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  Eutanasia

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Autore Discussione
Eutanasia
#1
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 4/10/2006
Da
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La soluzione del problema,paradossalmente,sta proprio nella sua indecidibilità.
Il problema dell’eutanasia sta esattamente in questo:

Per poter creare una legge costituzionale, che permetta o meno l’interruzione di determinate terapie fondamentali per il mantenimento in vita del soggetto in questione,in base ai parametri di “volontà-sofferenza” di quest’ultimo, occorre fondamentalmente stabilire alcune cose:

1) Il soggetto che intende,per mezzo di terzi, interrompere il trattamento terapeutico,nel momento in cui ha dichiarato questa sua chiara intenzione, era nel pieno delle sue facoltà di intendere e di volere?

2) Vi sono state delle persone che, potenzialmente, stando costantemente vicino al soggetto-paziente in questione, avrebbero potuto influenzare questa sua scelta?

2.a) L’hanno fatto realmente?

3) Qual’era il livello di sofferenza (fisico-psichico) in cui il soggetto si trovava al momento di questa sua decisione?

3.a) Tale livello, sarebbe potuto diminuire,con una terapia psico-analitica ? (non dimentichiamoci che la psiche influenza il corpo, e viceversa).

Risolvendo:

1) Oggettivamente decidibile

2) Oggettivamente decidibile

2.a) Oggettivamente indecidibile

3) Decidibile solo in base ai parametri soggettivi di pochi osservatori in stretto contatto con il soggetto-paziente;da un punto di vista oggettivo quindi: indecidibile.

3.a) Decidibile solo in base ai parametri soggettivi di pochi osservatori in stretto contatto con il soggetto-paziente;da un punto di vista oggettivo quindi: indecidibile.

Come possiamo notare quindi, da questa “analisi logica” del “problema”, a prevalere sono le questioni oggettivamente indecidibili [punti: 2.a) ; 3) ; 3.a) ], su quelle invece oggettivamente decidibili [ punti: 1) ; 2) ]. Non si dispone quindi di una sufficiente quantità di informazione inerente alla decidibilità del problema.

Conclusione:
La terapia di mantenimento in vita di un “malato terminale”,qualora questa possa essere eseguita senza alcun motivo di impedimento fisico (causato da fattori di qualsiasi tipo),non dovrebbe mai venire interrotta.

Fausto Intilla (Inventore-divulgatore scientifico)www.oloscience.com
Inviato il: 23/12/2006 12:45
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  •  fiammifero
      fiammifero
Re: Eutanasia
#2
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 28/2/2005
Da ROMA
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Se ho ben capito,comunque in ogni caso,si dà per scontato che siamo tutti dei coglioni,incapaci di intendere e volere,influenzabili,malleabili,plasmabili e quindi viva l'attendismo,la tutela dello Stato padre di famiglia che decide cosa è meglio per noi,visto che siamo di sua propietà,che dobbiamo essere spremuti fino all'osso
Però mi risulta che a questi malati terminali arriva comunque la scheda elettorale
Un po' di serietà per favore,da parte della Medicina dicendo che non si è sconfitto nessun cancro e malattia ma che è in grado solo di prolungare di qualche anno la vita (specificando a che prezzo e come),da parte delle Istituzioni che non abbiamo due pesi e due misure,visto che è anche eutanasia collettiva mandare gente per il mondo a esportare democrazia e pace,al Vaticano di farsi i cavoli suoi o di entrare definitivamente in politica con tanto di partito e squadra di pallone e IOR,ai giuristi di fare il loro mestiere in fretta come hanno fatto le leggi a personam!
Basta con questa ipocrisia
_________________
Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Inviato il: 23/12/2006 13:32
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Re: Eutanasia
#3
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 25/6/2004
Da
Messaggi: 3996
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La terapia di mantenimento in vita di un “malato terminale”,qualora questa possa essere eseguita senza alcun motivo di impedimento fisico (causato da fattori di qualsiasi tipo),non dovrebbe mai venire interrotta.

Ideona: cominciamo ad attaccarti ad un bel polmone artificiale, così poi ci potrai illuminare sulla soggettività del valore, ma soprattutto sulla grande importanza delle leggi costituzionali.

Quando ci sbracheremo dalle risate, se vorrai ridere anche tu, ricordati di fare un cenno in modo che noialtri si possa premere l'apposito pulsante sull'apparato.

Non si dispone quindi di una sufficiente quantità di informazione inerente alla decidibilità del problema.

