che non sono compressori,producono cosi tanto latte perchè sono indotte a farlo,con cibi e diavolerie varie,inoltre vengono continuamente ingravidate allo scopo di produrre latte in continuazione,cose che in natura non succedono.
Inviato il: 25/11/2007 20:30
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  •  carloooooo
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Re: L' eterna contraddizione degli alternativi...
#45
Dubito ormai di tutto
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Citazione:
Era una "dotta citazione".


Quanto so' 'gnorante zì!

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Inviato il: 25/11/2007 20:37
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  •  Pausania
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Re: L' eterna contraddizione degli alternativi...
#46
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Quanto so' 'gnorante zì!

Questa era facile però

Se la razza cavalla da corsa si tromba la razza cavallo selvatico e danno vita a prole fertile, significa che sono due razze appartenenti alla stessa specie.

Però, se dovessimo applicare pedissequamente certe teorie, vediamo che c'è una specie animale che non deve essere divisa in razze, perché i suoi appartenenti sono tutti uguali per definizione, e quindi per analogia e coerenza non dovrebbero esistere nemmeno le razze di cavalli.
Inviato il: 25/11/2007 21:49
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  •  erik
      erik
Re: L' eterna contraddizione degli alternativi...
#47
Mi sento vacillare
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"era una 'dotta' citazione"

non l'avevo neanche colta al volo... quale onore mi fai Linucs!

Certo, cavalli da corsa e cavalli da soma, "possono" riprodursi, e questo fa sì che appartengano alla stessa specie, ma lo fanno?
Il concetto di razza si applica specialmente alle specie domestiche, che vengono selezionate in vista di alcune precise caratteristiche, e con tanto di pedigree che ne certifica la purezza razziale.
Inviato il: 25/11/2007 21:58
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  •  erik
      erik
Re: L' eterna contraddizione degli alternativi...
#48
Mi sento vacillare
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Citazione:
Non proprio,in cina (ma non solo) mangiano cani e gatti con la solita "naturalezza" con cui si mangiano conigli,maiali,vitelli ecc "qua da noi"


Non so quanto quella dei gatti sia una leggenda urbana, ma di certo non sono una specie adatta ad essere allevata per scopi alimentari, dato che sono carnivori (e quindi occorre nutrirli con carne di animali a loro volta allevati a scopo alimentare... le spese lievitano). Poi è possibile che alcuni cinesi siano di gusti particolarmente raffinati...
Inviato il: 25/11/2007 22:04
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  •  kalpoterni
      kalpoterni
Re: L' eterna contraddizione degli alternativi...
#49
Ho qualche dubbio
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Citazione:

erik ha scritto:


Non so quanto quella dei gatti sia una leggenda urbana, ma di certo non sono una specie adatta ad essere allevata per scopi alimentari, dato che sono carnivori (e quindi occorre nutrirli con carne di animali a loro volta allevati a scopo alimentare... le spese lievitano). Poi è possibile che alcuni cinesi siano di gusti particolarmente raffinati...


http://www.animalsasia.org/index.php?module=66&menupos=2&submenupos=1&item=2&lg=it

Non è una leggenda,guarda tu stesso,parla anche dei cani se ti va di controllare.

Ps Sorry ma non so fare il link "corto"
Inviato il: 25/11/2007 22:25
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  •  blackbart
      blackbart
Re: L' eterna contraddizione degli alternativi...
#50
Dubito ormai di tutto
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carlooo:
Citazione:

Mi permetto di correggerti. Quelle selezionate dall'uomo non sono nuove specie. La definizione di specie è ben precisa: se una cavalla da corsa - i cui avi sono stati per secoli vittime di matrimoni combinati - e un cavallo selvaggio - che tromba tutte le cavalle che gli capitano sotto tiro - sono in grado di dare origine a una discendenza fertile, allora appartengono alla stessa specie.


Già. Ma evidentemente non mi riferivo ai cavalli.
Ci sono per esempio i muli i cui maschi sono sterili ma provengono dall'incrocio di asini e cavalle.
Non sempre incrociando tra loro specie equine ottieni ancora esemplari fertili.
E le mucche? Con quale animale vorresti farle accoppiare?
E gli Yorkshire?

Citazione:
La gallina del mio vicino si è laureata con una tesi sulla sociologia delle masse. Mi spiacerebbe si estinguesse: è così interessante dissertare con lei della propaganda sionista e delle strategie geopolitiche dei neocons.


