Re: Corrado Malanga

Inviato da  alroc il 18/9/2012 20:00:02
Semplicemente perchè il tempo non esiste, è un'illusione dell'ologramma in cui siamo immersi.
Il presente passato e futuro è "scritto" come se fosse presente in un cd. Pensa a un brano musicale è già tutto lì, nel cd, non devi fare altro che ascoltarlo con il tuo lettore multimediale.
Il nostro cervello è il lettore multimediale dell'ologramma in cui siamo immersi, solo che a differenza dei cd noi, come coscienza (libero arbitrio), possiamo modificare il corso del tracciato.
Il tempo non esiste perchè al di fuori della realtà che concepiamo attraverso il lettore-cervello, non c'è un divenire delle cose in passato, presente e futuro. Noi viviamo l'illusione dello scorrere degli avvenimenti perchè abbiamo uno strumento che ce lo fa vedere così (il cervello). Un po' come l'illusione del movimento nei film. E' il cervello che interpreta i fotogrammi come movimento, ma sappiamo che non è così.

L'energia di cui siamo composti, definita anima per convenzione, è al centro di tutti i suoi contenitori spalmati nel tempo.

Anima non ha tempo, non sa cos'è, perchè dal suo punto di vista il tempo è solo un modo che hanno i suoi contenitori di interpretare l'ologramma, lei si trova sia dentro ognuno dei suoi contenitori, sia fuori dalla matrix. Quando Anima compie una scelta piuttosto che un'altra, cambia la vita di tutti i contenitori, non solo in quella in cui ha operato la scelta.

La non località delle particelle è spiegata tramite la teoria di Bohm, l'ologramma non può essere diviso. Ogni singolo fotogramma di un'immagine olografica non può essere analizzata in parti perchè se la dividi, essa si mostrerà all'osservatore come come immagine identica a quella da cui deriva, solo che sarà di dimensioni più piccole (frattale per intenderci). Il tempo in questo caso si comporta allo stesso modo, se cambi una cosa nel presente, la cambi anche nel passato e nel futuro perchè non esiste divisione tra le cose, tutte comunicano identicamente all'unisono (non località) e in tutte le grandezze (frattale).
"Genesi III" vale la pena di leggerlo perché parla proprio del ruolo dell'ossevatore, dell'aspetto delle particelle in base a come si presentano se in forma di onda o di particella. Sono intuizioni geniali e andrebbero conosciute secondo il mio modesto parere.

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