Re: Ma scusate...

Inviato da  Blizzard il 29/1/2007 1:49:29
Citazione:

argon ha scritto:


si ma non dimentichiamoci che la temperatura non è l'unico fattore... Qualche pagina fa ho piazzato un filamato di aerei in SIBERIA ad ALTA QUOTA.. zero scie
anche le automobili di inverno buttano fuori un po' di scie se vogliamo a quota minima... ma ninete cirri ;)


Ciao Argon, ti devo un po’di risposte.
Allora, partiamo dal video dell’aereo in Russia.
Innanzitutto non si capisce a che quota sia l’aereo, ma, a qualunque quota sia, evidentemente non ci sono le condizioni di temperatura e umidità affinché si formi la scia; non è che in Russia ci sono sempre
Oltretutto dubito fortemente che l’aereo che vediamo in volo sia lo stesso che vediamo sulla pista in mezzo alla neve, sono certamente immagini riprese in tempi diversi e poi montate assieme.
Ma, a prescindere da ciò, non capisco proprio cosa si voglia dimostrare con questo video se non che l’autore dice un bel po’ di inesattezze.
Se dovessi assegnare un punto per ogni affermazione errata dell’avversario direi:
Straker vs Maggiore Guidi : 0 – 4 (con ammonizione di Straker per simulazione).


Citazione:
da questo foto fatta in un'altra angolazione (10 metri più in là) sempre alle 16:00 si vede che è la famosa nuvola di Fantozzi


Riguardo la nuvoletta di Fantozzi. Quelli sono altostrati, o forse altocumuli, dalla foto non si capisce bene, ma la sostanza non cambia.
Questo è un altro paradosso della teoria delle scie chimiche… Se in cielo vediamo una scia e una nuvola automaticamente si pensa che la nuvola sia figlia della scia.
Si confonde la causa con l’effetto.
Tutte le nuvole, a qualunque quota e di qualunque forma, rispondono allo stesso criterio di formazione: vapore in eccesso che condensa. Esattamente il criterio cui rispondono anche le scie.
Quindi nuvole e scie (persistenti) sono sorelle, figlie dello stesso padre (vapore in eccesso)
Ho letto interventi in cui si afferma che con le scie si attaccano i fronti nuvolosi per distruggerli, altri in cui si mostrano le scie della mattina e il cielo coperto da altostrati la sera, attribuendone la responsabilità alle scie. Queste sono, in realtà, le prove più evidenti che le scie persistenti si formano laddove c’è alta umidità.
Infatti le scie sono spesso un indicatore di un fronte caldo in arrivo, e per questo le vediamo spesso alla destra dei fronti nuvolosi nelle immagini sat, e per questo spesso vediamo in cielo prima le scie, poi i cirri, poi i cirrostrati, poi gli altostrati.
Guarda questa immagine:





Rappresenta un fronte caldo in sezione.
L’aria calda, più leggera rispetto a quella fredda, sale gradualmente e apporta vapore dai bassi strati dell’atmosfera verso quelli più alti. La linea obliqua di contrasto tra aria calda e aria fredda lungo la quale si formano le nuvole, si sposta da sinistra verso destra. Se ti trovi davanti al fronte vedrai arrivare sopra la tua testa prima i cirri (Ci), poi i cirrostrati (Cs), poi gli altostrati (As) e così via. Le scie di condensazione rappresentano il primissimo sintomo di un fronte caldo in arrivo, dato che, come abbiamo visto, si formano spesso prima dei cirri perché richiedono meno umidità rispetto a questi ultimi.
Naturalmente questa è una semplificazione, può accadere che il fronte ti prenda di striscio e si formino solo un po’di nubi alte, così come l’umidità in alta quota può aumentare anche per altre ragioni e causare la formazione di scie.
Comunque, in definitiva, è la cosa più normale di questo mondo vedere in sequenza prima dei cirri (e quindi anche delle scie) e poi delle formazioni nuvolose più compatte come cirrostrati, cirrocumuli o altostrati.
Su cosa pensi che si basassero i nostri nonni per cercare di prevedere il tempo sulle loro teste?

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