E ciò sarebbe davvero un gran problema nel caso in cui finissse la carta igienica.
Inviato il: 23/12/2006 14:05
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Re: Eutanasia
#4
Mi sento vacillare
Iscritto il: 2/8/2006
Da
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Citazione:

Intilla ha scritto:

La terapia di mantenimento in vita di un “malato terminale”,qualora questa possa essere eseguita senza alcun motivo di impedimento fisico (causato da fattori di qualsiasi tipo),non dovrebbe mai venire interrotta.


I miei migliori auguri e che tu possa vivere a lungo, come Welby.
_________________
Inviato il: 23/12/2006 14:32
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  •  Det.Conan
      Det.Conan
Re: Eutanasia
#5
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 23/6/2006
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Secondo me Welby nelle condizioni in cui stava non ha deciso un bel niente,altro che letterina al presidente!!

Gliel'ha scritta Pannella quella!

Quindi,a questo punto che dire?Eutanasia o omicidio?

P.S:c'e' un medico qui che possa confermare la cosa?
P.S2:sapete che noto la mancanza di esponenti della classe medica in questo forum?
Inviato il: 23/12/2006 14:42
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Re: Eutanasia
#6
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 7/3/2006
Da Ground Zero
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Giunti a un luogo detto Gòlgota, che significa luogo del cranio, 34 gli diedero da bere vino mescolato con fiele; ma egli, assaggiatolo, non ne volle bere. (Mt 27,33)

[l’aceto provoca rapida acidosi metabolica, perdita della coscienza, coma acidosico e morte]

Allora Giuda, che l'aveva tradito, vedendo che Gesù era stato condannato, si pentì, e riportò i trenta sicli d'argento ai capi dei sacerdoti e agli anziani, 4 dicendo: «Ho peccato, consegnandovi sangue innocente». Ma essi dissero: «Che c'importa? Pensaci tu». 5 Ed egli, buttati i sicli nel tempio, si allontanò e andò a impiccarsi. (Matteo 27,3-5)
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Inviato il: 23/12/2006 14:53
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  •  Giuseppino
      Giuseppino
Re: Eutanasia
#7
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 13/12/2006
Da Lancenigo o Padova
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Lo stato in cui si trovava Welby era vita artificaile o agonia ?

Secondo me agonia, e prolungarla artificialmente contro la sua esplicità volontà è quasi una tortura...

Pa intanto, pò pensaremo..
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"Physics is like sex. Sure, it may give some practical results, but that's not why we do it."(Feynman)
Inviato il: 23/12/2006 17:34
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  •  fiammifero
      fiammifero
Re: Eutanasia
#8
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 28/2/2005
Da ROMA
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Det.Conan guarda che Welby fino a poco tempo fà parlava tramite compiuter,ecco qua la sua lettera aperta è vocale,non scritta!
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Citazione:
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Inviato il: 23/12/2006 17:46
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  •  Giuseppino
      Giuseppino
Re: Eutanasia
#9
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 13/12/2006
Da Lancenigo o Padova
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Aggingerei che chi l'ha incontrato l'ha definito in condizione di intendere e volere.
Solo lui che l'ha vissuto in prima persona può essere consapevole della sua sofferenza, fisica e psicologica.
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Inviato il: 23/12/2006 18:16
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Re: Eutanasia
#10
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 4/10/2006
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Andando ad abbracciare anche tutti quegli elementi che generalmente vengono trascurati in tale questione(quelli che potrebbero,qualora venissero mutati da un punto di vista legislativo,cambiare l'approccio medico-terapeutico a dipendenza delle caratteristiche di ogni singolo caso clinico che venga preso in considerazione),mi rendo conto comunque delle implicazioni in ambito sociale che tali mutamenti legislativi comporterebbero,qualora un giorno venissero presi in esame onde deciderne un'effettiva applicabilità o meno (tali emendamenti andrebbero sicuramente contro il Giuramento di Ippocrate);ciò comunque non esclude a priori (considerando il continuo evolversi di determinati meccanismi e "schemi" sociali)che in futuro,forse non tra qualche decennio ma molto più avanti ancora,il tutto venga risolto molto semplicemente grazie ad una "Unanimità sociale" nel considerare ed interpretare una delle questioni più oscure,misteriose e "temibili" presente nella storia dell'Umanita,sin dalla Notte dei Tempi: La Morte.
Credo che il problema dell'eutanasia, verrà sicuramente risolto in futuro grazie ad un cambiamento di paradigma , unanimamente accolto (e questa è l'unica accezione nella quale va considerato ciò che avevo precedentemente definito come: Unanimità sociale), in relazione a tutto ciò in cui l'uomo si adopera oggigiorno, per contrastare con tutti i mezzi possibili di cui dispone, qualsiasi "percorso umano" che porti ad una morte "prematura" e quindi innaturale ; e forse sarà proprio su quest'ultimo termine, sulla confutabilità di ciò che oggi distinguiamo in naturale e innaturale, che si giocherà la "partita finale" da cui nascerà una nuova visione sociale della realtà, in grado di modificare-aggiornare le attuali leggi costituzionali in materia di Eutanasia (un termine che in futuro, assumerà sicuramente altre connotazioni che oggi la nostra società,difficilmente può accettare).

