Re: SCAPAC 4 - Omeopatia

Inviato da  gandalf il 4/10/2009 21:58:11
Citazione:

Red_Knight ha scritto:
Non è che per una volta che il CICAP fa il suo dovere siccome si chiama CICAP allora è vero il contrario di quel che dice.

Citazione:
abbiamo visto che tra le due provette, una diluita a 10 alla terza ed una a 10 alla nona, c'era uno scambio di informazioni


Cosa vuol dire?


E quale sarebbe il suo dovere? Dire che ciò che non si può dimostrare incontrovertibilimente non è vero e non esiste?
A parte il fatto che la scienza e il metodo scientifico sono eminentemente ipotetici e la "verità scientifica" è un'approssimazione della realtà che ne riduce la complessità per agevolarne la comprensibilità, trovo davvero insopportabile da parte di questa associazione il loro cercare di ridurre il tutto a un fatto di "scientificità", "replicabilità", "dimostrabilità". E' ovvio che possano esistere (ed esistono!!) fenomeni che il nostro apparato scientifico-tecnologico non è ancora in grado di analizzare, di comprendere e di riprodurre, ciò non significa di per se che non possano esistere e derogare dalle regole e leggi finora conosciute... Sarebbe come chiedere a un uomo di Neanderthal di dimostrare che la terra ruota intorno al sole... Per il suo sviluppo scientifico tale dimostrazione è impossibile, ma ciò non toglie che la terra ruoti effettivamente intorno al sole....

Questa gente è convinta che oggi si sia al limite della scienza, che tutto sia dimostrato e dimostrabile e che quello che non lo è è fandonia, trucco, magia, inganno.... Che povertà di analisi, che supponenza, che estrema povertà di vedute e sopravvalutazione delle nostre attuali conoscenze….

Venendo al “Cosa vuol dire?” direi che quella frase è direttamente riconducibile alle particelle “entangled” della meccanica quantistica e al concetto di “non località”.
Per la fisica di Newton (ma anche di Einstein) una forza o un’azione praticata su una particella non ha effetto su una particella lontana: queste forze e azioni hanno un effetto locale. Ora in meccanica quantistica è stato SPERIMENTATO e DIMOSTRATO che una azione su una particella che sia prima stata posta a contatto con un'altra mantiene con essa un legame (enteglement appunto) non locale, ovvero nel momento in cui si pratica una azione su una di queste due particelle tale azione ha influenza diretta sull’altra, a prescindere da quanto distante essa si trovi dalla prima…

Per tornare all’omeopatia questo significa che il contatto delle particelle dei rimedi “diluiti” e “dinamizzati” secondo il metodo omeopatico col principio attivo creano un “contatto” non locale e una interazione elettromagnetica anche a diluizioni che superano il tanto sbandierato numero di Avogadro… Significa che nel contatto dell’acqua con una sostanza, l’acqua mantiene “memoria” della sostanza e ne rimane in qualche modo “collegata” e “influenzata” (consiglio i libri e le foto di Masaru Emoto).

Mi sembra un bel passo in avanti per comprendere e spiegare gli effetti dell’omeopatia che, a questo punto, andrebbero aldilà del puro effetto placebo con buona pace del CICAP

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