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   Religioni & Spiritualità
  La critica del diavolo: tu sai di essere Dio

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Autore Discussione
Re: La critica del diavolo: tu sai di essere Dio
#31
Dubito ormai di tutto
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Da Arkadia-spazio profondo
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Nuovo topic: Logica,divinità e... aperto sempre in "Religioni e spiritualità"
Inviato il: 15/11/2006 19:42
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  •  sick-boy
      sick-boy
Re: La critica del diavolo: tu sai di essere Dio
#32
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 18/10/2006
Da Leith
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Citazione:

Max_Piano ha scritto:
Citazione:
Max sai benissimo che Male e Bene non sono altro due modi di chiamare la realtà a seconda della percezione soggettiva. Dio crea la materia, crea l'uomo, l'uomo si arrangia. Se Dio crea la libertà allora crea la possibilità di rivoltarsi contro la sua infinita saggezza e questo è ciò che chiamiamo male.


Ma l'idea di bene e di male non è qualcosa di innato nell'uomo dunque è l'uomo che crea l'idea di bene e di male.

Citazione:
Quindi sì, Dio è male e bene: egli è fuori dal tempo, non agisce. Male e Bene sono due concetti che possono esistere solo nel tempo.


Dio cambia con l'uomo? Dio evolve?



Ehm guarda che sono esattamente d'accordo con te (se le ultime due sono domande retoriche con risposta no)
Inviato il: 15/11/2006 19:44
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Re: La critica del diavolo: tu sai di essere Dio
#33
Mi sento vacillare
Iscritto il: 29/8/2006
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Citazione:

pS:Non voglio"rompere" o "costringere" chi è religioso a non esserlo; semplicemente,voglio mettere in chiaro che l'unica posizione per "credere" che sta in piedi è il "credo quia absurdum",ovvero che per "credere" bisogna "accettare" qualcosa di illogico (non che questo sia sbagliato in sè,sia ben chiaro).

Prova a capire il paradosso di zenone usando gli assiomi consueti in geometria?
Tutto è illogico finchè non riesci a trovare la chiave, i punti di parenza, affinchè vi sia una logicità.
Citazione:

Allora per nessuno: mi sembra che aver paura della morte e del dolore sia l'istinto più naturale che esista.

Te l'ho detto, siamo qui per crescere... impara a non spaventarti più della morte :)
Citazione:
Come se si potesse provare l'esistenza di DIO con la logica.Qui sarebbe l'inesistenza,al massimo, ma non è questo il mio scopo.

Si possono fare entrembe le cose... basta scegliere i punti di partenza adatti... solo che solo in un caso (o in nessuno) sono corretti.

Citazione:
Che senso avrebbe allora la distinzione fra bene e male,se Dio è il tutto (Bene e male)?

Solita storia... bisogna semplificare perchè la gente capisca...
Bisogna capire cosa bisogna fare per crescere... e quali errori si sono commessi (dunque commetterli una volta) per non commetterli più... Perchè ci sono cose che fanno crescere e cose che fanno tornare indietro... bene e male. Ma Dio è lì, ed è qui, è tutto, ed è al di sopra del principio di dualità, pur comprendendolo
Inviato il: 15/11/2006 19:45
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Re: La critica del diavolo: tu sai di essere Dio
#34
Sono certo di non sapere
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Inviato il: 15/11/2006 19:46
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  •  sick-boy
      sick-boy
Re: La critica del diavolo: tu sai di essere Dio
#35
Dubito ormai di tutto
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FRancamente non capisco qual'è il problema ad affrontare la domanda iniziale. E' ovvio che in essa prendo come dato di fatto l'esistenza di Dio, anche se essa non è un dato di fatto.
Uff
Inviato il: 15/11/2006 19:48
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Re: La critica del diavolo: tu sai di essere Dio
#36
Mi sento vacillare
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Citazione:

sick-boy ha scritto:
FRancamente non capisco qual'è il problema ad affrontare la domanda iniziale. E' ovvio che in essa prendo come dato di fatto l'esistenza di Dio, anche se essa non è un dato di fatto.
Uff


Sickboy... il problema di rispondere alla domanda iniziale?
E' che non ho capito qual'è?
Citi un libro che non ho letto.
Ma qual'è la domanda che poni?
Inviato il: 15/11/2006 20:04
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  •  sick-boy
      sick-boy
Re: La critica del diavolo: tu sai di essere Dio
#37
Dubito ormai di tutto
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Beh muratore...la domanda è sul cristianesimo...cosa dire a proposito della critica che Gesù non può essere stato INTERAMENTE uomo poichè sapeva di essere Dio? Cosa sono gli uomini senza la paura della morte?? E' la stessa cosa che ho scritto prima
Inviato il: 15/11/2006 20:07
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Re: La critica del diavolo: tu sai di essere Dio
#38
Sono certo di non sapere
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Citazione:

sick-boy ha scritto:
Beh muratore...la domanda è sul cristianesimo...cosa dire a proposito della critica che Gesù non può essere stato INTERAMENTE uomo poichè sapeva di essere Dio? Cosa sono gli uomini senza la paura della morte?? E' la stessa cosa che ho scritto prima

dal punto di vista della teologia cristiana la domanda si risolve facilmente: Dio poteva essere contemporaneamente totalmente Dio e totalmente uomo proprio perchè essendo Dio può fare qualsiasi cosa, anche quello che gli uomini non comprendono.

Citazione:
kirbmarc: sei onnipotente e non sai che basta illuminarla da tutti i lati?(Try this at home! )
Tradotto in spiccioli: ma allora,che cosa è questa "onnipotenza"?

Risposta sbagliata: se per assurdo fossi in grado di illuminare un oggetto da innumerevoli punti, tale da annullare tutte le ombre, l'oggetto non sarebbe più visibile.
Sono le ombre che rendono visibile un oggetto, basta guardarsi intorno.

