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   Nuovo Ordine Mondiale e società segrete
  9/11 Truthling Infiltration Timeline

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Re: 9/11 Truthling Infiltration Timeline
#31
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 23/2/2006
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Un link per riprendere il discorso sull'eugenetica e le sue mille impicazioni.
(Non so se è il thread strettamente più adatto, ad ogni modo ci sono molte correlazioni con quanto compare nel documento tradotto da Paxtibi)

“Incoraggiare la sopravvivenza degli adatti e l’estinzione dei deboli”: questa è l’agghiacciante dottrina del “neo-darwinismo psichiatrico” che affascina i ricercatori del monastero della mente, il Salk Institute in California, punte di diamante dell’eugenetica moderna.

Al Salk Institute di La Jolla, un gruppo di scienziati si affanna intorno ai neuroni del cervello per dimostrare che la coscienza è frutto dell'evoluzione e che pensare a noi come "persone" è un errore.

Si può scaricare il pdf al link indicato.
L'unica cosa che mi fa specie è che.. è un articolo di Giuliano Ferrara
Inviato il: 24/1/2007 11:42
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Re: 9/11 Truthling Infiltration Timeline
#32
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 23/2/2006
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Ho tradotto, con il sostanzioso aiuto di Marco M e le "rifiniture" di Paxtibi, questo scritto, che era stato segnalato più sopra:

A look at the 9/11 Truth Statement signers


Una lettura semplicemente fondamentale

--------


Uno sguardo ai firmatari del 9/11 Truth Statement


Brian Salter, questionsquestions.net
31 gennaio 2005 (aggiornato 1 febbraio)


Il 26 ottobre 2004, "100 americani in vista" apposero la loro firma su una petizione per una "immediata inchiesta sugli indizi che suggeriscono che ufficiali governativi di alto livello abbiano deliberatamente permesso che gli attacchi dell'11 settembre avessero luogo". Questo nel tentativo, ora indebolito, di dare il via a una ricerca del Procuratore Generale di New York Eliot Spitzer. http://www.911truth.org/article.php?story=20041026093059633

Senza entrare nei dettagli della petizione in sé, ritengo che una certa attenzione ad alcuni di quei firmatari sia dovuta. Ovviamente c'è una varietà di punti di vista tra quei 100 firmatari, e non possono essere uniformati in un unico gruppo. Ad ogni modo, ci sono alcune persone e alcuni gruppi che suscitano interrogativi riguardo al tipo di intenti e di agenda che stanno opportunisticamente portando avanti da dietro le quinte del Movimento per la Verità sul 9/11, e c'è qualcuno che non ci si aspetterebbe di trovare ai primi posti di una tale petizione. Dunque, che sta succedendo? E' significativa anche la mancanza di molti fra i più seri ricercatori sul 9/11.

Le seguenti note di ricerca sono suddivise per categoria:


Fautori della depopolazione

Richard Heinberg, autore di "The Party's Over" e membro della sede centrale del New College of California. Un promotore del "peak oil" e della riduzione della popolazione, il cui libro si fregia dell'ammirazione da parte di Virginia Deane Abernethy e David Pimentel. Abernethy, anch'ella nel Truth Statement, è l'autrice di "Population Politics" ed è legata a organizzazioni pro-eugenetica e riduzione della popolazione, specialmente quelle a carattere razzista o anti-immigrazione, incluse Carrying Capacity Network, Population-Environment Balance, e la rivista pro-eugenica Occidental Quarterly. E' anche membro del Council of Conservative Citizens, un gruppo anti-immigrazione di supremazia bianca fondato dal noto Pioneer Fund.
http://www.newcomm.org/index.php?option=content&task=view&id=4

L'altro sostenitore di Heinberg, David Pimentel, è un professore della Cornell University e un sostenitore influente della riduzione della popolazione, associato all'organizzazione Negative Population Growth (www.npg.org) che riceve fondi dal miliardario Warren Buffett, un membro del "U.S. Sustainable Population Policy Project" (Progetto per una politica sostenibile della popolazione), la cui agenda è "Lo sviluppo e l'implementazione di una politica di popolazione interna negli USA, per realizzare una sostenibilità ambientale ed economica a lungo termine". In passato, Pimentel ha discusso una drastica riduzione della popolazione mondiale a 2 miliardi di persone (e a quanto si dice, ultimamente sta abbassando ulteriormente tale soglia).
http://www.mnforsustain.org/uss3p_cosponsors_and_participants.htm

L'appoggio di Mike "peak oil" Rupert per lo scenario "popolazione a 2 miliardi o meno" è già ben conosciuto e necessita di approfondimenti. In un discorso dello scorso anno, egli citò l'eugenetista Charles Galton Darwin, lodandolo come un "distinto". Darwin fu un membro fondatore della rivista razzista Manking Quarterly, finanziata dal Pioneer Fund; accanto a Darwin, nella redazione della rivista, c'era Otmar Freiherr von Verschuer, mentore di Josef Mengele.
Mike Rupert e Charles Galton Darwin:
http://www.questionsquestions.net/docs04/ruppert_darwin.html


Neocon

Rachel Ehrenfeld, Ph.D., direttore dell'American Centre for Democracy, autrice di "Funding Evil". Il nome più bizzarro da trovare sulla petizione per la Verità sul 9/11. Ehrenfeld è un membro del think tank neocon fondamentalista, Commettee on the Present Danger, il cui membro onorario è George Shultz. Nel CPD troviamo anche il promotore del "peak oil" e sostenitore dei dubbi sul 9/11 James Woolsey, che scrisse la presentazione al libro di Ehrenfeld che focalizza le colpe del 9/11 specialmente sull'Arabia Saudita. Ehrenfeld ha partecipato a una nuova serie di conferenze in Israele iniziate nel 2003 ("Jerusalem Summits"), con Richard Perle, Daniel Pipes, Yossef Bodansky, Frank Gaffney e altri. Altro relatore ai Jerusalem Summits è stato John Loftus, la cui linea sul 9/11 è che è tutto lavoro dei "Nazi Islamofascisti" in segreta alleanza coi traditori anti-Israele nel governo USA. Una tesi in qualche modo simile è portata avanti dal FTW [from the wilderness, il suo sito -NdT] di Mike Ruppert in recenti serie sul Ptech, in cui si menzionava la Ehrenfeld in un contesto positivo.
Il sito web di Ehrenfeld: http://public-integrity.org/Book%20Promo.htm

Ehrenfeld lavora con la Committe on the Present Danger: http://www.fightingterror.org/views/index.cfm#ehrenfeld_pubs

John Loftus sulle "connessioni arabo/nazi/al-qaeda": http://www.spitfirelist.com/f473.html


Sostenitori del Governo Mondiale

Richard Falk, professore emerito di Legge Internazionale alla Princeton University. Membro del CFR ed ex direttore delle ricerche per il Progetto Modelli di Nuovo Ordine sponsorizzato dalla Carnegie Endowment for International Peace e dalla Rockefeller Foundation. Falk, che siede nella redazione di The National Magazine, è il promotore dell'idea di accettare la scomparsa del sistema stato-nazione di Westfalia indirizzando l'opposizione politica verso una "globalizzazione dal basso". Falk presiede la Nuclear Age Peace Foundation (www.wagingpeace.org), che ricalca i passi delle Pugwash Conferences promosse da Cyrus Eaton, legato alla famiglia Rockefeller, e dal fanatico del Governo Mondiale Bertrand Russell. [1] Ha anche collaborato con Ervin Laszlo, celebre filosofo dei sistemi del Club di Roma e fondatore del Club di Budapest.

John Rensenbrink, professore emerito del Bowdoin College, cofondatore dello "US Green Party". Autore di "A Planetary Government for the Planet's Ills: United Representative Government, Direct Democracy, and the Federal Principle".


Teologi postmoderni

Il nome meglio conosciuto in questo ambito è quello di David Ray Griffin, Ph.D., del Claremont Institute of Theology. Una valutazione a riguardo può essere letta qui:
http://mysite.verizon.net/vze25x9n/id25.html

Nel Truth Statement compare anche la ecofemminista e professore di teologia femminista alla Berkeley's Graduate Theological Union, Rosemary Radford Ruether, che compì i suoi studi post-laurea alla Claremont. Promuovendo la sua visione di riduzione della popolazione, disse durante una conferenza ecologica nel maggio del 1998: "Dobbiamo cercare il modo più compassionevole di ridurre la popolazione... Al posto di movimenti per la vita, dobbiamo promuovere la 'spiritualità del riciclo'... una spiritualità che include noi stessi nel rinnovamento della terra. Dobbiamo diventarne noi stessi componenti."
Come David Pimentel, anch'essa spinge per una depopolazione a due miliardi di persone: "Dobbiamo ritornare al livello di popolazione del 1930". Uno dei suoi temi filosofici è quello per cui la cristianità tradizionale è interamente antisemita, e si può rimediare soltanto tramite una fondamentale opera di ri-costruzione di tipo gnostico.

John Cobb, Ph.D., teologo, co-autore di "For the Common Good". Collabora spesso con David R. Griffin, e anche con Herman Daly, membro del Club di Roma e ex economista della Banca Mondiale (Daly ha anche lavorato per lo "U.S. Sustainable Population Policy Project").

Marjorie Hewit Suchocki, Ph.D., teologa, autrice. Professore emerito della Claremont School of Theology.


Gruppo New Age di George Shultz

Jim Garrison, Ph.D., presidente dello State of the World Forum, autore di "America as Empire". Garrison è un vecchio collega di George Shultz. I due fondarono la "International Foreign Policy Association" con Eduard Shevardnadze nel 1991. In precedenza Garrison è stato un dirigente dell'Esalen Institute. Nel 1995 fondò lo State of the World Forum insieme a Mikhail Gorbachev; i maggiori temi di quelle conferenze furono il governo mondiale e la riduzione della popolazione, mettendo assieme membri dell'élite come George H. W. Bush, Margaret Thatcher, Zbigniew Brzezinski e altri.

