Re: messaggi subliminali sull

Inviato da  Makk il 31/3/2011 18:47:37
Citazione:

Edmondo ha scritto:
Certo sono d'accordo, anche se come dicevo prima scinderei anche artista da genio, poiché ( considerazione personale ) credo che i Veri geni siano molto più rari degli artisti).

Del tutto d'accordo con te.

Ci sono millemila distinguo possibili nella scala graduata che và da "artigiano" a "genio".

Citazione:
spiega come da Bach ( che a seconda del video si accordava gli strumenti a orecchio ) a Wagner ( se non ricordo male colui che " fomentava " i soldati ) la Freqienza perfetta ( la nota LA a 432 hz conseguenza del DO a 256... multiplo di 12 ) sia volutamente "scattata" a 440hz ( disarmonica )

Qui invece per niente.

Bach (come i suoi contemporanei meno noti) aveva delle conoscenze di acustica che noi non ci sognamo. Era più noto come "fabbricante di organi da chiesa" (e virtuoso di organo) che come compositore, il che non significa che piegava le canne a misura, ma che progettava sia il maestoso organo che l'interno della chiesa "ad occhio", dando le istruzioni a carpenteri, fabbri e muratori a colpo sicuro senza tracciare una riga su carta.
Entrava in una sala da musica e diceva "se ti metti in quel punto e io qui possiamo conversare bisbigliando durante un'esecuzione e nessun altro potrà seguire la nostra conversazione né la musica ci disturberà". Solo guardando la sala.

Ma non avrebbe avuto nessun problema a stirare gli strumenti a 440Hz, come non ne ha avute a "deturpare" la scala naturale in favore della più verstaile scala temperata.

E questo ci porta a che non c'è nessuna "nazistificazione" del LA. I musicisti fanno quello che ritengono adeguato alla musica che hanno in testa e ai tempi che vivono.

La tecnica di stirare gli strumenti per farli strillare era comune già nel rinascimento ('500). Serviva più potenza per suonare all'aperto e si facevano strillare di più gli strumenti.
Ai tempi di Bach ('700) esisteva il "Kammertone" e il "Chortone", il delicato "tono da camera" a 412Hz e il possente "tono da coro" (o da chiesa) a 432.
E ancora più strillato era il tono dei trombettieri e banditori pubblici (che non aveva nome perché era "musica da poco", non nobile né religiosa).

Ai tempi di Wagner si rese necessario prendere atto di una tendenza storica e stratificata.

Fin dal secolo precedente (Mozart, fine '700) le città erano avviate a diventare metropoli, nasceva lo stato moderno, le strade erano selciate e non più in terra battuta. I carri con le ruote fasciate di ferro rombavano sul porfido. Quel rumore profondo e chiassoso (prima riservato a tuoni e cannonate) era diventato parte del panorama sonoro.
Ecco che compariva il contrabbasso, strumento bassissimo inventato nel '600 ma mai entrato in uso, fino ad allora. Perché le "orecchie" del pubblico non erano pronte.
Compariva il potente pianoforte a sostituire il gentile clavicembalo. Le orchestre aumentavano di organico. I solisti rischiavano di essere sommersi nel nuovo suono: e allora flauti, oboi e clarinetti si facevano in durissimo, stridulo ma potente ebano invece che in bosso o legno di rosa. I flauti dolci, già principi della musica da camera, si estinguevano.

Tutti suonavano più forte. Le sale da concerto diventavano più grandi (e pubbliche, non più solo deliziose salette di castelli e vescovadi).

Arrivati al romanticismo (Beethoven, Brahms) c'era un baillamme di "toni" diversi. Berlioz introdusse un CANNONE a salve in una sua opera e i suoi 120 (!!) orchestrali ululavano la modernità.

C'era semplicemente BISOGNO di mettersi d'accordo. E su una tonalità adeguata ai tempi.

Ecco i 440Hz. Arrivati anche in ritardo, come convenzione, a fine '800 ma già in uso dappertutto.

Nessun complotto fascistoide.
(Anche perché Wagner morì mezzo secolo prima del nazismo)

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