Re: Ma scusate...

Inviato da  roberto55 il 29/1/2007 15:22:03
Ciao, Roxib.

E’ vero…
Sono andato a rileggere la tua domanda e tu – in effetti – mi domandavi di “Scie”, senza specificare se chimiche o di condensa.

Sono stato io a dare “per scontato” che tu ti riferissi a Scie di condensa, e ce l’ho aggiunto io…
Forse perché sono le uniche di cui, per ora, riconosco l’esistenza…
Non so… mi viene difficile associare la parola “chimiche” alla parola “scie”…
50 anni d’abitudine a pensare in un certo modo non si possono stravolgere così, d’acchito…

Comunque… devo pensarci su, in effetti…
Tu hai detto “scie” e l’associazione con “di condensa” mi è venuta naturale, spontanea, priva di mediazione…
Forse c’è qualcosa di profondo in questo, sul quale devo meditare…

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Per venire allo specifico del tuo ultimo post.

Io non capisco, però, perché tu debba dare per scontato che gli aerei che rilasciano queste scie non percorrano le aerovie civili e dunque non possano essere aerei di linea.

Non concordo con te sul fatto che debbano per forza essere aerei militari, almeno in generale.

Ieri, domenica, nel cielo sopra Milano, avrò contato non so quante decine di scie. Giuro: decine e decine per tutto il giorno.
Un paio le ho viste persino di notte, al chiarore della luna.

Ebbene… secondo me: tutte normalissime Scie di condensazione, lasciate dai soliti aerei di linea che alla solita ora percorrono le solite aerovie a quote elevatissime (... non vedi l'aereo: vedi solo il puntino).

Osservo il cielo da mesi, ormai.
E – a meno che io non viva in una piccola oasi serena e che su Milano queste operazioni d’irrorazione chimica non avvengano – quel che da mesi osservo, quando le condizioni meteo lo consentono, sono sempre le stesse scie che si ripetono giorno dopo giorno nelle stesse porzioni di cielo e alla stessa ora.

E’ ovvio: io vedo il cielo sopra Milano e non so cosa accada altrove… ma quel che vedo a Milano è quel che ti ho appena riportato.

Non so se ci sono dati disponibili e consultabili che riferiscano di eventuali incrementi del traffico militare.
Non ne ho la minima idea…

Quando uso frasi come "sorvoli militari, normalissimi sorvoli militari, quotidiani, di routine", lo faccio perché – da persona che vive in Italia e non sulla Luna – so che le basi dell’aeronautica militare non tengono gli aerei a terra ma svolgono una quotidiana “normalissima e di routine” attività di addestramento.

E di nuovo si ritorna al mio discorso di prima.

Io vivo a Milano… e sopra una grande città non si svolgono certo esercitazioni militari.
Per cui… gli aerei militari di cui parli tu… “tanti, bassi e frequenti”, io non li vedo.

Lo scenario che descrivi tu è molto simile a quello descritto da Yarebon… quello che mi aveva portato a supporre che il traffico che aveva osservato nella sua zona il 22 gennaio potesse riferirsi ad operazioni di addestramento militare.

Ma era solo una supposizione, la mia. Una semplice e persin banale supposizione.
Ora… nelle tue parole, la mia ipotesi sembrerebbe trovare una conferma.

Sul fatto che questi sorvoli possano provocare inquinamento e sul fatto che di questo, sì, ci sarebbe da preoccuparsi… su questo mi trovi perfettamente d’accordo.
Come sul fatto che anche il traffico civile possa provocare un inquinamento che sarebbe doveroso studiare per valutarne gli eventuali effetti di ricaduta.

Ma tutto questo… con le “Scie chimiche” ha ben poco a che fare…

O ancora una volta, Roxib, non ho compreso appieno il senso della tua domanda?...

roberto

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