Ancora più preoccupante, per qualcuno il cui nome compaia in una petizione per investigare l'11/9, Garrison è stato co-fondatore, con il gesuita Daniel Sheenan, del Christic Institute, che fu ampiamente sospettato di imbrigliare e distruggere le investigazioni su Iran-Contras negli anni '80 del secolo scorso.

"Stiamo giungendo al governo mondiale. E' inevitabile... Ci sarà conflitto, coercizione e consenso. Sono tutte componenti richieste per la nascita della prima civilizzazione globale". James Garrison, presidente della Gorbachev Foundation USA; citato in The Daily Record, Dunn, NC, p.4 10/17/95

Piuttosto che opporsi all'imperialismo statunitense, egli sostiene che debba essere trasformato positivamente in una leadership USA per costruire un ordine mondiale:

"Per ottenere grandezza, un impero necessita di una visione trascendentale che unisca tutti i singoli elementi in un unico scopo superiore. Deve aspirare a una missione che tutto l'impero possa contribuire a costruire. Deve essere fondamentalmente costruttivo, non distruttivo.
Gli americani al loro livello di impero sono chiamati ad articolare una visione per il mondo degna del potere che essi detengono ora su tutto il mondo. Questa visione deve trascendere gli interessi particolari e abbracciare il tutto".

Garrison è un accademico credente che condivide con David R. Griffin, John Cobb, Richard Falk, e altri che compaiono nel 911 Truth Statement, la convinzione secondo cui le crisi che caratterizzano il mondo debbano essere risolte tramite un'immediata e artificiale ricostruzione della religione.
http://worldforum98.percepticon.com/spirit/article_spirit_.html

Garrison potrebbe fare qualcosa in più per la spiritualità del mondo spiegando la sua relazione con George Shultz, il quale contribuì alla presa del potere da parte del team neocon dell'amministrazione Bush, legato a un genere di pericolose convinzioni e attitudini che Garrison non manca di criticare. Un osservatore scettico noterebbe che questo è un caso in cui le stesse persone creano il "problema" e poi propongono una "soluzione". Qualcuno potrebbe vedere questo tipo di vampiresca manipolazione come una versione socio-politica della Sindrome di Munchausen by Proxy. [2]

Paul H. Ray, Ph.D., sociologo, autore di "The Cultural Creatives". Sostenitore della Systems Philosophy. Il suo libro è in qualche modo una versione rinnovata ed edulcorata dell'avanguardia sociale della New Age d'elite "agente del cambiamento" presente in opere precedenti come "Aquarian Conspiracy" di Marilyn Ferguson, basata su idee come la "Open Conspiracy" di H. G. Wells, membro della globalista Fabian Society, e più specificamente, il report semi-segreto del 1974 dalla Stanford Research Institute, scritto a più mani da Willis Harman, Duane Elgin (Club di Roma), Joseph Campbell e altri, il noto "Changing Images of Man". Una delle maggiori risorse dello SRI è Bechtel (Bechtel di George Shultz).

Stephen Dinan, autore di "Radical Spirit". Ha organizzato la "911 Convergence" dello scorso anno [cioè del 2004 -NdT] insieme a Jim Garrison.

Brad Blanton, Ph.D., psicoterapista, autore di "Radical Honesty". Fondatore del Gestalt Institute di Washington e pupillo del fondatore della psicologia gestalt, Fritz Perls, una delle maggiori figure del movimento di gruppo d'incontro di Esalen.

Altri agenti del cambiamento "New Age"...

Saniel Bonder, maestro spirituale e autore di "Great Rilief".

John Gray, Ph.D., autore del bestseller "Men Are from Mars, Women Are from Venus". Legato ad Adnan Khashoggi. Il dossier John Gray: http://www.questionsquestions.net/docs04/johngraydossier.html

Craig Neal, autore, co-fondatore del Heartland Institute, ex editore di "Utne Reader". Consulente gestione del business New Age.

Sean Kelly, Ph.D., autore, professore di filosofia e religione al California Institute of Integral Studies (CIIS). Uno fra i principali finanziatori e vera e propria guida del CIIS fu l'ultimo Laurence Rockefeller, e avido proponente dello "Human Potential Movement". Tra gli altri firmatari del Truth Statement legati al CIIS si annoverano la eco-filosofa Joanna Macy e Byron Belitsos di 911truth.org, che lì studiò. Belitsos è una delle figure di spicco del culto UFO, URANTIA, per il quale ci sono molte prove di infiltrazione e influenza tramite operazioni di controllo mentale dell'élite:
http://www.questionsquestions.net/docs04/belitsos-urantia.html

Altre fonti di finanziamenti per il CIIS sono stati gestiti da Michael Murphy di Esalen. Laurence Rockfeller è stato anche un angelo finanziatore per Ralph Metzner, firmatario del Truth Statement e co-fondatore della Green Earth Foundation.

John Renesch, nel business del futurismo, autore di "Getting to the Better Future". Legato a Willis Harman, Riane Eisler (fiolosofo dei sistemi e allievo di Ervin Laszlo, del Club di Roma), e Gorbachev.


Network del business globale

GBN è una società di consulenza formata da veterani dello Stanford Research Institute e della Royal Dutch Shell. Emblema della "ideologia californiana", offre consulenze sulla gestione aziendale basate sul solito sfondo delle teorie cybernetics/systems.

Paul Hawken, autore di bestseller, ambientalista, imprenditore, fondatore della Smith & Hawken. Il "capitalismo naturale" di Hawken è parzialmente basato sull'opera di Peter Drucker, guru della "trasformazione" della gestione aziendale, e teorico dei sistemi. Drucker fu uno dei primi leader nello stabilire metodologie di dinamiche di gruppo come il Total Quality Management (derivato dal Tavistock "T-groups").

Catherine Autin Fitts, assistente segretaria della Casa Bianca nella prima amministrazione Bush. Ex membro della GBN. Fitts promuove idee cyber-utopiche come la valuta digitale per il web, e l'idea comunitaria di società sotto forma di cooperative sociali per azioni. Quest'ultima ha lontani precedenti nell'ideologia feudale utopica. Per esempio, le cooperative furono un'idea di Charles Fourier promossa dal primo leader comunitario, mistico anti-industriale, proto-controculturalista Ralph Waldo Emerson, che era vicino ai circoli della British East India Company ed era finanziariamente sponsorizzato da John Murray Forbes, un leader del sindacato anglofilo dell'oppio di Boston da formare nella cricca della Skull & Bones. Emerson inoltre promosse il comunitarianismo feudale di Robert Owen, il cui lavoro fu finanziato dai suoi pari della East India Company Jeremy Bentham e il banchiere aristocratico londinese Isaac Lyon Goldsmid (coincidenza, un avo di Edward Goldsmith).


La gang Goldsmith

"Il miliardario verde" Edward Goldsmith proviene da una famiglia che tradizionalmente faceva transazioni bancarie per l'oligarchia inglese, e che è strettamente legata tramite matrimoni con la leggendaria dinastia Rothschild. E' amministratore di una parte delle fortune del suo ultimo fratello Sir James, un noto magnate corporativo i cui partners d'affari includono George Soros e Jacob Rothschild, e che è socio del Circolo Pinay, un ramo super-elitario del gruppo Bilderberg. Nel 1994 Goldsmith costituì l'International Forum on Globalization (www.ifg.org), per promuovere apparentemente politiche "anti-globalizzazione" che sono tipiche delle tendenze oppositive controllate, influenzate dalla classe dominante anglo-americana, come: localismo radicale / decentralizzazione, anti-statismo, comunitarianismo, governance della "società civile", anti-sviluppo / anti-tecnologia, maltusianesimo duro/ ideologia della scarsità, della "autonomia indigena" come cuneo contro il sistema nazione-stato, ecc.

I seguenti soci di Goldsmith/IFG sono firmatari del Truth Statement:

Randy Hayes, fondatore del Rainforest Action Network, direttore nazionale per gli USA di Direction Conservation. Il RAN riceve i maggiori finanziamenti dalle fondazioni Ford e Rockefeller. Durante il Johns Hopkins Symposium on Foreign Affairs del 2002, presentò uno studio dell'IFG intitolato "Ristrutturare l'economia globale".

David Korten, autore di "When the Corporations Rule the World". E' stato addestrato da Willis Harman, dello SRI, ed è recentemente divenuto membro del Club di Roma. Sostiene la riabilitazione di Adam Smith; per lui i governi dovrebbero essere visti in maniera negativa allo stesso modo delle corporations. Supporta l'ideologia "Cultural Creatives" di Paul Ray. E' sponsorizzato dall'FTW di Ruppert.

Ralph Nader, candidato indipendente alla presidenza.

Kevin Danaher, Ph.D., autore, oratore, co-fondatore del Global Exchange.

Un altro sostenitore di Goldsmith/IFG è Richard Heinberg, che descrive i suoi sforzi come "populisti".


Insider governativi

Daniel Ellsberg, autore di "Secrets: A Memoir of Vietnam and the Pentagon Papers". Se questo ex impiegato della RAND Corporation meriti davvero la reputazione pubblica di contestatore e di outsider, viene analizzato qui:
http://www.questionsquestions.net/docs04/ellsberg.html

Ray McGovern, ex analista CIA, co-fondatore di Veteran Intelligence Professionals for Sanity.

