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   Salute & Ambiente
  Energia da fonti rinnovabili

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  •  manolete
      manolete
Energia da fonti rinnovabili
#1
Mi sento vacillare
Iscritto il: 6/2/2005
Da
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Salute/i a tutte/i.

Vorrei segnalare un articolo ben fatto di Carlo Bertani sull'energia eolica.

L'articolo è ben fatto, obiettivo, documentato ed i dati citati sono corretti. Feci uno studio circa tre anni fa per confrontare il costo di un impianto di produzione di energia rinnovabile, prendendo in considerazione il fotovoltaico e l'eolico.
Allora, rapportato ad una unità di energia prodotta di 1kW, i costi tra fotovoltaico ed eolico stavano in rapporto di 10 a 1: 20.000.000 di lire per il FV e 2.000.000 per l'eolico.
Dati recenti mi hanno confermato che il rapporto è rimasto immutato, ed il prezzo è leggermente sceso: 10.000,00 euro per il FV e 1.000,00 per l'eolico.

Leggete l'articolo segnalato: è una buona base di partenza per esprimere dei pareri.
Poi, se ne avete voglia, commentate il tema.

Gracias y suerte,
manolete
Inviato il: 27/10/2005 0:27
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Re: Energia da fonti rinnovabili
#2
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 31/1/2005
Da Reggio Emilia
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Volentieri parteciperò a questa discussione. Il mio solo problema è far apportare una leggera modifica a questo sito affinché vi si possa stivare qualche centinaio di giga di filmati, interviste, tour virtuali 3D, e libri libri libri.

Sembra che - nel mondo, e nel Belventosopaese soprattutto - sulle energie da fonte rinnovabile si riesca sempre e solo a parlarne e a scriverne senza arrivare al dunque... (blowing in the wind)

Chiedo qualche giorno di tempo e rigurgiterò una bufera di riferimenti.
_________________
Coraggio, il meglio è passato. (E. Flaiano)
Inviato il: 27/10/2005 7:50
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Re: Energia da fonti rinnovabili
#3
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 7/9/2005
Da Nebbiosa pianura padana
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Ciao a tutti.
Ho visto e segnalato il sito a Antonio Di Pietro e a Fiorello Cortiana. Servirà a poco, ma io ci ho provato.
:))
_________________

"Prima o poi arriva l'ora in cui bisogna prendere una posizione che non è né sicura, né conveniente, né popolare: ma bisogna prenderla, perchè è giusta."
Martin Luther King
Inviato il: 27/10/2005 18:29
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Re: Energia da fonti rinnovabili
#4
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 31/1/2005
Da Reggio Emilia
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Ricevo e volentieri trasmetto.

2.11.2005

Intanto mi scuso per la mail collettiva, ma non ho il tempo materiale per elaborare singole risposte; infatti ho già ricevuto oltre cento segnalazioni sul tema degli aerogeneratori, a seguito dell'invito sul sito www.disinformazione.it. Premesso che non sono il responsabile del settore energia del partito dei Verdi, ma lavoro più modestamente all'ufficio legislativo del gruppo parlamentare alla Camera, vorrei fare alcune precisazioni sull'interessante articolo pubblicato sul sito. Intanto vorrei fare piazza pulita da ogni sospetto su presunte connivenze tra chi esprime perplessità sull'installazione di manufatti per la trasformazione di energia eolica in energia elettrica e i signori del carbone (o di altre fonti energetiche non rinnovabili).

Le perplessità derivano da ragionevoli preoccupazioni sull'impatto paesaggistico - ma anche ambientale in senso lato, visto che spesso questi progetti riguardano ambiti di interesse naturalistico e biologico - degli aerogeneratori. E noi Verdi non abbiamo detto semplicemente "no", ma abbiamo avviato un dibattito (in realtà il dibattito è aperto da anni) sulla politica energetica e dei consumi del nostro Paese. Uno dei punti su cui insistiamo è quello di fermare questa corsa al rialzo dei consumi, inseguendo con l'offerta di energia (più o meno pulita) la domanda di consumo (e talvolta di spreco). Non mi dilungo sul tema - in parte affrontato anche nell'articolo di Bertani - ma credo che si debba riflettere molto sulla necessità di rivedere il nostro modello di
consumo.

Molte delle cose scritte nell'articolo sono ampiamente condivisibili e sono un'ottima base di partenza per un ragionamento più ampio e articolato. Come Verdi stiamo valutando l'opportunità di ricorrere allo sfruttamento dell'energia eolica attraverso micro-impianti a basso impatto ambientale e a valutare caso per caso la possibilità di realizzare impianti di grosse dimensioni in zone dove non possano arrecare pregiugizio al paesaggio e all'ambiente (cosa che nel nostro Paese è oggettivamente difficile).

Il dibattito, al nostro interno, è tuttora aperto e attento agli stimoli e ai contributi di chi vuole mettere a disposizione tempo e competenza in proposito. Grazie dell'attenzione

Tullio Berlenghi

___________
(L'estensore di questa mail di replica ha lasciato in chiaro gli indirizzi di 120 destinatari, per cui si attiverà - presumo - uno spamming, spero virtuoso, che avrò cura di rendicontare in questa sede)
_________________
Coraggio, il meglio è passato. (E. Flaiano)
Inviato il: 2/11/2005 13:22
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Re: Energia da fonti rinnovabili
#5
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 31/1/2005
Da Reggio Emilia
Messaggi: 130
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Ecco lo scambio di email successivo all’intervento di Tullio Berlenghi.

-----------------

Grazie per i commenti. Continuo a credere che una politica volta alla ricerca del pelo nell'uovo, in un mondo votato al consumismo ed al menefreghismo dell'ambiente, non possa di certo servire alla gente e tanto meno al nostro amato pianeta. Se i problemi sono quelli di limitare lo strapotere del petrolio e del carbone pulito sulle politiche economiche ed ambientali dei paesi industrializzati, non possiamo fare la guerra agli aerogeneratori. E' come cercare la pagliuzza che ci fa il solletico mentre abbiamo una trave fra le costole.

I Verdi secondo me, ammesso che l'opinione presentata nella mail sia condivisa e condivisibile dall'intero gruppo parlamentare, non possono avanzare politiche teoriche e puramente di principio perché il loro compito dovrebbe essere maggiormente pratico rispetto al chiacchiericcio sterile dei classici partiti. I Verdi sono nati perché la politica storica non si occupava dei problemi dell'ambiente e questo non va dimenticato.

E' necessario formulare delle graduatorie di priorità fra tutti i problemi che il nostro ambiente deve affrontare e cercare di intervenire sulle problematiche di maggior rilievo a scapito, se necessario, degli aggiustamenti che ormai non abbiamo più il tempi di fare. Tutte le energie alternative sono meno impattanti dei combustibili fossili perché, indipendentemente dalla loro interazione con l'ambiente, questi non determinano la direzione delle politiche internazionali, non permettono che pochi possano decidere per i molti e quindi non permettono che la mancanza di democrazia decisionale sul futuro delle politiche ambientali congeli ogni possibilità di mutare la direzione dell'odierno modello sviluppo.

In altre parole, togliere potere ai magnati del petrolio, diffondendo e disseminando la proprietà e la gestione della microproduzione di energia elettrica da fonti alternative, è sicuramente il mezzo più veloce ed efficace per risolvere tutti quei problemi legati all'attuale sistema di vita che la vostra politica miope e settoriale non potrà mai scalfire dell'interno.

Spero di non aver detto troppe banalità e di aver contribuito al dibattito. In ogni caso, banalmente concludo con la speranza che si limitino i dibattiti e si passi all'azione. Chato

------------

Condivido pienamente quanto scritto dal Sig. Chato. E' tempo di aprire gli occhi sulla situazione mondiale e sulle implicazioni di certe scelte, sia dal punto di vista politico che ambientale.

Quali sono le alternative che abbiamo di fronte? Stiamo parlando di influenzare in modo massiccio la politica energetica (e non solo) mondiale, il che influenzerà pesantemente il futuro dell'umanità. Non mi sembra il caso di preoccuparsi del deturpamento del paesaggio, mentre la situazione climatica mondiale è disastrosa e in peggioramento. Federico

-------------

Che tutto quello che è stato, gentilmente, scritto da Berlenghi possa essere ragionevolmente compreso non implica che venga, però, anche condiviso. Parliamo di mali minori: l'Italia, si sa, è il Paese degli sprechi e della mala-gestione; io, per legami di parentela, praticamente ogni anno vado nel Meridione. E' un viaggio che faccio in macchina durante il quale, come penso anche molti di voi abbiano avuto modo di vedere, si alternano paesaggi splendidi a obrobri ambientali, le cosiddette cattedrali nel deserto.

