Re: matrimonio gay, la Francia approva

Inviato da  Red_Knight il 5/2/2013 19:57:55
Citazione:
Gli omosessuali sono stati “ebreizzati” nel senso che, come non è possibile muovere nessun tipo critica a Isreaele/lobby ebraica senza essere tacciati di antisemitismo, oggi non è possibile muovere nessun tipo di critica al movimento gay/ omosessuali in generale senza essere tacciati di omofobia.


Se vuoi critiche al "movimento gay" te ne faccio io: sono la minoranza (non) organizzata nella maniera più stolida e controproducente che la storia ricordi. Questa è una critica per il quale nessuno tranne forse qualche idiota mi darà dell'omofobo (parola che da amante dell'etimologia precisa detesto con tutto me stesso, ma tant'è).
Criticare i gay perché gay però difficilmente può non essere considerato omofobo, così come non è possibile criticare i negri perché negri e non essere chiamati razzisti, e non è possibile odiare i britannici senza essere definiti antibritannici. Se le parole hanno un senso, almeno.

Mi domando poi che critiche ci siano da muovere agli omosessuali. «Sii meno gay»? «Sei troppo fidanzato con quell'altra persona del tuo stesso sesso»? Non so, mi sembra un po' come criticare i chiari di carnagione, tipo ehy tu, abbronzati dannazione! (nota di colore: mi è successo).

Citazione:
Meno male che non c'era di mezzo la propaganda, eh Red?


Non riferito a te in particolare né relativamente a questo tema in particolare - mi limito a cogliere l'occasione - l'abitudine di definire frutto di propaganda le idee dell'interlocutore come modo di iniziare le proprie argomentazioni (saltando a pié pari le sue con la scusa del comizio) sta andando decisamente troppo oltre su questo sito. Io sono il primo a ringraziare quando mi si fa notare che una mia idea è eteroindotta, e non lo dico per sembrare intelligente ma sono massimamente sincero. Ma è una conclusione cui si arriva a fine discussione, in nessun modo può costituire un'argomentazione.
Chiudo l'inciso.
Nel caso in oggetto comunque è veramente ilare parlare di propaganda pro-gay e ignorare la gigantesca e incessante sirena che suona in senso contrario, e dalla sorgente tristemente ben nota. Non che propagande contrarie si annullino a vicenda, ben inteso, ma è una cosa ilare.

Citazione:
E soprattutto, pare di vivere in una realtà dove gli omosessuali sono usati come torce al posto dei lampioni


Il mobbing e i pestaggi nei confronti di omosessuali sono all'ordine del giorno. Ho diversi amici e conoscenti omosessuali e non è facilmente opinabile il fatto che la loro esistenza, a parità di condizioni, sia sensibilmente peggiore della mia (dal disprezzo dei passanti ai tentativi di "cura" da parte della propria stessa famiglia, passando per i problemi intrinseci del relazionamento con gli altri "simili", non è facile vivere). È un fatto che ho davanti agli occhi ogni giorno su cui non è possibile discutere. È un fatto e basta.
Ma in realtà non mi preoccupano gli episodi di barbarie spinta: li considero espressione della parte peggiore della società, che tende ovviamente a essere brutale indipendentemente dall'epoca. Mi preoccupano le manifestazioni della parte civile della società, quella che ragiona su ciò che è giusto e sbagliato. E qui iniziano le dolenti note. Come ho detto, le prime ferite un omosessuale spesso le riceve in famiglia. Cominciamo bene, figuriamoci gli altri. Ma il peggio del peggio è il ruolo che la società, anche quando si dimostra tollerante, cuce loro addosso. La libertà di scopare c'è tutta, almeno quella. Ma è l'unica dimensione concessa: prova a uscire di casa mano nella mano con un altro uomo.

Citazione:
Essere gay non è un diritto, è una condizione. La tolleranza verso chi è omosessuale non deve necessariamente coincidere con l'approvazione e questo senza essere dei "malvagi omofobi".


Hai detto bene, è una condizione. Le condizioni non si approvano né si disapprovano. È proprio una faccenda semantica: «approvare i biondi» è una locuzione semplicemente priva di senso. Idem per gli omosessuali: non c'è un beato cazzo da approvare e io infatti non "approvo" proprio niente. Il problema è proprio chi disapprova: è stupido prima ancora di essere stronzo.

Il diritto semmai è quello di non avere cagature di cazzo per la propria condizione (che sia naturale o volontaria è del tutto irrilevante, visto che è innocua. Lo ripeto: innocua. Se contagiassero l'ebola lo potrei capire, almeno, ma che ci sarà mai da tollerare delle preferenze degli altri?), così come nessuno caga il cazzo a me per le mie sacrosante stranezze di essere umano.

Citazione:
Se "tu" (inteso come "chiunque") sei gay fatti tuoi. Scopa con chi ti pare e buona notte.


Anche se in realtà questa frase potrebbe rivelare una certa incapacità di cogliere il fatto che essere gay non è una questione esclusivamente sessuale ma anche sentimentale e in generale ricca di risvolti esistenziali, il tuo atteggiamento è corretto e il discorso dovrebbe finire lì. Però poi dici:

Citazione:
Se vuoi sbandierare ai quattro venti le tue inclinazioni sessuali non puoi pretendere che tutti applaudano e annuiscano e se vuoi esporti al "pubblico" accetti automaticamente l'eventualità che qualcuno ti dia del "frocio".


"Sbandierare" i cazzi propri è caratteristica dei truzzi ed è, generalmente, sempre sgradevole, anche se indubbiamente c'è di peggio. Tuttavia il tuo discorso è esattamente lo stesso di "non ho nulla contro i negri finché non lo sbandierano". O gli atei. O i musulmani, o gli ebrei, o chi ti pare. Non hai nessun dovere - e nemmeno diritto, e sei anzi proprio uno stronzo se lo fai - di esercitare pressione negativa su chi identifichi come diverso, che sia o meno realmente diverso (il "tu" è sempre impersonale, naturalmente). Permetterai che io, interessato a un mondo armonico e "bello perché vario", contrasti l'idea che esista un diritto di essere stronzi, specialmente sulla base dell'"appartenenza alla maggioranza". Anzi, a dirla tutta mi fa vomitare come poche altre idee balorde. Se passa questo concetto il mondo diventerà peggiore anche per me, e più in generale per tutti quelli che si discostano dalla mediana anziché essere delle dannatissime pecore prive d'anima che trascinano un'esistenza inutile. No, grazie.

Mi sembra di aver argomentato in maniera, se non esauriente (non spetta a me dirlo), quanto meno articolata. Ora però pretendo altrettanto!

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