Non mi stupisce che anche una gallina sia in grado di laurearsi con una tesi sulla sociologia della masse ma mi stupisce che la propaganda sionista entri a far parte pure di un thread zootecnico come questo (manco fosse un articolo di Blondet!).
Comunque per "cultura legata alla razze/specie animali" mi riferivo alla cultura legata alle tradizioni locali e non certo alla cultura della gallina del tuo vicino!



Pausania:
Citazione:
Però, se dovessimo applicare pedissequamente certe teorie, vediamo che c'è una specie animale che non deve essere divisa in razze, perché i suoi appartenenti sono tutti uguali per definizione, e quindi per analogia e coerenza non dovrebbero esistere nemmeno le razze di cavalli.


In realtà anche quella particolare specie viene suddivisa in razze da chi vuole operare opportune selezioni.
Esattamente come si fa con gli altri animali.
Non vedo quindi paradossi.
Inviato il: 26/11/2007 0:19
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  •  florizel
      florizel
Re: L' eterna contraddizione degli alternativi...
#51
Sono certo di non sapere
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blackbart Citazione:
Non ho bisogno nè della forza nè tantomeno di una Suora della Misericordia per avere ragione. Si discute, ok?


Infatti, è quello che si cerca di fare, nonostante sarebbe davvero provvidenziale la misericordia per dare per buone certe arrampicate sugli specchi.

Partiamo da: "Se tutti fossero vegani alcune specie animali, allevate unicamente per scopi alimentari, non potrebbero sopravvivere in natura."

Stiamo discutendo proprio di questo, e a meno di non fornire prove concrete sul rischio di estinzione di animali come mucche, galline, conigli, pecore, maiali e qualnt’altro, quell’asserzione è un ENORMITA’.

E onestamente, prove tanto concrete del paventatissimo rischio di estinzione, non ne ho lette.

Citazione:
Anche ammesso che abbandonare degli animali domestici in ambienti a loro ostili - in caso contrario non sarebbero definibili "domestici" - sia eticamente accettabile


Stai parlando di mucche, o di giaguari??

Perché, in verità, le mucche vivono da sempre in ambienti a loro naturali. Non so di nessuno che alleva mucche nel deserto o nella giungla, in quel caso, abbandonarle sarebbe davvero esporle a morte sicura.

Citazione:
gli animali che definiamo "domestici" sono delle nuove specie animali selezionate dall'uomo nell'arco di migliaia e migliaia di anni: negli ultimi secoli questa selezione è diventata sempre più spinta fino ad avvantaggiarsi anche delle recenti scoperte in ambito genetico.


D’accordo, ma la mucca non è diventata, come nel caso del topo peloso, ALTRO DA SE’: sono soltanto state aumentate le sue potenzialità. Se tale intervento finisse, la mucca non si estinguerebbe, per questo.
Già carloooooo è stao più preciso di me, facendoti notare che "che Quelle selezionate dall'uomo non sono nuove specie. "

Citazione:
Ma se anche questi animali riuscissero a sopravvivere - in alcuni casi è possibile, in altri no - verrebbero introdotti nell'ambiente degli animali "alieni" i quali andrebbero in competizione con la fauna selvatica già presente alterando equilibri raggiunti in milioni d'anni


A parte che milioni mi sembra un numero esagerato, per equilibri riguardanti animali della stessa specie: ruminanti, in questo caso, in probabile competizione con altri erbivori.
Ma, a parte questo, quali equilibri verrebbero alterati al punto da tale da provocare l’estinzione di una specie?!

Potrei capirti se la cosa riguardasse l’introduzione per mano dell’uomo di lupi selvatici in zone in cui la loro presenza non è prevista, o comunque non regolata dagli umani.


Citazione:
Ma ci sono gatti e gatti. Alcuni gatti non potrebbero fare altro che poltrire sul sofà leccando scatolette di patè di pollo mentre altri, specie quelli che vivono in campagna, non avrebbero problemi ad adattarsi a una vita selvatica.


Infatti, io ti sto parlando di animali che non hanno perduto il contatto con un ambiente a loro naturale, che non hanno ceduto del tutto il loro istinto all'ambiente "domestico".
E' per questo che parlavo di "memoria selvatica".
Non so, tu le mucche e le galline le terresti in casa, magari accucciate sul sofà grattandogli la gola mentre ascolti musica?

