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   Scienze Economiche
  Il Signoraggio e la truffa delle banche

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Re: Money from nothing
#301
Mi sento vacillare
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Citazione:
qua si discute se

a) ci sia un ente che emetta moneta contro titoli secondo la legge di domanda ed offerta svincolato da oro

b) ci sia un ente vincolato dall'oro

c) si lasci al mercato decidere la moneta, abolendo il corso legale


Su questo siamo d'accordo e forse si potrebbe concludere qui il discorso sul signoraggio per come alcuni l'avevano inizialemente erroneamente inteso sottolineando il fatto che BDI (e quindi le banche azioniste) si sono intascate 400 milioni di euro all'anno al netto delle spese del personale (650 milioni di euro/anno x 8166 dipendenti).....ma ancora meglio la BCE tratta i suo dipendenti con 161.192.939 euro/anno per 1.351 dipendenti (di cui 131 dirigenti).....
A questo punto vado veramente a cercarmi le azioni della BDI...chissà se me le danno eheh....

Vorrei sottolineare anche quanto precedentemente espresso dal sottoscritto:Citazione:
La moneta debito emessa dalla BC SU DOMANDA è invece la truffa del primo che la distribuisce dietro interesse (sistema bancario) e dello Stato ( che svende se stesso al sistema finanziario in attesa di tassare cittadini favorendo i grandi gruppi che hanno approfittato della moneta emessa per investire nel mercato obbligazionario-azionario (pronti a lasciare il cerino in mano ai piccoli risparmiatori) per garantirsi facili guadagni reali (al netto dell'inflazione prodotta dall'emissione monetaria).

La speculazione finanziaria (che coinvolge sia banche che imprese) è un cancro che toglie risorse alle attività produttive e aumenta le diseguaglianze sociali (banche e imprese si rifanno inevitabilmente sui lavoratori per rifarsi delle perdite....e queste sono inaccettbili se determinate da un mero gioco d'azzardo e da politiche di azionisti mossi solo dal mero guadagno)......il fatto che questi fenomeni siano favoriti alla nascita dall'emissione monetaria mi irrita...
pensare di arginarla con la tasse mi sembra insufficiente in un mondo sempre più globalizzato....una probabile conseguenza sarebbe quella di far fuggire i capitali all'estero e di creare conti offshore......
piuttosto dovrebbe nascere una presa di coscienza da parte delle persone che dovrebbero rendersi conto di come vengono investiti i loro risparmi valutandone anche le conseguenze non puramente reddituali...in termini di ingiustizia sociale, inquinamento, sfruttamento etc....
ma qui siamo alla fantascienza....e non credo affatto che esista una mano invisibile
ciao
_________________
"Il vero Big Bang è la nascita di una coscienza"

"Visita Interiora Terrae Rectificando Invenies Occultum Lapidem"
Inviato il: 12/6/2006 12:02
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  •  Fotogian
      Fotogian
Re: Money from nothing
#302
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 11/6/2006
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c'è sempre la Tobin tax (da intendersi correttamente, perchè di essa cricolano molte versioni errate) applicabile sui mercati e quindi a prescindere da dove stanno i capitali
Inviato il: 12/6/2006 12:15
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Re: Money from nothing
#303
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 25/6/2004
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Von Mises dice semplicemente che la politica monetaria è inutile

Veramente mi sembrava sostenere che la cosiddetta politica monetaria altro non reca se non orrore, miseria e fastidio, nonché inflazione, quindi furto, evidentemente a favore dello Stato. Se fosse inutile, con un po' di fortuna sarebbe anche ininfluente, cosa che non è, altrimenti non saremmo tutti qui riuniti.

(se vuoi ti cito anche i testi).

Non è necessario, non ho alcun dubbio sulla veridicità dell'affermazione.

E' un liberista ultra-ortodosso amato da liberisti ultraortodossi.

Orrore! Almeno siamo sicuri che non fosse un nazista, visto che di solito non manca nel pool delle accuse. Lo puntualizzo giacché qualche utente di LC mi parlò a suo tempo dei "libertARIANI" capeggiati da Mises o Rothbard, noti antisemiti.

Per esempio dall'ex professore Sergio Ricossa il quale insegnava Politica economica all'università di Torino e risolveva la questione di dover insegnare quella materia semplicemente affermando che la politica economica si occupa di tassi di interesse e altri argomenti che interessano solo il governatore della bnca d'Italia e dei suoi stretti collaboratori. Fine delle lezioni di politica economica.

Orbene, evidentemente l'esimio professor Ricossa ha perso un'occasione per manifestare il suo pensiero ultraliberista, palesando l'orrore e la miseria che scaturiscono copiosamente dalla banca centrale e dallo Stato suo complice.

Poi iniziava un corso che si poteva intitolare "teoria del liberismo"

Ohibò.

Putrroppo per me non potevo permettermi il lusso di non frequentare le lezioni perchè sarebbe stato assai peggio studiare i suoi libri senza sapere di cosa parlava e così le ho frequentate scoprendo che qualsiasi problema tu potessi porgli la risposta era: il mercato aggiusta tutto.

Spero che si degnasse di spiegare anche in che modo, e per quale motivo.

Gli studenti continuavano a fare esempi in cui questo non è vero, ma lui continuava imperterrito a ripertere che il problema non esiste.

Ne deduco che non si degnava di spiegare in che modo, e per quale motivo.

Le posizioni alla von Mises o alla Ricossa che ne era il degno interprete

...come abbiamo constatato dalle convincenti argomentazioni...

e lo diceva esplicitamente dovrebbero spingerci a non considerare alcun problema economico.

Mises - per bocca di Ricossa - diceva che non dobbiamo spingerci a considerare alcun problema economico?

Ohibò! Dovrei forse dedurre che la forza di gravità non esiste dalla coglioneria del mio ex professore di fisica?

La gente nel terzo mondo muore di fame?

La gente muore di fame nello Zimbabwe per effetto della collettivizzazione delle terre, con conseguente genocidio dei white farmer? Non mi dire? Potremmo tentare lo stesso esperimento in Sud Africa, vediamo se funziona? Forse Mugabe ha solo sbagliato la politica monetaria.

Inutile tirare in ballo l'economia, tanto il mercato prima o poi aggiusta tutto

...ne consegue che secondo Mises l'economia ed il mercato sono due differenti entità, aliene ed ostili tra loro...

Oppure, dovremmo dedurre che per economia altro non dobbiamo intendere se non pianificazione centrale?

e nel frattempo qualsiasi scelta si faccia è inutile, non cambierebbe nulla anzi ostacolerebbe le forze del mercato.