Fausto Intilla
(Inventore-divulgatore scientifico)
www.oloscience.com
Inviato il: 23/12/2006 18:37
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  •  fiammifero
      fiammifero
Re: Eutanasia
#11
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 28/2/2005
Da ROMA
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Campa cavallo che l'erba cresce
E già si tira sempre fuori il giuramento di Ippocrate quando fà comodo,guarda caso i medici che prima a pagamento facevano l'aborto adesso sono tutti obiettori di coscienza, i medici della procreazione assistita: hanno aperto cliniche di lusso in Svizzera, a due passi da dove si fanno grandi affari (alla faccia di chi non può),i medici che usano cavie umane e così via!
Citazione:
Eutanasia (un termine che in futuro, assumerà sicuramente altre connotazioni che oggi la nostra società,difficilmente può accettare).


Non è la società che non l'accetta ma i singoli politicanti maggiordomi del Vaticano,alla gente comune mica viene imposta l'eutanasia ma è una libera scelta,chi vuole deve poterlo fare gli altri se si vogliono immolare lo facciano.
Siamo sempre alle solite,si prospetta una legge come un obbligo per tutti,tipo la leggenda di Nerone che ammazzava tutti quelli che arrivavano a 50 anni!
(l'età media era intorno ai 36-40 anni)
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Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Inviato il: 23/12/2006 19:42
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  •  spinox
      spinox
Re: Eutanasia
#12
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 13/1/2006
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la prendo un po' alla lontana:

bisogna anche riflettere sulla differenza tra professione e mestiere.
nei mestieri, e' il cliente ad avere ragione. se vai dal pizzicagnolo e chiedi il prosciutto crudo, e quello ti incarta il cotto perche' a suo avviso e' piu' buono, tu giustamente ti incazzi. tra te e lui, hai ragione te.
nelle professioni, e' il professionista ad avere ragione. se chiedi ad un ingegnere di costruirti una casa con le fette biscottate, quello non te la costruisce perche' sa che alla prima pioggia il tetto ti casca in testa. tra te e lui, ha ragione lui.
il fornaio una casa fatta di fette biscottate te la puo' fare, basta pagare.

tutto cio' per dire:
in che misura il mio medico deve fare cio' che io ritengo il meglio per me?
la domanda e' questa.

poi un paio di precisazioni:
penso sia corretto usare il termine "eutanasia" solo per i malati terminali ed in tutti i casi in cui la prognosi e' chiara e l'aspettiva di vita residua e' ben definita.
non ho letto la cartella clinica ma, nel caso di welby, la prognosi mi sembra fosse chiara, mentre l'aspettativa di vita residua no.
quindi non e' stata eutanasia.
l'eutanasia, quella vera, si pratica tutti i giorni nelle corsie degli ospedali, ad esempio quando si decide di non intraprendere (o di sospendere) un massaggio cardiaco.
Inviato il: 23/12/2006 19:43
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  •  fiammifero
      fiammifero
Re: Eutanasia
#13
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 28/2/2005
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L’eutanasìa (dal greco: ευθανασία -ευ, eu, "bene", θανατος, thanatos, "morte": "buona morte") è una pratica che consiste nel procurare la morte, nel modo più indolore e rapido possibile, a persone affette da malattie incurabili allo scopo di interromperne le sofferenze.
Premesso quanto sopra,aggiungo che per arrivare ad una legge che consente la "terapia del dolore" ci sono voluti secoli,perchè il dolore nella cultura cristiana è indice di espiazione del peccato,però guarda caso se sei sano e pecchi ti viene rimesso con la confessione,in modo indolore
Citazione:
l'eutanasia, quella vera, si pratica tutti i giorni nelle corsie degli ospedali, ad esempio quando si decide di non intraprendere (o di sospendere) un massaggio cardiaco.

quella è omicidio legalizzato camuffato da negligenza,mala sanità,così come il non pronto intervento,la mancanza di posti letto quando c'è un'emergenza,le diagnosi sbagliate,i ferri lasciati nel corpo,infezioni e complicanze post operatorie
_________________
Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Inviato il: 23/12/2006 20:15
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Re: Eutanasia
#14
Sono certo di non sapere
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...il tutto venga risolto molto semplicemente grazie ad una "Unanimità sociale"...