Citazione:
Una mucca da latte o un cavallo da corsa, solo per fare due esempi banali, avrebbero grosse difficoltà a vivere senza l'aiuto dell'uomo.


Ribadisco: la mucca è da latte finchè l’uomo interviene forzando i suoi normali cicli di produzione. Se smettesse, credi che le mucche si estinguerebbero?

La domanda è semplice. Spero altrettanto la risposta.

Citazione:
la vita di alcuni animali selvatici, specie quelli che vivono in branco, si basa su tutta una serie di complesse iterazioni sociali con altri membri


Questo avviene ANCHE in presenza dell’intervento umano. Almeno tra i bovini e gli ovini. Obbediscono ancora alle regole del gregge e della mandria.

Citazione:
gli zoologi hanno spesso enormi difficoltà a reintrodurre animali nati in cattività, ma comunque non domestici, in ambienti naturali.


Per questo ti chiedo ancora: parliamo di mucche, o di giaguari e coyote?

Citazione:
non ho mai sentito parlare di.. galline selvatiche.


La questione non è questa, ma se credi che le galline si estinguerebbero, qualora lasciate vivere in piena libertà.

Prendi i fagiani: in zone a forte presenza di predatori, i fagiani NON SI ESTINGUONO.
Il fatto che le galline non siano abituate a vivere allo stato selvatico, non implica che non possano ri-adattarsi a quella condizione.

Citazione:
è anche ingenuo pensare che l'uomo si sia limitato a catturare tali animali e che quindi basti liberarli nel primo bosco per vivere tutti felici&contenti.


Non dico questo, infatti. Però mi sembra paradossale affermare che liberandoli si estinguerebbero.

Citazione:
Come minimo si farebbe un disastro dalle conseguenze inimmaginabili.


Tipo?

Citazione:
Non so dove tu abbia visto mucche e galline andare in giro da sole per boschi e campagne!


Il fatto che non siano mai da sole non le mette automaticamente a rischio di estinzione. Estinzione è una parola grossa.

Citazione:
Come minimo alla sera i greggi vengono rimessi in un recinto e approvigionati con abbeveratoi mentre gli spostamenti - parlo di mucche o di pecore giacchè non ho mai assistito a transumanze di galline (!) - sono sempre supervisionati da pastori e da cani (i capo-branco appunto).


Allora non sai nulla di pecore che puntualmente bisogna andare a recuperare in collina e nel bosco, o di galline in giro per i cazzi loro da far rientrare in pollaio: magari obbediscono ad istinti non del tutto recisi, che ne pensi?
_________________
"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 26/11/2007 1:08
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  •  erik
      erik
Re: L' eterna contraddizione degli alternativi...
#52
Mi sento vacillare
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(anche oggi mi tocca fare le ore piccole per lavorare, meglio distrarsi un po')

Citazione:
quell’asserzione è un ENORMITA’.

No. Al massimo è un'affermazione falsa, ma non vedo cos'abbia di enorme
Citazione:
E onestamente, prove tanto concrete del paventatissimo rischio di estinzione, non ne ho lette.

Va bene. Parliamo delle mucche da latte, che mi sembrano un caso abbastanza chiaro. Per parlare di tutti occorrerebbe un esperto zoologo, e poi come già sottolineato non è detto che il discorso valga per TUTTE le specie domestiche.
Una mucca da latte è tale perché, a parità di alimentazione, produce molto più latte delle altre mucche, e proprio in vista di questo è stata selezionata. Ne produce in quantità industriale, tanto che, anche se non le venisse tolto il vitello, avrebbe comunque bisogno di essere munta perché il vitello non potrebbe bere da solo tutto quel latte.
Ammesso che riesca a superare il problema, tutta questa produzione extra richiede un notevole consumo di energia e di cibo. Questo non è un problema finché vive in cattività, perché ci sono degli uomini che la ingozzano all'inverosimile di alimenti altamente nutrienti e proteici. Ma se vivesse libera, potrebbe non riuscire a sfamarsi perché la maggior parte di quello che mangia si trasforma in latte dentro le mammelle.
A tutto ciò possiamo aggiungere tutti gli eventuali disturbi caratteriali che potrebbero renderla inadatta alla vita selvaggia. Non è un'ipotesi peregrina perché è noto che i cani di razza pura, ad esempio, sono molto fragili dal punto di vista psichico. E' quello che ci si deve aspettare quando la selezione viene operata esclusivamente sulla base di caratteristiche fisiche ritenute desiderabili: se ha un perfetto musetto da bassotto, le zampine corte e il corpo allungato, chi se ne frega se è completamente schizofrenico, facciamolo incrociare subito con una bassotta!