Invece, con la politica economica, lo Zimbabwe ha acquistato una moneta forte e rispettata, ed ha sconfitto la fame e la miseria. Ho indovinato?

Potrei cortesemente sapere in che modo la politica economica ha aiutato il terzo mondo negli ultimi 50 anni, visto che continua ad essere il terzo mondo?

Potrei altrettanto cortesemente sapere qual è lo scopo dell'attuale bolla immobiliare, nell'ottica della politica economica che a quanto pare ha il compito di salvare i poveri e i diseredati?

Nel frattempo qualcuno ha scritto La fine del laissez faire e tanto si è scritto sulla pericolosità di certe visioni di politica economica.

Quale? C'è pericolo che una moneta d'oro colpisca Mugabe in mezzo alla fronte?

Tra parentesi: se l'oro è inutile, com'è che la banca centrale lo tiene come riserva? I russi sono forse stupidi?

Chi non crede a queste baggianate di un grossolano professore di economia (e lo dico anche se mi ha dato un ottimo voto)

Ci sarà una relazione tra queste due realtà? Hai forse compromesso la tua difesa ad oltranza del terzo mondo per scucire un voto all'anziano docente?

e magari ha letto qualcos'altro (e non mancano i critici alle posizioni ultra-liberiste) può facilmente concludere che von Mises va bene per i libri di storia,

Ohibò: tanto è facile la conclusione, che ancora non riusciamo ad esplicitarla.

mentre l'economia ignora, savo qualche rara eccezione, soluzioni tanto semplici quanto grossolane

L'economia ignora? L'economia è forse dotata di una propria volontà? Cosa vorrà mai dire questa frase?

Per quanto riguarda il gold standard, non c'è nessuna ragione particolare per scegliere l'oro o qualsiasi altra cosa come moneta. Anche i bottoni.

E fin qui ci siamo. Ma stranamente si tende a non scegliere bottoni e fili d'erba, e neanche la moneta dello Zimbabwe: chissà perché?

La ragione per cui si scelse l'oro è che veniva accettato negli scambi internazionali.

Chissà perché?

La moneta svolge la sua funzione di strumento di pagamento se tutti la considerano tale.

E per farla considerare tale - chiederà il lettore - sono forse necessarie le leggi sul corso legale?

Tu accetti una banconota da 10 euro perchè sai che qualcun'altro a sua volta l'accetterà. Questo garantisce il suo valore.

Ah sì? E cosa garantisce che quei 100 euro non avranno il valore di 80, tra pochi anni? Lo garantisce forse la politica monetaria della BCE, quella che sfora l'M3 con somma allegria e dilettevole puntualità?

Ma se gli scambi avvengono con soggetti che non usano la stessa moneta occorre dare loro qualcosa che questi accettano.

Quindi?

In un mondo di scambi abbondanti non ci sono molti problemi e puoi accettare la moneta della Thailandia sicuro che puoi trasformarla in euro o dolla ri o quello che vuoi.

Sicuro che potrai trasformarla, certo, al tasso di cambio attuale, il quale immagino sarà influenzato dal lieve dettaglio della domanda e dell'offerta di moneta.

Ma un tempo questo non era certo e quindi si dovevano regolare gli scambi internazionali in oro.

Ora invece è certo. Stile Argentina?

Senonchè, come spiega Eichengreen nel libro che ti ho consigliato, l'uso dell'oro (gold standard) implica una serie di problemi. Se l'oro affluisce c'è + moneta, se defluisce ce n'è di meno.

Eh già.

Questo processo provoca inflazione e deflazione, che -afferma Eichengreen- penalizzano alcune categorie sociali.

Quali, e perché?

Quando queste iniziano a organizzarsi in partiti e sindacati non ci stanno + a subire gli effetti di un sistema monetario antiquato.

Intendi i sindacati come libera associazione di lavoratori, o i sindacati dotati di monopolio sancito dallo Stato che hanno il compito di limitare la concorrenza tra i lavoratori, a scapito delle categorie sociali più deboli?

Non solo, ma la moneta, usando l'equazione di Fischer, deve poter crescere alla stessa velocità del PIL per non creare tensioni sui prezzi.

Il "PIL?" Misurato da chi, e come? Ma soprattutto perché?

E questo in un sistema gold standard è impossibile perchè non puoi determinare quanto oro o metalli preziosi estrarrai in più ogni anno.

E questo è male perché...?

Quindi se si tornasse al gold standard e se il gold standard fosse rimasto in vigore la quantità di moneta in circolazione sarebbe molto inferiore,

Quindi lo sarebbero anche i prezzi, sempre per via della domanda e dell'offerta?

con conseguenti ricadute negative sulla possibilità di crescita del PIL.

Invece è molto meglio ridurre il salario all'operaio a forza di inflazione, Keynes docet, mentre il sindacato con monopolio garantito dal governo impedisce che un gruppo di lavoratori possa spuntare condizioni migliori di quelle "nazionali" dal proprio datore di lavoro. Ho indovinato?

Ecco perchè saremmo rimasti ai tempi delle lampade a petrolio

Ohibò: l'invenzione della lampadina risulta forse in qualche modo connessa alla politica monetaria?

e perchè quel sistema monetario oggi non si usa + nè ha senso riproporlo

Ho capito. E l'acqua corrente in casa è merito del PIL, della politica monetaria, del debito pubblico oppure dell'inflazione programmata?

===

c'è sempre la Tobin tax (da intendersi correttamente, perchè di essa cricolano molte versioni errate) applicabile sui mercati e quindi a prescindere da dove stanno i capitali

Quale parte di "tax" avremmo potuto fraintendere?

Che ne dici invece di una airline tax internazionale per salvare i diseredati del mondo, visto che la politica monetaria da sola stranamente pare non essere sufficiente?
Inviato il: 12/6/2006 12:21
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  •  Fotogian
      Fotogian
Re: Money from nothing
#304
Ho qualche dubbio
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Se fai battutine varie senza esprimere un'opinione da cui si possa capire cosa pensi di un argomento è inutile tentare di risponderti
Inviato il: 12/6/2006 12:48
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Re: Money from nothing
#305
Sono certo di non sapere
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Se fai battutine varie senza esprimere un'opinione da cui si possa capire cosa pensi di un argomento è inutile tentare di risponderti

Ed ecco risolto il mistero.
Inviato il: 12/6/2006 13:01
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  •  Dusty
      Dusty
Re: Money from nothing
#306
Dubito ormai di tutto
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Da Mondo
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Citazione:
Se fai battutine varie senza esprimere un'opinione da cui si possa capire cosa pensi di un argomento è inutile tentare di risponderti