Evitiamo di entrare nel merito di queste costruzioni abbandonate a se stesse, mai ultimate ma, anzi, iniziate al solo scopo di non essere ultimate, tutti sappiamo per quali motivi. Purtroppo anche queste generano un inquinamento visivo ed un impatto ambientale assolutamente negativo. E non creano un'accidente!

Io credo che, una volta tanto a vantaggio della comunità, la stessa comunità potrà, e riuscirà, a tollerare delle bruttezze (che comunque a mio avviso tali non sono, si veda il sud della Spagna!) che generino un vantaggio alla comunità stessa che di bruttezze e ne ha viste tante e, non solo senza ricavarne il benchè minimo guadagno sociale ma, anzi, vedendo ingrassare organizzazioni criminali di ogni genere!

Vogliamo realmente muoverci e creare un sistema sotenibile? Alessio

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Proprio questa mattina (3 nov. 2005), a Milano, la REACH sta svolgendo una mini-conferenza nell'ambito del programma WWF "svelénati, l'antidoto sei tu". Si sta parlando di malattie ambientali, quelle che ogni giorno nel mondo producono invalidità e mietono più vittime delle guerre di tutti i tempi. La parte del leone, nelle eziologie, è giocata dai composti chimici di derivazione fossile, dunque - per raccordarci al tema - produzione e utilizzo di energia meccanica.

Tralascio lo spaventoso indotto di sventure che la gestione degli idrocarburi ha da sempre procurato all'umanità, e chiedo quanta rovina verrà ancora disseminata sul pianeta prima che l'homo sapiens rinsavisca.

L'eolico è e sempre sarà il modo corretto per produrre energia in armonia con le risorse e la salute ambientale. Svantaggi pochi e molto ma molto trascurabili: estetico, smog magnetico, rumore, danno - presunto - all'ornitofauna.

Il primo, nonostante venga puntualmente e immancabilmente citato, è il più risibile. Nessuno ha in mente i tralicci dell'alta tensione? Le torri tecnologiche con le antenne per i cellulari? Le parabole televisive? Le colate di cemento e gli ecomostri ? ...

Diciamocelo: c'è un sacco di ipocrisia in giro, troppi interessi economici (per pochi) e nessuna volontà politica di procedere. Sono ormai rassegnato al disastro planetario e sarà allora ben poco gratificante sapere che si stava dalla parte di chi "l'aveva detto". Giovanni

--------------

Ho ritenuto doveroso rispondere a tutti quelli dai quali ho ricevuto una risposta, se pur collettiva, in merito al messaggio riguardante l'energia eolica.

Mi ha fatto molto piacere constatare che molte persone hanno contribuito alla cusa facendo girare in rete l'articolo e rispondendo e dibattendo sul tema, ciò conferma che non tutti sono dormienti.

Penso che ci sia una moltitudine di esseri umani ai quali stà veramente a cuore la salute del pianeta su cui viviamo, e non per egoismo di sopravvivenza, ma perchè nutrono un sincero e profondo amore per la nostra grande madre Gaia.

Penso che anche il solo dibattere sulla questione fa si che si diffonda in qualche modo il nostro messaggio. Così facendo possiamo apportare un contributo che può diventare notevole col passare del tempo, ovvero quello di portare più persone possibile a conoscenza dei fatti e fare in modo che si interessino del problema e perchè no, anche ai rimedi a tale problema.

Dobbiamo cercare di incentrare la pubblica oppinione sul vero problema mondiale, il dissesto ecologico. Sperando che non sia troppo tardi. A tale proposito vorrei diffondere alcuni articoli che ho scovato in rete e dei quali non se ne sente parlare. Tutto tace, tutto viene tenuto nascosto.

Gli articoli citati riguardano ricerche scientifiche in merito a metodi alternativi e non inquinanti per produrre energia elettrica, energia pulita! Massimiliano

----------------

Posso solo ringraziare per avermi incluso tra i destinatari dei ghiotti documenti in suo possesso. So che internet ne è ricca, a differenza del tempo, di cui la mia giornata è povera. Ho inoltre l'esitazione ad addentrarmi in tali tematiche, soprattutto quando toccano concetti di alta tecnologia, non essendo in grado di valutarne la effettiva potenzialità...

Questo materiale ancor più rafforza in me la convinzione che dietro le mancate scelte energetiche vi sia una precisa, diabolica volontà di non procedere. Da qui a sospettare che i motivi siano di puro dominio economico e politico da parte di pochi è un passaggio logico abbastanza ovvio. Ma già, noi siamo dietrologi incalliti... Giovanni

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Allora... che dio ce la mandi buona!!!! Carlo
_________________
Coraggio, il meglio è passato. (E. Flaiano)
Inviato il: 4/11/2005 20:10
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Re: Energia da fonti rinnovabili
#6
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 31/1/2005
Da Reggio Emilia
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Ricevo e volentieri “seppellisco” in questo forum dimenticato dal mondo. I grassetti sono miei, i commenti pure, ma li spedirò direttamente al mittente di questa pregevole lettera.



Milano, 14/11/05 - Prot. n. 2063/2005/CT

La segreteria politica del Movimento Lega Nord ha ricevuto numerose lettere dopo l’appello lanciato da Carlo Bertani dalle pagine del sito www.disinformazione.it per favorire la produzione di impianti eolici in Italia.
Desidero dirLe, innanzitutto, che sono contento di questo; apprezzo molto il fatto che ci siano così tante persone che amano il territorio in cui vivono. Intervenire perchè la terra in cui abitiamo sia più pulita e vivibile deve, indubbiamente, essere lo scopo di ogni classe politica di qualunque colore sia, ma non solo: tutti noi, in quanto cittadini, rivestiamo un importante ruolo e possiamo, anzi dobbiamo, dire la nostra.

Comunque, la questione da Lei rilevata, come penso possa immaginare, rientra in una sfera di tematiche più ampie e certamente delicate, che interessano non solo il tipo di soluzione alla produzione di energia, ma anche le fonti che attualmente vengono utilizzate (e mi riferisco ai combustibili fossili come il petrolio, il carbone, ecc.) e gli enormi interessi che ruotano intorno a tale mercato; su questo mercato, non dimentichiamolo, si regge l’intera economia mondiale. Del resto, tali fonti non sono inesauribili, e nemmeno a costo zero in termini di impatto ambientale per il nostro pianeta; ed ecco perché appare certamente opportuno proporre alternative, che possano sostituire, ci si augura a breve termine, le energie attualmente in uso. Ma sarebbe un errore, per esempio, ravvisare nell’eolico la soluzione unica al problema dell’utilizzo degli idrocarburi fossili.

In realtà, ed è sufficiente analizzare i numerosi rapporti sulle fonti rinnovabili per rendersene conto, diverse possono essere le soluzioni possibili: non solo eolico, ma anche solare, geotermico e altre. Da sola, la fonte eolica non sarebbe sufficiente per coprire l’intero fabbisogno nazionale e non è altrettanto certo che le varie fonti rinnovabili possano, da sole e sommate tutte assieme, raggiungere questo obiettivo.

Ciò che veramente serve, in questo settore, è una mirata ed attenta azione pianificatoria che coinvolga i vari livelli amministrativi, dallo Stato ai Comuni passando per le Regioni, al fine di definire precise linee-guida che favoriscano la promozione e lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili, ossia quelle energie che appartengono alle fonti considerate come pulite ed inesauribili. Quello che in realtà è già previsto dal Decreto legislativo 387/2003 e che ora deve essere concretizzato attraverso l’emanazione dei vari decreti attuativi; serve, inoltre, una precisa e chiara volontà progettuale.

Certamente l’eolico ha fatto fare passi avanti alle energie alternative, ma perché possa avere uno sviluppo compatibile con il territorio italiano, occorre valutare adeguatamente gli ambiti di paesaggio dove tali strutture risultino ammissibili e dove invece, vuoi per il contesto naturale, vuoi per le condizioni atmosferiche non idonee, sarebbero eccessivamente dispendiose e poco remunerative in termini energetici. È necessario comunque comprendere che la scelta di tali tecnologie è anche una scelta di tipo culturale che deve confrontarsi con i cambiamenti climatici e la modernizzazione che caratterizzano i vari processi evolutivi e che tali indirizzi non possono comunque arroccarsi su alternative viste come unica via d’uscita ai problemi energetici. Insomma, fonti rinnovabili sì, ma senza escludere altre possibilità.