P.S. Il fagiano è selvaggina. Non avrebbe molto senso andare a caccia di galline, e anche da questo si riconosce la loro inettitudine.
Inviato il: 26/11/2007 3:49
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  •  Pausania
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Re: L' eterna contraddizione degli alternativi...
#53
Sono certo di non sapere
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Noto un inutile quanto sadico accanirsi contro le galline, a cui mi oppongo con fermezza e decisione, conscio del fatto che le galline ci offrano ogni giorno deliziosi ovetti e succulenti brodi per i quali non le ringrazieremo mai abbastanza
Inviato il: 26/11/2007 7:52
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  •  blackbart
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Re: L' eterna contraddizione degli alternativi...
#54
Dubito ormai di tutto
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Florizel:
Citazione:
Infatti, è quello che si cerca di fare, nonostante sarebbe davvero provvidenziale la misericordia per dare per buone certe arrampicate sugli specchi.


Quelle che tu chiami "arrampicate sugli specchi", magari sono ovvietà per altri.

Citazione:
Perché, in verità, le mucche vivono da sempre in ambienti a loro naturali. Non so di nessuno che alleva mucche nel deserto o nella giungla, in quel caso, abbandonarle sarebbe davvero esporle a morte sicura.


Non proprio: da sempre - o meglio da MOLTE migliaia di anni - le mucche vivono accudite dall'uomo; attraverso la selezione questi le ha talmente modificate che nelle aree del mondo in cui vivono ancora specie selvatiche è difficile non scorgere grosse differenze.
Quindi è assai probabile - uno zoologo potrebbe confermarci essere una certezza - che le mucche abbiano perso alcune caratteristiche fisiche necessarie a sopravvivere in libertà. Per esempio la percentuale di grasso corporeo, il pelo, la robustezza delle ossa, la velocità, ecc..
Possono sembrare sciocchezze ma anche per una specie selvatica sopravvivere alla rigidità dell'inverno è una sfida per la vita, figuriamoci per una mucca che d'inverno viene tenuta in stalla!

Ma ci sono altre osservazioni più sottili che forse ti sono sfuggite.
Se nell'ambiente esiste già un corrispettivo selvatico e tu liberi animali domestici produci dei disastri ecologici che possono terminare con l'estinzione della specie ex-domestica, con l'estinzione di quella autoctona o addirittura con entrambe. Ciò a causa di competizione alimentare o di malattie.
Ma se nell'ambiente non esiste più la specie originale, liberando la specie domestica, introduci di fatto un animale nuovo dunque alieno per quell'ecosistema. Anche in questo caso gli effetti possono essere catastrofici ed imprevedibili poiché la competizione può avvenire con animali appartenenti ad altre specie. Prendi la dozzina di conigli liberati in Australia nel 1800: si sono rinselvatichiti talmente bene che a rischio di estinzione ci hanno messo le altre specie!

Citazione:
D’accordo, ma la mucca non è diventata, come nel caso del topo peloso, ALTRO DA SE’


Che vuol dire? Neppure il simpatico Yorkshire è diventato qualcos'altro da se.

Citazione:
sono soltanto state aumentate le sue potenzialità. Se tale intervento finisse, la mucca non si estinguerebbe, per questo.


Ma le potenzialità a cui ti riferisci non sono certo le potenzialità che l'animale avrebbe trovato utili in natura! Ma si tratta di potenzialità che son state utili all'uomo. Se tale intervento finisse, non per questo alla mucca spunterebbero dall'oggi al domani il pelo del Bufalo o le corna dello Yak.

Citazione:
Già carloooooo è stao più preciso di me, facendoti notare che "che Quelle selezionate dall'uomo non sono nuove specie. "


Sono sicuro che persino la gallina del vicino di carloo, anche senza laurea, noterebbe differenze abissali tra una mucca e un bufalo, tra un maiale e un cinghiale, tra un coniglio ed una lepre.