A parte un po' di ironia io vedo soprattutto un sacco di domande, e se conosci bene i tuoi modelli di riferimento non ti dovrebbe essere difficile dare le risposte.
O no?
_________________
"Tu non ruberai, se non avendo la maggioranza dei voti"
-- Dal Vangelo Secondo Keynes, Capitolo 1, verso 1.
Il portico dipinto
Inviato il: 12/6/2006 13:08
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  •  Ashoka
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Re: Money from nothing
#307
Sono certo di non sapere
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FotogianCitazione:
Von Mises dice semplicemente che la politica monetaria è inutile


Theory of money and credit, pag. 139 e seguenti

Un aumento nello stock di moneta di una comunià significa sempre un aumento nel quantitativo di moneta in possesso di un numero di agenti economici, sia che essi siano coloro i quali hanno emesso la nuova fiat money e moneta creditizia, sia che essi siano i produttori della sostanza di cu è composta la moneta merce. Per queste persone, il rapporto tra la domanda di moneta e lo stock in loro possesso si è alterato; hanno un quantitativo relativo di moneta in surplus ed una relativa carenza di altri beni economici. Le conseguenze immediate di entrambe le circostanze è che l'utilità marginale delle unità monetarie rispetto a questi beni diminuisce. Questo influenza necessariamente il loro comportamente nel emrcato. Sono in una posizione più forte come compratori. Ora esprimeranno nel mercato la loro domanda per gli oggetti che desiderano in modo più intenso di prima; sono in grado di offrire più moneta per quei beni che vogliono acquisire. E l'ovvio risultato di ciò sarà che i prezzi dei beni interessati aumenterà ed il valore di scambio relativo della moneta rispetto ad essi diminuirà in modo speculare.
Ma questo rialzo dei prezzi non sarà assolutamente ristretto solo al mercato dei beni desiderati dagli iniziali possessori della nuova moneta. In aggiunta, quelli che hanno portato questi beni nel meracto avranno i loro redditi ed il loro stock di moneta aumentati in modo proporzionale e saranno, a loro volta, nella posizione di domandare in modo più intenso i beni che desiderano, i quali aumenteranno anch'essi i loro prezzi. Perciò l'aumento dei prezzi continuerà, con un effetto calante, finché tutti i beni, alcuni di più, altri di meno, ne saranno influenzati.
L'aumento nella quantità della moneta non significa un aumento nel reddito per tutti gli individui. Al contrario, quei segmenti della comunità che sono gli ultimi ad essere raggiunti dalla quantità addizionale di moneta avranno i loro redditi ridotti, come conseguenza del decremento del valore della moneta provocato dall'aumento della sua quantità



Ed ancora

Poiché l'aumento della quantità di moneta è a favore, in primo luogo, di un numero limitato di agenti economici e non da tutti, l'aumento dei prezzi all'inizio abbraccerà soltanto quei beni che sono domandati da queste persone; inoltre, essi ne saranno influenzati in modo più marcato rispetto ai beni verranno influenzati successivamente. Quando l'aumento dei prezzi si espande ulteriormente, se l'aumento della quantità di moneta è soltanto un fenomeno transiente, non sarà possibile che l'iniziale differenziale di aumento di prezzi venga mantenuto; un certo grado di aggiustamento ci sarà. Ma non ci sarà un aggiustamento così completo da far si che tutti i prezzi aumentino nella stessa proporzione. I prezzi dei beni, dopo l'aumento dei prezzi, non avranno più la stessa relazione gli uni con gli altri che avevano prima del suo inizio; la diminuzione del potere d'acquisto della moneta non sarà quindi uniforme riguardo a differenti beni economici.

Politica monetaria inutile? Serve ad arricchire alcuni (i primi a ricevere la moneta) a spese degli altri (gli ultimi).... non mi pare inutile... mi pare un furto.. quello sì.

Ashoka
Inviato il: 12/6/2006 13:44
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  •  Freigeld
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Re: Money from nothing
#308
Ho qualche dubbio
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Citazione:
Intendi i sindacati come libera associazione di lavoratori, o i sindacati dotati di monopolio sancito dallo Stato che hanno il compito di limitare la concorrenza tra i lavoratori, a scapito delle categorie sociali più deboli?


Citazione:
Invece è molto meglio ridurre il salario all'operaio a forza di inflazione, Keynes docet, mentre il sindacato con monopolio garantito dal governo impedisce che un gruppo di lavoratori possa spuntare condizioni migliori di quelle "nazionali" dal proprio datore di lavoro. Ho indovinato?


Linucs, delle due l'una :D

o il sindacato impedisce la concorrenza tra i lavoratori, che concorrendo di più avrebbero salari reali minori... e ci sarebbe più occupazione ( con minori salari, se l'offerta di lavoro aumenta a domanda di lavoro costante )

o i sindacati se ne fottono, e all'aumentare del'inflazione chiedono aumenti minori dell'inflazione, DIMINUENDO il reddito reale dei lavoratori, e quindi aumentando l'occupazione con politiche inflattive

non possono fare le due cose contemporaneamente
_____________________

poi cmq tratti la politica keynesiana come politica inflattiva....

Keynes diceva che solo nei periodi in cui non tutto il risparmio era investito bisognava fare deficit...

nei periodi di crescita, bisognava far crescere l'avanzo primario...

Keynes non ha mai detto che l'aumentare del debito/Pil fosse un bene...

Keynes diceva che solo quando non vi era la crescita potenziale bisognava fare deficit
______________________

Keynes inoltre diceva che la distribuzione tra profitti e salari è solo una scelta sociale

anche bassi salari ed alti profitti falcidiati da imposte con alte aliquote progressive sul reddito usati in servizi pubblici, o redistribuiti direttamente ai più deboli che così hanno salari reali alti, sono possibili e non compromettono la salute dell'impresa

la salute del'impresa è data dai profitti al netto delle imposte

poi come questi vengono redistriuiti è un fattore sociale e culturale che cambia di società in società
______________________

Keynes diceva che

a) o uno stato ha un sistema fiscale efficiente ( cioè che le spese siano produttive e ci sia bassa corruzione )

b) o non deve aprire le porte della libera circolazione dei capitali

infatti sia l'Italia che la Svezia hanno aperto le porte alla libera circolazione dei capitali solo che

a) la Svezia spende in modo effciente e ha i livelli più bassi di coruzione al mondo, e redistribuisce molto... pressione fiscale sopra il 55%... ed è ai primi posti come competitività, produttività lavorativa oraria, occupazione, reddito pro capite, distribuzione della ricchezza ( differenza tra primo e ultimo quintile di reddito )

b) l'Italia anche avendo una pressione fiscale molto più bassa, intorno al 40%, i capitali scappano, è poco competitiva, la diseguaglianza tra redditi è doppia di quella svedese, il reddito pro capite anche, e così via


quindi anche in una globalizzazione selvaggia, se la spesa pubblica è efficiente, non ci sono problemi di competitività

Ciao

Nino
Inviato il: 12/6/2006 13:50
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Re: Money from nothing
#309
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Citazione:
E l'ovvio risultato di ciò sarà che i prezzi dei beni interessati aumenterà ed il valore di scambio relativo della moneta rispetto ad essi diminuirà in modo speculare.


naaaaa

se c'è libera concorrenza, se in un settori i profitti aumentano, ci entrano nuove imprese, fin quando il profitto diminuisce... e così aumenta la produzione...

allora perchè ci rompono le palle col mercato e la concorrenza? perchè l'impresa più efficiente, con i prezzi più bassi spazza le altre..