Melvin Goodman, senior fellow del Centre for International Policy, autore, ex Analista Maggiore della CIA, professore al National War College. Il Centre for International Policy, fondato nel 1975, riceve finanziamenti da fondazioni legate all'élite come Ford Foundation, Ploughshares Fund e Samuel Rubin Foundation. Tutte queste hanno legami con il CFR.

Edward L. Peck, ex ambasciatore USA e capo della missione in Iraq, ex Vice Direttore alla task-force sul terrorismo della Casa Bianca. Peck presta servizio anche per l'Iraq Policy Information Project:
http://www.sourcewatch.org/wiki.phtml?title=Iraq_Policy_Information_Project

Morton Goulder, vice segretario per l'Intelligence and Warning sotto Nixon, Ford e Carter. Magnate della finanza d'impresa del New Hampshire, Goulder fondò il gigante dell'elettronica per la difesa Sanders Associates, che fu acquisito dalla Lokheed/Martin negli anni '80 del secolo scorso ed è ora noto come BAS Systems, le cui operazioni negli USA hanno base nel New Hampshire. La BAE è attualmente uno dei maggiori appaltatori di tecnologie dell'informazione per il Pentagono ed è legata a una serie di aziende collegate al 9/11, come la Mitre Corporation e la Booz Allen Hamilton. Ciò potrebbe fare delle passate connessioni di Goulder una sicura materia d'interesse.

Fred Burks, interprete presidenziale per Bush, Clinton, Cheney e Gore. Ha acquistato una certa notorietà lo scorso anno [il 2004 -NdT] quando "verificò" le voci riguardo l'uso da parte del presidente Bush di un ricevitore radio come aiuto durante i dibattiti, voci scaturite da foto in cui si notano dei "rigonfiamenti". Il resoconto di Burks si basò su esperienze di prima mano ma non trovò alcuna prova. Il problema era che il rigonfiamento si può spiegare meglio con l'ipotesi di un defibrillatore portatile, nello specifico un LifeVest, che calza perfettamente con le foto; le voci sul dispositivo radio sono molto dubbie poiché uno di quel tipo così ingombrante sarebbe tipico della tecnologia antiquata degli anni '30. Dunque la "confessione" di Burks potrebbe aver contribuito a sviare l'attenzione verso uno "specchietto per le allodole" e allontanarla dalla questione politicamente più rilevante dell'apparentemente serio stato di malattia del presidente.
http://www.wanttoknow.info/indymediashutdown
Il "rigonfiamento" e il LifeVest: http://houston.indymedia.org/news/2004/12/35839.php


Ultimi arrivati, ex "custodi" del 9/11

Dennis Bernstein, reporter investigativo, ospite radio di Flashpoint di KPFA. In precedenza fu un noto e acerrimo nemico del Movimento per la Verità sull'11/9 su KPFA. La sua tarda conversione alla sottoscrizione di una petizione piena di insider dell'establishment pone senza dubbio qualche domanda.

Howard Zinn, professore, storico, autore di "A People's History of the United States". Nuovo revisionista storico di sinistra che, malgrado la firma sul Truth Statement e l'appoggio a "New Pearl Harbor" di David Ray Griffin, secondo quanto riferito ha continuato a sostenere la linea della "incompetenza" [della difesa americana l'11 settembre -NdT] nei suoi discorsi pubblici.


Altri

Kelly Patricia O'Meara, giornalista investigativa, pubbliche relazioni. Reporter per Insight Magazine, di proprietà del reverendo Sun Myung Moon.

James W. Walter Jr., investitore d'impresa, filantropo, fondatore di Walden Three. Ha speso enormi quantità di denaro mettendo in imbarazzo il Movimento per la Verità sull'11/9 promuovendo disinformazione come il video "In Plane Site". Il suo "Walden Three" concept si riferisce a Walden Two, un racconto cripto-totalitario riguardante un'utopica società scritto dallo psicologo comportamentale B. F. Skinner, autore di "Beyond Freedom and Dignity". Qui possono essere trovati alcuni commenti sulle idee feudal-utopiche di Walter su una futura società basata sulle modificazioni dell'ambiente: http://mysite.verizon.net/vze25x9n/id24.html



°°°°°°°°°°

NOTE


[1] Bertrand Russell e il Governo Mondiale:
http://www.questionsquestions.net/docs04/russell.html


[2] Mentre certamente non negherei che sia sempre legittima la critica della religione tradizionale, bisogna anche tener presente che l'idea di massiccia riprogettazione delle religioni tradizionali è profondamente radicata nell'agenda di ingegneria sociale dell'élite che puntano a creare il "controllo globale" o un "nuovo ordine mondiale".
E' un errore altrettanto grave credere ciecamente, come fanno molti politici di sinistra, che le élites presenti sono interamente "conservatrici" per quanto riguarda la religione, nonostante le apparenze superficiali.
Inoltre, si aggiunge a questo errore il credere che chi promuove una nuova religione o un nuovo paradigma culturale combatte automaticamente il potere attuale, specialmente perché le versioni "fondamentaliste" o "estremiste" del monoteismo occidentale che attualmente si stanno scontrando con forza nel mondo, non sono del tutto culturalmente organiche ma, in realtà sono state create in parte artificialmente, sotto l'influenza dell'ingegneria sociale delle élite progettate così da poter provocare una reazione violenta come parte della loro funzione.
Questo è il motivo della mia preoccupazione dell'inserimento delle agende delle religioni "alternative" nel Movimento per la Verità sull'11/9, innanzitutto per il fatto che esse sono un'intrusione in ogni caso.

David Ray Griffin è dedito a un rimodellamento "postmoderno" del cristianesimo basato sulla convinzione che la teologia tradizionale è da incolpare per le presunte catastrofi ambientali. Ciò può apparire come una forma di dissenso per qualcuno, ma nei fatti è un tipo di idea che si può, in termini generali, ricondurre direttamente alla cerchia più interna dell'establishment imperialistico anglo-americano.
Per esempio può essere rintracciato negli ultimi lavori di Arnold J. Toynbee, noto storico e propagandista con il Royal Institute of International Affairs, la cui controparte americana è il CFR, Council on Foreign Relations.
Incolpando le forme tradizionali di monoteismo per aver creato una distruttiva spaccatura tra gli umani e il loro ambiente naturale, Toynbee sostiene: "...La questione della futura religione dell'umanità sorge perché tutte le odierne religioni si sono dimostrate insoddisfacenti ... Una futura religione che ponga in essere, e mantenga in essere, una nuova civilizzazione dovrà essere una religione che permetta all'umanità di combattere e vincere i mali che oggi costituiscono seri rischi per la sopravvivenza umana".
Per risolvere la presunta "crisi ecologica mondiale", Toynbee argomenta a favore di un ritorno al panteismo (la versione di Griffin del cristianesimo, pan-en-teismo, una sorta di via di mezzo).
Ha ricapitolato tali visioni nei suoi ultimi scritti, come "Mankind and Mother Earth" del 1974, e ha anche pubblicato una serie notevole di discussioni con Daisaku Ikeda, leader del culto giapponese Soka Gakkai e membro del Club di Roma. In esse, Toynbee esprime le sue preferenze per il buddismo, un'interessante posizione a favore dell'élite anglo-americana, e persino più interessante alla luce degli sforzi di Griffin e Cobb per promuovere una "mutualistica trasformazione del buddismo e della cristianità". Nello stesso periodo Toynbee era legato all'Esalen Institute californiano.

In linea con tali connessioni con la "New Age", e coerentemente con le operazioni di guerra psicologica dell'élite che stavano avendo effetto sul movimento ambientalista radicale, egli, prevedibilmente, evocò dicotomie estremamente false, incolpando tecnologia, progresso materiale, e civilizzazione industriale per i problemi dell'umanità e propugnando una svolta verso il misticismo ascetico (come fece lo studio dello SRI "Changing Images of Man"):
"...Gesù, Budda e Lao Tze ... concordarono nei loro precetti morali. Tutti loro concordarono sul fatto che la ricerca della ricchezza materiale è un obiettivo sbagliato. Dovremmo mirare solo ai beni minimi necessari al mantenimento della vita; e il nostro maggiore obiettivo dovrebbe essere spirituale. Tutti loro dissero a una sola voce che se noi facciamo della ricerca dei beni materiali il nostro scopo preminente, ciò condurrebbe al disastro. Essi parlarono in favore dell'altruismo e dell'amore per gli altri popoli come la chiave per la felicità e il successo nelle umane faccende."
Tale alta difesa della vita semplice giunge convenientemente proprio quando i tentativi del "terzo mondo" di modernizzare e sviluppare la propria economia stavano appena iniziando a essere devastati dalla guerra maltusiana anglo-americana, sotto forma di strozzinaggio predatorio dell'IMF (fondo monetario internazionale) e di "oil shocks" creati artificialmente.

Nel 1931 Toynbee ebbe a dire questo riguardo al suo lavoro con il RIIA: "Ripeterò soltanto che attualmente stiamo lavorando, con discrezione ma con tutta la nostra forza, per strappare questa misteriosa forza politica chiamata sovranità dalle frizioni degli stati nazionali locali del nostro mondo. E per tutto il tempo stiamo negando con le nostre labbra che cosa stiamo facendo con le nostre mani..."

Le idee di una crisi come punto di svolta, come il "peak oil", sono evocative delle teorie di Toynbee circa la nascita e la caduta delle civiltà. Propose [l'idea secondo cui] una sfida alla sopravvivenza dovuta a latenti tendenze autodistruttive causerebbe la scomparsa delle civiltà dopo avere raggiunto un picco, se non si coniugasse con uno sviluppo creativo e adattabile a una nuova forma (dal punto di vista delle élite con cui lavora Toynbee, ciò potrebbe assumere la forma pratica del fabbricare crisi e sfide che spingono la civilizzazione a "evolvere" in una forma voluta di ordine globale).
Il promotore del "peak oil" Mike Ruppert trae spunto sul tema direttamente da Toynbee: "Sono fermamente convinto che ciò a cui ora siamo di fronte è una scelta offertaci dal nostro creatore. Evolversi o morire".