L’Italia e l’attuale Governo stanno ovviamente lavorando in tal senso, anche se è evidente che c’è ancora molto da fare verso la riduzione della dipendenza dal petrolio e dagli altri idrocarburi e verso il raggiungimento della percentuale di emissioni di CO2 previste dal Protocollo di Kyoto (entrato in vigore nel febbraio di quest’anno).
Se si pensa che l’obiettivo per l’Italia al 2010 è quello di raggiungere una percentuale di produzione di energia da fonti rinnovabili del 22% (oggi siamo intorno al 10%), come previsto dal citato D.Lgs. 387/2003, di recepimento della direttiva 2001/77/CE sulla promozione delle fonti rinnovabili, si comprende come la strada non sia semplice perché si possa raggiungere questo risultato. Certamente, ci si sta impegnando fattivamente, ed infatti diverse sono le disposizioni legislative emanate negli ultimi 5 anni. Mi preme citare, oltre al D.Lgs. 387/2003, numerosi provvedimenti incentivanti la produzione di energie alternative, o ancora il Decreto ministeriale 28 luglio 2005 con cui sono stati stabiliti i criteri per promuovere la produzione di energia elettrica mediante conversione fotovoltaica della fonte solare (un sistema di finanziamento non mirato alla costruzione di impianti, ma alla sovvenzione del processo di produzione di energia elettrica) e norme concernenti il rendimento energetico e le modalità per migliorare le prestazioni energetiche degli edifici. Perciò, una politica energetica basata non solo sull’adozione di misure d’incentivazione che favoriscano lo sviluppo delle fonti rinnovabili, ma anche interventi orientati al risparmio energetico.

Evidentemente la volontà esiste, e non è certo con la demagogia che possono essere raggiunti dei risultati. Perciò ben vengano gli appelli mirati all’utilizzo delle fonti rinnovabili, se servono da sprone a fare meglio, ma non condivisibili sono certi riferimenti quali “Al centro destra è praticamente inutile chiedere, giacché temiamo che non capirebbero nemmeno la domanda…” oppure “Se il dilettantismo regna sovrano dalle parti di Berlusconi & soci…” che compaiono nell’articolo a firma di Carlo Bertani; questi, sicuramente, non aiutano a far crescere il Paese, ne tanto meno a risolvere i problemi.

Dal canto suo, la Lega Nord ha sempre sostenuto il ricorso alle fonti rinnovabili come un obiettivo prioritario per la politica energetica dell’Italia ma è evidente come, allo stesso tempo, occorrano efficaci interventi strutturali associati a sistemi di informazione ed educazione, che portino a sensibilizzare la classe politica ed il cittadino verso le tematiche ambientali.

Mi perdoni se mi sono dilungato troppo; spero comunque possa gradire le mie riflessioni. Concludo salutandoLa distintamente ed assicurandoLe che la Sua istanza sarà tenuta in dovuta considerazione.


Cristian Tolettini
Settore Ambiente
Segreteria Politica Federale
ctolettini@leganord.org

_________________
Coraggio, il meglio è passato. (E. Flaiano)
Inviato il: 15/11/2005 20:11
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  •  frankad
      frankad
Re: Energia da fonti rinnovabili
#7
Dubito ormai di tutto
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Da ICHNOS
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Ciao.

Vorrei fare una piccola "invasione di campo" chiedendo a Padrealdo e gli altri amici se siete al corrente del fatto che diverse Regioni hanno bloccato l'installazione di parchi eolici (anche da noi in Sardegna), se la risposta è si vi richiedo se siete al corrente del motivo.

Franco
_________________
La democrazia è il sistema perfetto per tenere mansueti e silenziosi i cittadini, facendo loro credere di possedere un potere di scelta che in realtà non hanno e non hanno mai avuto.
Inviato il: 15/11/2005 21:22
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Re: Energia da fonti rinnovabili
#8
Ho qualche dubbio
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In seguito alla mia risposta a Cristian Tolettini, Carlo Bertani mi ha scritto quanto segue.

La ringrazio per avermi inviato in Cc la missiva della Lega Nord: personalmente, ho ricevuto quelli dell'IDV - Di Pietro (Vatinno) e dei Verdi (Berlenghi). Non se ha ricevuto il piano energetico dell'Unione, se lo vuole ricevere posso inviarglielo così come l'ho ricevuto da Vatinno. Vatinno è stato sincero, affermando che il piano (del 2004) è appena una bozza, ma se dovranno governare temo che con quella "bozza" non andranno lontano.

E' vero, forse sono stato un po' troppo duro con la destra, ma quando s'ipotizza di "stivare" l'anidride carbonica nelle miniere...ed a dirlo è un ministro delle Attività Produttive, beh, vuol dire proprio andarsele a cercare!

Sul 10% che dichiarano d'aver raggiunto per ottemperare alle richieste dell'UE, si tratta del solito gioco delle tre carte: conteggiano nel 10% anche l'idrolettrico (7-8%), sul quale però - visto l'acuirsi dei mutamenti climatici - non si può certo fare troppo affidamento. Fra l'altro, da circa tre anni a questa parte - ad ogni inizio estate - s'inizia ad avvertire carenza d'acqua per l'agricoltura. La cosa è grave perché la combustione dei fossili ed il nucleare sono vere e proprie idrovore d'acqua: lo sanno, ma fanno finta di niente; quando la temperatura dell'acqua di raffreddamento dei condensatori delle centrali supera i valori di legge, modificano i valori con un decreto legge d'urgenza (lo hanno fatto nel 2003).

La confusione sull'idroelettrico è massima, giacché l'ENEL utilizza alcuni surplus notturni d'energia elettrica per convogliare acqua nei bacini in alta quota, e riutilizzarla nelle fasi di "picco" diurne. Sappiamo entrambi che - conteggiando le reali rese dei due processi - forse appena la metà dell'energia originaria va all'utilizzo, ma la domanda è un'altra: conteggiano nell'idroelettrico anche questo "saliscendi" dell'acqua nei bacini? Usano soltanto il segno + od anche il meno?

Mah, il tenore della sua risposta è giustissimo: io, a volte, ho la tendenza a ferire con l'ironia, ma lo faccio perché ho praticato per tanti anni la pazienza, ed ora ho deciso che era ora di cambiare. Sull'ipotesi che le rinnovabili non possano "coprire" il fabbisogno attuale, le invio un grafico presentato da Christofer Huss (BMW) al Convegno sulla mobilità sostenibile di Milano, settembre 2003. I tedeschi puntano già, per il 2050, all'autosufficienza energetica.

Ho scritto un altro articolo su disinformazione sui trasporti, riprendendo semplicemente le indicazioni della Corte dei Conti e dell'UE, eppure sembra che parli un marziano.

La saluto cordialmente: speriamo di risvegliare qualche mente "assonnata". C.B.
_________________
Coraggio, il meglio è passato. (E. Flaiano)
Inviato il: 17/11/2005 21:47
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  •  manolete
      manolete
Re: Energia da fonti rinnovabili
#9
Mi sento vacillare
Iscritto il: 6/2/2005
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Salud Frankad (e anche a tutti gli altri).

Scusa ma solo oggi ho letto il tuo post (giorni intensi...)

Non sono al corrente del fatto specifico.
Posso però testimoniarti un fatto concreto.
Circa tre anni e mezzo fa (primavera del 2002) ebbi (grazie ad alcune fortunate coincedenze) l'occasione di incontrare (naturalmente a Roma) l'amministratore delegato di ENEL Greenpower (la branca dell'ENEL che si occupa di "energie rinnovabili") e il responsabile del settore ENEL (che ha sede a Catania) per lo sviluppo della produzione di enregia fotovoltaica.

Sintetizzando all'estremo (se leggi l'articolo di Bertani è meglio: scrive assai meglio di me, e ti assicuro che è molto ben documentato): all'ENEL produrre con l'eolico o favorire chi vuole installare sistemi di produzione eolici non gliene può fregà de meno. Tant'è che da sempre finanziano il FV (fotovoltaico) e basta.

Motivo? mah! Tex Willer diceva "pensa il peggio ed indovini" (a volte vorrei essere svelto con la pistola come lui...): se penso il peggio dico che il FV produce briciole in confronto all'eolico (così non sarai "preoccupante" per loro, che sono i primi "venditori d'energia" italiani ed anche i primi "venditori" di sistemi ad energie rinnovabili, in competizione con, udite udite, l'ENI).
Pensa solo che per avere 1 kW di picco hai bisogno di 10 mq di pannelli (costo approssimativo 10.000,00 euro); il più piccolo generatore eolico prodotto da ENEL Greenpower (il Miniwind), se installato in zone "ventilate" (se lo è la Germania, figurati te ad esempio la dorsale appenninica o isole come Sicilia e Sardegna... ; inoltre, per cinque anni, ho abitato al 9° piano di uno stabile, circa 30 metri di altezza, qualcosa di meno di un generatore eolico, in pianura padana... ti assicuro che le giornate in cui potevi aprire due finestre senza che sbattessero, le potevi contare sulle dita di una mano...) produce, nella versione minima, 15 kW.

I costi? il rapporto tra eolico e FV è circa di 1 a 10.... a favore dell'eolico...

Il grande Giorgio Bracardi avrebbe chiuso dicendo: " ... assara fangala..."


