Re: Il suicidio dignitoso

Inviato da  Edmondo il 20/8/2011 12:53:45
Allora, oggi che ho avuto un po' di tempo posso dire che mi trovo d'accordo su dei punti "cardine" da voi esposti... vediamo se riesco a spiegarmi.

@Florizel
cit:
Perché, quando hai aperto il topic ti eri trovato?

:) veramente, sembra assurdo, ma quando ho aperto il topic, mi sentivo un po' che stavo per ricadere in uno di questi periodi "esistenziali" se così si può chiamare.. Ma per una serie di fattori esterni, o coincidenze, mi sono dovuto "allontanare" dall'argomento come avrete notato e quindi "involontariamente" forse questa volta l'ho scampata :)

Comunque ecco i punti:

sempre florizel:

quando, un uomo può dire che il suo "dovere" sia effettivamente compiuto?

ovviamente solo una persona che ha raggiunto determinati obiettivi può "credere" senza comunque mai esserne sicuro al 100%. Ma mi hai fatto venire in mente "ditostorto" (dal film l'albero di Antonia) che per esempio si suicida, perché "stanco di pensare"..

Vi consiglio questo tributo che feci qualche mese fa, non so neppure bene perché... sul personaggio.
http://www.youtube.com/watch?v=E48CSK0Bqno

poi

@ Astro7
intanto grazie per "le scintille" :D e ricambio volentieri ovviamente.
Condivido in particolare un paio di cose (fra le altre) da te espresse:

1...penso fermamente che il suicidio di colui che ha figli è ancor più grave di colui che si suicida poiché crede nei valori, religiosi, morali, sociali etc etc. Un figlio non ha chiesto di stare nel mondo, qualcuno l’ha voluto e che ognuno si pigli le sue responsabilità.

Giusto, per me, se hai un figlio la "tua" vita non è più tua, o comunque la DEVI vivere anche in una "prigione mentale" per lo meno, per lui. Quello che non ci "decidiamo" sono i genitori, che comunque se li hai, (e sono stati "normali" cioè non mostri), non puoi "non provare a vivere" anche in quel caso, "sento" una responsabilità.

Diverso è quando sei solo, non è il mio caso, quindi per me "l'dea del suicidio" resta e ancora per molto, appunto un'idea...

2.
Ho dedotto che spesso il suicidio è la soluzione definitiva ad un problema temporaneo.
al 99% d'accordo, secondo me, bisognerebbe cercare di (è brutto lo so ) categorizzare un po', io appunto parlo di una persona che un suo percorso l'ha fatto, diciamo una vita l'ha vissuta seguendo ovviamente (giusti o sbagliati che siano) i suoi principi..

al contrario appunto se parliamo di eutanasia è tutto un altro approccio. quando sento di queste notizie di genitori che uccidono i figli e poi si suicidano per esempio mi vengono in mente altre mille ipotesi..

3.
su questo però non sono completamente d'accordo:

cit:
"Il suicidio non rende onore a nessuno. E’ solo una resa.

… se prendiamo la vita come un gioco maledetto nella quale siamo stati incastrati e siamo stati costretti a vivere un inferno, beh.. allora non ha nemmeno senso chiedersi se ha effettivamente un valore... ma se lo vediamo come una sfida, come un raggiungimento di qualcosa che va aldilà delle nostre aspettative, ha sì un valore.. forse inevitabilmente eterno , forse no…chi lo sa…"

prendiamo un videogioco come esempio.. te ti impegni per arrivare ad un certo punteggio, vedi che un hacker o che ne so, comunque "non seguendo le stesse regole" sarà sempre al top... te continui a giocare ok, a volte ti avvicini con uno sforzo enorme e a volte no... in quel caso, si, potrei "arrendermi" dopo averci provato infinite volte.... poi per quanto mi riguarda mi reputo una persona ottimista, che crede sempre che tutto possa cambiare da un momento all'altro quindi anche "la probabilità/possibilità" anche se piccola, va comunque cercata (finchè hai le forze e puoi permettertelo)..

@ mc

(OT come va soundcloud :) ?)

cit:
Il succo del discorso che e' :
data l'impossibilita' conoscitiva del dopo vita, la scelta volontaria della morte raramente puo' avere connotazioni razionali.

a meno che tu non sia "convinto" (o non abbia capito...) che "tutto è meglio" pur di andarmene.... E penso che per arrivare a pensarla in questa maniera, devi attraversare una certa "catena di eventi" (periodo di sfiga?) talmente "rara" che o appunto chi conosce dall'esterno la "tua storia", giustifica il gesto con...(era disperato).

Alla fine la cosa che sono arrivato a pensare è che se stai attraversando un "periodo" di questi, la cosa migliore è proprio "non chiudersi"... parlarne.. il problema spesso è che capita proprio a persone sole, stanche anche di cercare qualcuno con cui parlare, questo mi rende un po triste... ma con internet, potrebbe essere diverso (e in effetti già lo è).

@ Pispax

Quanto dici del terapeuta secondo me ha molto senso, cambiare totalmente la tua vita e anche "obbligarti" a farlo è giusto da considerare in alcuni casi certo.

Quando parli del suicidio degli altri no so perché ma mi hai fatto ricordare di qualcosa che ho pensato anche io.. :
...certo, se devo uccidermi, a questo punto devo farlo "sfruttando" quello che più ne può venire, e quindi probabilmente farei qualcosa tipo kamikaze che ne so al senato o in un posto del genere, dove comunque anche se si rompe qualche uovo si fa una bella frittata dopo :D (o almeno si spera).. e in questo senso, le idee si sprecano :)

@ calvero, ... è proprio per il rispetto e la lealtà che ha verso il suo stesso essere che il Samurai ha devozione verso colui a cui si dedica. E quel colui è semplicemente l'Avatar dei SUOI stessi principi. Sveglia. E' a se stesso (il Samurai) che rende conto e NON all'imperatore. E' ormai chiaro che, ai più, sta sfuggendo il vero e profondo significato dell'Onore.

Sono d'accordo. E mi sembra ovvio.
Il problema dei Valori, è che essendo per ognuno diversi, non ci si "incontra" molto facilmente.. bisognerebbe stabilirli da subito, ma sono talmente tanti e le scale sono talmente "ampie" che non è così semplice..

Cit:
Credo che il suicidio sia spesso dovuto alla perdita di un qualcosa che si riteneva più importante della vita stessa.

o comunque più importante di tutte le altre cose messe assieme, e perché no ? per me se una coppia arriva a passare una vita insieme per esempio e uno dei due viene a mancare, non sarebbe poi così "strano"... pure gli indiani mi sembra facevano qualcosa di simile o sbaglio?


buon caldo

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