Citazione:
Infatti, io ti sto parlando di animali che non hanno perduto il contatto con un ambiente a loro naturale, che non hanno ceduto del tutto il loro istinto all'ambiente "domestico".
E' per questo che parlavo di "memoria selvatica".
Non so, tu le mucche e le galline le terresti in casa, magari accucciate sul sofà grattandogli la gola mentre ascolti musica?


No. Ma nemmeno lasci le mucche cercare il cibo sotto la neve, cosa che molte specie selvatiche sono costrette a fare.
Quindi d'inverno, anche le mucche "ruspanti" che vivono in montagna, vengono riparate e nutrite nelle stalle.

Citazione:
Ribadisco: la mucca è da latte finché l’uomo interviene forzando i suoi normali cicli di produzione. Se smettesse, credi che le mucche si estinguerebbero?


Le mucche esistono solo perché l'uomo le ha create derivandole da animali originali la cui esatta identità è un dubbio persino per gli zoologi.
Quindi la loro estinzione è già intrinseca nella loro stessa esistenza.
Poi naturalmente ognuno è libero di preferire l'estinzione di una specie rispetto al farla vivere in cattività però non è possibile, come vai sostenendo da diversi post, avere una cosa e pure l'altra!

Citazione:
Questo avviene ANCHE in presenza dell’intervento umano. Almeno tra i bovini e gli ovini. Obbediscono ancora alle regole del gregge e della mandria.


Tranne il fatto che è l'uomo ad essersi inserito in questo complesso meccanismo, regolando gli spostamenti e i ritmi.

Citazione:
Per questo ti chiedo ancora: parliamo di mucche, o di giaguari e coyote?


E io ti chiedo ancora: se ci sono enormi difficoltà a reintrodurre "giaguari" e "coyote" in ambienti che per loro dovrebbero essere "naturali" non ritieni paradossale la tua convinzione per cui le mucche non avrebbero difficoltà assai maggiori?

Citazione:
La questione non è questa, ma se credi che le galline si estinguerebbero, qualora lasciate vivere in piena libertà.

Prendi i fagiani: in zone a forte presenza di predatori, i fagiani NON SI ESTINGUONO.
Il fatto che le galline non siano abituate a vivere allo stato selvatico, non implica che non possano ri-adattarsi a quella condizione.


Ma la gallina non è il fagiano (nè mi risulta che il fagiano sia l'antenato della gallina!).

Citazione:
Allora non sai nulla di pecore che puntualmente bisogna andare a recuperare in collina e nel bosco, o di galline in giro per i cazzi loro da far rientrare in pollaio: magari obbediscono ad istinti non del tutto recisi, che ne pensi?


Guarda che in natura un animale che smarrisce il gregge o la mandria, è spacciato. Dunque il tuo esempio dimostra esattamente il contrario di quanto pensi.
Inviato il: 26/11/2007 9:44
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  •  carloooooo
      carloooooo
Re: L' eterna contraddizione degli alternativi...
#55
Dubito ormai di tutto
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@blackbart

Non è mia intenzione entrare nel merito della discussione, che mi interessa fino ad un certo punto. Ti avevo solo fatto notare una scorrettezza che mi pareva importante, visto che si parlava di specie. Però lo sai che perseverare è diabolico, vero?

Citazione:
Ci sono per esempio i muli i cui maschi sono sterili ma provengono dall'incrocio di asini e cavalle.


Appunto. Il mulo, non essendo fertile, non fa parte di una nuova specie.

Citazione:
Non sempre incrociando tra loro specie equine ottieni ancora esemplari fertili.


No. Incrociando tra loro specie equine non si ottengono MAI esemplari fertili, perché altrimenti per definizione le due specie che ho incrociato sarebbero una sola.

Carlo
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Inviato il: 26/11/2007 10:25
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  •  blackbart
      blackbart
Re: L' eterna contraddizione degli alternativi...
#56
Dubito ormai di tutto
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carloooooo:
Citazione:
Non è mia intenzione entrare nel merito della discussione, che mi interessa fino ad un certo punto. Ti avevo solo fatto notare una scorrettezza che mi pareva importante, visto che si parlava di specie. Però lo sai che perseverare è diabolico, vero?


A me pare che sia tu a voler perseverare su una questione di.. lana caprina.

Fra l'altro ricordo che la tua correzione era seguita alla mia frase:

gli animali che definiamo "domestici" sono delle nuove specie animali selezionate dall'uomo nell'arco di migliaia e migliaia di anni

..che in fin dei conti non mi sembra del tutto falsa o che essa sia una scorrettezza così importante: e poi ti ho già risposto che non mi riferivo espressamente ai cavalli.

