Re: Referendum 12.13 giugno

Inviato da  Makk il 5/6/2011 0:25:29
I balletti a colpi di articolo e comma sono non solo vigliacchi, ma puntano anche sulla scarsa memoria e capacità di unire i puntini delle persone.


Vediamo alcune delle viscidate più frequenti:

si colpiscono altre leggi che non c'entrano niente col tema
Certo. E' possibilissimo e non è un problema. L'abrogazione di una legge può creare un "vuoto legislativo". Vuoto che però non è "colpito dalla condanna" del parere popolare e quindi non ci sono problemi a legiferarci sopra per colmarlo. I politici servono a fare leggi. Li paghiamo per questo, no?
La lege Basaglia chiuse i manicomi e creò un vuoto legislativo su come "amministrare" i pazienti. Fu coraggiosa e si fece carico della responsabilità, costringendo le Regioni a dotarsi di strutture non-reclusive per il trattamento. Ci vollero anni. Si coniò anche il detto "i guasti della 180" per indicare un matto a piede libero. Fu un brutto periodo, ma necessario.
A verificare la nullificazione via referendum di importanti norme scollegate dal referendum ci sta attenta la Corte Costituzionale, non il blogger che ieri vendeva titoli azionari ad alto rischio alle vecchiette e oggi crede di saperne di più della Corte Suprema.


I quesiti non corrispondono a quanto credono i cittadini
Melliflua mezza verità. I cittadini credono a quelli che sopra ho chiamato INPUT e OUTPUT. I quesiti sono supercazzole giuridiche. I quesiti sul nucleare non dicevano "no al nucleare" ma abrogavano "remunerazione dei comuni", "parere comunale sulla determinazione del sito" e "partecipazione di entità estere alla ricerca". I quesiti sulla caccia abolivano solo parzialmente la caccia ma soprattutto abolivano la possibilità dei cacciatori di entrare liberamente nei terreni agricoli, e questa DA SOLA era la morte della caccia salvo nei terreni che i cacciatori si compravano per loro uso e consumo.
Che cosa significasse/significhi "stop al nucleare", "basta con la caccia" e "acqua pubblica" è "dubbio" solo nel cervello di chi non ha speranze dialettiche di convincere la gente a farsi male da sola e allora intorbida le acque


E' una votazione di pancia
Sto cazzo. Votazione di pancia è votare Bossi perché hai paura degli immigrati. Voti un intero programma di governo senza capirici sostanzialmente una mazza e gli dai carta bianca per quattro anni di fare l'accidente che vuole, tanto alla fine te l'incarterà che "ha fatto la tua volontà di elettore" e se non ci è riuscito "è colpa del governo precedente" o dei bambini cattivi.
Col referendum le cose sono invertite: non dai fiducia a nessun rappresentate, non dai generica approvazione a fare di tutto e di più, non devi capire i massimi sistemi e le relative tendenze di questa o quella fazione, non devi limitarti a sperare che le cose vadano come auspichi.
Scegli da che parte stare e, se il referendum passa, il risultato mirato che volevi ottenere ha fatto un sostanziale passo avanti: come minimo hai ficcato una zeppa nei raggi della bicicletta la cui direzione non ti piaceva
Se scegliere da che parte stare significa ragionare di pancia allora spero di ragionare sempre così e che i miei ragionamenti abbiano le stesse probabilità di successo.


Tanto, comunque vada, non cambia niente
Puah. Vallo a raccontare ai decerebrati che credono che Paul McCartney sia il cantante dei Wings e che prima "c'aveva un altro gruppo, ho sentito qualche pezzo, carini".
Ti piacerebbe. Invece non è così. Sui temi importanti ha sempre cambiato le cose.
Dimostra il contrario. Dati e libro di storia alla mano

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