Citazione:
pS:Non voglio"rompere" o "costringere" chi è religioso a non esserlo;

anche perchè dovresti impegnarti un po' di più
Citazione:
semplicemente,voglio mettere in chiaro che l'unica posizione per "credere" che sta in piedi è il "credo quia absurdum",ovvero che per "credere" bisogna "accettare" qualcosa di illogico (non che questo sia sbagliato in sè,sia ben chiaro).

E' la stessa posizione che occorre per "non credere" (chi ha messo lì tutta la materia del mondo "esplosa" nel big bang? boh...)

Se si limita il pensiero al positivismo ottocentesco occidentale, Dio è un assurdo.
Fortunatamente il pensiero umano ha conosciuto altre vie.

Blessed be
_________________
-o- Ama e fa' ciò che vuoi -o-
Inviato il: 15/11/2006 20:23
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  •  sick-boy
      sick-boy
Re: La critica del diavolo: tu sai di essere Dio
#39
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

Santaruina ha scritto:

dal punto di vista della teologia cristiana la domanda si risolve facilmente: Dio poteva essere contemporaneamente totalmente Dio e totalmente uomo proprio perchè essendo Dio può fare qualsiasi cosa, anche quello che gli uomini non comprendono.



Si ma è un trucco. Di fatto Gesù nei vangeli è ben consapevole di chi è. E poi tu dici che può tutto, quindi può essere INTERAMENTE uomo e può avere la sua stessa paura. Ma la paura viene dall'esterno, come può Dio averla non essendoci nulla al suo esterno.
L'onnipotenza è un artificio che tra l'altro deve affrontare paradossi non risolvibili. E' evidente che Gesù, pur potendo tutto, non poteva avere paura della morte. Era totalmente uomo, ma sapendo di essere Dio...non hai risolto il problema
Inviato il: 15/11/2006 20:31
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Re: La critica del diavolo: tu sai di essere Dio
#40
Mi sento vacillare
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Citazione:

sick-boy ha scritto:
Beh muratore...la domanda è sul cristianesimo...cosa dire a proposito della critica che Gesù non può essere stato INTERAMENTE uomo poichè sapeva di essere Dio? Cosa sono gli uomini senza la paura della morte?? E' la stessa cosa che ho scritto prima

Chiedi di Gesù e del cristianesimo, finalmente la domanda mi è chiara, e mi arrogo il diritto di risponderti da cristiano secondo coscienza.

Un uomo che smette di avere paura della morte, che Ama tutti come fratell, da uomo che deve crescere si trasforma in Figlio di Dio.

Finchè è in vita è un uomo... ma ha la Vita Eterna dunque.. è di per sè divino. Non è il Tutto, ne può esserlo, ma vi compartecipa.
Tale era Gesù il Nazareno.
Inviato il: 15/11/2006 20:34
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  •  sick-boy
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Re: La critica del diavolo: tu sai di essere Dio
#41
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Buona risposta! Quindi Gesù era Figlio di Dio e questo è il limite alla sua onnipotenza, il non potere non esserlo. Però, allo stesso tempo, secondo quello che dici, indica la strada per esserlo a tutti.

Tutto sommato però il sacrificio ne esce ridimensionato.
Inviato il: 15/11/2006 20:37
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Re: La critica del diavolo: tu sai di essere Dio
#42
Dubito ormai di tutto
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Scusate la mia ignoranza,ma se un uomo è divino,allora il divino perchè non potrebbe essere umano?
E perchè la paura della morte è qualcosa di negativo? Non faccio del male a qualcuno,avendo paura della morte,non provoco dolore agli altri; qual è dunque la "negatività" della paura della morte?
Inviato il: 15/11/2006 20:37
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  •  sick-boy
      sick-boy
Re: La critica del diavolo: tu sai di essere Dio
#43
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

Kirbmarc ha scritto:
Scusate la mia ignoranza,ma se un uomo è divino,allora il divino perchè non potrebbe essere umano?
E perchè la paura della morte è qualcosa di negativo? Non faccio del male a qualcuno,avendo paura della morte,non provoco dolore agli altri; qual è dunque la "negatività" della paura della morte?


Nessuna negatività. Semplicemente è una caratteristica umana fondamentale. Quella che il Diavoletto, nel mio racconto, accusa Dio di trascurare nel suo incarnarsi
Inviato il: 15/11/2006 20:38
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Re: La critica del diavolo: tu sai di essere Dio
#44
Mi sento vacillare
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Citazione:

Buona risposta! Quindi Gesù era Figlio di Dio e questo è il limite alla sua onnipotenza, il non potere non esserlo. Però, allo stesso tempo, secondo quello che dici, indica la strada per esserlo a tutti.

Tutto sommato però il sacrificio ne esce ridimensionato.

Penso che la tua ultima frase sia una buona giustificazione del perchè l'Istituzione debba (o scelga) di scartare di dire la cosa più semplice, e vera.
Ho sempre avuto l'impressione, che diviene sempre più certezza, che le Chiese usino scrivere regole, spiegazioni etc, non tanto necessariamente "giuste" ma adatte allo scopo.
Vuoi far capire che è importante crescere? Fallo sentire in colpa perchè non lo fa, perchè c'è chi si è sacrificato per lui.
E' lo stesso motivo per cui, affinchè non fossi un bambino viziato sono stato educato dai miei genitori in modo tale da essere convinto che non avessimo altra scelta che vivere modestamente, o meglio che non potessi essere pieno di giocattoli. In realtà non vivevamo modestamente, ne sarebbe cambiato il bilancio familiare se mi avessero sommerso di giocattoli, solamente sarei cresciuto viziato.
Per i genitori, e le Chiese sono in fondo anche dei "genitori" il fine giustifica i mezzi.

Citazione:

Scusate la mia ignoranza,ma se un uomo è divino,allora il divino perchè non potrebbe essere umano?