Ciao

Nino
Inviato il: 12/6/2006 13:54
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Re: Money from nothing
#310
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Proviamoci, rispondendo alle obiezioni minimamente serie

1 - gli ultraliberisti pensano che il mercato generi forze che portano sempre verso un equilibrio. Non valutano o sottovalutano ciò che invece ostacola l'equilibrio.
Esiste un'ampia letteratura che fa notare come ci siano moltissimi attriti e ostacoli che andrebbero superati per avere le condizioni economiche proposte dagli ultraliberisti, le cui idee sono pertanto assai minoritarie nella teoria e nelle applicazioni di questa
Il liberista Ricossa ha sempre ignorato per esempio la lezione di nonno Einaudi che sosteneva la necessità di rendere uguali le posizioni di partenza. Questo è un tema che i liberisti pur rifacendosi a Einaudi di solito ignorano.

2 - del razzismo eventuale di von Mises non mi importa nulla.

3 - La politica economica non risolve i problemi economici di un paese. Al massimo li migliora un pò. Dire che le politiche economiche non servono perchè nei paesi del terzo mondo muoiono di fame vuol dire ingigantire il ruolo della politica economica e ignorare le cause profonde e durature di questi problemi.

Poi purtroppo le classi dirigenti di questi paesi sempre che siano oneste sono andate a scuola in paesi in cui si insegna il liberismo spinto, che ne peggiora i mali o sono costretti a seguire le indicazioni folli del Fondo Monetario internazionale o della banca mondiale.

4 - Se vuoi capire qualcosa di economia e terzo mondo consiglio di leggere La globalizzazione e i suoi oppositori di J.Stiglitz, Einaudi. Infine faccio osservare che le politiche possono essere costruttive o distruttive e spesso nei paesi poveri sono state distruttive. Leggi Stilglitz.
La questione non è se serva una politica economica ma quale serva. Se poi ci sono guerre e altro, allora anche la miglior politica economica è aria fritta.

5 - Le riserve in oro non hanno nulla da spartire con il gold standard. Il gold standard prevede che si emetta moneta in base all'oro che hai. Fuori dal gold standard l'emisione di moneta è indipendente dalla quantità di oro o di altri metalli preziosi o di merci possedute

6 – della Tobin tax esistono diverse interpretazioni errate che hanno suscitato paura e reazioni negative. Chi ha letto le interpretazioni può essersi fatto un’idea sbagliata. Per questo sottolineavo che occorre la versione giusta.

7 – Se vuoi farti una tua misura del PIL e interpretare liberamente il ruolo dei sindacati fai pure. Io non ti seguo su questa strada ma conosco qualcuno che può darti una mano e che dice che tutto è falso. Chissà poi perché dovrebbe essere vero quello che pensa lui e che nessuno o quasi condivide...



Inviato il: 12/6/2006 13:55
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  •  Ashoka
      Ashoka
Re: Money from nothing
#311
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Citazione:
1 - gli ultraliberisti pensano che il mercato generi forze che portano sempre verso un equilibrio. Non valutano o sottovalutano ciò che invece ostacola l'equilibrio.
Esiste un'ampia letteratura che fa notare come ci siano moltissimi attriti e ostacoli che andrebbero superati per avere le condizioni economiche proposte dagli ultraliberisti, le cui idee sono pertanto assai minoritarie nella teoria e nelle applicazioni di questa
Il liberista Ricossa ha sempre ignorato per esempio la lezione di nonno Einaudi che sosteneva la necessità di rendere uguali le posizioni di partenza. Questo è un tema che i liberisti pur rifacendosi a Einaudi di solito ignorano.


Huerta de Soto, La scuola austriaca

I modelli di equilibrio neoclassici solitamente ignorano la forza coordinatrice che svolge la funzione imprenditoriale. In effetti, questa non solo crea e trasmette informazioni, ma –ciò che è ancora più importante– favorisce la coordinamento fra i comportamenti caotici che si trovano nella società. Come si vedrà nel capitolo seguente, la mancanza di coordinamento sociale si riduce ad un’opportunità di guadagno che rimane latente prima di essere scoperta dagli imprenditori. Una volta che l’imprenditore la percepisce e si comporta in modo da sfruttarla, questa scompare e si produce un processo spontaneo di coordinazione che spiega la tendenza all’equilibrio esistente in ogni economia reale di mercato. Inoltre, il carattere coordinatore della funzione imprenditoriale è l’unico che rende possibile l’esistenza della teoria economica come scienza, intendendola come il corpus teorico di quelle leggi di coordinazione che costituiscono i processi sociali.
Questa impostazione spiega perché che gli economisti austriaci siano interessati a studiare il concetto dinamico di concorrenza (inteso come processo di rivalità), mentre gli economisti neoclassici si concentrano esclusivamente sui modelli di equilibrio proprî della statica comparativa (concorrenza ‘perfetta’, monopolio, concorrenza ‘imperfetta’ o monopolistica). Per gli Austriaci, pertanto, non ha senso la costruzione di una scienza economica sulla base di un modello di equilibrio nel quale tutte le informazioni rilevanti per costruire le corrispondenti funzioni di offerta e di domanda siano “date”. Al contrario, gli Austriaci preferiscono studiare il processo di mercato, il quale, eventualmente, tende ad un equilibrio che tuttavia, in ultima istanza, non si raggiunge mai.


Citazione:
Le riserve in oro non hanno nulla da spartire con il gold standard. Il gold standard prevede che si emetta moneta in base all'oro che hai. Fuori dal gold standard l'emisione di moneta è indipendente dalla quantità di oro o di altri metalli preziosi o di merci possedute


No, nel gold standard la moneta è l'oro.

Se emetti moneta in base a una riserva , che in quanto riserva è meno del totale, allora sei in bancarotta.