Suerte,
manolete

Inviato il: 20/11/2005 21:08
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  •  goldstein
      goldstein
Re: Energia da fonti rinnovabili
#10
Dubito ormai di tutto
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Poco tempo fa ho letto un'interessante news sull'energia eolica, che si potrebbe sfruttare praticamente con gli aquiloni da kitesurf.
Il progetto, ancora in fase di studio, si chiama Kite Wind Generator, ed e' stato ideato da una ditta italiana, la Sequoia Automation di Torino.
Ecco un pdf esplicativo.
Inviato il: 21/11/2005 0:18
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  •  hi-speed
      hi-speed
Re: Energia da fonti rinnovabili
#11
Sono certo di non sapere
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Da preda lunga
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OT
Scusate
ma come mai il sito disinformazione non è più accessibile da alcuni giorni?
ho-speed
_________________
Cosa Sta Succedendo? Madre, madre Ci sono troppi di voi che piangono Fratello, fratello, fratello Ci sono troppi di voi che stanno morendo Sai che dobbiamo trovare una maniera Per portare un pò di amore qui oggi
Inviato il: 21/11/2005 1:35
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  •  Abulafia
      Abulafia
Re: Energia da fonti rinnovabili
#12
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 6/11/2005
Da
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Buonasera,
ringraziando Goldstein per il link sul progetto KWG, desidero avanzare qualche riflessione sul tema partendo dagli argomenti contenuti nello stesso documento .pdf

Si riporta che:
Citazione:
il ruolo che energie rinnovabili potranno occupare è una percentuale che “ottimisticamente non potrà superare il 12%” con date proiettate al 2010

Non so quale statistica citi, ma sembra comunque trascurare l'apporto notevole e già presente della fonte di energia rinnovabile a tutt'oggi più utilizzata in Italia: l'idroelettrico. Questa, da sola, copriva già nel 2003 quasi il 20% del fabbisogno energetico nazionale e sommando i contributi di biomasse e geotermico lo superava di poche unità [1].


Citazione:
la percentuale cambia di poco nelle previsioni per il 2020 o addirittura per il 2050

Mi sembra un pessimismo un po' esagerato, tenendo conto del fatto che, nonostante i freni del Monopolio energetico, nel 2007 si avrà per legge la liberalizzazione del Mercato Energetico [2] agli operatori privati e siano già in corso misure quali, ad esempio, il Conto Energia che mima l'iniziativa tedesca di pagare in sovrapprezzo al produttore privato la quota di energia da fotovoltaico immessa nella rete distributiva nazionale.


Citazione:
In caso di successo dell’impianto pilota, il Kite Wind Generator potrà costituire la base per una rivoluzione nella produzione dell'energia, destinata ad alterare significativamente le quote di produzione a favore delle energie rinnovabili

Ma io credo che la rivoluzione, qualunque ne sia il Cavallo di Troia, avverrà davvero solo quando simili "illuminazioni" si accenderanno nella mente di chi paga la bolletta. Progetti innovativi come questo sono ammirevoli, ma non certo esaustivi: scoperta l'ecologia, restano da fare gli ecologisti!


Citazione:
La sezione di questo nastro va da circa 500 metri fino a 10000 metri di altitudine

Ci sono alcuni punti ancora poco chiari relativamente alle possibilità di ingegnerizzazione del progetto, quali ad esempio la concreta realtà che una simile estensione di cavi (intorno ai 600 metri, se la struttura è a livello del mare) sia difficilmente controllabile e possa dar luogo ad attorcigliamenti o tranciare il tessuto degli aquiloni causa brusche inversioni provocate da mulinelli o turbolenze; che poi il materiale usato per il kite offra prestazioni costanti nel tempo e sia allo stesso tempo leggero, flessibile e filabile ma tanto resistente da sopportare tensioni che a valle generino potenze pari a quelle d'una centrale nucleare senza incorrere in fenomeni di rilassamento quali creep o il decadimento severo di proprietà meccaniche causa
umidità (come nel caso del Kevlar e delle poliammidi in generale).


Il mio intento non è quello di censurare tale progetto ma piuttosto di evitare la trappola dei facili sensazionalismi secondo cui si può capovolgere la situazione presente di assuefazione da idrocarburi a favore delle Rinnovabili nel giro di un lustro, o poco più... [1 - continua]

-----------
FONTI:
[1] E.N.E.A. - 2003
[2] vedi anche: Il giornale dell'Energia - PetrolVilla News - n° 1 Marzo 2005, pag. 1 e 2
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Inviato il: 21/11/2005 20:40
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  •  frankad
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Re: Energia da fonti rinnovabili
#13
Dubito ormai di tutto
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Hola Manolete.

E' un'argomento molto più scottante di ciò che si pensi e, ti confesso, mi trovo in una "strana" situazione. Io sono molto dentro a questa situazione. Mi rode dover gestire le informazioni, ne va del bene di tanta gente.
Credimi: non solo l'Enel o le sue collegate (non solo Enel Greenpower ma altre che pochi sanno essere colegate alla "mamma"), ma una serie di entità anche più grosse di Enel, vedi Gamesa (multinazionale spagnola che produce eolico e di nascosto componenti per armamenti) le quali continuano ad investire in questo settore.

A prescindere da diverse posizioni , vi sono dei fattori insindacabili: la potenza erogata in MW da quelli che io chiamo "ecomostri" è alta e per raggiungerla col fotovoltaico c'è molto da fare.
Vi sono molte altre tecnologie che potrebbero produrre energia pulita senza impatto sull'ambiente, mja se non rientrano nelle grazie di chi l'energia la deve acquistare (in esclusiva), sei abbastanza nei guai.

Alla prossima puntata

Franco
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Inviato il: 21/11/2005 20:53
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  •  Abulafia
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Re: Energia da fonti rinnovabili
#14
Dubito ormai di tutto
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...in particolare, mi ha colpito questa affermazione:
Citazione:
Con queste premesse, si può prevedere che il mix energetico immesso nella rete elettrica potrebbe raggiungere il 100% di rinnovabile in pochi anni, mettendo in collaborazione il KWG con l’idroelettrico, il fotovoltaico, il geotermico


Il 100%? Questa è la vera miopia, a mio parere, del modello denominato "Sviluppo Sostenibile": in previsione di carenza di fonti idrocarburiche, si cerca di trovarne un sostituto più "ecologico" al fine di mantenere gli stessi tenori.
Il tema "energia" in Italia può essere rappresentato con la metafora della bacinella bucata: ecologisti e loro avversari ipotizzano entrambe, come soluzione, quella di fermare la perdita usando secchi sempre più grandi per ricolmarla. Che ne direbbero, invece, di provare a metterci un tappo? Poi, per quel che vale, ci si potrà sbizzarrire decidendo se usare un secchio o un bicchiere.

Tappare il buco, fuor di metafora, significa Efficienza Energetica. Significa, a parità di servizi finali, consumare molto meno.... finanche la metà ed oltre.
Credo che a questo punto si imponga un esempio chiarificatore: per legge in Italia ciascun appartamento non può consumare più energia di 140 kWh/mq*anno; in Germania sono 70, la metà. Eppure hanno meno sole di noi. Il progetto "Casaclima" in Prov. di Bolzano ha portato alla realizzazione di appartamenti che ne consumano meno di 30. Eppure d'inverno hanno i loro 20°C in casa esattamente come noi.

La maggior parte delle fonti alternative soffre oggi di due problemi:
- il costo ancora non sufficientemente competitivo rispetto alla triade petrolio/carbone/metano;
- valori di densità energetica molto inferiori alla triade stessa (cioè la quantità di energia estraibile da un volume unitario di fonte usata).

E' perciò essenziale pensare PRIMA di ridurre l'energia utile, e solo POI provvedere la quantità rimasta con alternative meno potenti ma più ecologiche quali pannelli, collettori, turbine eoliche etc...
[2 - continua]
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Inviato il: 21/11/2005 21:39
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  •  Abulafia
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Re: Energia da fonti rinnovabili
#15
Dubito ormai di tutto
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Un'ultima nota:
Citazione:
completati da consolidate tecniche d’accumulazione energetica elettrochimica (idrogeno e batterie di accumulatori) che fornirebbero nei casi eccezionali l’effetto polmone necessario a garantire la continuità di fornitura


Un esempio lampante, anche nel senso letterale del termine, sono i lampioni a pannelli fotovoltaici. Un controsenso... forse una nemesi ecologista? Funzionano grazie ad un pannello che consente di staccarli dalla rete elettrica nazionale ma per il fatto che servono di notte, quando il sole non c'è, devono impiegare due batterie (del comune tipo automobilistico) che restituiscono di notte quello che il pannello ha prodotto di giorno. Tali batterie sono garantite per 3 anni (sarebbero 5 ma usura, intemperie e sbalzi termici ne riducono la durata utile) poi vanno cambiate rendendo necessaria la messa in sicurezza dell'elettrolita altamente acido ed inquinante che contengono.
Se immaginiamo quanti lampioni esistono lungo la rete viaria nazionale (sono certamente più delle macchine)...

