Re: Nuovo articolo "boomerang" di Attivissimo sull'11/9

Inviato da  piedone70 il 10/2/2014 16:02:57
@vuotorosso

cerco di spiegare...

tua domanda, citazione:

come é possibile, dall'analisi dell'1 percento delle colonne di core e del 3 percento degli altri pezzi di struttura, dare delle precise indicazioni su cosa sia accaduto ai "restanti" pezzi interessati dagli incendi che non sono stati analizzati (il perché e il come non ci importa) e giungere alla conclusione che quelle parti siano state esposte a temperature che ne hanno provocato la "snervatura"?

ma infatti...
non mi risulta che da QUELLE ANALISI LI' siano partite le conclusioni riguardo alle zone dove l'acciaio è stato sottoposto a snervatura.
Anzi, siete VOI come ho già detto, che avete usato quelle conclusioni lì, peraltro dedotte da un campione ridottissimo, per indicare che SICURAMENTE LE TEMPERATURE NON CI SONO STATE.

tua domanda, citazione:

Vorrei proprio capire quale sia il passaggio logico che permette di " trasferire" a tutta la struttura interessata dagli incendi, il risultato di un analisi così ridotta, oltretutto nemmeno fatta a campione e stabilire che la restante struttura ha ceduto per le elevate temperature.

ma infatti... e ripeto...
portami un link di una sola riga dove questo è stato fatto (dal NIST e da me...)

Forse non hai capito bene, ma da QUELLE ANALISI LI', proprio NESSUNO (a parte VOI naturalmente) si è "allacciato" per "trarre un qualunque tipo di conclusioni" riguardo le temperature raggiunte dall'acciaio nei piani interessati da incendio.
(NOTA BENE: nè verso una direzione (ad es.: si sono superati 1000°), ma nemmeno nell'altra (ad es.: al massimo ci sono stati 200°)

E' stato solo semplicemente detto (e ribadito per i più pignoli) che in quel ridotto (e ridicolo) campione non vi era traccia di temperature "critiche", SOLO QUELLO!

se non ti è chiaro adesso...

Una stima accurata delle temperature raggiunte e del grado di indebolimento dell'acciaio, è stata fatta (dal NIST) con la "semplice" osservazione dei video (ufficiali e non) ripresi durante gli eventi.
Sono stati osservati i tempi, la durata delle fiamme, la loro estensione, la loro evoluzione, i loro spostamenti, e tutti questi dati sono stati elaborati in diverse simulazioni che chiunque abbia voglia potrà trovare nelle sezioni 1-5 e 1-6 del rapporto finale.

Tanto, per chi non lo sapesse ancora, tutto il mondo ormai conosce (riguardo ad un "semplice incendio da ufficio") il modo di propagazione, le temperature che si sviluppano e il grado di assorbimento di queste ultime da parte della struttura, dati i materiali che la compongono.


questi sono fatti e, sempre per chi ne avesse voglia e tempo, accetto smentite...

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