Non ho capito che intendi.
Se sei una goccia in mezzo all'oceano sei acqua, esattamente come l'oceano. Ma non puoi essere l'oceano. Se ti convinci di esserlo (ed è la perversione satanica più comune, beh.. sei evidentemente in errore, sei solo una goccia, anche se fatta della stessa acqua dell'oceano.
Citazione:

E perchè la paura della morte è qualcosa di negativo? Non faccio del male a qualcuno,avendo paura della morte,non provoco dolore agli altri; qual è dunque la "negatività" della paura della morte?

Bene e male, crescita e non crescita.
Bisogna vedere che significato dai alle parole bene e male.
La gente comune dice che essere poveri = male, essere ricchi = bene.
I francescani preferiscono essere poveri perchè è un bene.... e la ricchezza come sinonimo di avarizia è un peccato capitale.
Se cominci a valutare tutto in termini di crescita, tua e degli altri, diventa più semplice distinguere.
Se la crescita tua è a scapito degli altri è una perversione satanica.
Se anzichè cresci vai indietro è semplicemente "peccato", daltronde come minimo stai "perdendo tempo"
Se cresci e aiuti gli altri a crescere sei sulla buona strada.
La morte fa parte della volontà di Dio, per crescere bisogna accettarla, e una volta accettata viene capita, non si può avere paura di ciò che è stato compreso quando questo viene da Dio, dunque comprendere ciò è crescere.
Capito il sillogismo? ah quanto odio questo termine...
Inviato il: 15/11/2006 20:54
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Re: La critica del diavolo: tu sai di essere Dio
#45
Dubito ormai di tutto
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Da Arkadia-spazio profondo
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Citazione:
Non ho capito che intendi.

Che Dio sia una "cosa umana" una "proiezione" delle nostre qualità "buone",Feuerbach docet.
Citazione:
Bisogna vedere che significato dai alle parole bene e male.

Esatto,è qui il problema.
Citazione:
Vuoi far capire che è importante crescere? Fallo sentire in colpa perchè non lo fa, perchè c'è chi si è sacrificato per lui

Non è forse il caso ,invece,di uscire dallo stato di minorità e soggezione intellettuale, per Capire e non solo Affidarsi al maestro?
Inviato il: 15/11/2006 21:07
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  •  SoleLuce
      SoleLuce
Re: La critica del diavolo: tu sai di essere Dio
#46
So tutto
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Ma quanti post avete scritto??
Accidenti è difficile seguirvi tutti :)

Comunque per la morte, non è vero che fosse una condizione normale dell'uomo.
Dalla Scrittura, la morte è entrata nel mondo per l'invidia del Diavolo. Ma Dio non la voleva per l'uomo.
Gesù ha veramente temuto di morire e ha provato l'orrore di quello che sarebbe successo.

Del resto chi ha detto che conoscere un evento ci tranquillizzi su questo evento stesso?
Anzi, di più. Gesù, avendo la piena coscienza di quello che l'aspettava (preveggenza) ha sofferto enormemente di più che se non lo avesse potuto conoscere prima. Compresi i dettagli delle torture e delle sofferenze spirituali. Ed aveva una perfetta sensibilità a noi sconosciuta, a causa della sua umanità perfetta, non uguale alla nostra. Non ha assunto una natura umana decaduta, ma intatta. Quella che avremmo anche noi senza il Peccato.

Non per niente sulla croce era uso dare da bere sostanze droganti per alleviare un po'. Gesù l'ha rifiutata volutamente per 'sentire' pienamente di morire. Non capisco come dici che non possa averlo sperimentato o temuto.
E poi le parole che ha pronunciate e che ti ho citato, sono quelle del Figlio di Dio abbracciato e sereno con Suo Padre? O sono invece le parole vicine alla disperazione, ma che sono però state vinte dalle sue sole forze di uomo in quel momento?


Citazione:
Non è forse il caso ,invece,di uscire dallo stato di minorità e soggezione intellettuale, per Capire e non solo Affidarsi al maestro?


Uh. Questo concetto non mi è nuovo... Guarda caso Lucifero stesso ha presunto di comportarsi in modo simile e dove si è ritrovato? Se si desidera capire per amare di più, quindi 'conoscere' la persona che amiamo, il pericolo è inesistente, ma se si vuole capire magari per sfidare od usurpare o negare o... si chiama superbia.
Inviato il: 15/11/2006 23:29
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Re: La critica del diavolo: tu sai di essere Dio
#47
Sono certo di non sapere
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Ciao SoleLuce:
Citazione:
Comunque per la morte, non è vero che fosse una condizione normale dell'uomo.


Tuttavia la morte è fondamentale al fine di creare nuova vita: non gioiremmo della nascita di un bambino se non ci fosse la morte.

Citazione:
Dalla Scrittura, la morte è entrata nel mondo per l'invidia del Diavolo.


Anche Lui, non a caso, è un'altro prodotto di Dio...

Citazione:
Ed aveva una perfetta sensibilità a noi sconosciuta, a causa della sua umanità perfetta, non uguale alla nostra. Non ha assunto una natura umana decaduta, ma intatta.


Dunque Dio non si è fatto semplice uomo ma "super-uomo"... Dio fa l'uomo a sua immagine e somiglianza MA se Lui stesso decide di farsi uomo trova l'uomo imperfetto.

Citazione:
Quella che avremmo anche noi senza il Peccato.


Quale peccato esattamente?
Inviato il: 16/11/2006 0:33
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  •  sick-boy
      sick-boy
Re: La critica del diavolo: tu sai di essere Dio
#48
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

Max_Piano ha scritto:


Tuttavia la morte è fondamentale al fine di creare nuova vita: non gioiremmo della nascita di un bambino se non ci fosse la morte.



Perchè?? Anche gli elfi di Tolkien gioiscono di ogni nuovo nato.