Se invece si lasciassero stare i lampioni come sono, questi userebbero energia elettrica in una fascia oraria caratterizzata da bassi carichi e costi minori (di notte le centrali idroelettriche funzionano addirittura al contrario, pompando in quota l'acqua precipitata di giorno).
Le fonti rinnovabili sono un mezzo, non un fine. Il fine siamo Noi: ogni accanimento nel perseguire un'ecologia cieca porterà danni uguali a quelli causati dagli idrocarburi, solo di segno opposto.
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Inviato il: 21/11/2005 22:02
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  •  manolete
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Re: Energia da fonti rinnovabili
#16
Mi sento vacillare
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Citazione:
Vi sono molte altre tecnologie che potrebbero produrre energia pulita senza impatto sull'ambiente, ma se non rientrano nelle grazie di chi l'energia la deve acquistare (in esclusiva), sei abbastanza nei guai.


Ahi! hai toccato il nervo scoperto, Frankad,
e fa male.

Aggiungiamo anche che si fa di tutto per "instradare" le grazie di chi qualsiasi cosa tra cui l'energia la deve acquistare?



Suerte,
manolete

PS: azz... con te il morbo di Ashcroft vedo che lavora mooolto bene!
Inviato il: 21/11/2005 22:58
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  •  frankad
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Re: Energia da fonti rinnovabili
#17
Dubito ormai di tutto
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Que tàl Manolete?

Un saludo agli amici che seguono questo'argomento.

Siamo ancora in una fase "embrionale" per poter aprire il ventaglio dell'analisi e degli orizzonti. Diciamo che l'informazione "generalizzata" è rimasta ancorata (quelli fuori, intendo) a cio che dice Grillo da una vita sulla macchina ad idrogeno, mi ha rotto definitivamente perchè lui non esce dall'eolico (tedesco soprattutto) che in Italia stanno bloccando dappertutto (giustamente), ne da quella maledetta macchina che gli fecero vedere degli ingegnieri della Fiat (di nascosto) circa 100 o 200 anni fa.

L'importanza del settore energetico nel mondo sta tutta nel sangue innocente versato. Non credo abbiamo necessità di rinvangare il nostro orrore e dolore in questo forum.

Ma si muove bene chi si muove in silenzio, mentre gli altri fanno casino. Passi inosservato, vai avanti e non stimoli gli altri. Chi non sa non sospetta. Soprattutto nel campo dell'innovazione tecnologica ed uno dei top e la tecnologia legata alla produzione di energia.
Una "persona" un giorno mi spiegò la strategia adottata dalle compagnie petrolifere negli ultimi decenni, siamo stati spettatori di guerre etc. Il petrolio è salito dai lontani 18 $ fino a livelli vicini agli 80 $. Mi chiese se sapessi con quale prezzo i produttori e le compagnie avrebbero avuto un lauto margine di guadagno: il prezzo era il primo, 18$. Chiesi che perversione avesse portato al bagno di sangue con annessi e connessi e quale fosse la vera natura dell'innalzamento del prezzo. Mi rispose che tutti sanno bene cosa succederà con la reazione (ALLA FINE) della gente sui problemi di salute legati agli scarichi tossici delle auto (anche se quel demente di Veronesi dice che non è così, chiaro che poi si scopre che una compagnia petrolifera è tra i suoi sponsor, solite schifezze) sull'ambiente e sul global warming, quindi sarà necessario immettere sul mercato automobili che consumino, per esempio, 1lt. ogni 100 Km. (che del resto sono pronte da un pezzo).
Se ricordate, da poco una cordata di costruttiori tra i quali c'è la BMW ha annunciato qualcosa del genere.
Cosa hanno ottenuto i furbacchioni, tra sangue, bambini uccisi, violenza e devastazione? Che avendo consolidato il prezzo del petrolio ai pazzeschi livelli attuali, anche se verrà fuori l'auto che fa 100 Km al litro...loro guadagneranno lo stesso!! E si, perchè il VERO prezzo del barile non è la pazzia attuale, ma gli "antichi 18$ o giù di li.
Tu consumi di meno? Io te lo vendo a 4/5 volte più caro, LO STESSO PRODOTTO, e continuo a guadagnare lo stesso. Mi viene solo una cosa in testa da riferire loro, vi chiedo scusa: BASTARDI e ASSASSINI:
Hanno spietatamente preparato il terreno, gli aumenti assurdi gli hanno concesso di finanziare le guerre e gli omicidi per arrivare a questo punto, ed ora si sono assestati su di una posizione dove potranno anche apparire in televisione e dire "ESSO per il verde, ESSO sponsorizza l'auto che fa 100 Km con un litro"....dopo aver sponsorizzato gli assassini americani per arrivare dove sapete.

Questa è la situazione degli idrocarburi. Ma c'è una deviazione dalla retta via....gli idrocarburi possono essere prodotti da scarti vegetali!!! Da foglie, rami erba. E NON FANNO ODORE, NON INQUINANO. Perchè non ne disponiamo? Questa ve la lascio alla prossima puntata.

Solo un ultimo assaggino: sapevate che....

Trasformazione del metano in petrolio sintetico

Una soluzione molto interessante è quella esaminata nell’articolo di Le Scienze “Combustibili liquidi dal gas naturale”, che consiste nel trasformare il metano, con un processo chimico, in un combustibile liquido a temperatura ambiente, in modo da poterlo trasportare come il petrolio. Con una resa nella conversione del 70%, si potrebbero ottenere 500 miliardi di barili di greggio sintetico, una quantità pari alla metà di tutte le riserve stimate.

Nell’anno della prima pubblicazione dell’articolo (1997) gli automobilisti della California potevano già fare il pieno con una miscela di gasolio sintetizzato da gas naturale, quasi del tutto esente da zolfo, azoto e metalli pesanti. Altri impianti per la produzione di petrolio sintetico erano in progetto o in costruzione in Alaska, nel Qatar e in Norvegia.

Le compagnie petrolifere e i paesi produttori non possono accettare di buon grado che metà delle loro riserve di idrocarburi vengano distrutte senza che se ne possa ricavare nulla. L’utilizzo diretto del metano sarebbe da preferire, ma anche la trasformazione chimica del gas è una buona soluzione, perché i metanodotti non potranno mai arrivare dappertutto, e perché il risultato finale sarà sempre quello di evitare un colossale quanto inutile sperpero.

Vi chiedo solo di informarvi su un altro argomento che fa parte anche del mio lavoro e che certamente conoscere: la FUSIONE FREDDA.

Vi comunicherò alcuni dati al più presto.

Franco


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Inviato il: 22/11/2005 8:55
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  •  Abulafia
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Re: Energia da fonti rinnovabili
#18
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Buongiorno a tutti Voi,
riguardo alle parole di Frankad ed all'inganno di cui siamo oggetto da parte di certi personaggi, io credo si possa dire questo: per farsi fregare bisogna essere in due.... uno che ci prova, l'altro che ci casca.
E' ben vero che la disinformazione ha giocato il suo ruolo, ma un potente trampolino lo abbiamo offerto noi stessi confondendo, in questo tema come su molti altri, libertà e diritti.
E' un diritto, secondo me , ciò che puoi pretendere... è una libertà ciò che puoi scegliere.
Usare un SUV per spostarsi in città viene percepito come un diritto da parte di chi è incapace della libertà di decidere che per buonsenso e salute converrebbe invece un'alternativa primitiva come le gambe o collettiva come i trasporti urbani.

La soluzione per me è una: dimostrare che possiamo fare molto a meno di tutto questo. Perchè il punto debole che hanno è proprio il bisogno che si dipenda da loro, dai barili che devono vendere e i metanodotti che devono pagare.
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Inviato il: 22/11/2005 10:38
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  •  goldstein
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Re: Energia da fonti rinnovabili
#19
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Il Brasile procede col biodiesel, dopo tante brutte notizie, almeno ne annotiamo una positiva.
Ringrazio Abulafia per le interessanti considerazioni tecniche, l'unica cosa su cui non sono d'accordo e' che riguardo a progetti come il KWG non vedo tanti rischi di sensazionalismo, dato che è una delle tante notizie confinate sui siti internet.

