Re: Il suicidio dignitoso

Inviato da  astro7 il 20/8/2011 1:34:02
@ Calvè …..

1. E meno male che hai detto di leggere bene i post altrui.
Io nel mio post, ho indicato quello che chiunque, passando su queste pagine, potrebbe ravvisare ad una prima lettura . Io so bene ( o meglio, quasi) quali sono <i tuoi pensieri> al riguardo ma dobbiamo stare attenti a ciò che scriviamo e a come….ci sono utenti che pur non scrivendo, leggono….magari utenti che si affacciano da queste parti da poco tempo….e chi legge così, en passant, pensa di essere capitato in un sito non solo di “complottisti” (il termine migliore sceglilo tu) ma anche di esaltati suicidi.
Per questo ho tirato fuori la posizione “alla Nietzsche”. Sapevo che avresti chiarito.


2. Quando dici che la donna non si suiciderebbe poiché la donna è natura mentre l’uomo è cultura beh, mi dispiace, ma devo contraddirti….nel senso che non è un’affermazione univoca e universalmente valida.
Tanti anni fa ho conosciuto due donne, entrambe suicide…. forse non faranno “statisticamente numero” ma entrambe erano mogli e madri. Non si conoscevano, le loro vite erano distanti kilometri….ma entrambe hanno scelto la strada del suicidio dopo la morte improvvisa del loro consorte. Lasciando una due figli , l’altra tre. Certo, tra i parenti prossimi a quei ragazzini, allora, è scattata una gara di solidarietà…..ma la loro mamma non l’avevano più. Anche io allora pensavo “certo che se dovevano vivere da cadaveri in casa…è meglio che l’abbiano fatta finita “…..ma mi sbagliavo. Per un figlio, persino avere la madre “allettata” è fondamentale poiché è punto di riferimento. Anche senza parole, è possibile “insegnare” molto.
Questo non l’ho capito subito…ma dopo anni….soprattutto attraverso gli occhi di chi ha subìto quegli eventi .

Come vedi, il confine delle certezze è davvero labile.
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Voglio provare a rispondere a questa tua domanda :

Citazione:
Ma sinceramente non capisco perché la Vita dovrebbe avere il valore che qui state sostenendo


La vita umana, o meglio, il percorso umano, ha un valore se glielo attribuiamo….
------però ------------
… se prendiamo la vita come un gioco maledetto nella quale siamo stati incastrati e siamo stati costretti a vivere un inferno, beh.. allora non ha nemmeno senso chiedersi se ha effettivamente un valore... ma se lo vediamo come una sfida, come un raggiungimento di qualcosa che va aldilà delle nostre aspettative, ha sì un valore.. forse inevitabilmente eterno , forse no…chi lo sa…
Forse non siamo nessuno per affermare la validità dell'una o dell'altra tesi....
Ma se aborro l’idea del suicidio, seppure dignitoso, è perché 1. Ho dedotto che spesso il suicidio è la soluzione definitiva ad un problema temporaneo e 2. preferisco di gran lunga la mia umanità e tutte le emozioni di cui sono capace per sentire me e il mondo che ho intorno , gli ostacoli, la fortuna, i grandi errori e le scelte.... non è meglio questo forse?? è la cosa + divina che esiste, così come sta, senza magia o lieti fini..
...no anzi, aspetta , la magia ogni tanto c'è ... e me la regala la Natura...

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