Io penso che l'errore stia nel concetto di onnipotenza, troppo legato alla logica - ed infatti onnipotenza è una parola - per riferirsi a Dio. Dio accetta di soffrire fisicamente ma se SA di essere il figlio di Dio non ha l horror vacui. Inevitabilmente il sacrificio risulta sovradimensionato fisicamente, ma molto minore dell'uomo che affrontando la morte va verso l'ignoto. Cristo era la verità e la luce, l'uomo cibo per i vermi.
Inviato il: 16/11/2006 0:47
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  •  spinox
      spinox
Re: La critica del diavolo: tu sai di essere Dio
#49
Ho qualche dubbio
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la morte non esiste. esiste solo una trasformazione. la vita nell'universo non e' altro che un grande masticare. l'uomo e', appunto, cibo per vermi. e non c'e' niente di male.

cavolo, ma nessuno l'ha visto il re leone? (il leone che diventa erba che diventa gazzella che diventa leone)

diamo cosi' importanza alla morte a causa della (giustamente) visione antropocentrica della vita.
se non morissimo, non e' che non gioiremmo della nascita di un bimbo, e' proprio che non avremo di che vivere.
Inviato il: 16/11/2006 0:53
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Re: La critica del diavolo: tu sai di essere Dio
#50
Mi sento vacillare
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Citazione:

Non è forse il caso ,invece,di uscire dallo stato di minorità e soggezione intellettuale, per Capire e non solo Affidarsi al maestro?

Questo è quel che credo anch'io. Ma la differenza qui tra chi vuol cresce ed uscire da uno stato di minorità e soggezione rispetto all'autorità "umana" e un gruppo satanico qualunque diventa molto labile... e si rischia di perdersi.
Giungono in aiuto le parole di S. Agostino il cui senso era pressappoco "Cerco di capire sempre di più, per avere più fede, cerco di avere sempre più fede per poter capire sempre di più.
Bisogna Affidarsi e bisogna Capire.
Una parte della "Chiesa" vorrebbe che i più si affidassero solamente.
I satanisti vorrebbero Capire senza afffidarsi a nessuno, nemmeno a dio.
Citazione:

Comunque per la morte, non è vero che fosse una condizione normale dell'uomo.
Dalla Scrittura, la morte è entrata nel mondo per l'invidia del Diavolo. Ma Dio non la voleva per l'uomo.
Gesù ha veramente temuto di morire e ha provato l'orrore di quello che sarebbe successo.

Qui ti faccio presente che stai traendo conclusioni personali, dunque opinioni (per quanto largamente accettate) da testi che non dicono con assoluta certezza questo.
A onor di cronaca gli fu posta una corona di spine in testa, chiodi di ferro ai piedi e ai polsi, frustato e la posizione in croce non doveva essere affatto comoda.
Credo che più che soffrire per la morte, stesse dannatamente soffrendo per le torture impostegli.
Fosse morto dando l'ultimo respiro in un como letto, non sarebbe stato chi è stato, ma sarebbe morto, come altri, con un bel sorriso stampato.
Ma anche questa come la tua, è solo un'opinione.
Citazione:

Del resto chi ha detto che conoscere un evento ci tranquillizzi su questo evento stesso?

Se qualcuno mi anticipasse che domani verrò violentato non penso mi tranquillizzerei.
Se riuscissi a essere in grado di capire che dietro un grande mistero non c'è niente di cui preoccuparsi ma solo qualcosa di positivo, e avessi piena Fiducia in ciò... perchè non dovrei tranqullizzarmi?

Citazione:

Uh. Questo concetto non mi è nuovo... Guarda caso Lucifero stesso ha presunto di comportarsi in modo simile e dove si è ritrovato? Se si desidera capire per amare di più, quindi 'conoscere' la persona che amiamo, il pericolo è inesistente, ma se si vuole capire magari per sfidare od usurpare o negare o... si chiama superbia.

Rileggendo meglio ciò che hai scritto, non posso che concordare, è ciò che pocanzi ho espresso con parole diverse.
Inviato il: 16/11/2006 2:09
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  •  noreprez
      noreprez
Re: La critica del diavolo: tu sai di essere Dio
#51
Mi sento vacillare
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Gesù secondo il vangelo era vero Dio e vero Uomo e su questo siamo d'accordo..ma Uomo con la 'U' maiuscola, nella sua natura più perfetta senza il peccato. Il Cristo provava orrore di fronte alla morte e difatti ha assunto la natura umana per sperimentarne i limiti nella loro interezza. Come qualcuno ha già scritto, sul monte degli ulivi pregando Dio dice: "padre, se vuoi allontana da me questo calice..ma non come voglio io ma come vuoi tu". Sorge quindi una domanda: pregava Dio lui? che era inconsustanziale col padre?? evidentemente si! parlava con sè stesso e contemporaneamente ad un altro.
Come possiamo spiegarlo? non si può..io credo che se Dio è infinito, allora ha una mente infinita ed un piano infinito in prospettiva. Tutto questo è fuori dalla portata umana anche se il nostro cervello ha cognizione dell'infinito. Se dunque l'infinito esiste a livello cognitivo nelle nostre menti allora potrebbe esistere anche Dio.

Si veda anche il caso contrario: perchè abbiamo paura della morte? non ci fà paura in quanto tale (quando sopraggiunge la paura svanisce) ma ci provoca terrore il fatto che dietro di essa si possa celare la distruzione del nostro IO, se pensiamo che per l'eternità non sentiremo niente, non avremo più coscenza di noi l'idea diventa ancora più insopportabile! si preferisce eventualmente andare all'inferno e soffrire in eterno!
Inviato il: 16/11/2006 9:42
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  •  SoleLuce
      SoleLuce
Re: La critica del diavolo: tu sai di essere Dio
#52
So tutto
Iscritto il: 15/11/2006
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Citazione:

muratore ha scritto:
Qui ti faccio presente che stai traendo conclusioni personali, dunque opinioni (per quanto largamente accettate) da testi che non dicono con assoluta certezza questo.
A onor di cronaca gli fu posta una corona di spine in testa, chiodi di ferro ai piedi e ai polsi, frustato e la posizione in croce non doveva essere affatto comoda.
Credo che più che soffrire per la morte, stesse dannatamente soffrendo per le torture impostegli.
Fosse morto dando l'ultimo respiro in un como letto, non sarebbe stato chi è stato, ma sarebbe morto, come altri, con un bel sorriso stampato.
Ma anche questa come la tua, è solo un'opinione.