Penso invece che certe idee e studi meriterebbero piu' risonanza, oltre che per stimolare l'interesse della gente - creare una coscienza ecologista, appunto - per evitare che se per caso un giorno la tecnologia si dimostri funzionante, non si possa farla cadere nel dimenticatoio senza temere che qualcuno se ne ricordi, come e' sempre successo.
La macchina ad etere di Tesla funzionava? Chissa', ma intanto evitiamo pure che si studi nelle scuole uno dei piu' grandi scienziati di sempre, nonche' una persona straordinaria, e che se ne infanghi la memoria storica ad ogni anno scolastico, quando si insegna che ad inventare la radio e' stato Marconi.
La macchina ad acqua di Stan Meyer funzionava? Probabilmente, ma intanto l'hanno zittito per sempre, e la memoria e' limitata ad una registrazione di bassa qualita' di un servizio di una locale tv californiana.
E la Testatika di Marinov? Piu' o meno, stesso discorso.
E la Eolo sara' stata probabilmente un'allucinazione dovuta al visitare troppi siti internet... (un amico olandese mi ha comunque detto che la' e' possibile prenotarsi per acquistarla, ma.. vox populi).
Ed analogamente ad un argomento che conosciamo molto bene, scienziati autori dei magneti permanenti devono girare l'America a proprie spese, e comprare pagine sui giornali, per parlarne alla gente.
Chi dovrebbe informarsi ed informare sul tema e' infiltrato e totalmente controllato dalle stesse forze che dovrebbe combattere... impossibile creare gli ecologisti, se alla sommita' della piramide ambientalista c'e' gente con tutt'altri intenti: dal Club di Roma, passando per le conferenze ecologiste sponsorizzate dai Rothschild, col risultato che siamo praticamente ancora all'anno zero, e se si parla di energia pulita, tutti rispondono "idrogeno".
Perche' e' una truffa, che consentira' a chi ha il monopolio adesso di continuare ad averlo, a spese nostre...
Ed in questa grottesca e tragica situazione, all'ultimo anello della catena abbiamo il verde di turno che si oppone perfino ad una delle poche fonti di energia rinnovabili comunemente accettate - l'eolico - perche'... deturpa il paesaggio.
Inviato il: 22/11/2005 10:40
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  •  frankad
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Re: Energia da fonti rinnovabili
#20
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Ciao Goldstein & amici.

C'è una barriera che divide queste discussioni ed io la sento, non posso farne a meno. C'è la barriera del visto su internet, letto e sentito...che divide nozioni acquisite...per know how professionale. Mi sento un po a disagio per questo, ma io ho una posizione nella quale ciò di cui trattiamo è argomento di lavoro.

Vorrei sottoporvi alcuni link su un'argomento scottante. Se tutto fosse...vero cadrebbero molti "problemi" e diatribe su peggio e meglio:

FUSIONE FREDDA

http://www.progettomeg.it

Lascio a voi il giudizio sul sito, secondo me è indispensabile leggere l'intervista al Prof. Emilio Del Giudice.

In quanto ad uno dei padri della Fusione fredda ED ALLA FINE CHE GLI HANNO FATTO FARE, riporto la storia nel prossimo post.
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Inviato il: 22/11/2005 10:56
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  •  frankad
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Re: Energia da fonti rinnovabili
#21
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Ucciso il Dr. Eugene F. Mallove

“Non c’è praticamente nessuna area dell’attività umana che non sarà completamente influenzata dalla comparsa di tecnologie basate sulle nuove energie - in particolare nel campo della guerra o della pace, della salute e dell’ambiente.”
Dr. Eugene F. Mallove

Eugene F. Mallove, 56 anni, scienziato conosciuto in tutto il mondo per la sua attività di informazione sulle fonti energetiche non convenzionali, in particolare della Fusione Fredda, è stato assassinato a Norwich nel Connecticut la notte dello scorso venerdì 14 maggio. La polizia avvisata da una telefonata ha trovato il suo corpo selvaggiamente bastonato a morte sulla soglia della casa dei suoi genitori nella zona di Salem Turnpike. Gli inquirenti presumono possa trattarsi di una rapina anche se, da una prima indagine, dall’abitazione non risulta asportato niente di particolare.

L’automobile di Mallove è stata trovata in un parcheggio a Preston, ad alcuni chilometri di distanza, portata da qualcuno rimasto per ora sconosciuto. Il professor Mallove si era laureato in Scienze al Massachusetts Institute of Technology specializzandosi, sempre all’MIT, in ingegneria aeronautica e astronautica. Nel 1975 aveva ottenuto un dottorato in scienze ambientali all’Università di Harvard. Era stato docente di giornalismo scientifico all’MIT e alla Boston University, e caporedattore scientifico all’ufficio informazioni dell’MIT. Nel 1995 Mallove aveva promosso la New Energy Foundation, un’organizzazione senza scopo di lucro dedicata alla diffusione di informazioni sulla Free Energy.

Prolifico autore di articoli e libri, una nomination per il Premio Pulitzer per il suo libro “Fire and Ice: Searching for the Truth Behind the Cold Fusion Furor” (Fuoco e Ghiaccio: Cercando la Verità Dietro il Furore della Fusione Fredda). Dal 1995 pubblicava il bimestrale Infinite Energy, un bimestrale estremamente curato che cercava di scendere nei dettagli di quelle ricerche che la scienza ufficiale fa finta di non vedere.

Eugene Mallove aveva visitato l’Italia molto spesso nel corso di convegni e conferenze dedicate alla Fusione Fredda. Nel nostro paese aveva molti amici e seguiva sempre con interesse le attività di ricerca di numerosi scienziati. L’energia e la passione che Eugene metteva nelle sue attività di promozione e informazione sulle energie non convenzionali potrebbero essere all’origine della sua tragica fine.

Da oltre quindici anni la sua attività era dedicata esclusivamente alla diffusione di studi e ricerche sulla Free Energy. La sua professionalità, non tanto come giornalista che si occupava di scienza ma soprattutto come scienziato che si occupava di informazione, gli consentiva di capire esattamente la potenzialità di alcune tematiche, di individuarne le applicazioni nella società e di identificare facilmente i detrattori e le false informazioni diffuse dalla cosiddetta “scienza ufficiale”.

Ricostruendo la storia della Fusione Fredda fin dal primo esperimento di Martin Fleischmann e Stanley Pons, avvenuto all’università di Salt Lake City nel 1989, non possiamo dimenticare che:

Nel 1991 l’allora Presidente degli USA George Bush, per dare un taglio alle polemiche nate in seguito all’esperimento, incaricò l’MIT di replicare le prove e di compilare un rapporto.

John Deutch

Il rapporto finale che arrivò sulla scrivania del Presidente, compilato e firmato del rettore dell’MIT John Deutch, concludeva “provando” che la reazione nucleare era soltanto una “frode”, screditando i molti scienziati che si erano interessati alle ricerche e sottolineando che “non fu ottenuta assolutamente nessuna reazione”. Ovvero “la più grande frode scientifica degli ultimi secoli”. Eugene Mallove, con il suo formidabile fiuto di vecchio volpone dell’MIT, riuscì ad ottenere una copia degli appunti di laboratorio originali degli esperimenti eseguiti. I dati dimostrarono la frode ma quella contro l’intera umanità.


Veniva confermato che:

1 - La reazione era ottenuta da un comune componente di normale acqua, molto abbondante e facile da estrarre.

2 - La reazione produceva elio in forma gassosa e calore in eccesso.

3 - Nessuna radiazione, ovvero, nessun combustibile o scarto tossico e radioattivo per l’ambiente e gli esseri viventi. Una caratteristica che rendeva istantaneamente obsoleti e inutili le centrali nucleari e tutte le ricerche sulla condotte sulla fissione e sulla fusione calda.

Gli esperimenti condotti dall’MIT dimostravano che la Fusione Fredda era in grado di eliminare il fabbisogno sociale degli idrocarburi per la produzione di energia. Il professor Deutch mentì al Presidente Bush dichiarando che si trattava soltanto di una semplice frode!

Finì l’era del repubblicano guerrafondaio George Bush e iniziò la presidenza del democratico progressista Bill Clinton. Nel maggio 1995 nella sorpresa di tutti il neo Presidente Clinton nominò il professor John Deutch Direttore della Central Intelligence Agency, la CIA! Pensiamo non servano ulteriori dettagli. I lettori avranno già capito perfettamente lo sviluppo degli avvenimenti.


Richard Hoagland

Richard Hoagland, saputa la notizia dell’assassinio durante il programma radiofonico di Art Bell di cui era ospite, ha ricordato il lavoro di Mallove sulla Fusione Fredda sottolineando come questo crimine sia avvenuto alla vigilia di grandi annunci. Gli sviluppi della Free Energy e, in particolare, della Fusione Fredda hanno recentemente registrato grandi progressi in tutto il mondo. Progressi che potrebbero pesantemente penalizzare gli interessi di chi detiene il potere del mercato dell’energia.

L’omicidio di Eugene Mallove potrebbe essere un altro tassello di quella guerra nell’ombra che in occidente viene portata avanti da anni contro gli scienziati scomodi. Come il “suicidio” del fisico britannico che aveva smentito in un’intervista alla BBC le tesi di Blair sulle armi irakene di distruzione di massa. Oppure lo stillicidio della dozzina di scienziati assassinati misteriosamente in Gran Bretagna soltanto alcuni anni fa.

