Re: L'immagine mediatica della donna

Inviato da  Rickard il 24/11/2013 12:32:19
Calvero

Citazione:
Ti faccio un altro esempio, visto che hai parlato di propaganda e ti "svelo" come la stessa si auto-produce anche da parte di chi vorrebbe denunciarla in buona fede, poiché assoggettati a determinate logiche che ci "impongono" in quali ordine di idee esaminare le problematiche, soprattutto quando le medesime sono prodotte in seno alla morale.

D’accordissimo su questo.

Citazione:
Se Te guardi sopra, nel video incorporato da Perspicace, potrai notare che il titolo recita: "Donna: quale immagine nella pubblicità?"

.. ecco, appunto, che ci caschiamo con tutte le scarpe e pure col sorriso ebete stampato in faccia di chi crede di fare una buona azione (non sto dicendo a Perspicace, sia chiaro).

Se coloro che l'hanno ideato fossero stati liberi dalle congiunzioni astrali della propaganda, quella di COME si argomenta e, non solo, DEL PERCHÉ si decide di farlo, allora avremmo visto scritto questo titolo:

- "I bisogni e i rapporti delle donne con la pubblicità" ... e senza punto di domanda.

Purtroppo il video non è più disponibile e non so dove reperirlo (se tu lo sai dimmelo, perché sicuramente sarebbe interessante). Ma sul resto del ragionamento sono d’accordo.

Citazione:
Quindi, non per concludere, ma per capirsi meglio, Perspicace non ha proprio sbagliato con l'ultimo suo intervento, quello a cui tu hai successivamente risposto; diciamo che non ha posto correttamente i termini e i piccoli approfondimenti...

Ritengo che questo sia un modo un po’ “light” di porla, ma immagino che si tratti di punti di vista…

Citazione:
... comunque, così come accade per altri temi dal contesto fortemente differente, è in atto ugualmente una desensibilizzazione forzata che riguarda il generale e non il particolare.

Credo che, più che di “semplice” desensibilizzazione, si tratti di far passare punti di vista tanto parziali e incompleti quanto totalizzanti.


Perspicace

Citazione:
Secondo te esiste il problema della "mercificazione del corpo umano"?

No.

Citazione:
Nel suo complesso intendo trovi giusto o origine di problemi che le persone abbiano diritto a vendere i propri organi (fegato, reni, retine, etc. etc.)?

Esistono i confini etici? Come il considerare l'essere umano merce interscambiabile oppure ognuno è padrone della propria carne e di tutto ciò che da essa viene prodotto (vendita della propria progenie ad esempio)?

Che cazzo c’entrano gli organi? Che cazzo c’entra il vendere la progenie (che comunque non appartiene a se stessi, perché si tratta di altri esseri umani)? Che cazzo c’entrano i “confini etici”?

Tu stai facendo un mischione con tutto e il contrario di tutto, utilizzando argomenti assolutamente propagandistici, infatti anche adesso, anziché restare nel merito del topic da te stesso aperto, vai a parare su tutt’altre cose come vendere gli organi o i figli (perché non anche gli organi dei figli?), esattamente come prima sei andato a parare sui nazisti e i negrieri.

Questi non sono argomenti, ma discorsi spiccatamente emozionali che offuscano la vista ed impediscono di avere una chiara visione di ciò di cui si sta parlando.

Tu invito a rileggere i tuoi vari messaggi del topic e soprattutto la loro impostazione, per poi argomentare il tuo punto di vista senza svarioni su nazisti negrieri che vendono gli organi dei loro figli ebrei.

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