Re: Una società di cannibali

Inviato da  astro7 il 9/10/2010 23:25:52
Perdonatemi se mi inserisco, così , su due piedi, in questa discussione……ma ci terrei a dire alcune cose.

Citazione:
Dove la vedi la "nobiltà" di quei tempi?
Nella semplicità d’animo.
Citazione:
Ma quale sarebbe, scusami, il contatto umano che aveva "la civiltà contadina di una volta"?
Quello, che se fossi stato male il tuo vicino era il primo a soccorrerti. C’era rispetto.
Quello,dove lasciavi persino la porta di casa aperta, perché nessuno sarebbe entrato a derubarti. C’era fiducia.
Quello,che se avevi bisogno di qualcosa, l’altro era il primo a donarsi , anche perchè sapeva che prima o poi sarebbe stato egli stesso in difficoltà. C’era condivisione.
Cose semplici, ma importanti.
Poi:

Citazione:
L'avere rapporti con le bestie, com'era in uso in molte realtà?
Citazione:
L'incesto pressocché regola?


Ciò che hai focalizzato di negativo nella “civiltà contadina di una volta” è la caratteristica di una parte di essa e l’hai applicata alla totalità. E’ una fallacia.
La stessa fallacia che viene applicata focalizzando le qualità negative-che tu stesso critichi- , relative ad un errato uso dello strumento FB ( o di qualsiasi altro social network).
Sia chiaro, il fatto che persone come te, Red_knight o Sertes usino FB come “mezzo” per diffondere idee propositive , positive e d’informazione non può che essere un onore. Ma sono come gocce in mezzo al mare. Il mare, nell’insieme, ha tutto un altro colore….purtroppo.

I ragazzi usano FB sia come rifugio dalla realtà che come forma di “vanità” e attraverso esso costruiscono una realtà parallela nella quale piano piano si annientano .Non solo. Per gli adolescenti, non essere iscritti a FB equivale ad essere esclusi. Così come , ovviamente, sei un escluso se non hai il cellulare all’ultimo grido o i vestiti e le scarpe griffate. Esclusi , da quel “circondario” di cui invece un adolescente desidera far parte.

Non vedere questo, equivale a nascondere la testa sotto la sabbia.
Ma…… la colpa, se proprio vogliamo darla, non è loro. Almeno, non aprioristicamente. Per me, principalmente, è di chi li ha educati…….di chi dovrebbe accompagnarli nella vita di tutti i giorni. Non solo della “società” o del sistema.

Ad ogni modo, tanto per riallacciarmi all’intento del 3d di Audisio, adesso voglio essere “cattiva” :
penso, che se Sarah avesse avuto una madre e un padre più attenti a lei, forse – e ribadisco, forse- non le sarebbe accaduto l’irrecuperabile.
Lo so…il mio pensiero cela un giudizio – o anche pregiudizio- su delle persone che non conosco….ma mi si rivolta lo stomaco a pensare a come ci stiamo lentamente riducendo.

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