...beccato...
Inviato il: 23/12/2006 21:36
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  •  D_BRANDO
      D_BRANDO
Re: Eutanasia
#15
Ho qualche dubbio
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"I miei migliori auguri e che tu possa vivere a lungo, come Welby."

Wow....
Se per malato terminale si intende una persona colpita da malattia, che si trova nella fase finale di questa e che comunque porterà alla morte, io resterei in vita fino alla fine (non so perchè, forse la speranza boh.. poi bisogna trovarsi in certe situazioni per poter parlare).
Però son scelte personali.

A mio avviso il 'caso welby' non riguarda pienamente l'ambito dell'eutanasia, ma piuttosto quello di poter porre fine ad un determinato trattamento (che poi questo causi la morte, è solo una conseguenza). Questa dovrebbe esser una scelta legittimi per chiunque.
Il problema è invece irrisolvibile quando una persona è priva di coscienza.
Inviato il: 23/12/2006 21:52
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  •  javaseth
      javaseth
Re: Eutanasia
#16
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

Orwell84 ha scritto:
[l’aceto provoca rapida acidosi metabolica, perdita della coscienza, coma acidosico e morte]




Ciao
-javaseth

EDIT Dunque, ricapitolando, a Welby sarebbe bastato dargli da mangiare un bel piattone di insalata condita a dovere..
_________________
"..io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come serpenti e semplici come colombe"
Inviato il: 23/12/2006 21:58
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Re: Eutanasia
#17
Ho qualche dubbio
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Carissimi,fatemi capire, su cosa non siete d’accordo,sulla mia visione del futuro, ovvero:

“Credo che il problema dell'eutanasia, verrà sicuramente risolto in futuro grazie ad un cambiamento di paradigma , unanimamente accolto (e questa è l'unica accezione nella quale va considerato ciò che avevo precedentemente definito come: Unanimità sociale), in relazione a tutto ciò in cui l'uomo si adopera oggigiorno, per contrastare con tutti i mezzi possibili di cui dispone, qualsiasi "percorso umano" che porti ad una morte "prematura" e quindi innaturale ; e forse sarà proprio su quest'ultimo termine, sulla confutabilità di ciò che oggi distinguiamo in naturale e innaturale, che si giocherà la "partita finale" da cui nascerà una nuova visione sociale della realtà, in grado di modificare-aggiornare le attuali leggi costituzionali in materia di Eutanasia (un termine che in futuro, assumerà sicuramente altre connotazioni che oggi la nostra società,difficilmente può accettare).”

…oppure su ciò che oggi, non è socialmente accettabile (il ricorso all’Eutanasia) a causa di uno spaccamento culturale sul paradigma che ruota attorno al tema della Morte? [Tenete presente che la conclusione finale al quale sono giunto con una semplice “analisi logica” del problema, ha come parametro di base, l’attuale modello di paradigma (sull’interpretazione più o meno oggettiva del “significato della morte”), del tutto incoerente in ogni suo aspetto che tenda ad evidenziarne le “sfumature” più significative; e quindi da un punto di vista oggettivo, unanimemente inaccettabile.In parole povere,ciò che io ho fatto,è un'analisi logica su ciò che di logico ha ben poco; ma rimane comunque un'analisi adattabile all'attuale modello di paradigma,e quindi,paradossalmente,oggettivamente accettabile].
__________________
Fausto Intilla
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Inviato il: 24/12/2006 10:37
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Re: Eutanasia
#18
Sono certo di non sapere
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Carissimi,fatemi capire, su cosa non siete d'accordo,sulla mia visione del futuro, ovvero:

Evidenziamo:

"Credo che il problema dell'eutanasia, verrà sicuramente risolto in futuro grazie ad un cambiamento di paradigma, unanimamente accolto (e questa è l'unica accezione nella quale va considerato ciò che avevo precedentemente definito come: Unanimità sociale), in relazione a tutto ciò in cui l'uomo si adopera oggigiorno, per contrastare con tutti i mezzi possibili di cui dispone, qualsiasi "percorso umano" che porti ad una morte "prematura" e quindi innaturale; e forse sarà proprio su quest'ultimo termine, sulla confutabilità di ciò che oggi distinguiamo in naturale e innaturale, che si giocherà la "partita finale" da cui nascerà una nuova visione sociale della realtà, in grado di modificare-aggiornare le attuali leggi costituzionali in materia di Eutanasia (un termine che in futuro, assumerà sicuramente altre connotazioni che oggi la nostra società, difficilmente può accettare)."

E quali dovrebbero essere, orbene, le altre connotazioni di cui sopra, le ulteriori applicazioni dell'Eutanasia Maiuscola?

