Re: Il suicidio dignitoso

Inviato da  Edmondo il 29/8/2011 21:54:24
Ciao a tutti, purtroppo era inevitabile sbandare sul discorso dio/religione, ma forse è colpa mia che non sono stato molto presente questi giorni riprendo da al2012 con il quale mi scuso se rispondo così in ritardo..
Dunque, io non provo sensi di colpa talmente "pesanti" da pensare al suicidio come soluzione. Direi che il termine corretto può essere "rimorsi" semmai ma, ovviamente il mio discorso è un po' più "filosofico" e comunque potremmo ricollegarlo a queste "scale di valori/principi" per cui per il momento diciamo sono tutti soggettivi e differenti da persona e persona. su questo mi sembra siamo tutti d'accordo almeno.
Citazione:

Scusami se ti faccio notare queste cose, che restano comunque mie impressioni e quindi posso sbagliare, scusa anche il mio maldestro tentativo di analisi, ma lo faccio spesso con me stesso.

Non solo ti scuso, ma ti ringrazio.
Citazione:

L’impressione (parziale) che ho e che tu tendi a mettere l’accetto sui fatti negativi,
che è quello che ho cercato di mettere in risalto nei miei interventi rivolti a te.
Mi ripeto, sempre per quel poco che posso capire, con tutti i miei limiti e difetti.

E pensa che mi reputo una persona ottimista :).
Comunque, se io (poco sopra i 30 anni) mi guardo indietro e tiro le somme, vedo sempre questa "insoddisfazione di qualcosa, (o di me stesso certo)" che per quanto vuoi, non cambia mai. Ecco non è che mi sento molto motivato a "provare ancora" forse è questo che intendevo con questo topic chissà, certo il suicidio come scelta è "l'estrema ipotesi"...Comunque se per "male di vivere" intendevi questo sentimento hai ragione, ma ecco volevo chiarirlo il meglio possibile.
Citazione:

L’errore è nella “Fissa” ( ai miei tempi si diceva così, avere una fissa = vedere solo quel particolare, ampliandolo, amplificandolo e generalizzandolo, non vedere altro che quello, perdendo la visione d’insieme).
Il dolore non è costante, un dolore fisico può essere costante e non dipendere dalla tua volontà, ma in questo caso stiamo parlando di un dolore (o senso di colpa).

Allora ora vorrei capire meglio, quindi per te (prima di questo post almeno) il male di vivere si presenta, perché, che ne so ti fissi su qualcosa che hai perso e "credi" davvero che la tua vita non abbia più senso. Per me, è aver constato (crescendo e quindi anche con stati d'animo differenti) quanto si è impotenti di fronte a certe cose, troppe cose...Per di più anche condivise se non da tutti da molti.. ok questo è un punto che volevo chiarire.

Poi, penso che questa "scala di valori individuali" potrebbe/dovrebbe (ora che c'è internet) essere comparata con una scala di valori "obiettiva".

Citazione:
infine:
Per esempio: se non credi nell’aldilà non mi è chiaro di che tipo di risveglio tu posso fare riferimento …
Per “risvegliarsi” da uno stato di presunta coscienza, come mi pare tu stia dicendo, occorre ipotizzare che ciò avvenga in un altro stato di coscienza, non ti pare ?


Scusa sono io che mi sono spiegato male, io non intendo risveglio come un altro stato di coscienza, ma intendo un cambiamento personale, una rivoluzione/evoluzione del pensiero se così vogliamo, che è diverso dal cambiare "uno stato d'animo" secondo me.. Anzi sono due cose differenti proprio.. lo stato d'animo è più una sensazione, mentre il mio "male di vivere" viene da constatazioni (soggettivamente rese "obiettive") che purtroppo mi confermano sempre più questo "punto di vista", con risveglio intendevo semplicemente un qualcosa che ti sposti da quel punto di vista, o comunque ti indirizza verso un'altra linea di pensiero...

Citazione:

Ma cosa desideri ??…. Capire che cos’è la Vita o che cos’è la Morte ??


Bho, forse capire cos'è la vita per non pensare alla morte...

Citazione:

In tutti i casi provochi dolore a tutte le persone che ti sono vicine ….
Ne vale la pena, anticipare volutamente i tempi ?!!
Scusa la mia invadenza, spero tanto che tu esca da questa “Fissa” e possa dedicare la tua attenzione ed energia nel comprendere la Vita e la sua Magia…
Con affetto ….


Tranquillo :) non anticipo un bel niente ancora, non ne avrei il coraggio e ci sono ancora tante cose da fare e su cui lavorare..
Per chiudere, io dalla mia corta vita ho capito solo che sono i valori "semplici" le cose veramente importanti per tutti (e che restano). Odio parlare di religioni, calcio politica e tante altre cose (che "idealmente" passatemi il termine) potrebbero anche essere interessanti, ma che "distolgono" dalla VITA VERA. La vita Vera per me sono solo "gli altri" ed io, quello che provano e quello che provo, solo quello per me E' qualcosa.... dio per me è la natura o comunque tutto "il resto". Le religioni per me non esistono o comunque sono solo favole molto lunghe e basta, io so cosa è bene o male per chi mi sta vicino, molto meglio di me stesso stranamente (o ovviamente non so).

Tutto il resto per me è solo la conseguenza di errori di pensiero (propagande?) "regnanti" in diversi momenti.. quindi di poco valore..

Chissà che ho scritto :)

Un saluto affettuoso anche a te Al2012 e visto che di solito mi piace portare rispetto a chi è più grande di me, fai conto che abbia scritto tutto in terza persona :)

Per tutti gli altri, datemi qualche giorno e risponderò anche agli altri interventi (ovviamente su dio, religioni etc passo la mano anche se leggerò tutto chiaramente)


edit
dimenticavo che "lo sfidante" avevo provato a guardarlo qualche anno fa, ma forse guardandolo adesso potrebbe essere diverso.. se trovo il tempo riproverò promesso.

Ciao Ed

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