Ashoka
Inviato il: 12/6/2006 14:06
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      Fotogian
Re: Money from nothing
#312
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Nel gold standard si usavano banconote e non l'oro e si emetteva moneta in base a multipli della quantità di oro posseduta.

Huerta è un esponente della scuola von Mises.... moderno come un dinosauro
Inviato il: 12/6/2006 14:12
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  •  Ashoka
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Re: Money from nothing
#313
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Nel gold standard si usavano banconote e non l'oro e si emetteva moneta in base a multipli della quantità di oro posseduta.


ripeto: è bancarotta quella.

Citazione:
Huerta è un esponente della scuola von Mises.... moderno come un dinosauro


Moderno come Bush lo è rispetto ad Ashoka I della dinastia dei Maurya

Ashoka
Inviato il: 12/6/2006 14:19
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Re: Money from nothing
#314
Ho qualche dubbio
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Ashoka ma qual è il tuo punto di vista sul fatto che

-citazione-[... E l'ovvio risultato di ciò sarà che i prezzi dei beni interessati aumenterà ed il valore di scambio relativo della moneta rispetto ad essi diminuirà in modo speculare. ...]

naaaaa

se c'è libera concorrenza, se in un settori i profitti aumentano, ci entrano nuove imprese, fin quando il profitto diminuisce... e così aumenta la produzione...

allora perchè ci rompono le palle col mercato e la concorrenza? perchè l'impresa più efficiente, con i prezzi più bassi spazza le altre..

Ciao

Nino


Inviato il: 12/6/2006 14:21
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Re: Money from nothing
#315
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Se è bancarotta avrebbero dovuto andare in bancarotta.... e non è successo.

Gli stati emettevano moneta per un certo numero di volte la quantità di oro perchè altrimenti avrebbero avuto poca moneta. Le riserve di oro servivano a regolare i conti con altri paesi.

Il sistema funzionava come le banche che detengono una quota di quello che ricevono e prestano il resto. Riserva frazionaria non bancarotta.

Ognuno può studiare l'economia che vuole. Certo l'economia ai tempi dei dinosauri non è molto utile a capire il mondo attuale, ma forse dietro certe teorie di un tempo (citare i neoclassici contrapposti alla scuola austriaca è come parlare di politica in Italia oggi raccontando di Cavour e il Re che la pensavano diversamente sulla necessità di mandare Garibaldi a unificare l'Italia) c'è nostalgia per il mondo di una volta, in cui taluni avevano privilegi che oggi non hanno +
Inviato il: 12/6/2006 14:27
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Re: Money from nothing
#316
Sono certo di non sapere
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Nel pezzo che ti ho citato (e tradotto) si parla di un ovvio raggiustamento del mercato.

Certamente i prezzi più alti attireranno nuovi imprenditori, etc. etc. ma ci vuole tempo. Non si improvvisa un'attività in tempo zero; questo è anche uno dei motivi per cui l'equilibrio non si raggiunge mai.

Ma la moneta extra i primi possessori l'hanno in mano subito e la spendono nel breve termine. In quel lasso di tempo non è semplicemente possibile che vi sia la produzione extra che tu evochi.. guarda il mercato delle case ad esempio.

In altri casi ancora la moneta extra è finalizzata al finanziamento di gruppi (es. industria militare) dove la concorrenza semplicemente non esiste...

Ashoka
Inviato il: 12/6/2006 14:29
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Re: Money from nothing
#317
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Se è bancarotta avrebbero dovuto andare in bancarotta.... e non è successo.


Dichiarare il dollaro inconvertibile secondo te cos'è stato se non una dichiarazione di bancarotta?

Un piccolo passo per gli USA ma un grande passo per l'umanità?

Ashoka
Inviato il: 12/6/2006 14:32
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Re: Money from nothing
#318
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Le ragioni sono ben altre.

Consiglio di nuovo la lettura di Eichengreen che queste cose le spiega molto bene.

Quel sistema avrebbe potuto funzionare solo a certe condizioni, se si fossero realizzati taluni equilibri che avrebbero reso indifferente detenere oro o dollari. Senza quegli equilibri quando divenne + conveniente avere uno dei due, il sistema crollò. Difendere le parità era troppo oneroso per gli USA e anche inutile

Durante Bretton Woods Keynes capì bene che i meccanismi immaginati per mantenere gli equilibri richiedevano molte più risorse di quelle che gli USA erano disposti a mettere a disposizione.
La sua posizione non prevalse e si creò un sistema debole destinato a crollare.

Di fatto il dollaro era inconvertibile da un pezzo, per la solita ragione: occorreva emettere (per far funzionare l'economia che cresceva) molti dollari e perchè i meccanismi in grado di mantenere la parità delle valute richiedevano interventi degli stati che però si erano dati strumenti leggeri.

In più le grandi fortune accumulate dai paesi petroliferi alimentavano la speculazione con una massa di capitali crescente contro chi poco avrebbero potuto le banche centrali.

Il sistema basato sull'oro era morto da un pezzo, ma non sapendo come crearne uno nuovo (si è imparato strada facendo) se ne è creato uno che è rimasto in piedi per un pò, lasciando poi strada a un sistema di cambi flessibili.
Inviato il: 12/6/2006 14:51
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Re: Money from nothing
#319
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scusa ashoka non riesco a capire come un gold standard coerente (senza rivalutazione dell'oro) possa favorire un aumento della produttività dal momento che se la moneta si rafforza rispetto ai beni prodotti sfavorisce gli investimenti.

x fotogian-........mi spiegheresti cortesemente la tobian tax

x nino.....attendo la rettifica ....
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Inviato il: 12/6/2006 14:56
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Re: Money from nothing
#320
Sono certo di non sapere
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Fotogian

Citazione:
Le ragioni sono ben altre.

Consiglio di nuovo la lettura di Eichengreen che queste cose le spiega molto bene.


così come la crisi del '29 era stata colpa del gold standard....

Timor Citazione:
scusa ashoka non riesco a capire come un gold standard coerente (senza rivalutazione dell'oro) possa favorire un aumento della produttività dal momento che se la moneta si rafforza rispetto ai beni prodotti sfavorisce gli investimenti.


Sfavorisce gli investimenti meno produttivi.

Tu oggi hai 100: Se oggi vendi una bicicletta a 400 ed il costo di fabbricazione è 100.
Tra un anno il prezzo della bicicletta sarà 200 ed il costo di fabbricazione 50.

Che fai? Investi o tieni il capitale?