E' la nuova unanime visione sociale conseguenza della realtà, la cui natura esatta è quindi oggettivamente dimostrabile a beneficio della persuasione collettiva, sentenziando il capolinea di una scienza senza più nulla da scoprire ed ormai in grado di sostituirsi interamente alla religione imprecisa e bigotta, unendo perciò l'umanità intera in comuni credenze? Oppure è la realtà che viene definita a forza di leggi con l'azzardato pretesto di una unanime visione sociale che non può di fatto esistere, poiché difficilmente il genio ed il babbeo adotteranno - diocenescampi - una qualsiasi unanimità di visione, pena l'azzeramento dell'intera civiltà?

...oppure su ciò che oggi, non è socialmente accettabile (il ricorso all'Eutanasia) a causa di uno spaccamento culturale sul paradigma che ruota attorno al tema della Morte?

E dov'è mai scritto che debba essere unanimamente e socialmente accettabile? Alla macchina c'era attaccato Welby, mica l'organismo sociale, Ratzinger o Pannella.

In parole povere,ciò che io ho fatto, è un'analisi logica su ciò che di logico ha ben poco; ma rimane comunque un'analisi adattabile all'attuale modello di paradigma,e quindi,paradossalmente,oggettivamente accettabile].

Quindi in pratica si afferma che i paradigmi sociali, benché soggettivi, sono logicamente analizzabili e soprattutto oggettivamente decidibili.

A quel punto tanto valeva buttarsi sull'economometria selvaggia ed infilarci due o tre curve, ad esempio la Curva di Welby dove la domanda oggettiva di eutanasia è funzione matematica della rottura di coglioni, la quale è a sua volta funzione degli svariati input di fastidio tipici di chi è costretto in un letto a guardare la lampadina sul soffitto.

Con un po' di fortuna, gli esperti si occuperanno di valutare caso per caso l'opportunità di applicare l'Eutanasia (maiuscola) a soggetti coscienti, in base all'accettazione sociale che scaturisce dal mandato democratico (palese ed immediata manifestazione del paradigma comune), così come il liquame scaturisce dal water intasato.
Inviato il: 24/12/2006 11:36
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Re: Eutanasia
#19
Ho qualche dubbio
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Caro "Linucs",
la tua analisi critica ai miei esposti,è sicuramente fondata su dei validissimi parametri di valutazione etico-morale.Il punto è che se vogliamo arrivare a dei disegni di legge che ci permettano di stabilire con assoluta determinazione e oggettività,cosa fare o non fare in particolari e delicati casi clinici,occorre ridurre il tutto ai minimi termini,"relativizzando" e trasformando ogni aspetto sociale-culturale in "stringhe algoritmicamente compressibili",trascurando quindi delle piccole differenze etico-morali ed intellettive,a favore di un caposaldo costituzionale che permetta di agire,in caso di necessità,in modo rapido e più o meno "unanimemente accettabile".Per farti un esempio,se nella meccanica quantistica non si fosse giunti a determinati compromessi sulla questione del determinismo-indeterminismo, a quest'ora staremmo ancora discutendo sulle "possibili variabili nascoste" di David Bohm e compagni; cosa che ci avrebbe sicuramente precluso la strada nella ricerca sui computer quantistici e tant'altro.

Fausto Intilla
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Inviato il: 24/12/2006 13:01
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Re: Eutanasia
#20
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se vogliamo arrivare a dei disegni di legge che ci permettano di stabilire con assoluta determinazione e oggettività

Se vogliamo?
No, non vogliamo, grazie.
Inviato il: 24/12/2006 13:57
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Re: Eutanasia
#21
Ho qualche dubbio
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Citazione:

Paxtibi ha scritto:
se vogliamo arrivare a dei disegni di legge che ci permettano di stabilire con assoluta determinazione e oggettività

Se vogliamo?
No, non vogliamo, grazie.


Capisco.
Quindi è giusto,secondo il tuo parere, lasciare che un medico rischi 15 anni di carcere,ogni volta che si assume la responsabilità di far passare a "miglior vita" un malato terminale.
Bene...che bella prospettiva.
Inviato il: 24/12/2006 14:28
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Re: Eutanasia
#22
Sono certo di non sapere
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la tua analisi critica ai miei esposti, è sicuramente fondata su dei validissimi parametri di valutazione etico-morale.

I quali, essendo soggettivi come ogni parametro di valutazione etico-morale, risulteranno certamente aberranti ad almeno un cittadino, se non più.

Tuttavia:

Il punto è che se vogliamo arrivare a dei disegni di legge che ci permettano di stabilire con assoluta determinazione e oggettività,cosa fare o non fare in particolari e delicati casi clinici,occorre ridurre il tutto ai minimi termini,"relativizzando" e trasformando ogni aspetto sociale-culturale in "stringhe algoritmicamente compressibili",trascurando quindi delle piccole differenze etico-morali ed intellettive,a favore di un caposaldo costituzionale che permetta di agire,in caso di necessità,in modo rapido e più o meno "unanimemente accettabile".