Toynbee ha parlato anche di sovrappopolazione: "Siamo stati divini nella coltivazione pianificata delle nostre piante domestiche, ma conigli nella coltivazione non pianificata di noi stessi."
Alcune di queste sue specifiche idee su come cambiare la società potrebbero sorprendere qualche comunitarista o localista che crede che le sue idee vadano contro il sistema: "Ciò di cui si è avuto bisogno per gli ultimi 5000 anni ... è un corpo politico globale composto da cellule nella scala dei villaggi-comunità neolitici - una scala in cui i partecipanti potrebbero essere in contatto personalmente con ciascuno, mentre ognuno di loro sarebbe anche un cittadino dello stato-mondo..."
ma egli aggiunse anche: "A questo punto della nostra storia, noi esseri umani potremmo essere tentati di invidiare gli insetti sociali. Questi sono stati condizionati dalla Natura per cooperare a vicenda sulla grande scala. La singola ape o formica o termite è subalterna e si sacrifica al servizio della comunità". Questa potrebbe essere un'idea piacevole per un sostenitore del depopolamento come David Pimentel, al quale - con un po' di fortuna - potrebbe capitare di diventare entomologo.
Inviato il: 29/1/2007 12:06
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Re: 9/11 Truthling Infiltration Timeline
#33
Dubito ormai di tutto
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Da Arkadia-spazio profondo
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Citazione:
L'unica cosa che mi fa specie è che.. è un articolo di Giuliano Ferrara

Appunto...
(Ci sarebbe anche da chiedersi perchè si spara così facilmente sulle ricerche neurologiche, specialmente da parte di certi "volti noti": Forse per costringerle a imbrigliarle e a perseguire certi risultati che a certi "volti noti" interessano?Magari sotto controllo statale...)
Inviato il: 29/1/2007 12:19
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Re: 9/11 Truthling Infiltration Timeline
#34
Sono certo di non sapere
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Da Atene
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Uno sguardo ai firmatari del 9/11 Truth Statement

Strano che un documento di questa portata attiri così poco l'attenzione: mi sarei aspettato qualche commento in più.

C'è sempre grande preoccupazione per le idee "che potrebbero nuocere al movimento" (anche se poi ci si ribella con tutto l'animo alle leggi mastelliane...), ma nessun desiderio di andare a vedere che cosa in realtà è, questo movimento.

Non è affatto facile uscire dalla matrice, a quanto pare.

Peccato.
Inviato il: 29/1/2007 15:57
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Re: 9/11 Truthling Infiltration Timeline
#35
Sono certo di non sapere
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Da Atene
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Che silenzio...

Inviato il: 29/1/2007 18:46
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  •  Ashoka
      Ashoka
Re: 9/11 Truthling Infiltration Timeline
#36
Sono certo di non sapere
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Siamo sicuri che effettivamente questi personaggi siano ciò che questi documenti dicono?

Se andassimo a vedere nel nostro passato non troveremmo svariati episodi che, se accostati ed elencati in un certo modo, potrebbero dipingerci in un certo modo? Capisco il “non fidarsi di nessuno” ma occhio a non fare un repulisti sommario...

Ashoka
Inviato il: 29/1/2007 19:32
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  •  sick-boy
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Re: 9/11 Truthling Infiltration Timeline
#37
Dubito ormai di tutto
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Oltre alla giusta affermazione di Ashoka, caro Pax, devi riconoscere che è spiazzante questo documento. Lascia l'amaro in bocca e poca speranza; nel caso fosse rivelatore come appare ci lascerebbe davvero disarmati. Inoltre non sono sicuro che ci stiamo comportando in maniera corretta a questo punto, poichè lasciamo ad altri lo spazio di manovra, completamente, salvo poi lamentarci non di come essi lo gestiscono, ma di chi sono queste persone.

La depressione dovuta in gran parte all'impotenza è molto difficile da sconfiggere se le ali si tarpano non appena spiccato il volo, se la piccola luce che forse si intravedeva è subito oscurata.

Sapevamo fin dal principio, tuttavia, che combattere per la verità sull'unidici settembre sarebbe voluto dire combattere LA cospirazione, sarebbe voluto dire andare contro il bellissimo aforisma di Frank Zappa ("nella battaglia tra te e il mondo è meglio se stai dalla parte del mondo"), sarebbe voluto dire distruggere la concezione del mondo qual'era, squarciare il velo di Maia e precipitare nella desolante falsità del reale, la stessa che prima ci appariva così splendente e avveniristica.

Sapevamo tutto questo ma la battaglia è difficile e forse il silenzio seguito a questo 3d, questo pugno alla bocca dello stomaco, è più eloquente dei tanti commenti possibili. Ma l'argomento ormai c'è, le fonti anche, dai tempo al tempo, dobbiamo solo riordinare le idee, farci coraggio, riaverci dal colpo. Poi, e non ci vorrà molto, torneremo come sempre ad indagare, cercare, leggere, smontare, rileggere, unire i puntini come abbiamo sempre fatto.

Forse la verità sull 11 settembre verrà fuori in ogni caso, non per merito nostro. Forse la nostra battaglia ha da venire presto, ma ancora non sappiamo qual è.

Grazie per queste traduzioni
Inviato il: 29/1/2007 19:52
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Re: 9/11 Truthling Infiltration Timeline
#38
Sono certo di non sapere
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Citazione:

Ashoka ha scritto:
Se andassimo a vedere nel nostro passato non troveremmo svariati episodi che, se accostati ed elencati in un certo modo, potrebbero dipingerci in un certo modo?

Io personalmente non sono mai stato finanziato dai Rockefeller, e nei miei armadi non si troverà mai nessuna apologia del mondialismo...

A mio parere i documenti qua raccolti sono agghiaccianti, indicano che l'intuizione che alcuni di noi avevano sulle tre fasi del progetto erano tutt'altro che campate per aria.

Forse è ancora presto affinchè tutti si rendano conto della portata del materiale qui raccolto, e quando verrà il momento sarà immediatamente già tardi.

Ed anche questo faceva parte del programma.
L'unico privilegio che ad alcuni di noi resta è continuare a gridare nel deserto...

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Inviato il: 29/1/2007 19:55
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Re: 9/11 Truthling Infiltration Timeline
#39
Sono certo di non sapere
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Se andassimo a vedere nel nostro passato non troveremmo svariati episodi che, se accostati ed elencati in un certo modo, potrebbero dipingerci in un certo modo?

Per quanto possa cercare, non trovo nel mio curriculum frequentazioni con il CFR o con il Club di Roma, né ricordo di aver pubblicato apologie di Malthus o dell'eugenetica.
Magari me ne sono domenticato, chissà...
_______________________

Lascia l'amaro in bocca e poca speranza; nel caso fosse rivelatore come appare ci lascerebbe davvero disarmati.

Forse perché non si riesce ad immaginare una lotta senza capi da seguire, ma evidentemente questo è un passo necessario e inevitabile, se si vuole lottare.

Sapevamo fin dal principio, tuttavia, che combattere per la verità sull'unidici settembre sarebbe voluto dire combattere LA cospirazione, sarebbe voluto dire andare contro il bellissimo aforisma di Frank Zappa ("nella battaglia tra te e il mondo è meglio se stai dalla parte del mondo"), sarebbe voluto dire distruggere la concezione del mondo qual'era, squarciare il velo di Maia e precipitare nella desolante falsità del reale, la stessa che prima ci appariva così splendente e avveniristica.

Questa è una frase molto bella (anche se a me la falsità del reale è sempre apparsa per quello che è, un'immonda zozzeria: ma forse dipende molto da quale angolazione la guardi, io l'ho sempre vista piuttosto dal basso).

Forse la verità sull 11 settembre verrà fuori in ogni caso, non per merito nostro. Forse la nostra battaglia ha da venire presto, ma ancora non sappiamo qual è.

L'11 settembre è sicuramente un evento chiave, ma della vera battaglia non è che un particolare: ottenere la verità su quei fatti non significa vincerla, potrebbe anzi essere la via per la sconfitta. Un cavallo di Troia.

"Timeo danaos et dona ferentes".
Inviato il: 29/1/2007 20:05
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  •  Ashoka
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Re: 9/11 Truthling Infiltration Timeline
#40
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Io personalmente non sono mai stato finanziato dai Rockefeller, e nei miei armadi non si troverà mai nessuna apologia del mondialismo...


E neanche nei miei. Eppure ho amici che frequento e vedo tutti i giorni ai quali una riforma dell'Onu con ampliamento dei poteri non dispiacerebbe... questo fa di me un criptomondialista?

Citazione:
A mio parere i documenti qua raccolti sono agghiaccianti, indicano che l'intuizione che alcuni di noi avevano sulle tre fasi del progetto erano tutt'altro che campate per aria.


Certamente ed è bene segnalarlo. Eviterei l'associazione di idee che propone implicitamente Haupt (noplane buoni vs altri mondialisti cattivi), che mi ricorda molto quella Eric Hufschmid per cui era un filosionista chiunque non accusasse Israele di avere responsabilità nel 9/11

Citazione:
Forse è ancora presto affinchè tutti si rendano conto della portata del materiale qui raccolto, e quando verrà il momento sarà immediatamente già tardi.