Ti riferisci alla morte a causa del diavolo o alla sofferenza spirituale di Gesù?

Vado a copiarti un brano molto bello di una mistica italiana del periodo della II guerra mondiale, che ritengo una delle più grandi mai esistite. Ovvio che è una cosiddetta 'rivelazione privata', ma io la considero ugualmente eccezionale.
Chissà che non riesca a illuminare te e sick-boy su questo punto così importante.

Citazione:

Se qualcuno mi anticipasse che domani verrò violentato non penso mi tranquillizzerei.
Se riuscissi a essere in grado di capire che dietro un grande mistero non c'è niente di cui preoccuparsi ma solo qualcosa di positivo, e avessi piena Fiducia in ciò... perchè non dovrei tranqullizzarmi?


Il fatto è che nell'ora delle Tenebre, Gesù non pecepiva più la Presenza del Padre: era diventato il Peccato, l'obbrorio della terra, non per modo di dire e non solo fisicamente. Il Padre vedeva in Lui la mostruosità di ogni peccato umano condensato in un solo uomo. Una specie di buco nero al posto della Luce.
Un errore che facciamo spesso è considerare le capacità di sentire-provare di Gesù come simili alle nostre.
No, ha veramente 'percepito' la Tenebra orrenda su di Lui, ha veramente sofferto la Morte vera. Molto di più di quello che possiamo immaginare.
Che tra l'altro non è come voi pensate la morte del corpo. Quella è una conseguenza visibile di una realtà molto più drammatica e senza via d'uscita. La morte dello spirito è molto più terrificante di quella del corpo. E anche irrimediabile senza la nostra volontà, mentre cosa è la risurrezione di un corpo (sola materia) per Colui che ha creato l'universo?
In sostanza è come se avesse voluto provare il Peccato dell'uomo senza però averlo commesso e quindi senza alcuna colpa.
Quindi questo essere diventato 'Peccato' lo ha accecato delle certezze di cui parlate e che effettivamente, nel resto della vita, aveva.

Piuttosto non pensate che è ancora peggio essere abituati a vivere nel Padre e all'improvviso non vederlo-sentirlo più ma anzi esserne respinti senza alcuna colpa?
Questo è molto peggio della nostra situazione che perlomeno, data l'ignoranza e l'incapacità di una 'reale' unione con Dio, in qualche modo ci 'esenta' dal sapere e provare (sulla terra) quello che è Dio.
Come se Dio, sapendo che col nostro Peccato avremmo attirato la morte su di noi ci avesse risparmiato il sapere esattamente e dettagliatamente quello che avremmo perso. Credo che questa sia una chiave di lettura che capovolge il problema posto da sick-boy.

Cerco il brano ora...
Inviato il: 16/11/2006 12:57
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Re: La critica del diavolo: tu sai di essere Dio
#53
So tutto
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Ecco il brano della mistica Maria Valtorta che ha avuto 'visioni' e 'dettati' da Gesù, dal Padre, dallo Spirito Santo, da Maria...

Per riassumere molto, ha prodotto qualcosa come 15 volumi di circa 500 pagg. senza immagini.
Era paralizzata a letto a Viareggio e scriveva di getto su dei quaderni senza mai correggere nulla. Nel periodo dal 1943 al 1950.
L'opera maggiore è in 10 volumi e riguarda tutta la vita di Gesù. 'Vedeva' luoghi e persone come se fosse presente alla scena, come immersa in un filmato.

Altre info sul sito ufficiale:
http://www.mariavaltorta.com/

Questo brano riguarda l'agonia del Getsemani. Poi ce ne sono anche altri.
Le [...] sono piccoli tagli che ho fatto per abbreviare un po'.
Vi consiglio di leggerlo anche col cuore, non solo con la testa.

Citazione:
Riflessioni sull'agonia nel Getsemani e premessa agli altri dolori della Passione.

15 febbraio 1944.
Dice Gesù:
«[…]
Io ero, sono, il Figlio del Dio altissimo. Ma ero anche il Figlio dell'uomo. Da queste pagine voglio che sgorghi nitida questa mia duplice natura, ugualmente totale e perfetta.

Della mia Divinità vi fa fede la mia parola, la quale ha accenti che solo un Dio può avere. Della mia Umanità i bisogni, le passioni, le sofferenze che vi presento e che patii nella mia carne di vero Uomo, proposta a modello della vostra umanità, così come vi istruisco lo spirito con la mia dottrina di vero Dio.
[…]

Vi fa pena la madre di un figlio destinato alla morte per morbo insanabile, la madre di un condannato al supplizio dal rigore dell'umana giustizia. Ma pensate a questa Madre mia, che dal momento in cui mi ha concepito ha tremato pensando che ero il Condannato, a questa Madre che quando m'ha dato il primo bacio sulle carni morbide e rosee di neonato ha sentito le future piaghe della sua Creatura, a questa Madre che avrebbe dato dieci, cento, mille volte la sua vita per impedirmi di divenire Uomo e di giungere al momento dell'Immolazione, a questa Madre che sapeva e che doveva desiderare quell'ora tremenda per accettare la volontà del Signore, per la gloria del Signore, per bontà verso l'Umanità.
No, non vi è stata agonia più lunga, e finita in un dolore più grande, di quella della Madre mia.