Ashoka

P.S. Anche se mi vedete online sono AFK a studiare... Platone.. (sigh)
Inviato il: 12/6/2006 15:04
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Re: Money from nothing
#321
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Citazione:
Ma la moneta extra i primi possessori l'hanno in mano subito e la spendono nel breve termine. In quel lasso di tempo non è semplicemente possibile che vi sia la produzione extra che tu evochi.. guarda il mercato delle case ad esempio.


si ok...

ma questo con la politica monetaria...

e se invece i soldi arrivano dalla politica fiscale che li investe in certi settori?

penso che la olitica fiscale sia molto più efficace di quella monetaria
______________________

Citazione:
La speculazione finanziaria (che coinvolge sia banche che imprese) è un cancro che toglie risorse alle attività produttive e aumenta le diseguaglianze sociali


scusa Tirmor, ma quale sarebbe la soluzione? mettere gli interessi zero?

e l'inflazione?

già oggi le banche centrali tengono i tassi mooolto bassi, i tassi reali sono spesso quasi negativi se non negativi, cioè il tasso di sconto

per quei 400 milioni annui al netto delle spese, li possiamo dare tutti allo stato, e chiudiamo il discorso del tasso di sconto

gli interessi bancari?

- questo dipende dal mercato... se le persone comprassero obbligazioni direttamente sul mercato invece che andare in banca, non ci sarebbe l'intermediario che ci mangia su quel poco che può ( per via della concorrenza tra banche )

- se li vuoi a zero, c'è inflazione e trappola di liquidità

- la moneta "senza debito nè riserva, inconvertibile" abbiamo detto entrambi che è una truffa, quindi non si può fare

tu cosa proponi?

io una tassa più alta sugli utili bancari.. tu?
_____________________

Citazione:
pensare di arginarla con la tasse mi sembra insufficiente in un mondo sempre più globalizzato....una probabile conseguenza sarebbe quella di far fuggire i capitali all'estero e di creare conti offshore......


questo è inevitabile con il sistema attuale

io ho proposto livelli minimi di tassazione e redistribuzione a livello internazionale, come bandire il lavoro minorile, le discariche abusive ecc...

sennò dobbiamo chiudere le frontiere dei capitali

Ciao

Nino
Inviato il: 12/6/2006 15:07
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  •  Ulisse86
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Re: Money from nothing
#322
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Timor:Citazione:
non riesco a capire come un gold standard coerente (senza rivalutazione dell'oro) possa favorire un aumento della produttività dal momento che se la moneta si rafforza rispetto ai beni prodotti sfavorisce gli investimenti.


L’essenza della moneta è il peso di oro o argento, ciò significa che si potrebbe ricominciare a considerare questi pesi come le unità di misura e il mezzo per gli scambi monetari. Il gold standard, ben lontano dall’essere un barbarico feticcio o un altro strumento arbitrario del governo, sarebbe capace di fornire una moneta prodotta esclusivamente dal mercato e sul mercato e non soggetta alle tendenze inflazionistiche e ridistributive di un governo coercitivo. Avere una moneta sana e non governativa significa vivere in un mondo in cui i prezzi e i costi diminuiscono all’aumentare della produttività.
Inviato il: 12/6/2006 15:19
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Re: Money from nothing
#323
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Citazione:
e se invece i soldi arrivano dalla politica fiscale che li investe in certi settori?


stai chiedendo che sia lo stato a investire in determinati settori....e come acquisendo o finanziando?....e finanziando come?....ucci ucci sento puzza di collusione.....come Lunardi e tantri altri ci insegnano

Per il resto concordo con tutto il ragionamento.....e ammetto che non ho soluzioni, tutto mi appare ormai troppo inestricabilmente intrecciato (e la figura che si vede nella tela non è proprio un gran bel vedere) tanto che un'azione da una parte determinerebbe un'immediata e facile reazione adattativa dall'altra visto che ormai il sistema è globale.....un controllo dovrebbe allora avvenire a livello planetario aprendo le porte a orrori ancora peggiori

Citazione:
o una tassa più alta sugli utili bancari.. tu?


Be anche la tassazione su tuttle rendite finanziare come già detto...con la nota fuga.......aspetto la spiegazione della tobian tax

Citazione:
'intermediario che ci mangia su quel poco che può ( per via della concorrenza tra banche )


Non sono proprio mosso a compassione....per me le banche fanno cartello....che dici devo dimostrarlo in procura. ?

E cmq vorrei sottolineare una cosa scontata....che in una politica aziendale avere pochi utili non significa necessariamente una cattiva produttività.....significa che si è deciso di utilizzare il ricavato per coprire aumenti di spesa (stipendi, premi etc..macchinari) o investimenti..
in fondo gli utili servono solo ad aziende già indebitate (con azioni o obbligazioni)
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Re: Money from nothing
#324
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Citazione:
Sfavorisce gli investimenti meno produttivi.


I meno sicuri vuoi dire....che non è detto siano i meno produttivi.
Inoltre le banche farebbero difficoltà a esporsi se non chiedendo forti interessi, e magari si esporrebbero sempre con quei gruppi che agiscono in regime di monopolio o oligopolio per avere reddito garantito, oppure si espongo con grandi gruppi che falliscono...con crollo stile 29
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Inviato il: 12/6/2006 15:43
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Re: Money from nothing
#325
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Fotogian, riguardo al Gold Standard:
Citazione:
Difendere le parità era troppo oneroso per gli USA


Se era troppo oneroso probabilmente ci sarà stata qualche malagestione suppongo?
E se si, è più facile creare un po' di danaro dal nulla piuttosto che risolvere i problemi, giusto?

Citazione:
e anche inutile

Inutile? Forse meglio dire impossibile.

Pensa che bello se io mi intestassi 4 o 5 mutui e quando la banca mi chiede di pagare le rate gli dicessi: Suvvia, è inutile che vi paghi! Fatemi stampare un po' di moneta così vi pago subito.

Dusty
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Inviato il: 12/6/2006 15:49
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Re: Money from nothing
#326
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Tobin era un economista americano ormai morto che propose una tassa su certi tipi di investimenti speculativi.
La premessa è che in giro per il mondo esiste una grandissima massa di capitali pronti a gettarsi su azioni, monete ecc per specularci. L'enorme massa se arriva in breve tempo sul mercato è in grado di modificarne i valori facendo avverare la previsione dell'andamento in una certa direzione (alla fine degli anni '90 Soros scommise sul crollo di alcune monete specie asiatiche e la speculazione che ne derivò fece crollare davvero quelle monete, riducendo a zero la probabilità che non avvenisse il crolo). Resta poco tempo e poi se ne va alla ricerca di qualcos'altro su cui speculare, lasciando macerie (monete o azioni crollate) con effetti che si ripercuoto (insegna Stiglitz) sull'economia reale, perchè di fronte a certi crolli gli investimenti stranieri fanno dietrofront e nei paesi colpiti crollano PIL, occupazione, reddito.
Per scoraggiare queste manovre bisognerebbe -disse Tobin- tassare questo genere di interventi che hanno caratteristiche ben precise (durata, provenienza dei capitali...) attraverso un'imposta che colpisce solo in taluni casi certe operazioni di borsa. Non importa dove siano i capitali, perchè li tassi quando si presentano su un certo mercato.