Può essere. Associarlo ad una tesi “che si fatica a mandar giù”, come quella noplane, e gridare ai quattro venti che all'interno del 911 vi sono elementi mondialisti e che guarda caso sono gli stessi che negano la teoria noplane e dei laser beam, sottintendendo che quindi queste ultime teorie sono la verità ed è in atto una cospirazione nella cospirazione... beh mi sembra controproducente.

Sia chiaro, non controproducente per il “movimento” o per chissà chi.. ma proprio per le informazioni stesse, su certi personaggi, che si vorrebbero diffondere.

Citazione:
Ed anche questo faceva parte del programma.
L'unico privilegio che ad alcuni di noi resta è continuare a gridare nel deserto...


Ci sono persone legate a certi personaggi ed alle solite idee mondialiste?
Va bene segnalarlo e documentarlo ma scindendo la cosa dalla tesi sul come è stato perpetrato l'11 Settembre

Ashoka
Inviato il: 29/1/2007 20:14
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Re: 9/11 Truthling Infiltration Timeline
#41
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Citazione:


Forse perché non si riesce ad immaginare una lotta senza capi da seguire, ma evidentemente questo è un passo necessario e inevitabile, se si vuole lottare.


E' davvero molto molto difficile lottare senza capi. Non è neanche questione di necessità, ma di efficienza, di voler davvero vincere. Anche alla squadra di calcio non serve il capitano eppure c'è; lo stesso dicasi dell'allenatore. Servono persone che scaldino i cuori, che parlino chiaramente, che siano, una volta per tutte, trasparenti riguardo a passato, presente e futuro.
Non parlo, beninteso, di dittatori; più che altro servono portavoce, interpreti coraggiosi delle svariate anime di tutti noi ,che siano legati all'obiettivo per cui sono designati capi, che non si azzardino mai, nelle loro vesti, di uscire da quella che è la loro competenza. Personaggi che, soprattutto, sappiano farsi da parte, spesso e volentieri.
Non riesco a capire come potremmo mai coordinarci senza figure di riferimento comuni, se qualcuno ha delle idee è il momento di tirarle fuori.

Citazione:


L'11 settembre è sicuramente un evento chiave, ma della vera battaglia non è che un particolare: ottenere la verità su quei fatti non significa vincerla, potrebbe anzi essere la via per la sconfitta. Un cavallo di Troia.

"Timeo danaos et dona ferentes".


Per la prima volta intravediamo un possibile orizzonte. Prepariamoci all'impatto e a doverci riorganizzare in fretta e furia.
Inviato il: 29/1/2007 20:16
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Re: 9/11 Truthling Infiltration Timeline
#42
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Sottoscrivo gli interventi di Santa e Pax.

(Ashoka, per quanto possa valere, personalmente ho verificato un po' delle affermazioni che ho tradotto, oltre che andare a spulciare vari siti di enti e gruppi cercandone gli sponsor.. non si immagina quali e quanti collegamenti ci siano!)

I fili della ragnatela stanno emergendo, sempre più nitidi. Le connessioni sono lì da vedere.

Qui non si tratta di buttare dal balcone tutto il lavoro che tanti hanno fatto, ma di vedere quei contributi (senz'altro importanti per ognuno di noi) nella loro prospettiva reale.
E' importante.
E' urgente.

------

Post-it "BlobMemoria".
Mi sono iscritta a LC il 23 febbraio 2006 con questo messaggio:

ho l'impressione che in questi ultimi anni i tempi stiano "stringendosi" sempre più, come una sorta di gara di velocità in cui gli eventi si susseguono a ritmi incalzanti, mai sperimentati prima.
Dove ci sta portando, travolgendoci, questa serie di eventi pilotati?

Il numero sempre maggiore di "voci contro" che si sta alzando, sul web e ora anche su riviste e TV, se da un lato mi rende felice perché sveglia sempre più persone, dall'altro mi fa sorgere un dubbio angoscioso.

(...)
Allora noi potremo gridare: finalmente! La gente ha ripreso possesso delle sue facoltà mentali e ha visto in faccia i veri padroni delle sorti del mondo!
Ma se questa stessa reazione fosse, anch'essa, null'altro che uno degli eventi pianificati... uno strumento già programmato, per portare dove?
Inviato il: 29/1/2007 20:42
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Re: 9/11 Truthling Infiltration Timeline
#43
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Citazione:

Ashoka ha scritto:
Citazione:
Io personalmente non sono mai stato finanziato dai Rockefeller, e nei miei armadi non si troverà mai nessuna apologia del mondialismo...


E neanche nei miei. Eppure ho amici che frequento e vedo tutti i giorni ai quali una riforma dell'Onu con ampliamento dei poteri non dispiacerebbe... questo fa di me un criptomondialista?

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Certamente ed è bene segnalarlo. Eviterei l'associazione di idee che propone implicitamente Haupt (noplane buoni vs altri mondialisti cattivi), che mi ricorda molto quella Eric Hufschmid per cui era un filosionista chiunque non accusasse Israele di avere responsabilità nel 9/11

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Può essere. Associarlo ad una tesi “che si fatica a mandar giù”, come quella noplane, e gridare ai quattro venti che all'interno del 911 vi sono elementi mondialisti e che guarda caso sono gli stessi che negano la teoria noplane e dei laser beam, sottintendendo che quindi queste ultime teorie sono la verità ed è in atto una cospirazione nella cospirazione... beh mi sembra controproducente.

Sia chiaro, non controproducente per il “movimento” o per chissà chi.. ma proprio per le informazioni stesse, su certi personaggi, che si vorrebbero diffondere.
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Ci sono persone legate a certi personaggi ed alle solite idee mondialiste?
Va bene segnalarlo e documentarlo ma scindendo la cosa dalla tesi sul come è stato perpetrato l'11 Settembre

Ashoka


Ciao Ashoka

ripeto, i documenti parlano chiaro.
Stiamo parlando di un gruppo di persone che sanno il fatto loro, mondialisti, perpetuatori della "decrescita", malthusiani.

E' tutto nero su bianco.
Poi possiamo chiudere gli occhi.

L'associazione che fai con i no planers è una tattica attivistica, te ne renderai conto, hai qui introdotto un argomento di cui non si era ancora parlato.

Il fatto che tu abbia amici che credono nell'onu è un po' diverso dal fatto che tu, mettiamo, abbia scritto un libro in cui esalti l'eugenetica.

Se vogliamo parlare seriamente facciamolo, altrimenti, andiamo tutti su attivissimo.net a scuola di retorica.

Qui si sono presentati dei fatti, dei documenti, nero su bianco.

Chi vuol leggerseli se li legge e ci ragiona con la sua testa.

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Inviato il: 29/1/2007 20:43
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  •  sick-boy
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Re: 9/11 Truthling Infiltration Timeline
#44
Dubito ormai di tutto
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Da Leith
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Citazione:


Ma se questa stessa reazione fosse, anch'essa, null'altro che uno degli eventi pianificati... uno strumento già programmato, per portare dove?


Dubito. Mi sembra più facile che, una volta accortisi che la VU faceva acqua da tutte le parti, abbiano pensato di sfruttare la cosa inflitrandosi qui e lì. Se pensiamo di avere a che fare con gente che prevede il futuro siamo come don Quijote che combatte contro i mulini al vento e allora è tutto inutile.
Abbiamo a che fare con gente furba, furbissima, ma non vengono dal futuro e come loro possono fregare noi possiamo fregare loro. Loro però hanno un leggero vantaggio: si incontrano a discutere privatamente, mentre le nostre discussioni sono pubbliche
Inviato il: 29/1/2007 20:47
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  •  orkid
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Re: 9/11 Truthling Infiltration Timeline
#45
Mi sento vacillare
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Sono realmente sconcertato ed un po' abbattuto...

Concordo con Santa quando dice che i documenti sono qui e sono inequivocabili, ed avendo letto con molto interesse i "suoi" treadh sul Culto di Gaia, Malthusiani, Mondialisti, Club di Roma, non posso che essere preoccupato che il lavoro fatto fin qui in questo sito possa essere associato in futuro a personaggi ed istituzioni tanto spregevoli quanto sfacciate.

Secondo me urge la necessità di un articolo in cui si mettano le carte in tavola ...

probilmente non c'entra niente ma mi risuonano nelle orecchie la frase di Atti sul fantomatico avvenimento che sarebbe dovuto accadere nel 2007...

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"Quando l'uomo comune capisce diventa saggio, quando il saggio capisce diventa un uomo comune."
Inviato il: 29/1/2007 20:53
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  •  Pausania
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Re: 9/11 Truthling Infiltration Timeline
#46
Sono certo di non sapere
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Io temo quello che in qualche modo è successo con il movimento di protesta degli anni '60.

Partito da istanze sacrosante, e per questo in grado di coinvolgere moltissime persone, è stato debitamente infiltrato e minato dall'interno da personaggi che, pur venendo da tradizioni "particolari", era divenuti di colpo i rivoluzionari comunistoidi che sappiamo.

In questo modo sono riusciti ad imprimere una svolta sanguinosa al movimento, allontanando le persone serie e regalando al potere la scusa buona per reprimere e uccidere.

Bisogna vigilare, massimamente vigilare. Mi guardi dagli amici Iddio, che dai nemici mi guardo io.

Purtroppo, è vero che, di fronte allo sgomento che si prova a sollevare il velo di Maia che copre la verità, si è intimoriti ed, anziché trarne le giuste conclusioni, si può chiedere aiuto alle persone errate.

Un po' come quelli che chiedono più Stato per combattere la mafia


EDIT: e tanto di cappello a chi l'aveva capito prima degli altri. Gorbaciov ci salverà!
Inviato il: 29/1/2007 21:14
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  •  Ashoka
      Ashoka
Re: 9/11 Truthling Infiltration Timeline
#47
Sono certo di non sapere
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Citazione:
ripeto, i documenti parlano chiaro.
Stiamo parlando di un gruppo di persone che sanno il fatto loro, mondialisti, perpetuatori della "decrescita", malthusiani.