Paragrafo che a sua volta consiste in un parametro di valutazione etico-morale il quale, essendo soggettivo in quanto tale, risulta prevedibilmente aberrante.

Infatti:

Il punto è che se vogliamo arrivare a dei disegni di legge

"Se" vogliamo arrivare, ma non è scritto da nessuna parte che si voglia (chi?) arrivare a ciò, in quanto significherebbe permettere...

di stabilire con assoluta determinazione e oggettività,

...sostituendo pertanto ai parametri di valutazione etici e morali soggettivi una sorta di nuova morale oggettiva per la nuova società, arrivando di fatto a codificare una religione oggettiva e quindi oggettivamente vera, ergo applicabile per legge anche contro la volontà degli individui, che per definizione si trovano in torto oggettivo: ecco dunque servita la teocrazia laica e umanista...

cosa fare o non fare in particolari e delicati casi clinici,

...delicati e particolari, tuttavia riducibili a stringhe algoritmicamente compressibili, immagino con conseguente perdita delle particolari e delicate sfumature di ogni caso che, in quanto soggettive ed arbitrariamente complesse, nonché spesso sconosciute ed insondabili, non possono che essere mutilate per risultare gestibili da un modello artificiale imposto da una scienza che non può che essere in continua evoluzione e miglioramento, altrimenti diverrebbe un dogma e si potrebbe dichiarare che la meta ultima della scienza è sostituirsi alla religione anche in campi etico-morali che non le competono. Ma se la scienza si evolve, allora i primi soggetti a cui verrà applicata la prima versione della verità scientifica (prima, quindi falsa rispetto alla seconda) saranno stati coglionati per definizione.

occorre ridurre il tutto ai minimi termini,

...appunto, tanto vale utilizzare i criteri scientifici della medicina veterinaria, essendo l'uomo una bestia pari al cane e al moscerino, forme di vita ad esso equivalenti ma non ancora benedette dal linguaggio con cui dibattere le scelte altrui...

"relativizzando" e trasformando ogni aspetto sociale-culturale in "stringhe algoritmicamente compressibili",

...trasformando dunque il problema dell'eutanasia in un precedente per la successiva trasformazione di ogni altro aspetto socio-culturale, compresi quelli che non necessitano di alcun disegno di legge per la relativa amministrazione, poiché anche la legge si deve evolvere, altrimenti non avremmo alcun incentivo a foraggiare il legislatore...

trascurando quindi delle piccole differenze etico-morali ed intellettive,

...rendendo quindi il mussulmano uguale al testimone di Geova, all'ebreo, al pagano, al cristiano e all'ateo, in nome di un'uguaglianza materiale che costituisca di fatto una religione comune e condivisa, unanimamente accettata, ed intrista di una spiritualità raccattata da qualche coscienza universale che si manifesta coll'elettrone o quant'altro, venendo a creare una dottrina di chiara matrice teosofica ormai cara all'attento lettore... in tal modo assassinando ogni forma di libera concorrenza tra le dottrine religione ed imponendo il monopolio legale sulla spiritualità (soggettiva), sull'etica (soggettiva) e sulla morale (soggettiva anche quella).

Si potrà allora dire che l'uomo e l'automobile sono in fondo costituiti dagli stessi elementi fondamentali della materia: a quel punto potremmo rottamare i malati terminali ed ottenere un incentivo per l'adozione di un pargolo povero del mondo, per dirne una a caso...

a favore di un caposaldo costituzionale

...da sostituire quindi a qualsiasi altro principio etico-morale, sacro o profano che sia, realizzando quindi l'aberrante dottrina ciampiana della cosiddetta Bibbia Civile costellata di Stelle Polari, trasformando dunque la carta costituzionale in una sorta di divinità che giustifica o meno il nostro agire in nome dei Padri Fondatori, novelli feticci dell'animismo contemporaneo...

che permetta di agire, in caso di necessità, in modo rapido

...dando dunque priorità all'efficienza oggettivamente valutata, che tuttavia si sa non poter essere imposta centralmente, come ci insegna l'analisi del socialismo rampante. Stranamente, ci si preoccupa dell'efficienza nell'esecuzione del disegno di legge e del caposaldo costituzionale, manifestazioni di un'inesistente volontà collettiva, anziché dell'esecuzione della volontà individuale del malcapitato, purché cosciente, e se incosciente, all'esecuzione della propria volontà anteriormente specificata, ove disponibile. Resta quindi indeterminato il caso del paziente incosciente e privo di proprie volontà scritte, cosa che non riguarda il caso Welby e che, soggettivamente parlando nel mio caso, preferirei non lasciare in mano a lorsignori seguaci della Stella Polare. Si potrà però obiettare che decide chi paga, e trovandosi la collettività a pagare per tenere accesa la macchina allora si troverà anche a poter decidere se e quando spegnerla, ennesima aberrazione che ci dovrebbe far meditare accuratamente sulla socializzazione dei rischi imposta secondo i noti metodi.