Inviato il: 12/6/2006 16:28
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Re: Money from nothing
#327
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Sul gold standard non bisogna lasciarsi ingananre guardando il meccanismo e non il fine perseguito dal meccanismo.

Per capirci se io parlo di un motore posso discutere a lungo sugli aspetti tecnici, ma quello che conta davvero è quanta potenza ha, quanto consuma ecc mentre importa poco se i pistoni sono tanti o pochi o com'è fatto il radiatore.

Cipolla (storico dell'economia tra i più bravi) scrive che è costante nell'antichità la penuria di monete di piccolo taglio, segno che quando si usava l'oro e/o l'argento questo già non bastava a soddisfare le esigenze come mezzo di pagamento.

Figuriamoci in economie, come quelle dello scorso secolo che sono cresciute moltissimo.
L'equazione di Fischer MV=PQ dove PQ= prezzo x quantità, cioè = PIL (grossolanamente) M=moneta e V=velocità (costante) di circolazione della moneta, dice che se PQ aumenta anche M deve aumentare.

Questo significa che se il PIL aumenta e se non si vogliono avere tensioni sui prezzi che poi deprimono le quantità prodotte, M deve aumentare.

Ma non è possibile far aumentare di conseguenza la quantità di oro o metallo prezioso, che dipende dalla produzione delle miniere.

Allora per soddisfare la domanda di moneta occorre separare l'offerta di moneta dall'offerta di un bene preciso (l'oro)

Il fatto che tutte le monete fossero, fino a un certo punto, collegate all'oro secondo un certo tasso di cambio le rendeva convertibili secondo parità fisse.
Il presenta di surplus o deficit commerciali l'oro si spostava tra i paesi e questo aveva effetti sui prezzi e di conseguenza sulle quantità prodotte.
Per esempio un surplus commerciale implicava afflusso di oro, si emetteva + moneta, i prezzi aumentavano e questo riduceva il surplus, mentre nel paese in deficit succedeva che i prezzi diminuivano e questo riduceva il deficit.


Quando questo meccanismo di correzione dei surplus/deficit attraverso modifiche dei prezzi non è stato + accettabile sul piano sociale si è ricorsi a modifiche della parità tra una certa moneta e l'oro. Ciò implicava però una serie di reazioni di altre monete ed effetti negativi sulle economie.

Con Bretton Woods si cerca di mantenere certe parità tra monete e si usa il dollaro come moneta internazionale, agganciata all'oro. Questo richiedeva una serie di condizioni che non si sono verificate e che poi hanno spinto gli USA a slegare l'oro dal dollaro e a passare ai cambi flessibili

Quello che si deve capire è che se tutti avessero chiesto di covnertire i dollari in oro l'oro non sarebbe bastato. La convertibilità era possibile solo per una piccola percentuale di dollari e solo se si fossero verificate le condizioni inizialmente previste.

Quindi o si rinunciava alla convertibilità (esistente solo sulla carta e destinata a garantire cambi fissi tra le monete) e alla parità tra monete o si sarebbe dovuto ridurre il numero dei dollari in circolazione, caudando una catastrofe economica mondiale. Dire che gli USA non sono stati di parola o cose simili è dire una cosa che non c'entra con il problema: è come discutere delle caratteristiche del motore che tuttavia non influiscono sulle sue prestazioni

In definitiva l'atto del 1971 segna l'impossibilità di mantenere cambi fissi. Il costo per avere cambi fissi è troppo alto e si deve cambiare strada

In altri termini tutta la storia del gold standard non è un esercizio di economia fine a se stesso, ma un meccanismo che serviva a render convertibili a tassi fissi le monete e quindi a garantire gli scambi internazionali
Inviato il: 12/6/2006 17:04
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Re: Money from nothing
#328
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Oltretutto se aumenta la produttività senza che aumenti la moneta in circolazione, i prezzi scenderanno, e le persone cercheranno di posticipare gli acquisti per comprare le merci con meno moneta.

Fatto sta che o i salari nominali sono flessibili ( cosa che non vediamo MAI ) e tutto si aggiusta al ribasso nominalmente, oppure viene tagliata occupazione ( perchè i salari nel breve sono FISSI ) e questo porterà ancora a deprimere ulteriormente i consumi, quindi ancora meno profitti per le imprese e meno investimenti, quindi ancora taglio di occupati, e così via....

e altro che "piena occupazione" e "reddito potenziale"...

Ciao

Nino
Inviato il: 12/6/2006 17:33
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Re: Money from nothing
#329
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Citazione:

Oltretutto se aumenta la produttività senza che aumenti la moneta in circolazione, i prezzi scenderanno, e le persone cercheranno di posticipare gli acquisti per comprare le merci con meno moneta.


Questo può essere uno degli effetti in qualche specifico campo (quale?), ma sicuramente non la norma: se hai fame mangi o aspetti indefinitamente che il prezzo del pane diminuisca?

Inoltre se un certo bene viene comprato di meno perchè il suo prezzo tende a scendere vorrà dire che meno ditte lo produrranno e quindi il prezzo aumenterà, e così via in modo da raggiungere un equilibrio (oscillante).

Del resto siamo abituati tutti i giorni a verificare che il materiale elettronico continua a diminuire di prezzo e contemporaneamente aumenta di qualità (vedi cellulari, computer, software, etc).
Non per questo mi sembra che la gente smetta di comprarlo (anzi) e tantomeno le aziende che lo producono smettano di fare soldi.

Dusty
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Re: Money from nothing
#330
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Cipolla (storico dell'economia tra i più bravi) scrive che è costante nell'antichità la penuria di monete di piccolo taglio, segno che quando si usava l'oro e/o l'argento questo già non bastava a soddisfare le esigenze come mezzo di pagamento.


Casualmente la penuria pecuniae era sempre lamentata dagli imperatori che con quei soldi dovevano pagare le legioni...

Se poi, dopo la quarta di copertina uno legge “le avventure della Lira” potrà scoprire, magno cum gaudio, che c'era così penuria di monetine (i denari) ma i conti si facevano in lire, monete che non esistevano (una lira equivaleva a 240 denari). Queste monetine poi erano state via via coniate sempre con meno argento tanto da far sorgere la necessità, per gli scambi tra mercanti di coniare delle altre monete, i “grossi”, che mantennero quasi “intatto” il loro contenuto di metallo prezioso nel tempo.