E non vi è stato un dolore più grande, più completo del mio. Ero Uno col Padre. Egli mi aveva dall'eternità amato come solo Dio può amare. Si era compiaciuto di Me ed aveva trovato in Me la sua divina gioia. Ed Io l'avevo amato come solo un Dio può amare, e trovato nell'unione con Lui la mia gioia divina. Gli ineffabili rapporti che legano ab eterno il Padre col Figlio non possono esservi spiegati neppure dalla mia parola, perché, se essa è perfetta, la vostra intelligenza non lo è, e non potete comprendere e conoscere ciò che è Dio finché non siete seco Lui nel Cielo. Ebbene, Io sentivo, come acqua che monta e preme contro una diga, crescere, ora per ora, il rigore del Padre verso di Me.
[…]

Più l'ora dell'espiazione si avvicinava e più Io sentivo allontanarsi il Padre. Sempre più separato dal Padre, la mia Umanità si sentiva sempre meno sorretta dalla Divinità di Dio. E ne soffrivo in tutte le maniere. La separazione da Dio porta seco paura, porta seco attaccamento alla vita, porta seco languore, stanchezza, tedio. Più è profonda e più sono forti queste sue conseguenze. Quando è totale, porta disperazione. E quanto più chi, per un decreto di Dio, la prova senza averla meritata, più ne soffre, perché lo spirito vivo sente la recisione da Dio così come una carne viva sente la recisione di un arto. È uno stupore doloroso, accasciante, che chi non l'ha provato non intende.

Io l'ho provato. Tutto ho dovuto conoscere per potere di tutto perorare presso il Padre in vostro favore. Anche le vostre disperazioni. Oh, Io l'ho provato cosa vuol dire: "Sono solo. Tutti mi hanno tradito, abbandonato. Anche il Padre, anche Dio non m'aiuta più". Ed è per questo che opero misteriosi prodigi di grazia presso i poveri cuori che la disperazione soverchia, e che chiedo ai miei prediletti di bere il mio calice così amaro di esperienza, perché essi, coloro che naufragano nel mare della disperazione, non ricusino la croce che offro per àncora e per salvezza, ma vi si afferrino ed lo li possa portare alla beata riva dove non vive che pace.
Nella sera del Giovedì, Io solo so se avrei avuto bisogno del Padre! Ero uno spirito già agonizzante per lo sforzo di aver dovuto superare i due più grandi dolori di un uomo: l'addio ad una madre amatissima, la vicinanza dell'amico infedele. Erano due piaghe che mi bruciavano il cuore. Una col suo pianto, l'altra col suo odio.
[…]

Sarebbero bastate quelle due piaghe a fare di Me un agonizzante nel mio Io. Ma ero l'Espiatore, la Vittima, l'Agnello. L'agnello, prima d'esser immolato, conosce il marchio rovente, conosce le percosse, conosce lo spogliamento, conosce la vendita al beccaio. Solo per ultimo conosce il gelo del coltello che penetra nella gola e svena e uccide. Prima deve lasciare tutto: il pascolo dove è cresciuto, la madre al cui petto si è nutrito e scaldato, i compagni con cui ha vissuto. Tutto. Io ho conosciuto tutto: Io, Agnello di Dio.

Perciò è venuto Satana, mentre il Padre si ritirava nei Cieli. Era già venuto all'inizio della mia missione, a tentarmi per sviarmi da essa. Ora tornava. Era la sua ora. L'ora della tregenda satanica.

Torme e torme di demoni erano quella notte sulla Terra, per portare a termine la seduzione nei cuori e farli pronti a volere il domani l'uccisione del Cristo. Ogni sinedrista aveva il suo, e il suo Erode, e il suo Pilato, e il suo ogni singolo giudeo che avrebbe invocato su lui il mio Sangue. Anche gli apostoli avevano il loro tentatore al fianco, che li assopiva mentre Io languivo, che li preparava alla viltà. Osserva il potere della purezza. Giovanni, il puro, si liberò primo fra tutti della grinfia demoniaca e tornò subito presso il suo Gesù e lo comprese nel suo inespresso desiderio, e mi condusse Maria.

Ma Giuda aveva Lucifero, ed Io avevo Lucifero. Egli nel cuore, Io al fianco. Eravamo i due principali personaggi della tragedia, e Satana si occupava personalmente di noi. Dopo aver condotto Giuda al punto di non potere più retrocedere, si volse a Me.

Con la sua astuzia perfetta, mi presentò le torture della carne con un verismo insuperabile. Anche nel deserto aveva cominciato dalla carne. Lo vinsi pregando. Lo spirito signoreggiò le paure della carne.

Mi presentò allora l'inutilità del mio morire, l'utilità di vivere per Me stesso senza occuparmi degli uomini ingrati. Vivere ricco, felice, amato. Vivere per la Madre mia, per non farla soffrire. Vivere per portare a Dio con un lungo apostolato tanti uomini, i quali, una volta Io morto, m'avrebbero dimenticato, mentre se fossi stato Maestro non per tre anni ma per lustri e lustri avrebbero finito ad immedesimarsi della mia dottrina. I suoi angeli mi avrebbero aiutato a sedurre gli uomini. Non vedevo che gli angeli di Dio non intervenivano nell'aiutarmi? Dopo, Dio mi avrebbe perdonato vedendo la messe di credenti che gli avrei portato. Anche nel deserto m'aveva indotto a tentare Iddio con l'imprudenza. Lo vinsi con la preghiera. Lo spirito signoreggiò la tentazione morale.
Mi presentò l'abbandono di Dio. Egli, il Padre, non mi amava più. Ero carico dei peccati del mondo. Gli facevo ribrezzo.

Era assente, mi lasciava solo. Mi abbandonava al ludibrio di una folla feroce. E non mi concedeva neppure il suo divino conforto. Solo, solo, solo. In quell'ora non c'era che Satana presso il Cristo. Dio e gli uomini erano assenti, perché non mi amavano. Mi odiavano o erano indifferenti. Io pregavo per coprire col mio orare le parole sataniche. Ma la preghiera non saliva più a Dio. Ricadeva su Me come le pietre della lapidazione e mi schiacciava sotto la sua macia. La preghiera, che per Me era sempre carezza data al Padre, voce che saliva, ed alla quale rispondeva carezza e parola paterna, ora era morta, pesante, invano lanciata contro i Cieli chiusi.