E' tutto nero su bianco.
Poi possiamo chiudere gli occhi.


E fin qui ci siamo, anche se il ruolo di Malthus lo vorrei approfondire appena ho tempo, visto che è un “economista” a cavallo tra settecento ed ottocento la cui tesi principale era la crescita geometrica della popolazione vs crescita lineare della produzione

Citazione:
L'associazione che fai con i no planers è una tattica attivistica, te ne renderai conto, hai qui introdotto un argomento di cui non si era ancora parlato.


Nono.. è nel primo documento tradotto da Pax. Ewing, alias Nico Haupt, attacca ovunque (forum, siti, etc.) chi non segue la teoria no plane ed usa questi documenti che tu evidenzi con il messaggio: “guardate questi qua che mi attaccano sono mondialisti, etc. etc. quindi ciò che dico io è vero”

***
2004
Nel frattempo, nel 2004, Les Jamieson, ancora un altro capo di Urantia, assume con successo la direzione di ny911truth.org, originalmente co-fondato da Nico Haupt e da Angie d'Urso, che ha lasciato il gruppo all'inizio del 2004 a seguito di pesanti dibattiti con uno dei primi infiltrati, Nic Levis, una vittima ovviamente brainwashed dell'ex-direttore di 911truth.org David Kubiak, che a quanto pare lavora anche su un progetto di fusione fredda in Giappone, insieme a Russ George, associato Los Alamos.

2007

Il movimento 9/11 Truthling sta progettando un nuovo mega-summit in Arizona, che dovrebbe battere il summit 2006 a Chicago (anche sede del HQ Urantia).
I loro leader principali stanno ancora ostracizzando le prove di:

* Manipolazione video.

* Uso di armamenti esotici l'11 settembre.

* Infiltrazione orwelliana al vertice del movimento.


***

Questa sì che è una tattica attivistica! Ma i documenti rimangono, al di fuori delle teorie sul 9/11 ed andrebbero presentati per quello che sono, non collegati alla verità di questa o quella teoria.

Citazione:
Il fatto che tu abbia amici che credono nell'onu è un po' diverso dal fatto che tu, mettiamo, abbia scritto un libro in cui esalti l'eugenetica.

Se vogliamo parlare seriamente facciamolo, altrimenti, andiamo tutti su attivissimo.net a scuola di retorica.


Certamente ma il fatto che chi ha scritto il libro sull'eugenetica la pensi in una certa maniera sul 9/11 non vuol dire che tale tesi sia da scartare. Vedi ad es. chi ci parla delle stragi sovietiche in Ukraina? Sono forse false perché ne parla un neonazista, globalista?

Citazione:
Qui si sono presentati dei fatti, dei documenti, nero su bianco.

Chi vuol leggerseli se li legge e ci ragiona con la sua testa.


Rimaniamo sui fatti non sulle cazzate.. come questa

2006

L'eroe del 9/11 Truth Cult Alex Jones continua a promuovere apertamente lo psicologo targato Scientology dott. John Breeding.
Breeding cita il fondatore di Scientology L. Ron Hubbard nel suo libro, The Wildest Colts Make the Best Horses, e nel suo web site compaiono link al gruppo frontale di Scientology, la Citizens' Commission on Human Rights. Effettivamente, dott. Breeding denomina questa potente forza di Scientology “un'organizzazione impressionante…“
Lo stesso PRISON PLANET è un termine di Scientology coniato dal fondatore L. Ron Hubbbard.
Jones ha iniziato il suo prisonplanet.com nel giugno 2001.
Nel 2006, Jones ha cominciato una cooperazione con Charlie Sheen (un cristiano rinato dichiarato) e 911truth.org (che è stato accusato di aver adottato dei concetti di CointelPRO).


Alex Jones pubblicizza sul suo sito, qui, due libri di Breeding, il quale cita scientology e la linka dal suo sito... qual'è il libro linkato?

The wildest colts make the best horses

What to do when your child is labelled a "problem" by the schools. The truth about Ritalin, "ADHD", and other "disruptive behavior disorders."

This timely book calls for a halt to the epidemic drugging of young people in our society today for so-called ADHD. John Breeding is a clear, strong advocate for young people and a great ally to parents wanting support to resist pressure to label and drug their children. He offers a wealth of information and guidance to concerned adults on biopsychiatry, on schools, and on counseling children.


Prison Planet è un termine Scientology? Ma che c'azzecca? Vogliamo parlare di quanti link a Ron Hubbard compaiono per adsense su questo sito, allora? Luogocomune appoggia Scientology?

Ashoka
Inviato il: 29/1/2007 21:17
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Re: 9/11 Truthling Infiltration Timeline
#48
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Io personalmente non sono mai stato finanziato dai Rockefeller, e nei miei armadi non si troverà mai nessuna apologia del mondialismo...


Ciao Santa, però vedi, nè te, nè io, siamo "prominent", seppur ti auguro di diventare un architetto noto e stimato
Che su qualche centinaio di persone note ci siano alcuni non esattamente illibati secondo te o secondo me, sarebbe anche ingenuo non pensarlo. Personalmente avevo visto la lista quando uscì, che tuttavia chi ha seguito le cose sa che non è stata considerata, e anche la critica che avete tradotto. A parte soprattutto Ruppert, gli altri non sono stati attivi nel cosiddetto "movimento 9/11", anzi buona parte di quei nomi sostiene chiaramente la teoria dell'incompetenza, ed il perchè vorrebbero una nuova Commissione non coincide con quello che penso io, comunque l'obiettivo è più o meno quello, se lo sostengono qualunque siano le loro opinioni o il loro passato è una loro scelta, se e quando poi si vedranno dei collegamenti, che io ora nei contributi materiali apportati alla causa non vedo, si valuterà.
A proposito di Ruppert, credo che questo sia esemplificativo: il suo libro è uno dei pochi che mi mancano, non l'ho mai voluto prendere perchè non mi aggradano molto alcune sue teorie, come quella di collegare il 9/11 esclusivamente al petrolio, di biasimare solo Cheney e pochi altri, e altre sue idee.
Tuttavia, sono appunto le sue idee, e così come non è detto che abbia ragione lui, non sono affatto certo di averla io. Chi ha ragione sul peak oil? Voi lo sapete, ne siete sicuri? Io no.
E' proprio per le idee, che questo cosiddetto movimento ha rischiato di spezzarsi in due più volte nel corso di questi anni, l'esempio citato da Ashoka - col quale sono del tutto d'accordo - di Hufschmid e degli israeliti è molto esemplificativo, e un altro tra i tanti sarebbe quello della teoria no-757 al Pentagono, è stato uno degli sport preferiti quello di dare del disinformatore al sostenitore della visione opposta.
Io personalmente me ne sono sempre stato molto alla larga, cos' come da altre faide che credo allontanino solamente dalla verità, e dalla istituzione di una vera indagine sui fatti.
Non so chi abbia ragione su ciascuna delle varie teorie, e chi siano i disinformatori nel movimento, tuttavia tra le tante tecniche di disinformazione c'è anche quella accennata da Pausania, e Nico Haupt combacierebbe discretamente, tuttavia non mi sento e non mi interessa etichettarlo, mentre chi segue i siti esteri sa che è la sua occupazione preferita.
Questo "movimento" è nato in Internet ed è qui che vive, pur di fronte a tutte le divisioni e le divergenze di opinioni, se fosse stato un movimento come quegli degli anni '60-70 si sarebbe appunto spaccato e sarebbe morto da un bel pò, cosa che fortunatamente non è accaduta.
Paxtibi ha scritto bene che l'11 Settembre è solo un tassello: se i libri di Griffin, i migliori nell'argomento, sono serviti da "trigger" per far rendere conto la gente che spesso le cose non sono ciò che sembrano, onore a lui. Se poi negli anni '70 è stato finanziato da Rockefeller, essendo lui stato incluso nella lista dei 60 maggiori teologi mondiali - difficile che ad un poveraccio come me capiti durante la vita di ricevere dei soldi da così in alto, che io poi lo voglia o meno, e magari prima di comprendere quello che si intende per "new world order" li avrei presi senza farmi domande - non vedo come possa inficiare quello che ha scritto sull'11 Settembre.
Negli anni '80 io avevo la tessera del WWF, quello che ho scritto o tradotto sull'11 Settembre non è più valido?
Inviato il: 29/1/2007 21:43
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Re: 9/11 Truthling Infiltration Timeline
#49
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Citazione:

Pausania ha scritto:
Io temo quello che in qualche modo è successo con il movimento di protesta degli anni '60.

Partito da istanze sacrosante, e per questo in grado di coinvolgere moltissime persone, è stato debitamente infiltrato e minato dall'interno da personaggi che, pur venendo da tradizioni "particolari", era divenuti di colpo i rivoluzionari comunistoidi che sappiamo.

In questo modo sono riusciti ad imprimere una svolta sanguinosa al movimento, allontanando le persone serie e regalando al potere la scusa buona per reprimere e uccidere.




Perfettamente d'accordo, Pausania.
I miei genitori hanno fatto il '68 così come tanti loro amici.. In un modo o nell'altro son stati tutti "manovalanza" per chi guidava il movimento e che è andato poi al potere (i vari Giuliano Ferrara, Liguori, D'alema, Veltroni...).
I miei hanno poi fatto la loro vita umile e dignitosa; invece alcuni - manovrati - hanno preso altre strade contribuendo così a legittimare il potere..

_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _


Tornando al topic, innanzitutto ringrazio Paxtibi per averlo aperto e Gaia, Marco M. e lo stesso Pax per aver tradotto il documento sulle infiltrazioni nel 9-11 truth moviment..