Da notare anche che tra “grossi” di diverse provenienze la parità fosse sul contenuto d'argento (o di oro, quando si iniziarono a coniare monete d'oro) e che il cambio tra “grosso” e “piccolo” variasse a seconda dei contenuti metallici.

Circolavano anche note di banco le quali però dovevano essere “saldate” durante le fiere monetarie e, sino al '600, ogni tre mesi questi mercanti-banchieri si trovavano alle fiere e saldavano le note.

Poi si inventò il prestito a ricorsa (ovvero tu non dovevi restituire il debito ma lo rinnovavi e pagavi solo gli interessi), vedi i Genovesi con la Spagna... ovviamente questo “prestito” valeva solo verso qualcuno (chissà a cosa servivano....)

Et voilà, ancora una volta, chi lamentava allora, lamenta oggi e lamenterà sempre, penuria pecuniae? I governi..

Citazione:

L'equazione di Fischer MV=PQ dove PQ= prezzo x quantità, cioè = PIL (grossolanamente) M=moneta e V=velocità (costante) di circolazione della moneta, dice che se PQ aumenta anche M deve aumentare.


E non si capisce perché V debba essere costante mentre tutto il resto varia, perché il PIL debba dipendere da variabili monetarie e non dai beni/servizi prodotti, e perché se invece aumenta Q e quindi aumenta l'offerta di beni, a parità di domanda, P debba rimanere costante... (poi guardi la realtà e vedi che addirittura aumenta!).

Ed allora l'operaio che vede il suo rinnovo salariale da metalmeccanico ogni 3 anni, se va bene, si sente un tantinello preso per il culo.

Citazione:
Questo significa che se il PIL aumenta e se non si vogliono avere tensioni sui prezzi che poi deprimono le quantità prodotte, M deve aumentare.


Ovvero, per dirla alla Keynes, truffando i lavoratori

Citazione:
Ma non è possibile far aumentare di conseguenza la quantità di oro o metallo prezioso, che dipende dalla produzione delle miniere.


Quindi gli alchimisti che volevano tramutare il piombo in oro nel medioevo in realtà erano economisti che la sapevano lunga?


Citazione:
Allora per soddisfare la domanda di moneta occorre separare l'offerta di moneta dall'offerta di un bene preciso (l'oro)


Per soddisfare la “domanda di moneta” occorre che ci siano risparmi di moneta che costituiscano l'offerta. Non che si fissi un tasso di interesse e poi si stampi tutta la moneta richiesta.

Citazione:
Il fatto che tutte le monete fossero, fino a un certo punto, collegate all'oro secondo un certo tasso di cambio le rendeva convertibili secondo parità fisse.


Quindi un ingenuo potrebbe dire: se sono convertibili è perché sono equivalenti. Ma già allora non era così per via delle riserve...

Citazione:
Quando questo meccanismo di correzione dei surplus/deficit attraverso modifiche dei prezzi non è stato + accettabile sul piano sociale si è ricorsi a modifiche della parità tra una certa moneta e l'oro. Ciò implicava però una serie di reazioni di altre monete ed effetti negativi sulle economie.


Casualmente è capitato in mezzo ad una guerra mondiale... strano eh?
Poi si è costruito un bel sistema in cui una moneta a caso, la sterlina, non ha esattamente seguito questo meccanismo di surplus/deficit vero?

Citazione:
Con Bretton Woods si cerca di mantenere certe parità tra monete e si usa il dollaro come moneta internazionale, agganciata all'oro. Questo richiedeva una serie di condizioni che non si sono verificate


Ovvero che non si truffasse stampando dollari quando non c'era oro...
Citazione:

e che poi hanno spinto gli USA a slegare l'oro dal dollaro e a passare ai cambi flessibili


ovvero dichiarare bancarotta.

Citazione:
Quello che si deve capire è che se tutti avessero chiesto di covnertire i dollari in oro l'oro non sarebbe bastato. La convertibilità era possibile solo per una piccola percentuale di dollari e solo se si fossero verificate le condizioni inizialmente previste. /quote]

Ovvero se tutti i governi avessero rispettato le regole.. casualmente non capitò

[quoet]Quindi o si rinunciava alla convertibilità (esistente solo sulla carta e destinata a garantire cambi fissi tra le monete) e alla parità tra monete o si sarebbe dovuto ridurre il numero dei dollari in circolazione, caudando una catastrofe economica mondiale. Dire che gli USA non sono stati di parola o cose simili è dire una cosa che non c'entra con il problema: è come discutere delle caratteristiche del motore che tuttavia non influiscono sulle sue prestazioni


O come dire che s', Moggi metteva gli arbitri che voleva a dirigere la Juventus, ma nonostante ciò il calcio è sano.

Citazione:
In definitiva l'atto del 1971 segna l'impossibilità di mantenere cambi fissi. Il costo per avere cambi fissi è troppo alto e si deve cambiare strada


Troppo alto per chi? Per i governi che non possono stampare carta straccia e pagarsi beni e servizi?

Citazione:
In altri termini tutta la storia del gold standard non è un esercizio di economia fine a se stesso, ma un meccanismo che serviva a render convertibili a tassi fissi le monete e quindi a garantire gli scambi internazionali


No, il gold standard vuol dire che se il dollaro equivale a 1/35 di oncia d'oro la moneta è l'oro ed il dollaro è un peso, e così via per tutte le monete.

***

Citazione:
Tobin era un economista americano ormai morto che propose una tassa su certi tipi di investimenti speculativi.
La premessa è che in giro per il mondo esiste una grandissima massa di capitali pronti a gettarsi su azioni, monete ecc per specularci. L'enorme massa se arriva in breve tempo sul mercato è in grado di modificarne i valori facendo avverare la previsione dell'andamento in una certa direzione (alla fine degli anni '90 Soros scommise sul crollo di alcune monete specie asiatiche e la speculazione che ne derivò fece crollare davvero quelle monete, riducendo a zero la probabilità che non avvenisse il crolo)


Peccato che, fino a 5 minuti fa, ci fosse penuria di moneta e di capitale.... ora invece sono diventati una grandissima massa...

E' strano poi che Soros condivida le idee di quello Stiglitz che hai citato più volte eh?

Ovviamente il fatto che, se una moneta è un peso d'oro o di argento o di un altro metallo questo non possa accadere passa in secondo piano...

Meglio mettere una bella tassa, magari destinarne gli introiti all'ONU (come si vuole fare) in modo che posa migliorare il mondo (Evviva!)

Ashoka
Inviato il: 12/6/2006 18:38
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