Poi tra parentesi:
i cavalli selvaggi a cui ti riferisci si trovano, che io sappia, solo negli Stati Uniti (i Mustang) ma questi sono in realtà la diretta discendenza dei cavalli domestici europei introdotti nel nuovo mondo dai conquistadores.
Sfido che sono la stessa specie!
Sebbene i Mustang siano una specie (o razza, così siamo tutti più contenti) protetta - fa oramai parte del patrimonio culturale degli States tanto da esserne un simbolo - si tratta di un animale alieno per quell'ecosistema.
Esattamente quanto lo sono le vacche che i coloni hanno introdotto nelle grandi praterie (a spese dei bufali e di altri che dei bufali ci campavano).

Citazione:
Appunto. Il mulo, non essendo fertile, non fa parte di una nuova specie.


Ne deduciamo quindi che i muli non esistono?

Citazione:
No. Incrociando tra loro specie equine non si ottengono MAI esemplari fertili, perché altrimenti per definizione le due specie che ho incrociato sarebbero una sola.


Questo non è vero in generale poichè le femmine di mulo possono essere feconde. Stando alla tua "rigorosa" classificazione giungiamo a due possibili conclusioni, entrambe paradossali:

a) i muli non esistono
b) i muli appartengono alla stessa specie dei cavalli e degli asini, nonostante questi siano specie diverse tra loro

Vogliamo sorvolare sugli equini?
Che dire allora delle mucche?
I maiali sono una specie diversa rispetto ai cinghiali?
Oppure sono una razza di cinghiali?
I cani sono una nuova specie animale o una razza di lupo?

Non sono uno zoologo ma sospetto che la distinzione tra specie e razze sia un qualcosa di meno "esattto" e più formale rispetto a quanto da te esposto.
Ma se anche sostituissi la parola "razza" dove avessi usato impropriamente la parola "specie", non credo che cambierebbe di molto il succo del discorso.
Inviato il: 26/11/2007 11:14
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  •  erik
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Re: L' eterna contraddizione degli alternativi...
#57
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L'appartenenza a una specie non è una caratteristica così ben definita come si potrebbe pensare, perché dipende in buona sostanza da quelli che sono "incidenti storici".
Un chihuaua e un San Bernardo, appartengono alla stessa specie, perché c'è o può esservi interscambio genetico tra di loro, per il tramite delle razza intermedie. Ma se noi eliminassimo tutte le razze intermedie, dubito che un chihuaua e un San Bernardo sarebbero ancora in grado di incrociarsi (sarebbe un po'... scomodo), e questo da solo ne determinerebbe l'appartenenza a specie diverse, benché loro non siano cambiati in nulla dal punto di vista biologico.
Anche tigri e leoni possono incrociarsi a avere una prole fertlie, ma vivono in continenti diversi ed hanno abitudini molto diverse, per cui è improbabile che ciò avvenga in natura, e per questo si considerano specie diverse.
Inviato il: 26/11/2007 12:17
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  •  florizel
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Re: L' eterna contraddizione degli alternativi...
#58
Sono certo di non sapere
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erikCitazione:
Al massimo è un'affermazione falsa, ma non vedo cos'abbia di enorme


Di enorme ha il fatto che pur di attribuirle un fondamento si ricorre ad astrusità assortite.

Come questa:

Citazione:
Una mucca da latte è tale perché, a parità di alimentazione, produce molto più latte delle altre mucche, e proprio in vista di questo è stata selezionata. Ne produce in quantità industriale, tanto che, anche se non le venisse tolto il vitello, avrebbe comunque bisogno di essere munta perché il vitello non potrebbe bere da solo tutto quel latte.


“E’ stata selezionata” non implica che si sia intervenuti sul suo “corredo genetico” al punto da renderle impossibile il ritorno allo stato brado, fino all’estinzione.
In secondo luogo, se si smette di mungere una mucca, lasciandole il vitello, con lo svezzamento dello stesso si verificherebbe anche il ritorno alla “normalità” della produzione di latte, e non è vero che “la maggior parte di quello che mangia si trasforma in latte dentro le mammelle.”

