Re: Cambio di marcia o marcia indietro??

Inviato da  Redazione il 2/7/2006 9:51:14
GANDALF: E' possibile che tu non abbia accesso al computer durante il week-end, e quindi completo comunque la mia risposta, per non lasciare il discorso monco troppo a lungo.

Supponendo che tu abbia letto con attenzione la mia risposta punto-per-punto a Paolo, ti faccio una domanda.

Quando Attivissimo, nella sua "recensione" …

A - Nove volte su dieci insinua da parte mia un intento fuorviante o malizioso, mentre risulta che alla fine era lui a distorcere volutamente il senso delle mie frasi, fingendo infantilmente di non capire nemmeno la cose più banali.

B - Dopo aver "scoperto" il numero di coda sbagliato, si affretta a urlare al mondo "Quanto ci si può fidare di un documentario che non controlla neppure se le foto-scoop che ci mostra sono dell'aereo vero o di un altro che gli somiglia?" senza nemmeno accorgersi che la foto precedente è quella dell'aereo giusto (e che quindi si tratta al massimo di aver fatto confusione, ma non certo di non conoscere il numero corretto).

C - Corre ad affiggere sui muri di arcoiris, dove il film sta venendo scaricato da migliaia di persone, un messaggio del tipo "attenzione che è tutto una bufala", quando io non ho ancora nemmeno potuto rispondere alle sue obiezioni.

… secondo te intende davvero "dare una mano a correggere gli errori", o vuole vedere il film sputtanato ad ogni costo, e con qualunque mezzo?

E' la differenza fra buonafede e malafede, Gandalf, e qui non c'è via di mezzo. O agisci nell'una, o agisci nell'altra.

Non so che opinione abbia tu, ma io qui propendo decisamernte per la seconda (anche perchè ho tutta un'altra serie di elementi che me lo conferma, e che non rendo pubblici solo perchè non sono fatto come Attivissimo). Ma tu stesso, se hai seguito dall'inizio alla fine, avrai notato altre perle preziose uscire dalla sua collana.

Con una persona del genere quindi, e visto soprattutto le intenzioni che ha, non puoi assolutamente permetterti il lusso di giocare la partita in punta di fioretto: Attivissimo è talmente mellifluo, talmente ambiguo, talmente poco dignitoso, talmente APPICCICOSO, nel suo modo di ragionare, che se scendi al suo livello davvero rischi di restarci intrappolato per dei mesi.

Ecco quindi la scelta meno elegante se vuoi, ma necessaria - che avevo anche chiaramente annunciato, fra le altre cose - di giocare a mani nude, e senza stare a guardare troppo per il sottile.

Sarà un caso, ma oggi chi ha perso tutta la credibilità, a mio parere, è proprio Attivissimo. Un debunker è come un parassita, nel senso che vive solo di luce riflessa, e se tu riesci a dimostrare - come io credo di aver fatto - che è lui per primo a non applicare i criteri rigorosi che pretenderebbe da tutti gli altri, che cosa resta di un debunker, se non una patetica carcassa vuota?

Non è poco come risultato, Gandalf, credimi.

Mentre ti posso garantire che se non avessi agito così, oggi Paolo sarebbe ancora qui a tenere banco con i suoi trucchetti da imbonitore di paese, rallentando il viaggio del film e intaccandone ogni giorno di più la reputazione.

L'ho quindi fatto PER il film, caro Gandalf, per togliergli al più presto di dosso quella macchia lurida che Attivissimo cercava disperatamente di appiccicargli, per liberarlo fin dall'inizio da una zavorra che lui ingiustamente cercava in tutti i modi di attaccargli alle caviglie.


Ho fatto bene? Ho fatto male? Controprova non esisterà mai, ma ti posso garantire che lo rifarei mille volte nello stesso identico modo, se non più deciso ancora.


GLI ERRORI DEL FILM - UN EPISODIO SIGNIFICATIVO

Parliamo infatti del film e dei famosi errori, per i quali Attivissimo è riuscito comunque a montare questa ignobile messinscena. Due sere fa ero in diretta con Bologna, e rispondevo alle domande del pubblico, dopo la proiezione. All'inizio c'è stato il solito gelo, poi, dopo un paio di domande, la discussione ha preso quota, e presto ci siamo ritrovati a parlare di tutto: dalla "questione ebraica" all'uso di esplosivi nelle torri, dal fatto che Bush fosse o meno a conoscenza del progetto, a tutto quello che ha fatto Cheney per tenerlo lontano da Washington. Poi ci siamo messi a ragionare sui possibili motivi per l' "abbattimento con buca" di UA93, sulla coincidenza di Cleveland, sulle liste passeggeri vere o finte, e una volta arrivati a Northwoods ci siamo automaticamente ritrovati a parlare degli autoaffondamenti del Maine per la guerra contro la Spagna, del Lusitania per la prima guerra mondiale, di Pearl Harbour per la seconda, di quelli del Golfo del Tonchino per la guerra in Vietnam… insomma, una interessante discussione a tutto campo.

Ad un certo punto è venuto al microfono un nostro iscritto, Felice, che mi ha fatto i complimenti per il film, dicendo che è "davvero un prodotto solido e inattaccabile". A quel punto mi sono sentito in dovere di dire che c'erano alcuni errori, e cosi ho annunciato al pubblico che il numero di coda di UA 93 finisce per 1 e non per due, che la distanza del quadrifoglio dal Pentagono è di 250 metri e non di cinquecento, e che sono stato accusato di aver usato una cronologoia che mi tornava comoda per sostenere la tesi della regia esterna. (Le critiche alla faccenda di Mineta, e a quella di Mc Intyre, le rigetto in pieno, e quindi su quegli argomenti non mi sento di dovere di correggere proprio nulla. Anzi, controaccuso, casomai).

Ho poi detto al pubblico, tanto per chiarire, che l'errore della distanza del quadrifoglio tornava in ogni caso a favore del debunker, mentre per la cronologia io ho semplicemente usato la prima che è stata ufficialmente fornita dalle autorità americane (Attivissimo doveva essere ancora in fasce, in quel periodo, mentre la pagina con il "sospetto di regia esterna" sta nella sezione 9/11 fin dal giorno in cui fu pubblicata). Se poi loro hanno ritenuto di tirarne fuori altre tre diverse - ho aggiunto - non è colpa mia (anzi, forse si sono accorti che dalla prima si vedeva troppo chiaramente il trucco). Fine del discorso.

A quel punto c'è stato, dall'altra parte del filo, una specie di silenzio sconcertato, quasi imbarazzato, come se non avessero capito perchè mai avessi interrotto una discussione cosi interessante per dire quelle cose assolutamente inutili in quel momento.

Se qualcuno di quelli che erano all'auditorium volesse intervenire, sono curioso di sapere cosa davvero è successo in quel momento particolare, ma in ogni caso io stesso ho realizzato in quel momento l'assoluta sproporzione fra gli "errori" del film e quello che invece i film non sbaglia affatto a dire.

Decidi tu, a questo punto, in che cosa vuoi riconoscerti e in cosa no. Io mi sento di aver fatto del mio meglio, nell'interesse collettivo, e di averti dato le spiegazioni che chiedevi con la massima trasparenza e onestà.
Massimo

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