Allora sentii l'amaro del fondo del calice. Il sapore della disperazione. Era questo che voleva Satana. Portarmi a disperare per fare di Me un suo schiavo. Ho vinto la disperazione e l'ho vinta con le sole mie forze, perché ho voluto vincerla. Con le sole mie forze di Uomo. Non ero più che l'Uomo. E non ero più che un uomo non più aiutato da Dio. Quando Dio aiuta è facile sollevare anche il mondo e sostenerlo come giocattolo di bimbo. Ma quando Dio non aiuta più, anche il peso di un fiore ci è faticoso.

Ho vinto la disperazione, e Satana suo creatore, per servire Dio e voi dandovi la Vita. Ma ho conosciuto la Morte. Non la morte fisica del crocifisso ﷓ quella fu meno atroce ﷓ ma la Morte totale, cosciente, del lottatore che cade, dopo aver trionfato, col cuore spezzato e il sangue che si stravasa nel trauma di uno sforzo superiore al possibile. Ed ho sudato sangue. Ho sudato sangue per essere fedele alla volontà di Dio.
Ecco perché l'angelo del mio dolore mi ha prospettato la speranza di tutti i salvati per il mio sacrificio come medicina al mio morire.

I vostri nomi! Ognuno m'è stato una stilla di farmaco infuso nelle vene per ridare loro tono e funzione, ognuno m'è stato vita che torna, luce che torna, forza che torna. Nelle inumane torture, per non urlare il mio dolore di Uomo, e per non disperare di Dio e dire che Egli era troppo severo e ingiusto verso la sua Vittima, Io mi sono ripetuto i vostri nomi. Io vi ho visti. Io vi ho benedetti da allora. Da allora vi ho portati nel cuore. E quando è per voi venuta la vostra ora di essere sulla Terra, Io mi sono proteso dai Cieli ad accompagnare la vostra venuta, giubilando al pensiero che un nuovo fiore di amore era nato nel mondo e che avrebbe vissuto per Me.

Oh! miei benedetti! Conforto del Cristo morente! La Madre, il Discepolo, le Donne pietose erano intorno al mio morire, ma voi pure c'eravate. I miei occhi morenti vedevano, insieme al volto straziato della Mamma mia, i vostri visi amorosi, e si sono chiusi così, beati di chiudersi perché vi avevano salvati, o voi che meritate il Sacrificio di un Dio».

da "L'Evangelo come mi è stato rivelato Vol.9"
Inviato il: 16/11/2006 14:35
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Re: La critica del diavolo: tu sai di essere Dio
#54
Dubito ormai di tutto
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Citazione:
Uh. Questo concetto non mi è nuovo... Guarda caso Lucifero stesso ha presunto di comportarsi in modo simile e dove si è ritrovato? Se si desidera capire per amare di più, quindi 'conoscere' la persona che amiamo, il pericolo è inesistente, ma se si vuole capire magari per sfidare od usurpare o negare o... si chiama superbia.

Come Ulisse nell'Inferno,insomma. Quel passo l'ho sempre trovato sbagliato: perchè per capire bisogna fidarsi? Perchè bisogna presuppore? E se si volesse solo capire,per capire ciò che è vero e ciò che è falso?
Seondo me,non è vero nella maniera più assoluta chee pèer capire bisogna amare. Anche se qualcosa non ti piace,la detesti,la puoi benissimo capire.
Siamo sempre lì insomma: per capire devo credere.La solita "scappatoia" che permette di averla sempre vinta.
Inviato il: 16/11/2006 14:42
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  •  SoleLuce
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Re: La critica del diavolo: tu sai di essere Dio
#55
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Citazione:
perchè per capire bisogna fidarsi? Perchè bisogna presuppore? E se si volesse solo capire,per capire ciò che è vero e ciò che è falso?
Seondo me,non è vero nella maniera più assoluta chee pèer capire bisogna amare. Anche se qualcosa non ti piace,la detesti,la puoi benissimo capire.
Siamo sempre lì insomma: per capire devo credere.La solita "scappatoia" che permette di averla sempre vinta.


Conoscere e capire sono due cose differenti.

Si può capire 'qualcosa' come hai detto tu. La matematica, una formula, un concetto. Ma una persona no.
Per 'capire' una persona bisogna necessariamente entrare in contatto con lei, le sue esperienze, che è appunto amare.
Dio non è una formula o un concetto: è una Persona. in particolare è Amore. Senza amore da parte nostra non lo puoi 'conoscere'.

Anche Satana 'sa' che Dio esiste, ma siccome lo odia non lo 'conosce' e quindi non lo 'capisce'.

"Voler capire ciò che è vero o falso."
Per fare cosa?
Poi bisogna scegliere: se scegli il vero, ami, altrimenti odii.
Non esiste la neutralità né per Dio né per Satana.
La vita è tutta qui: dobbiamo scegliere con chi vogliamo stare per l'eternità.
La non scelta di Dio è già una scelta.

La fede senza amore non esiste. Ma l'amore senza conoscenza neanche.
E poi la fede cesserà perché vedremo faccia a faccia.
Inviato il: 16/11/2006 15:32
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Re: La critica del diavolo: tu sai di essere Dio
#56
Dubito ormai di tutto
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Da Arkadia-spazio profondo
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Citazione:
La vita è tutta qui: dobbiamo scegliere con chi vogliamo stare per l'eternità.

Tu lo dici: ma come faccio a sapere che è vero?
Se poi (poniamo ad esempio) l'eternità non esiste,a cosa è servito?
Inviato il: 16/11/2006 15:41
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Re: La critica del diavolo: tu sai di essere Dio
#57
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Kirbmarc ha scritto:
Citazione:

Tu lo dici: ma come faccio a sapere che è vero?
Se poi (poniamo ad esempio) l'eternità non esiste,a cosa è servito?


Bhé ma certo. E' ovvio che la fede è necessaria.
Ho mai detto il contrario?
Volevo solo farti capire che nel nostro rapporto con la Verità o con il Signore, non è possibile ragionare solamente ma è necessario aprirsi all'amore. Oppure si rimane nelle tenebre.