Inquietante sapere quante figure di rilievo del NWO ne facciano parte..
E questi personaggi hanno tutto l'interesse a dare una svolta "eversiva" al movimento.
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Inviato il: 29/1/2007 22:07
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Re: 9/11 Truthling Infiltration Timeline
#50
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Ciao a tutti
Innanzitutto un grazie a Piero: molto belle le tue parole, poche ma incisive e molto chiare.

Poi una precisazione: l'aver proposto un articolo come questo non implica automaticamente l'adesione ai suoi contenuti; è stato dato spazio a informazioni che sinora non sono state segnalate, e come tali, come sempre, vanno lette e valutate con la propria testa.

Detto questo, credo che ci siano spinte molto forti per imbrigliare la sacrosanta voglia di verità sull'11/9 della gente, di ognuno di noi.

Se un domani un Griffin, che propugna una visione ben precisa di religione e governo globale, mi si presenta alla porta e mi dice "ehi, io sono quello che ha fatto tanto per portare alla luce la verità sul 911: seguimi e faremo grandi cose per il bene dell'umanità" - io rispondo: "no, grazie".
E questo, non perché io non gli riconosca molti meriti, o perché credo sia in malafede -anzi- ma solo perché non voglio che qualcuno si metta a capo di un movimento che invece è e deve restare un anelito alla verità assolutamente indipendente (e specialmente se quel qualcuno è legato a ben determinate visioni del mondo, che io non approvo).

Certo: il movimento è fatto da molte persone, ognuna con le proprie "posizioni"; ma proprio per questo aborro l'idea che questo fermento "orizzontale" possa venire strumentalizzato, incanalando istanze del tutto legittime e portandole a legittimare (inconsapevolmente/involontariamente) lo stesso potere che si voleva abbattere.

Come vi sentireste se domani il lavoro svolto da ognuno di voi venisse preso e portato in palma di mano da (faccio per dire) un Chavez oppure un sostenitore della depopolazione (eliminare suppergiù 4 miliardi di persone.. questo significa "depopolazione"..)?
Non so.. io credo che non solo mi incazzerei moltissimo, ma che al tizio sputerei pure in un occhio (quantomeno.. era per non scrivere che gli darei un calcio nei ***).

Credo sia un esempio indicativo il recente accenno sulla CNN a vari personaggi legati al PNAC e al fatto che l'11/9 "abbia fatto al caso loro per un nuovo ordine mondiale".
A voi davvero questi fatti non fanno sentire una certa puzza di bruciato?
Se poi si mettono in fila i tanti, tantissimi tasselli, emerge un quadro che, anche se non preciso e completo ai miei occhi, è chiaro e palese almeno nei suoi tratti principali.

Mi scuso per la lunghezza e per qualche giro di parole di troppo.. I pensieri in questo momento sono tanti..

EDIT: se non fosse chiaro, non si tratta di spaccare il movimento per la verità sull'11/9, ma anzi di sforzarsi perché esso resti quel che è, e non venga manipolato da chicchessia dall'alto. Non so se è chiaro il concetto..
Anziché rimpallare accuse a vicenda, qui si tratta di aprire tutti insieme gli occhi, per captare certe tendenze e sommovimenti e non farsi infinocchiare dal primo che arriva a "salvarci dal cattivo bush che ha permesso che accadesse l'11/9".. perché il potere è una medaglia con due facce speculari, e io voglio poter scegliere la mia via, che è la.. terza.
Inviato il: 29/1/2007 23:25
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Re: 9/11 Truthling Infiltration Timeline
#51
Dubito ormai di tutto
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Citazione:
ehi, io sono quello che ha fatto tanto per portare alla luce la verità sul 911: seguimi e faremo grandi cose per il bene dell'umanità

Brrr...ogni volta che qualcuno dice "seguimi e faremo il bene dell'umanità " c'è da scappare.
Regola 1: mai obbedire a un capo, per quanto il capo sembri una brava persona.
Inviato il: 29/1/2007 23:33
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Re: 9/11 Truthling Infiltration Timeline
#52
Sono certo di non sapere
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Ewing, alias Nico Haupt, attacca ovunque (forum, siti, etc.) chi non segue la teoria no plane ed usa questi documenti che tu evidenzi con il messaggio: “guardate questi qua che mi attaccano sono mondialisti, etc. etc. quindi ciò che dico io è vero”

Il secondo documento, però, è di Salter, che non è affatto un noplaner. Anzi, proprio lui e Haupt si stanno "beccando" parecchio, a quanto mi risulta.
E non ti nascondo che anche questo non lo considero un buon segno, non condivido l'atteggiamento di Haupt, non condivido l'atteggiamento di Salter: è solo un'altra spaccatura che si viene a creare tra chi magari la verità vorrebbe davvero saperla. Una spaccatura, secondo me, affatto casuale: prevista, progettata, provocata, gestita. Probabilmente ad insaputa dei contendenti.

Io poi mi sono pure rotto di discutere di no plane, non mi interessa come non mi è mai interessato convincere nessuno – tranne me stesso – di alcunché: ciò che mi preme è che le opinioni, tutte, possano essere espresse senza scomuniche, dopodiché è giusto che ognuno rifletta con la sua testa e si faccia un'opinione.
Per questo, e a meno che emergano elementi nuovi, di no plane non parlerò più, tanto quello che volevo dire l'ho detto.

Se c'è qualcosa che mi preoccupa, semmai, è l'imposizione di un pensiero unico.
Quello che sembra legare tutti questi personaggi, per intenderci.

Credo sia un esempio indicativo il recente accenno sulla CNN a vari personaggi legati al PNAC e al fatto che l'11/9 "abbia fatto al caso loro per un nuovo ordine mondiale".

Franklin D. Roosevelt: "In politics, nothing happens by accident. If it happens, you can bet it was planned that way."

Se poi negli anni '70 è stato finanziato da Rockefeller, essendo lui stato incluso nella lista dei 60 maggiori teologi mondiali ... non vedo come possa inficiare quello che ha scritto sull'11 Settembre.

Il problema non sono tanto i soldi di Rockefeller – che legittimano comunque qualche sospetto – quanto le idee che ha sempre promosso. Non c'è dubbio che sull'11 settembre abbia aperto gli occhi a molta gente, il problema c'è se questa gente, aperti gli occhi sull'11 settembre, li chiude su tutto il resto, su Griffin e su tutti gli altri.

Tesi, antitesi, sintesi.

Il movimento per la verità era già previsto da chi ha progettato l'11/9, e si spiegano allora le innumerevoli sbavature del piano, le imperfezioni, i dettagli sbagliati messi lì perché i cercatori attenti li trovassero: non sarebbe stato difficile evitare la maggior parte di questi errori, siamo sinceri. Le identità sbagliate, i voli inesistenti, il buco ridicolo di Shanksville... davvero non si poteva fare meglio, con un piano per il resto così grandioso, progettato per almeno un decennio? Ci hanno preparato il piatto, ci hanno servito internet, poi sono arrivate "le guide".

È stato molto difficile, in questi anni, far accettare la realtà alla gente, ancora ben pochi hanno aperto gli occhi. Ma convincere ora a rinunciare alla guida, al leader, è un'opera praticamente impossibile, o quasi.

Non vorrei sembrare pessimista, ma siamo abbastanza nella merda.
Inviato il: 30/1/2007 0:18
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  •  goldstein
      goldstein
Re: 9/11 Truthling Infiltration Timeline
#53
Dubito ormai di tutto
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Citazione:
Il secondo documento, però, è di Salter, che non è affatto un noplaner. Anzi, proprio lui e Haupt si stanno "beccando" parecchio, a quanto mi risulta.


Verissimo, infatti è di Salter uno dei documenti di "debunking della teoria no-plane" citati più spesso, però quello che diceva Ashoka è corretto, perchè proprio quel tipo di argomentazioni è il cavallo di battaglia di Haupt.

Citazione:
È stato molto difficile, in questi anni, far accettare la realtà alla gente, ancora ben pochi hanno aperto gli occhi. Ma convincere ora a rinunciare alla guida, al leader, è un'opera praticamente impossibile, o quasi.


Per quanto mi riguarda, ho sempre battuto sull'importanza di rimanere una moltitudine e non identificarsi nei singoli, che siano Griffin o Haupt, ed è un concetto che da queste parti mi pare fortunatamente abbastanza ben radicato.

Citazione:
Ci hanno preparato il piatto, ci hanno servito internet, poi sono arrivate "le guide".


Io non so per certo quali sono quelle di cui fidarsi, però, e di discussioni su chi sia "disinfo" ne ho lette centinaia in questi anni, nessuna ha mai portato da nessuna parte perchè, a mio parere, sono basate in gran parte su speculazioni e ragionamento superficiali.
L'unica cosa certa è che ci si è perso sopra un bel pò di tempo, comunque con questo non dico che non sia bene discuterne, ho più volte detto che faccio riferimento ai siti esteri, alla situazione generale, qui su lc se n è parlato poco di certi aspetti.
Inviato il: 30/1/2007 0:29
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Re: 9/11 Truthling Infiltration Timeline
#54
Sono certo di non sapere
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Io non so per certo quali sono quelle di cui fidarsi, però, e di discussioni su chi sia "disinfo" ne ho lette centinaia in questi anni, nessuna ha mai portato da nessuna parte perchè, a mio parere, sono basate in gran parte su speculazioni e ragionamento superficiali.

Non è tanto la disinformazione, Goldstein, ciò su cui mi preme mettere l'accento: in fondo sull'11 settembre c'è poco da disinformare, una volta che s'è capito che la versione ufficiale non regge il più è fatto. Plane o noplane, thermate o non thermate poco conta.