Tra parentesi, il tutto riduce il medico e il parente a semplici esecutori involontari del magico caposaldo istituzionale: per garantire imparziale scientificità, suggerirei a questo punto di far controllare tutti i respiratori da una sala controllo centrale situata presso il ministero della sanità.

e più o meno "unanimemente accettabile".

E il problema sta proprio nel più o meno, che non può in nessun caso corrispondere all'unanimità, per definizione. Altrimenti ci troveremmo a parlare di un criterio "oggettivo" che si regge sulla ridefinizione arbitraria di unanime, alla faccia della scienza. Allora tanto vale prendere il malato terminale e ridefinirlo come "persona che sarebbe in via di guarigione, se la freccia del tempo fosse volta al contrario", analogamente ai "paesi in via di sviluppo" (da 60 anni) e ai "pargoli in via di alimentazione".

Prendendo buona questa teoria, la donna stuprata nel vicolo da 10 teppisti drogati è più o meno unanimemente accettabile (più o meno uno), al pari dell'immigrato di passaggio pestato a sangue da una mandria di skinhead selvatici. Il che ci dovrebbe far interrogare sulla natura della democrazia stessa, ovvero del collettivismo derivante dalla socializzazione forzata dei costi di cui sopra: ogni abuso diventa più o meno unanimemente accettabile, quindi possiamo tranquillamente sostituire la responsabilità individuale a quella collettiva - quindi inesistente, essendo la collettività priva di una propria volontà, altrimenti dovremmo dire che la volontà collettiva degli stuprata ha maggior legittimità di quella della malcapitata nel vicolo. Nell'ottica di un Parlamento Mondiale - reso possibile da questa feconda serie di valori più o meno unanimemente accettati - speriamo che nessuno faccia votare cinesi e indiani per determinare se sia più o meno unanimemente accettabile sterilizzarci per il bene del pianeta, in modo da ridurre la nostra ormai famigerata impronta ecologica.

Stranamente, mi pare che questa verità scientifica oggettiva si regga un po' troppo sull'ambiguità delle definizioni, nonché sul governo del branco e relativa imposizione a mezzo legale, anziché essere adottata unanimemente (e volontariamente, senza più o meno di sorta) in quanto manifestamente vera e dimostrabile. Ma se così fosse, non ci sarebbe necessità di imporla per legge.

Per farti un esempio,se nella meccanica quantistica non si fosse giunti a determinati compromessi sulla questione del determinismo-indeterminismo, a quest'ora staremmo ancora discutendo sulle "possibili variabili nascoste" di David Bohm e compagni; cosa che ci avrebbe sicuramente precluso la strada nella ricerca sui computer quantistici e tant'altro.

Per farti un altro esempio, in altri thread si sta ancora a discutere sull'opportunità di una politica monetaria da gestire per il bene comune, benché il costo sociale dell'operazione sia ormai noto da tempo.

Ciò non toglie che non sia compito del legislatore sindacare sulla mia scelta cosciente di staccare la spina o meno: il cosiddetto "legislatore" non dovrebbe avere neanche il diritto di farsi foraggiare a mano armata, figuriamoci il resto.

===

Quindi è giusto,secondo il tuo parere, lasciare che un medico rischi 15 anni di carcere, ogni volta che si assume la responsabilità di far passare a "miglior vita" un malato terminale.

Dunque sei favorevole a qualunque sistema che consenta al malato terminale di porre fine alla propria vita, purché attivabile dal malato stesso qualora ne sia in grado.

Bene...che bella prospettiva.

Quindi possiamo arrangiarci con il proverbiale timer, per evitare l'intervento omicida del medico?
Inviato il: 24/12/2006 14:48
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Re: Eutanasia
#23
Ho qualche dubbio
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Caro Linucs,
la teocrazia laica e umanista,per quanto "brutta" ed aberrante possa sembrarti, serve semplicemente a non gettare un intero paese nel caos.
Non dimentichiamoci che non tutti a questo mondo hanno la fortuna di poter disporre di un QI superiore alla media e di una laurea in fisica,medicina,legge o quant'altro.Un buon 50% dell'intera popolazione mondiale,quindi,pensa ed agisce in base ai "principi fondamentali di Darwin",per cui...nello stesso modo in cui un genitore si occupa dei propri figli,cercando di indirizzarli sempre verso la "giusta strada",così dovrebbero fare coloro che hanno avuto la fortuna di laurearsi e di rivestire delle cariche importanti a livello sociale,nei confronti di tutti gli altri cittadini "meno fortunati".Nessuna differenza di tipo etico-morale ed intelletivo, tra gli strati sociali che costituiscono un intero paese, è mai risultata talmente grande,in una repubblica democratica,da non poter essere adeguatamente "plasmata e forgiata" a favore di un modello costituzionale che possa essere adottato a norma di esempio,da qualsiasi popolo che crede ancora in determinati valori sociali.