Per non parlare dell’Iraq, da dove continuano ad arrivare una valanga di notizie che vengono ignorate dagli organi di stampa ufficiali sullo stillicidio di docenti, professori e scienziati irakeni che vengono uccisi in apparenti tentativi di sequestro e rapina. Fino ad ora sono alcune centinaia, una vera guerra clandestina all’intellighenzia di quel paese per privarlo dei suoi maggiori esponenti della cultura e della scienza.

A proposito di progressi scientifici riguardanti la Fusione Fredda, invito tutti i lettori a leggere questo articolo redatto dai colleghi di Nexus:

Il recente convegno di Grottammare sulle nuove energie, ricco di spunti, proposte e relazioni estremamente interessanti, ha offerto ai convenuti uno spettacolo indimenticabile. Un gruppo di brillanti ricercatori napoletani ha ripetuto, a beneficio del pubblico presente, un esperimento forse impropriamente definito di “fusione fredda” (dato che i loro riscontri sperimentali indicherebbero piuttosto un processo di trasformazione della materia, col manifestarsi di elementi del tutto assenti all’inizio del test) durante il quale l’elettrodo in tungsteno nella cella elettrolitica ha cominciato a sprigionare una brillante luminosità, raggiungendo temperature certamente superiori ai 2000°C.

Per i dettagli tecnici e sperimentali vi rimando a quanto già pubblicato in due precedenti occasioni da Roy Virgilio in questo stesso sito; quello che posso aggiungere è che sui presenti, me compreso, l’impatto emotivo di un simile spettacolo è stato fortissimo. Per questo motivo, riproporremo tale dimostrazione a beneficio dei convenuti al nostro prossimo convegno di NEXUS, in fase di programmazione per ottobre.

Istituzione scientifica citata nell’articolo:

http://www.mit.edu/


Il giornale fondato dal Dr. Eugene F. Mallove:

http://www.infinite-energy.com/

Dr. Eugene F. Mallove

http://www.infinite-energy.com/whoarewe/gene.html


Articolo di: Edoardo Capuano

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Inviato il: 22/11/2005 11:09
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  •  Abulafia
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Re: Energia da fonti rinnovabili
#22
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Riguardo all'utilizzo di metano (che è un idrocarburo in fase gassosa perchè a "molecola corta") ed al processo di reforming per ottenerne idrocarburi liquidi (a "molecola lunga"), c'è purtroppo lo stesso rischio di origine geopolitica ed economico che grava sul petrolio: è di poche ore fa la notizia di accordi tra Russia e Italia che hanno radici profonde: la rimozione di Mincato dall'ENI per sostituirlo con Scaroni, più malleabile e sprergiudicato. [1]

Il marcio sta nel fatto che entrambe questi idrocarburi sono estratti, incanalati e distribuiti secondo logiche piramidali: solo le multinazionali possono sostenerne i costi per la commercializzazione capillare, dalla trivella alla petroliera/gasdotto al distributore. Finchè questi bisogni essenziali ci verranno fatti cadere dall'alto, ne saremo sempre schiavi.

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[1] Vedi anche: EniPower e Gazprom.
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Re: Energia da fonti rinnovabili
#23
Dubito ormai di tutto
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Acc.... mi arrovello su un post e appena lo pubblico ne vedo altri 3!

Ovviamente ne sono felice.... mi prendo un po' di tempo per seguire i Vostri link, ma sulla fusione fredda sono un somaro

Per ora, farò parlare questo vecchio aforisma che per me riassume lo spirito di questo Forum:

Andando in due, l'un pensa pria dell'altro...
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Re: Energia da fonti rinnovabili
#24
Dubito ormai di tutto
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Ciao Abulafia

io credo che quando quest'argomento sarà presentato (spero) nel sito in una certa maniera scatenerà molto interesse. I post vertiginosi sono un piccolo sintomo, forse....

quanto detto prima in merito al metano è da considerarsi come uno degli esempi di "alternative" possibili ai combustibili tradizionali. Credo sia logico, comunque, che l'introduzione sul mercato di un elemento quale quello descritto porterebbe a notevoli miglioramenti ambientali, il senso era specialmente quello. Diciamo...un esempio su tanti.

Per il resto sono con te mentre leggi qualcosa sulla "Fusione Fredda". Ti prometto che non penso più.

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Re: Energia da fonti rinnovabili
#25
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Su affaritaliani.it ho trovato un articolo.....
Entro il 2010 Enel intende abbandonare il petrolio come fonte per l'alimentazione delle proprie centrali elettriche, in linea con il piano nazionale di riduzione della dipendenza dai combustibili fossili. Lo ha annunciato il responsabile del progetto energia rinnovabile, Vittorio Vagliasindi, riportando il tema delle fonti di energia sotto i riflettori.

Ma a che punto sono i lavori? Come spiega ad Affari una fonte interna alla società, finora l'unica riconversione avviata, quella della centrale di Torre Valdaliga Nord (a Civitavecchia) ha visto un investimento di oltre un miliardo (circa i 2/3 di quanto programmato), con lo smantellamento di tre dei quattro gruppi combustibili. L'ultimo verrà smantellato entro la fine di questa settimana, portando a zero l'emissione di inquinanti. Quando l'impianto riaprirà al posto delle vecchie centrali vi saranno tre nuovi gruppi a carbone "pulito", in grado di assicurare, al costo di un modesto calo della potenza produttiva, l'abbattimento dell'82% dell'anidride solforosa finora prodotta, del 61% degli ossidi di azoto e dell'81% delle polveri, oltre che del 18% dell'anidride carbonica (in questo caso grazie alla minore produzione prevista). Per Porto Tolle dopo il via libera della Regione si è in attesa delle autorizzazioni nazionali dei competenti ministeri, mentre per Rossano Calabro dopo il "no" delle autorità locali è probabile che si vada alla chiusura dell'impianto, che dovrà dunque essere riprogettato in una diversa località.

Ma io mi kiedo...esiste il carbone pulito?ke io sappia il carbone è cmq un combustibile fossile...ed è anke molto ma molto inquinante.....voi ne sapete qualcosa di più?
Inviato il: 22/11/2005 17:43
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Re: Energia da fonti rinnovabili
#26
Ho qualche dubbio
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Citazione:
Abulafia: Non so quale statistica citi, ma sembra comunque trascurare l'apporto notevole e già presente della fonte di energia rinnovabile a tutt'oggi più utilizzata in Italia: l'idroelettrico. Questa, da sola, copriva già nel 2003 quasi il 20% del fabbisogno energetico nazionale e sommando i contributi di biomasse e geotermico lo superava di poche unità [1].


Non tutti sono d'accordo nell'includere l'idroelettrico tra le fonti rinnovabili. Per esempio, non lo è Bertani:
Citazione:
Sul 10% che dichiarano d'aver raggiunto per ottemperare alle richieste dell'UE, si tratta del solito gioco delle tre carte: conteggiano nel 10% anche l'idrolettrico (7-8%), sul quale però - visto l'acuirsi dei mutamenti climatici - non si può certo fare troppo affidamento. Fra l'altro, da circa tre anni a questa parte - ad ogni inizio estate - s'inizia ad avvertire carenza d'acqua per l'agricoltura. La cosa è grave perché la combustione dei fossili ed il nucleare sono vere e proprie idrovore d'acqua: lo sanno, ma fanno finta di niente; quando la temperatura dell'acqua di raffreddamento dei condensatori delle centrali supera i valori di legge, modificano i valori con un decreto legge d'urgenza (lo hanno fatto nel 2003).


Sulla fattibilità del progetto KWG, ritengo sia abbondantemente giunta l'ora di passare dalle carte alle implementazioni. In questo caso i costi per un prototipo sarebbero sostenibilissimi e l'Italia non andrebbe in fallimento se si rivelasse un fiasco. La posta in gioco è troppo alta perché ci si possa permettere il lusso di dire ancora (e sempre)... aspettiamo ancora un po', il petrolio non è agli sgoccioli... Tanto, dopo l'oil for food, abbiamo già messo in scena con grande successo l'oil for blood.
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Coraggio, il meglio è passato. (E. Flaiano)
Inviato il: 22/11/2005 21:13
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  •  Abulafia
      Abulafia
Re: Energia da fonti rinnovabili
#27
Dubito ormai di tutto
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Benvenuto, Dany.

Con un po' di ritardo, ma vorrei rispondere alla tua domanda:
Citazione:
esiste il carbone pulito?ke io sappia il carbone è cmq un combustibile fossile...ed è anke molto ma molto inquinante.....voi ne sapete qualcosa di più?

