Re: Scie chimiche- dibattito- Ma scusate...

Inviato da  cagliostro il 18/7/2010 23:16:02
Citazione:

NiHiLaNtH ha scritto:
nel video si vedono spesso 2 scie per motore, ma secondo voi è normale?


Sappiamo che non è normale, ma non lo si può dimostrare.

In riferimento al mio filmato che vi ripropongo
http://www.youtube.com/watch?v=HSWdzZEPTOA
un utente del forum nexus si è chiesto se vi fosse nella letteratura scientifica qualcosa che potesse spiegare il fenomeno ed ha condotto un' ottima ricerca scientifica pervenendo a questo articolo:
http://www.opticsinfobase.org/abstract.cfm?uri=ao-42-3-486
"On the evening of 25 November 1998, a cirrus cloud revealing the pastel colors of the iridescence phenomenon was photographed and studied by a polarization lidar system at the University of Utah Facility for Atmospheric Remote Sensing (FARS). The diffraction of sunlight falling on relatively minute cloud particles, which display spatial gradients in size, is the cause of iridescence. According to the 14-year study of midlatitude cirrus clouds at FARS, cirrus rarely produce even poor iridescent patches, making this particularly long-lived and vivid occurrence unique. In this unusually high (13.2–14.4-km) and cold (−69.7 ° to −75.5°) tropopause-topped cirrus cloud, iridescence was noted from ~6.0° to ~13.5° from the Sun. On the basis of simple diffraction theory, this indicates the presence of particles of 2.5–5.5-μm effective diameter. The linear depolarization ratios of δ = 0.5 measured by the lidar verify that the cloud particles were nonspherical ice crystals. The demonstration that ice clouds can generate iridescence has led to the conclusion that iridescence is rarely seen in midlatitude cirrus clouds because populations of such small particles do not exist for long in the presence of the relatively high water-vapor supersaturations needed for ice-particle nucleation."

Questo è stato il mio commento all'articolo su nexus:

"Cosa ci dicono gli scienziati in parole semplici ?
La sera del 25 novembre 98 abbiamo osservato dei cirri che mostravano il fenomeno dell'iridescenza, il quale si osserva molto raramente, soprattutto così vivido e così persistente, nei cirri a quote più basse. Questi cirri invece, a quote molte alte e molto fredde, esibivano un'iridescenza molto marcata e duratura a 6°-13.5° gradi dal sole. Ora, dicono gli scienziati, la semplice teoria della diffrazione che classicamente spiega il fenomeno dell'iridescenza, ci dice che quei cirri dovevano essere formati da particelle di dimensioni comprese fra 2.5 e 5.5 micron, ed in effetti le strumentazioni hanno confermato che quelle nuvole erano formate da particelle non sferiche di cristalli di ghiaccio. Quindi, concludono gli scienziati, se cristalli di ghiaccio molto piccoli possono determinare fenomeni di iridescenza, il motivo per cui a quote più basse non si osserva mai il fenomeno dell'iridescenza è perchè, a quelle quote, per formarsi i cristalli di ghiaccio hanno bisogno di alte concentrazioni di vapor d'acqua che determinano un rapido accrescimento degli stessi cristalli di ghiaccio una volta formati, i quali finiscono quindi per assumere dimensioni troppo grandi da poter determinare fenomeni di iridescenza.
Ora la domanda che dobbiamo porci è questa: il fenomeno osservato il 23 giugno 2010 ad Ampezzo potrebbe rientrare in un fenomeno simile a quello osservato dagli scienziati di cui si parla all'articolo sopra ?
La mia risposta non solo è negativa, ma riafferma l'anomalia ancor più rafforzata dalle evidenze esplicate nell'articolo, vediamo il perchè in modo molto semplice.
Il fenomeno "cirro iridescente" è stato osservato dagli scienziati la sera del 25 novembre 1998, il fenomeno da me immortalato si è compiuto alle ore 14 del 23 giugno 2010. Gli scienziati infatti parlano di una temperatura che andava dai -70°C a - 75°C, mentre sui cieli del FVG quel 23 giugno a mezzodì la temperatura non superava in assoluto i - 57°C, come si può vedere a questo link
http://weather.uwyo.edu/cgi-bin/sounding?region=europe&TYPE=TEXT%3ALIST&YEAR=2010&MONTH=06&FROM=2312&TO=1612&STNM=16044
Peraltro anche a mezzanotte della notte prima e della notte dopo la situazione non cambiava affatto.
Ma veniamo al punto più importante, che non lascia adito a dubbio.
Gli scienziati affermano con grande precisione che i "cirri iridescenti" sono stati osservati dai 6 ai 13.5 gradi dal Sole. Ed in effetti i fenomeni di iridescenza si osservano molto spesso vicino al sole, tanto che i professionisti fotografi ci ricordano di stare molto attenti quando si cerchi di immortalare questi meravigliosi fenomeni naturali.
Tutt'altro si è verificato per quanto riguarda il fenomeno da me immortalato. Elevazione massima stimata dei cirri rispetto all'osservatore 15°, elevazione del Sole rispetto all'osservatore 67°, ne risulta una distanza angolare fra i due elementi, sole e cirri, rispetto all'osservatore di circa 4 volte più grande rispetto a quella calcolata dagli scienziati per il fenomeno da essi osservato.
Devo dunque concludere che questo ottimo articolo scientifico rafforza ahimè ulteriormente il sospetto di anomalia del fenomeno da me osservato."

In parole povere, la scienza referata aggiunge ulteriore carne al fuoco, confermando che oltre alle finissime goccioline d'acqua il fenomeno diffrattivo da me immortalato ad Ampezzo è stato sicuramente determinato da altri particolati non meglio identificati in grado di determinare fenomeni ottici che si pongono persino al di fuori del comune fenomeno definito iridescenza, come ipotizzato da Nih ed Effeviemme. Stavolta il tutto non fa una piega ! Siamo veramente alla quadratura del cerchio ragazzi !

Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=61&topic_id=2976&post_id=171194