Red_Knight ha scritto:
ma identica alla possibilità che tu non capisca un cazzo di quello che diciamo noi.
Sullo "strumento di controllo" spiegati meglio.
Riguardo lo "standardizzatore morboso delle relazioni umane" invece fai un errore "classico": non si parla mai male di un fenomeno negativo preesistente (in questo caso l'esistenza di una superficialità diffusa e di una socialità contraria alla supposta ma totalmente immaginaria "normalità": come se "gli sfigati" o i bimbominkia prima di avere un nome dispregiativo tutto per loro non fossero esistiti!), ma del fenomeno che lo mette in evidenza si dice sempre tutto il male possibile.
La bimbominkiaggine non può aumentare, per definizione: da un lato c'è un comportamento deteriore (in realtà più o meno innocuo o quanto meno non peggiore di altri) che viene a galla ma che è preesistente alla possibilità di palesarsi, la cui percezione è mantenuta costante dal continuo ingresso di "noob" nella comunità virtuale globale, dall'altro c'è la "debimbominkizzazione" di chi è già entrato da tempo. In proporzione quindi l'atteggiamento contestato è costante (erroneamente percepito come tendenza preponderante in virtù dell'effetto "prevalenza del cretino", ma minoritario), mentre, complessivamente, si ha un collettivo progresso socioculturale. Un risultato non da poco, tutto sommato.
Gli strumenti non si valutano in base al loro errato utilizzo, mai.
Come sopra. Una persona "di buon senso" ha amici veri, se poi qualcuno si costruisce un surrogato di socialità, atteggiamento sempre esistito con altri mezzi, almeno dove e quando possible (e non è una cosa negativa: meglio un surrogato che niente, per molte più persone di quanto si pensi), la colpa non è del mezzo.
L'analogia di Sertes si rivela quanto mai azzeccata (ecco perché ho aggiunto quella frase alla mia firma...).
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