Re: Il suicidio dignitoso

Inviato da  florizel il 20/8/2011 15:55:21
effeviemme

Citazione:
Non capisco l'esigenza di considerare un suicidio "dignitoso" o "vergognoso".


Se ne è sentita l’esigenza dopo qualche post del topic.
Ed in parte ci sono sfumature che mi portano a condividere alcune differenziazioni.
Come nel caso di Monicelli, che evidentemente ha ritenuto infame dover aspettare che la Vita facesse il suo corso.
E’ stato indubbiamente un gesto di volontà, e lui è stato senza dubbio un grande.
Per lui la “dignità” era compiere un gesto di volontà che superasse la rassegnazione.
In realtà, più che con la Vita, gli individui hanno un pessimo rapporto con la percezione dei suoi cicli.


Citazione:
La decisione definitiva ( atto di volontà ) spetta poi "liberamente" all'interessato.


Sempre a proposito di film, mi fai venire in mente la sequenza di “La Meglio Gioventù”, quando uno dei protagonisti afferma di aver commesso un errore, ritenendo la libertà un bene primario da difendere sempre e comunque al di là di capire a COSA sia finalizzata:

Volevo bene a tutti e due, ma non sono riuscito ad intrappolarli dentro a questo bene. Era la mia idea di libertà, che ognuno deve essere libero di vivere come vuole. Ma che libertà è morire?

Invece Nicola si riprende tutta la parte finale, perché deve raccontarci la riconciliazione – sua e nostra, della nostra generazione – con una vita che possa avere ancora un senso, anche “dopo” i grandi sogni, anche “dopo” i grandi errori, anche “dopo” le ferite e le croci.

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