Ma è la fase successiva ad essere cruciale: nel '41 i media ci misero poche settimane per convincere gli americani riluttanti ad entrare in guerra contro "il male assoluto". Ma, per quanto orrido, Hitler non era il male assoluto, era solo uno dei tanti mali, alcuni dei quali stavano proprio dall'altra parte dell'oceano, dalla parte dei salvatori del mondo, insieme a Stalin, tra l'altro, e insieme ai reali inglesi, gli stessi che avevano sparso il terrore e la morte in tutto il mondo.

Ora, che tra i firmatari di un documento "per la verità" si trovino così tanti salvatori del mondo, a me sembra un preoccupante parallelo, e discuterne non credo si possa considerare una perdita di tempo.

E non si tratta di considerazioni superficiali, scusa: qui ci sono curricula ben precisi, libri e dichiarazioni che con diverse sfumature, fanno tutte riferimento ad un governo mondiale, al controllo della popolazione, a nuovi modelli di convivenza: le basi dell'ingegneria sociale, insomma.

Se continuiamo a guardare solo all'11 settembre, come ipnotizzati, i prestigiatori ci calano le brache senza che ce ne accorgiamo.
Inviato il: 30/1/2007 0:52
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  •  florizel
      florizel
Re: 9/11 Truthling Infiltration Timeline
#55
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PaxCitazione:
mi sarei aspettato qualche commento in più.

Ho appena finito di leggere le ultime traduzioni solo ora (guarda un po’ l’orario) e sono sconvolta per l’entità della cosa, sebbene fosse intuibile già da alcuni “segnali” l’infiltrazione di questi personaggi chiave nel mov. per la verità sull’11 settembre. Io mi spingerei addirittura verso l’ipotesi di un progetto che precede lo stesso evento.
Parare il colpo è tosta, ragazzi, e per molti deve esserlo anche la metabolizzazione dell’enorme quantità di materiale da leggere ed approfondire: un attimo di pazienza, e teniamo su questo forum.

E concordo interamente con la tua affermazione
Citazione:
L'11 settembre è sicuramente un evento chiave, ma della vera battaglia non è che un particolare: ottenere la verità su quei fatti non significa vincerla, potrebbe anzi essere la via per la sconfitta. Un cavallo di Troia.

Ora mi rileggo il “contraddittorio”, ma anticipo che propendo fortemente per credere che esista un fortissimo legame tra il “male” e la sua “cura”.

Grazie a tutti per l’immane lavoro, siete preziosissimi.
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Inviato il: 30/1/2007 4:22
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  •  florizel
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Re: 9/11 Truthling Infiltration Timeline
#56
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Sick-boy Citazione:
E' davvero molto molto difficile lottare senza capi. Non è neanche questione di necessità, ma di efficienza, di voler davvero vincere.

Io non sono d'accordo. Questa è l'esatta logica che poi crea i presupposti per legittimare chi sostiene che ad un potere se ne debba necessariamente sostituire un altro.
Citazione:
Mi sembra più facile che, una volta accortisi che la VU faceva acqua da tutte le parti, abbiano pensato di sfruttare la cosa inflitrandosi qui e lì. Se pensiamo di avere a che fare con gente che prevede il futuro siamo come don Quijote che combatte contro i mulini al vento e allora è tutto inutile.

Sei ottimista, sick-boy. Scorrendo l’elenco dei firmatari del 9/11 Truth Statement, per la posizione che occupano e la rete di interconnessioni tra i vari organismi di cui fanno parte, che li accomuna, risulta impossibile non ipotizzare un ruolo già programmato fin dall’immediato dopo-911, se non addirittura antecedente periodo.

Sottoscrivo il commento di _gaia_
Citazione:
aborro l'idea che questo fermento "orizzontale" possa venire strumentalizzato, incanalando istanze del tutto legittime e portandole a legittimare (inconsapevolmente/involontariamente) lo stesso potere che si voleva abbattere.

Alcuni errori “grossolani” facilmente smontabili che nessuna superpotenza avrebbe dovuto commettere, sono già un buon indizio per immaginare che si volesse lasciare aperta una breccia all’emersione di un disappunto che avrebbe poi trovato “sbocco” in un piano di “opposizione” già prestabilito.
Ora stiamo andando a tentoni, si sta ipotizzando, o, meglio, mettendo insieme i tasselli di un eventuale ed assurdo puzzle, e non sarebbe piacevole scoprire che in uno di quei tasselli siano raffigurati beffardamente tutti quelli che lo compongono come parte dello stesso.
Non so se mi spiego.
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Inviato il: 30/1/2007 12:44
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Re: 9/11 Truthling Infiltration Timeline
#57
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Alex Jones pubblicizza sul suo sito, qui, due libri di Breeding, il quale cita scientology e la linka dal suo sito... qual'è il libro linkato?

The wildest colts make the best horses


10 Reasons to Be Concerned about Psychiatry in Our Schools

È il sito di Freedom Magazine, published by the Church of Scientology International.

Il Ritalin ai bambini è sicuramente un problema, pensare di risolverlo con Scientology potrebbe essere pure peggio.

E un'altra cosa su cui riflettere:

Charlie Sheen Set To Become Highest Paid Sitcom Actor

Curioso, vero?
Inviato il: 30/1/2007 12:59
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  •  Pausania
      Pausania
Re: 9/11 Truthling Infiltration Timeline
#58
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Citazione:
Il movimento per la verità era già previsto da chi ha progettato l'11/9, e si spiegano allora le innumerevoli sbavature del piano, le imperfezioni, i dettagli sbagliati messi lì perché i cercatori attenti li trovassero: non sarebbe stato difficile evitare la maggior parte di questi errori, siamo sinceri. Le identità sbagliate, i voli inesistenti, il buco ridicolo di Shanksville... davvero non si poteva fare meglio, con un piano per il resto così grandioso, progettato per almeno un decennio?

Io farei attenzione a non ragionare troppo dal punto di vista del "complottista", attento ad ogni minimo particolare che non quadra.

Mi spiego: non esiste il delitto perfetto; soprattutto nelle questioni di terrorismo. Tuttavia, per chi commette un delitto come quello dell'11 settembre, il lasciare prove non gli interessa esageratamente, perché è lo stesso che poi investigherà.

Per "noi" è le sbavature, le cose fuori posto, sono prove lampanti del complotto governativo.

Ma, per quanto molto si sia fatto, non "siamo" che un numero esiguo di persone. Per il resto delle persone, l'11 settebre ha funzionato perfettamente, secondo gli intenti.

Ogni atto di terrorismo, se ben analizzato, è di per sè insostenibile così come ci viene propinato (pensiamo al delitto Moro: appena si analizza, non si può non vedere che le BR erano quantomeno manovrate dalla CIa, eppure quanti lo sanno).

L'11 settembre ha funzionato, e adesso alcuni personaggi più che sospetti, dopo 6 anni, cercano di cavalcare l'onda. Però secondo me resta da dimostrare che l'11 settembre sia stato fatto per scatenare la reazione contro l'11 settembre, in un rapporto consequenziale e necessario.

Intendiamoci: non significa che non si debba stare attenti agli amici di sempre... anzi! E' uno sprone ancora più forte a vigilare e a non farsi dirottare dalle sirene dell'ordine e della pace mondiale
Inviato il: 30/1/2007 13:13
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  •  sick-boy
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Re: 9/11 Truthling Infiltration Timeline
#59
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

florizel ha scritto:

Io non sono d'accordo. Questa è l'esatta logica che poi crea i presupposti per legittimare chi sostiene che ad un potere se ne debba necessariamente sostituire un altro.


si , però ho cercato di definire anche gli ambiti e i limiti di suddetti capi, e tra l altro non ho mai parlato di uno solo. Non c'è nessuna logica che legittima che ad un potere ne debba succedere un altro, semplicemente ciò accade. Il potere non si da, si ha. E tutti noi abbiamo lasciato (leggi non abbiamo protestato) quando Massimo ha parlato per tutti a Matrix.
Citazione:

Sei ottimista, sick-boy.
.


cerco semplicemente di non dare loro una forza che non hanno. Non possono prevedere il futuro e possono essere fregati quanto noi. Altrimenti arrendiamoci.
Inviato il: 30/1/2007 13:57
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  •  florizel
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Re: 9/11 Truthling Infiltration Timeline
#60
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 7/7/2005
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Citazione:
ti ringrazio di avermi dato del pecorone, però ho cercato di definire anche gli ambiti e i limiti di suddetti capi, e tra l altro non ho mai parlato di uno solo

Sick, non inneschiamo degli inutili flames per un frainteso.
Se leggi bene il mio commento capirai che non mi riferivo a te nello specifico, ma agli effetti che un "capeggiamento" del movimento per la verità sull'11 settembre potrebbe avere sull'opinione pubblica mondiale.
Se consideri, anzi, gli ambiti di appartenenza di quelle persone (...) l'ipotesi sui loro "limiti" si fa evanescente...
Citazione:
Non c'è nessuna logica che legittima che ad un potere ne debba succedere un altro, semplicemente ciò accade. Il potere non si da, si ha. E tutti noi abbiamo lasciato (leggi non abbiamo protestato) quando Massimo ha parlato per tutti a Matrix. Cmq se credi che sia meglio che ognuno faccia per se...

La logica la crea il "sistema" di dominio, incessantemente. Niente "accade", in questo ambito.
Non puoi parlare di Mazzucco paragonando la sua dedizione all'argomento e la sua indipendenza agli ambigui curriculum di chi starebbe per assurgere a "portavoce" di noi tutti e di quanti ancora stanno cercando OLTRE l'11 settembre.
_________________
"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 30/1/2007 14:13
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