Nuovi mondi - 2

Inviato da  ivan il 18/2/2006 14:29:25
Avevo scritto un articolo (“nuovi mondi”) sui corpi celesti descritti da un'enciclopedia comprata in edicola tempo fa.
Le consclusioni ad una seconda lettura mi sembravano troppo tirate per i capelli, anche nell'ottica delle preoccupanti cronache dei nostri giorni .
Ragion per cui ho rimosso l'articolo anche in accordo con la redazione.
Stamattina son passato per l'edicola sottocasa dove mi avevano conservato l'ultimo numero della rivista Nexus.
La rivista parlava di molte cose interessanti, tra cui il fatto che il morbo di Alzheimer è in realtà un altro tipo di diabete e che esso si correla con l'esposizione all'alluminio (che a questo punto entra pure lui nella famigerata famiglia dei distruttori del sistema endocrino).
Sfogliando la rivista, ad un certo punto trovo un articolo sulla luna di Saturno Mimas e il suo bizzarro mega-cratere (cratere Herschel).
Un rapido giro sulla rete http://www.solarviews.com/eng/mimas.htm ed ecco altri dati su questo corpo celeste.
Da notare che la densità riportata è di 1.17 grammi per centimetro cubico. Mi chiedo di cosa sarà mai fatto visto che la densità media del terreno da noi è di 2 grammi per centimetro cubico. Le rocce poi hanno una densità anche maggiore (esempio: http://www.illasiweb.com/aree/geologia.htm ).
L'articolo si chiedeva quale era l'origine di questi vistosi crateri. L' articolo proseguiva facendo notare che all' aumentare delle dimensioni dei corpi che impattano ad un certo punto, oltre una certa soglia, non si producono crateri, ma semplicemente si verifica la distruzione dei corpi.
Nulla di nuovo, un incidente con l'auto l'abbiamo fatto tutti.
Le conclusioni erano semplici: Citazione:
che cosa significa questo in relazione al cratere Herschel ? ... date le loro attuali dimensioni in rapporto al corpo celeste al quale accedono (cioè il mondo sul quale questi crateri si sono formati), semplicemenet non potrebbe esistere!
O meglio: la dimensione del cratere rapportata alle dimensioni del corpo celeste ... implicherebbe delle dimensioni del corpo impattante tali per cui, qualora un siffatto urto fosse realmente occorso, il corpo impattato non avrebbe retto all collisione”


Le conclusioni dell'articolo erano che questo tipo di crateri (Herchel su Mimas e Stickney su Phobos) non possono derivare da fenomeni da impatto e che quindi bisogna rivalutare altre teorie sulle origini del sistema solare (per esempio: la teoria “arco-voltaiaca” o “elettrica”).

Oppure, visto che due indizi (una densità bizzarra e crateri da impatto anomali) possano diventare una mezza prova, più semplicemente .... bè, è fin troppo ovvio.


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