Poi è chiaro che si può scegliere se credere o non credere. Siamo liberi.
Ognuno avrà un premio o un castigo a seconda delle azioni che avrà fatto.

Però ricorda che la Verità non cambia perché noi la neghiamo...
L'uomo non può mai cambiare la Verità. Al massimo può scoprirla o rifiutarla. La Verità sovrasta l'uomo.

Tu dici se l'eternità non esiste...
E se esiste ti pare una cosa da poco? E tu rischieresti la tua eternità per cosa?? Per non volere amare un Padre che ti ama?
Inviato il: 16/11/2006 20:47
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  •  Det.Conan
      Det.Conan
Re: La critica del diavolo: tu sai di essere Dio
#58
Dubito ormai di tutto
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Citazione:
Volevo solo farti capire che nel nostro rapporto con la Verità o con il Signore, non è possibile ragionare solamente ma è necessario aprirsi all'amore. Oppure si rimane nelle tenebre.


Quindi con la ragione non si puo' arrivare a Dio?
Oh signur!

Citazione:
Ognuno avrà un premio o un castigo a seconda delle azioni che avrà fatto.


E perche' mai?
Gia',e' una domanda tutt'altro che stupida.
Ma che interesse si puo' avere nel dare una punizione o un premio?
Perche' un Dio dovrebbe premiare i buoni e punire i malvagi?A chi giova?Che senso ha?
Perche' dovrebbe avvenire?
Un premio eterno?Ci puo' stare
Ma una punizione eterna?Secondo voi sarebbe giusta?
Cioe',Giovanni ammazza un uomo.
Muore e cosa riceve?Una pena eterna che dura per l'eternita'.E' questa misericordia?
Sempre se e' vero poi...

Citazione:
Però ricorda che la Verità non cambia perché noi la neghiamo...


Bisogna capire a quale Verita' ti riferisci!
Un buddista e un induista direbbero lo stesso.
In compagnia delle restanti 231.453 religioni e sette del mondo!
Quando si dice relativismo!!

Citazione:
L'uomo non può mai cambiare la Verità. Al massimo può scoprirla o rifiutarla. La Verità sovrasta l'uomo.


Mi sembra di sentire il Papa!!
Si,ma se non sa qual'e',anzi se se ne immagina troppe di Verita' e ognuna motivata,reale e giusta come si puo' cambiare,come si puo' rifiutarla o scoprirla?
Mica staremo parlando di piu' Verita'

Citazione:
E se esiste ti pare una cosa da poco? E tu rischieresti la tua eternità per cosa?? Per non volere amare un Padre che ti ama?


Cioe',se io non credo all'eternita'(in questo caso cattolica)(in compagnia di altre 4 miliardi di persone )significa che sto rischiando di non andarci nel malaugurato caso che...?
Ohibo .Deve essere piuttosto deserto lassu visto che la maggior parte dell'umanita' nella sua storia non ci ha mai creduto(mi riferisco sempre al cattolicesimo).
Perche' dovrebbe amarmi?Chi glielo fa fare?
Essere superiori vuol dire automaticamente amare?
Non esiste l'indifferenza?Ah,dimenticavo i milioni di morti all'anno per fame e malattia.

Naturalmente c'e' chi ci ama(ma solo dopo che... )


P.S:scusate questi rigurgiti di antireligionismo,in fondo sono una persona per bene.Me lo merito il...

Inviato il: 16/11/2006 21:10
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Re: La critica del diavolo: tu sai di essere Dio
#59
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 17/5/2006
Da Arkadia-spazio profondo
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Per la dseriew "A volte ritonano", ciao Detective!
Citazione:
Quindi con la ragione non si puo' arrivare a Dio?

Perchè,tu ci arrivi con quale ragionamento?
Citazione:
Un buddista e un induista direbbero lo stesso.

E anche un islamico,un ebreo o un animista,se è per questo.
Citazione:
L'uomo non può mai cambiare la Verità. Al massimo può scoprirla o rifiutarla. La Verità sovrasta l'uomo

Ma la Verità,come la scopre? Sei sicuro che la tua Verità sia la verità Assoluta?
Citazione:
Volevo solo farti capire che nel nostro rapporto con la Verità o con il Signore, non è possibile ragionare solamente ma è necessario aprirsi all'amore.

QED,la tua posizione ha la sua coerenza,e la rispetto. Ma come vedi, è proprio quello che intendevo io "credo quia absurdum".
Inviato il: 16/11/2006 22:49
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  •  fiammifero
      fiammifero
Re: La critica del diavolo: tu sai di essere Dio
#60
Sono certo di non sapere
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Cavolo mi sembra di essere tornata al catechismo
Dunque dobbiamo comportarci bene non perchè è giusto ma perchè così si ha il premio fedeltà e si và in Paradiso ,poca gente e pure noiosa
Chi pecca và all'inferno,però gode su questa terra e sarà comunque in allegra compagnia visto che è un posto superaffollato.
Chi non è battezzato,quindi diciamo dall'anno 0 a tutt'oggi,sta producendo il buco dell'ozono visto che non sà dove andare
Poi dobbiamo distinguere fra i vari Paradisi e vari inferni secondo le religioni,quindi dobbiamo presupporre che ci sia un bel lavoro nell'empireo,dividi di quà dividi di là,ecco spiegate le scie degli aerei (ai tempi non c'erano quelle chimiche)
I Papa,i Pope,Imman,Sciamani,Guru,Lama,insomma gente VIP dove la mettiamo? a dirigere il traffico?
Queste erano le mie domande che facevo al povero catechista che mi metteva in mano un bel lecca lecca per non disturbare,a mio figlio invece un bel panino con la nutella,perchè era meno diretto ed ha chiesto solo dove andavano quelli che non erano cattolici
_________________
Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Inviato il: 16/11/2006 23:09
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