Le pecore allevate per la produzione di latte continuano a mangiare anche quando si smette di mungerle, e NON producono automaticamente latte. Quel periodo è definito “riposo fisiologico”, proprio ad indicare la necessità di interrompere uno sforzo di produzione innaturale.

Ma teniamo sempre presente l’asserzione iniziale:

"Se tutti fossero vegani alcune specie animali, allevate unicamente per scopi alimentari, non potrebbero sopravvivere in natura."

A questo punto, scusa tanto, ma non puoi perseverare parlando di “cani”.
Attieniti agli esempi di animali allevati a scopo alimentare.

A meno che non dimostri che sulle mucche si sia intervenuti come sui cani di cui parli, al punto da limitarne o stravolgerne le funzioni psichiche e l’istinto primario…(?)

blackbartCitazione:
da MOLTE migliaia di anni - le mucche vivono accudite dall'uomo


Certo. Infatti non sto dicendo che vivono allo stato brado, ma che vivono GIA’ in ambienti in cui sarebbe per loro facile tornare allo stato selvatico.

Citazione:
Quindi è assai probabile - uno zoologo potrebbe confermarci essere una certezza - che le mucche abbiano perso alcune caratteristiche fisiche necessarie a sopravvivere in libertà. Per esempio la percentuale di grasso corporeo, il pelo, la robustezza delle ossa, la velocità,


Dipende. Se ti riferisci ad animali allevati unicamente nei capannoni, è probabile.
Lo stesso non si può dire per animali allevati all’aperto, che “pascolano” (conosci questa parola?) all’aperto.
E’ su questi che non metterei la mano sul fuoco circa la loro possibile “estinzione” se riportati allo stato selvatico.

Citazione:
figuriamoci per una mucca che d'inverno viene tenuta in stalla!


A parte che agli inizi della stagione fredda gli animali tendono ad accumulare più grassi del solito, sai d’inverno come si “scaldano” gli erbivori? Nel bosco, al riparo di grandi spazi cespugliosi, e riposando gli uni accanto agli altri, a stretto contatto fisico. In quel periodo, anche i codici comportamentali che stabiliscono le gerarchie tendono ad attenuarsi, in vista delle difficoltà da superare.

Citazione:
Neppure il simpatico Yorkshire è diventato qualcos'altro da se.


Si, invece. Se mi parli di “specie originale”, è diventato ALTRO dal lupo. Non mi risulta che le mucche siano diventate ALTRO dalle mucche.
E per quanto riguarda le mucche, lo yak NON E’ la sua specie originaria.
Quella è semmai il Bos taurus primigenius.

Citazione:
Sono sicuro che persino la gallina del vicino di carloo, anche senza laurea, noterebbe differenze abissali tra una mucca e un bufalo, tra un maiale e un cinghiale, tra un coniglio ed una lepre.


Come io son sicura che noterebbe perfino che una “mucca” non si estinguerebbe automaticamente per il semplice fatto di non essere più munta dall’uomo, o di tornare a vivere allo stato selvatico.
Anzi, noterebbe che è proprio l’intervento umano, attraverso la selezione, a mettere a rischio la conservazione delle specie animali. E che solo un ritorno allo stato selvatico di molte specie potrebbe scongiurare tutto questo.

Citazione:
Ma nemmeno lasci le mucche cercare il cibo sotto la neve, cosa che molte specie selvatiche sono costrette a fare.


Le riserve di sostanze nutritive all’inizio della stagione fredda, ricordi? A questo aggiungi che i boschi sono zeppi di alternative all’erba: ghiande, piante da arbusti, frutti, bacche.
A parte che l’erba continua a crescere anche d’inverno.

Citazione:
se ci sono enormi difficoltà a reintrodurre "giaguari" e "coyote" in ambienti che per loro dovrebbero essere "naturali" non ritieni paradossale la tua convinzione per cui le mucche non avrebbero difficoltà assai maggiori?


No, a meno che le mucche non siano state allevate in ambienti DEL TUTTO diversi da quelli a loro naturalmente congeniali. Come i capannoni, appunto.

Forse, tu ti riferisci a giaguari e coyote nati e cresciuti in ambienti del tutto estranei a quelli in cui vivono normalmente.

Citazione:
Ma la gallina non è il fagiano


Questo lo so benissimo, non deviare dal discorso. Sto dicendo che, come per il fagiano che vive ancora allo stato selvatico, non vedo dove sia il rischio di estinzione se le galline venissero lasciate libere.