Fausto Intilla
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Inviato il: 24/12/2006 15:48
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  •  packz
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Re: Eutanasia
#24
Mi sento vacillare
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Nessuna differenza di tipo etico-morale ed intelletivo, tra gli strati sociali che costituiscono un intero paese, è mai risultata talmente grande,in una repubblica democratica,da non poter essere adeguatamente "plasmata e forgiata" a favore di un modello costituzionale che possa essere adottato a norma di esempio,da qualsiasi popolo che crede ancora in determinati valori sociali.


incomincio ad aver paura...
Inviato il: 24/12/2006 16:09
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Re: Eutanasia
#25
Ho qualche dubbio
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packz ha scritto:
Citazione:

Nessuna differenza di tipo etico-morale ed intelletivo, tra gli strati sociali che costituiscono un intero paese, è mai risultata talmente grande,in una repubblica democratica,da non poter essere adeguatamente "plasmata e forgiata" a favore di un modello costituzionale che possa essere adottato a norma di esempio,da qualsiasi popolo che crede ancora in determinati valori sociali.


incomincio ad aver paura...


...tranquillo,non sei il solo a credere ancora a
Babbo Natale.
Inviato il: 24/12/2006 16:15
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  •  Tubo
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Re: Eutanasia
#26
Dubito ormai di tutto
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Intilla ha scritto:
Caro Linucs,
la teocrazia laica e umanista,per quanto "brutta" ed aberrante possa sembrarti, serve semplicemente a non gettare un intero paese nel caos.
Non dimentichiamoci che non tutti a questo mondo hanno la fortuna di poter disporre di un QI superiore alla media e di una laurea in fisica,medicina,legge o quant'altro.Un buon 50% dell'intera popolazione mondiale,quindi,pensa ed agisce in base ai "principi fondamentali di Darwin",per cui...nello stesso modo in cui un genitore si occupa dei propri figli,cercando di indirizzarli sempre verso la "giusta strada",così dovrebbero fare coloro che hanno avuto la fortuna di laurearsi e di rivestire delle cariche importanti a livello sociale,nei confronti di tutti gli altri cittadini "meno fortunati".Nessuna differenza di tipo etico-morale ed intelletivo, tra gli strati sociali che costituiscono un intero paese, è mai risultata talmente grande,in una repubblica democratica,da non poter essere adeguatamente "plasmata e forgiata" a favore di un modello costituzionale che possa essere adottato a norma di esempio,da qualsiasi popolo che crede ancora in determinati valori sociali.

Fausto Intilla
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Inviato il: 24/12/2006 16:22
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Re: Eutanasia
#27
Sono certo di non sapere
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Abbiamo trasmesso: Apologia del Nuovo Nazismo, ovvero: il Lupo Viene Sempre in Veste d'Agnello.

Brrrrr... che paura!

Inviato il: 24/12/2006 16:58
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      Det.Conan
Re: Eutanasia
#28
Dubito ormai di tutto
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Scriviamo papale papale:

Eutanasia SI.
Eutanasia NO.

Lasciate perdere i paroloni.
Avanti,iniziamo.

NO.

Tocca a voi.

P.S:W il parlar chiaro
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Re: Eutanasia
#29
Sono certo di non sapere
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Eutanasia SI.
Eutanasia NO.


Non solo: cunnilictus SI. cunnilictus NO. Fellatio SI. Fellatio NO. Pisciare in piedi SI. Pisciare in piedi NO.

Votate, è importante.

Inviato il: 24/12/2006 17:13
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Re: Eutanasia
#30
Ho qualche dubbio
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Citazione:

Paxtibi ha scritto:
Abbiamo trasmesso: Apologia del Nuovo Nazismo, ovvero: il Lupo Viene Sempre in Veste d'Agnello.

Brrrrr... che paura!



...punti di vista.
Io comunque,se fossi un povero cucciolo piccolo e indifeso (di qualsiasi specie). preferirei essere allevato da un lupo, piuttosto che da un agnello.

Fausto Intilla
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Inviato il: 24/12/2006 17:16
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