"Carbone pulito" è una denominazione impropria, un ossimoro: non è pulito, ma semplicemente "un po' meno sporco". Cito questa definizione:
"Carbone pulito viene chiamato quell'insieme di tecnologie, indicate anche con l'acronimo CCTs e cioè Cleaner Coal Technologies, in grado di ridurre, nell'impiego del carbone a scopo energetico, emissioni inquinanti e residui nocivi".
Dunque il materiale di partenza è sempre il solito vecchio carbone: un combustibile fossile. Dal canto loro, zolfo e azoto sono elementi che si trovano naturalmente come impurezze nei giacimenti.
L'utilizzo del carbone in una centrale comporta comunque maggiori emissioni di CO2, rispetto a petrolio e metano, in percentuali variabili a seconda del tipo di tecnologia usata per la combustione, la conversione in corrente elettrica, il trattamento dei fumi (per informazioni generali, puoi dare un'occhiata qui, dalla slide 30 in poi).
A monte di questo, c'è il fatto che il carbone ha un rapporto atomico carbonio/idrogeno di 2:1, il petrolio di 1:2, il metano di 1:4 (la molecola di metano è CH4), perciò l'uso di carbone comporta maggiori emissioni di CO2 per unità di energia prodotta.
Ciononostante, è di nuovo attuale perchè è abbondante e costa meno del petrolio (i cui prezzi sono saliti notevolmente) e del metano. Questo, però, se si considera il solo costo in denaro per l'approvvigionamento. La Cina è il maggiore produttore/esportatore di carbone, ma le sue miniere fatiscenti fanno decine di morti ogni anno e le condizioni dei minatori sono paurose. Insomma: per valutare l'opportunità di tornare al carbone, dovremmo mettere sulla bilancia qualche peso in più che non il solo costo economico.

Vorrei aggiungere, per PadreAldo:
Citazione:
Non tutti sono d'accordo nell'includere l'idroelettrico tra le fonti rinnovabili. Per esempio, non lo è Bertani

A mio parere il brano di Bertani citato non entra nel merito dell'idroelettrico, ma piuttosto riguarda il metodo furbo con cui i Governi lo usano, giocandoci alle "tre carte". Inoltre, il fatto che una carenza d'acqua possa privare l'idroelettrico del titolo di fonte rinnovabile segue un principio corrotto secondo cui si potrebbe parimenti sostenere che una futura nuvolosità estesa, provocata da effetto serra, priverà il fotovoltaico dello stesso titolo. E' più esatto affermare che luce diffusa e torrenti in magra riducano i volumi di energia ottenibili per unità di tempo, non la "qualità" di quella stessa energia.
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...Ars adeo latet arte sua...
Inviato il: 3/12/2005 16:56
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  •  manolete
      manolete
Re: Energia da fonti rinnovabili
#28
Mi sento vacillare
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Salute/i a tutte/i.

Scusate la latitanza, non prendetemi per colui che lancia il sasso nello stagno e ritira il braccio.
È davvero un periodo "tirato" di lavoro e quando riapro LC dopo alcuni giorni di assenza non riesco a "non leggere" quanti più interventi posso tra quelli che mi sono perso. (anche in forum apparentemente frivoli o inutili c'è sempre tanta più umanità di quella che trovo per la strada... )

Innanzitutto mi complimento con tutti/e (so che mi attirerò delle ire se spezzo una lancia a favore delle "quote rosa" ) per i toni e la competenza con cui avete proseguito il forum.

Vorrei solo segnalarvi un intervento radiofonico che ho ascoltato nelle 2-3 ore quotidiane di auto che mi sono sorbito utlimamente. Era Prima Pagina, la lettura dei giornali, commentata da un giornalista, che quotidianamente trasmettono su Radio3 dalle 7,15 alle 8,35 (immagino che molti di voi la conosceranno). Pochi giorni fa, telefonò un'ascoltatrice che denunciò il seguente fatto:
l'Italia è l'UNICO paese che registra tra le fonti rinnovabili l'incenerimento dei rifiuti.
Purtroppo la signora in questione, dopo l'interessante dato proposto, iniziò una filippica interminabile sul fatto che i rifiuti non vanno inceneriti, ecc, ecc.
Tralasciando il destino dei rifiuti, che sicuramente non liberano nell'aria sostanze benefiche con la loro combustione, ma che (imitando Linucs) Le avrei chiesto volentieri: "allora d'ora in poi li portiamo tutti nel suo cortiletto?", mi vorrei soffermare sul primo punto.
Davvero, che voi sappiate, in Italia l'incenerimento dei rifiuti è considerato "fonte rinnovabile"?
Se avete risposte certe, mi risparmierete (per una volta) la frequentazione di "our friend google" (temo il giorno in cui google ci mostrerà tutta la sua "amicizia"... ).

Suerte,
manolete
Inviato il: 3/12/2005 17:37
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  •  frankad
      frankad
Re: Energia da fonti rinnovabili
#29
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 10/10/2005
Da ICHNOS
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Citazione:
davvero, che voi sappiate, in Italia l'incenerimento dei rifiuti è considerato "fonte rinnovabile"?


Ciao Manolete.

Non so quanto tu sia cosciente di aver toccato un argomento che scotta da matti. Il mondo dei rifiuti sai bene da chi è gestito, giusto? Bisogna tenere sempre presente questo fatto, le risse colossali per accaparrarsi la marea di soldi che ruota intorno ai rifiuti, inoltre col risultato che tutti conosciamo.

Inmerito alla tua domanda devo dar per scontato che ciò che tu chiami "invenerimento" è il processo conseguente al gettare i rifiuti in un "inceneritore" o "termovalorizzatore". Insomma, quelli per i quali la coraggiosa gente di Acerra si sarebbe fatta uccidere piuttosto che averli incasa. Gli inceneritori disperdono nell'aria fumi, odori e ceneri in una misura vicina al 30% della massa trattata. Queste sostanze sono altamente cancerogene e pericolose per la salute. Quindi l'incenerimento dei rifiuti non può essere considerato "fonte rinnovabile".
Chi può esserlo sono i rifiuti. Esistono macchine che renderebbero il rifiuto un grande valore aggiunto, lavorandolo in maniera tale da evitare i problemi degli inceneritori & affini, quindi residui di lavorazione in percentuale molto più ridotta e resi innocui, niente fumi odori o ceneri tanto da poter essere posizionati sotto parcheggi.
Ma c'è chi non vuole.....

Franco
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La democrazia è il sistema perfetto per tenere mansueti e silenziosi i cittadini, facendo loro credere di possedere un potere di scelta che in realtà non hanno e non hanno mai avuto.
Inviato il: 3/12/2005 18:08
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  •  Abulafia
      Abulafia
Re: Energia da fonti rinnovabili
#30
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 6/11/2005
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Ciao Manolete,
ho letto i link indicati da Frankad, delle cui parole mi hanno colpito quelle relative alla barriera tra addetti ai lavori e navigatori dell'oceano web di informazioni altrui.
A quanto pare il progetto di fusione fredda ha bisogno del salto pratico relativo all'ingegnerizzazione, cioè la realizzazione di soluzioni commercializzabili e riproducibili in serie dai costi e rendimenti competitivi, che possano imbrigliare l'energia liberata in modi simili ad un'esplosione (cioè per via convettiva e radiante). Nonostante sia fiducioso che tale percorso sia praticabile, sarebbe velleitario se cominciassi ad entrare nei particolari d'una tecnologia a cui mi sono accostato, da profano, solamente poche ore fa; perciò la valutazione che desidero esprimere è di carattere più prosaico ma a mio parere non meno essenziale. Sfogliando il sito di ProgettoMEG mi sono imbattuto nella
seguente dichiarazione d'intenti:

"Può veramente esistere un tipo di energia disponibile in quantità illimitata, gratuita e per tutti? ...La free energy esiste è dappertutto e aspetta solamente di essere utilizzata..."

Ciò mi lascia perplesso: anche il petrolio era visto come una fonte "infinita" e tale convinzione ci ha spinti ad adottare stili di vita che paghiamo ora in molti modi: si è accantonato o dimenticato quel "saper fare" che ancor più dell'ecologia mirava alla semplice misura (intesa come buon senso). Le fonti di energia elencate nel sito sono, per durata o abbondanza, diverse dagli idrocarburi ma hanno un punto in comune: i destinatari. Cioè le persone.
Propagandare una nuova fonte energetica come "inesauribile" (il concetto di infinito per me riguarda solamente religione e filosofia) significa scatenare l'illusione, la perdita di un freno con seguente minaccia di tutto ciò che intorno a noi necessita di determinati equilibri per sopravvivere. Chi orbita intorno al progetto di fusione fredda (da quel che hai scritto, Tu mi sembri "del giro"...) è una persona ed uno scienziato. Il secondo studia "cose", valuta fatti e realizza oggetti, la prima si eleva dal materiale e li soppesa tutti in rapporto all'impatto che avranno tra i suoi simili.
E allora, io chiedo: nel caso si riesca a commercializzarla, in che modo la comunità scientifica vicina alla fusione fredda intenderebbe proporre questa innovazione, positiva in sè, all'umanità?
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Inviato il: 3/12/2005 18:36
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