Citazione:
in natura un animale che smarrisce il gregge o la mandria, è spacciato.


Ovviamente, ti portavo quell’esempio per dimostrarti che l’obbedienza all’intervento dell’uomo NON E’ automatica.
Ma noto che si continua a proporre spiegazioni aleatorie, pur di non ammettere l’infondatezza dell’affermazione da cui è scaturito tutto questo:

"Se tutti fossero vegani alcune specie animali, allevate unicamente per scopi alimentari, non potrebbero sopravvivere in natura."

Se tutti diventassero vegetariani, gli animali di cui parliamo continuerebbero a vivere per conto loro, semplicemente. Sopravvivendo in virtù del fatto che siano stati allevati in condizioni non molto diverse da quelle a loro naturalmente congeniali.
Mi ripeto: in giro per l’Europa esistono ancora mandrie di mucche, gruppi di galline, maiali, pecore e capre, allevati in condizioni non molto diverse da quelle “naturali”.
E’ di questo, che sto parlando.
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Inviato il: 26/11/2007 14:11
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  •  blackbart
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Re: L' eterna contraddizione degli alternativi...
#59
Dubito ormai di tutto
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Florizel:

cerco di essere breve anche perchè di ripetermi non ne ho voglia

Citazione:
A meno che non dimostri che sulle mucche si sia intervenuti come sui cani di cui parli, al punto da limitarne o stravolgerne le funzioni psichiche e l’istinto primario…


Scusa ma per lo stesso prezzo dovresti essere TU a dimostrare che non ci sia stato un tale "stravolgimento".
Rimane tuttavia il fatto oggettivo che non esistono molti casi di mucche rinselvatichite (a parte quelle che si perdono o finiscono in un burrone).

Citazione:
Certo. Infatti non sto dicendo che vivono allo stato brado, ma che vivono GIA’ in ambienti in cui sarebbe per loro facile tornare allo stato selvatico


E io ripeto: le mucche d'inverno vengono di norma tenute nelle stalle proprio perchè hanno perso l'adattamento all'ambiente.
E nessuno è così perverso da tentare l'esperimento!

Citazione:
Si, invece. Se mi parli di “specie originale”, è diventato ALTRO dal lupo. Non mi risulta che le mucche siano diventate ALTRO dalle mucche.


Esattamente come uno Yorkshire non è altro se non uno Yorkshire, così una mucca non è altro che una mucca.
E se anche si rintracciasse la specie europea originaria - che non è lo Yak nè il Bufalo americano (grazie per avermelo fatto notare!) - come puoi affermare con tanta sicurezza che non c'è stato alcun sostanziale cambiamento, non essendoci alcuna prova in tal senso?
Inviato il: 26/11/2007 16:42
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Re: L' eterna contraddizione degli alternativi...
#60
Sono certo di non sapere
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Citazione:
di ripetermi non ne ho voglia


Nemmeno io, ma sembra sia l’unico modo per impedire che una teoria poco, ehm...concreta, venga rafforzata attraverso paradossi e prese di posizione.

Citazione:
dovresti essere TU a dimostrare che non ci sia stato un tale "stravolgimento".


Ho cercato di farlo, ma a quanto pare non è servito ad evitare che mucche e galline fossero messe allo stesso livello di “manipolazione” degli yorkshire.

Citazione:
Rimane tuttavia il fatto oggettivo che non esistono molti casi di mucche rinselvatichite


Non si parlava di “casi”, ma di possibilità.

Citazione:
le mucche d'inverno vengono di norma tenute nelle stalle proprio perchè hanno perso l'adattamento all'ambiente.


No, le mucche vengono tenute in stalla perché vengano ritrovate da chi le deve mungere, semplicemente.

Citazione:
come uno Yorkshire non è altro se non uno Yorkshire, così una mucca non è altro che una mucca.


Tra i due animali c’è un abisso, dal punto di vista della manipolazione genetica e della selezione. Spero tu te ne renda conto.

Citazione:
come puoi affermare con tanta sicurezza che non c'è stato alcun sostanziale cambiamento


Dove avrei detto che “non c’è nessun sostanziale cambiamento”?
Io ho affermato che la selezione apportata su quei ruminanti non ne provocherebbe l’estinzione, se rimessi in libertà, se lasciati allo stato selvatico.
Punto. Tutto il resto è una tua interpretazione.
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