Re: L'immagine mediatica della donna

Inviato da  Calvero il 25/11/2013 12:56:02
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Io semplicemente affermo che sia qualcosa che non si risolve nella proibizione e rientra tra le libertà teoriche riguardante individui consenzienti, ma so benissimo, che se questa libertà avviene nel contesto attuale è quasi sempre finta, troppo spesso quando lo stato liberalizza la mercificazione è perchè ha declinato un altra sua responsabilità nei confronti della tutela della dignità degli individui, se mai l'avesse avuta.


Bravo, ottima analisi.

Citazione:

Non sono sicuro però di avere capito a che sovrastruttura fai riferimento.


Poco [o meglio niente] viene considerato questo concetto: - la società esiste e si sostiene attraverso dei rituali e questi rituali sono tali solo quando un ruolo ne assolve il compito che, come con tutte le religioni, avrà il suo ritorno solo se allineato ai dogmi che la sostengono. Pensare di abbracciare una libertà quando si vende al dogma che più è rappresentativo - qualcosa di sé (in questo caso, la figa), significa non solo non essere stati liberi di nulla ma di aver osservato un rituale; più correttamente, si è obbedito ad un messaggio subliminale - che, per la cronaca, non sono solo quelli messi nei film.

Citazione:

Insomma se lo stato ti dice che sei "libero" di vendere gli organi, con tutta probabilità vuole mantenere l'atomizzazione sociale generata dalla concorrenza e liberarsi lui dal dovere di darti una alternativa, non ponendo più alcun limite alla a quanto può cadere di "prezzo" di un individuo in stato di necessità e del suo svilimento, sotto i colpi della spietata e cruda competizione economica.


Questi sono soltanto problemi trasversali oppure semplicemente connessi al degrado di milione di esistenze in perenne conflitto tra perenni [false] dicotomie. Siamo sempre noi che scateniamo lo sfruttamento e la mercificazione, è inevitabile, noi siamo poveri dentro, quindi giustamente saremo svenduti.

Citazione:

Per quanto riguarda la Tv, è chiaro il mezzo in sè è neutrale, ...


Chiaro un cazzo. La Televisione non è e non sarà - mai un mezzo neutrale. Dura a capirla. Amen. Non solo, questo rimane a prescindere dal fatto di quali intenzioni vi siano state a monte che la riguardano...

.. ma per fortuna questo discorso sulla TV in sé - non è connesso direttamente con la problematica che stiamo trattando, perché non ho voglia di approfondirlo e si andrebbe troppo OT.

Insieme ad una decina di altre questioni, questa della televisione, venisse compresa, sarebbe il segnale che qualcosa sta cambiando, ma non riguarda la nostra civiltà. Noi siamo fottuti, e VIVA Dio che sia così; sia mai non andassimo dove stiamo andando, rischieremmo di rovinare anche quelle a venire [di civiltà]. Ma, tranquilli, verremo scordati e neanche nominati come monito. Così come ora noi abbiamo scordato il mondo che c'era prima di questo.

Citazione:

Credo che da qui nasca buona parte della diatriba tra chi la considera neutrale e chi no. A volte è davvero una questione di definizioni.


Col cazzo .. e due. La cosa è molto semplice. La nostra concezione di realtà non ci permette di concepire cosa è neutrale. Non c'è termine che possa circoscrivere meglio un concetto se vuoi spiegarlo ad una capra.

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