Re: Vergognamoci per loro

Inviato da  Spiderman il 21/1/2012 12:09:41
Unicredit e Generali speculano sul cibo e le terre agricole

Anche i due gruppi finanziari sarebbero implicati nel land grabbing e nelle speculazioni su cibo o beni alimentari. Si acuisce la fame nel mondo e si privano le comunità dei loro diritti al cibo e alla terra. Mentre si chiedono soldi ai cittadini...

Fame nel mondo: banche e multinazionali acuiscono la fame nel mondo investendo sulle commodities alimentari ed acquistando a man bassa terreni destinati all'agricoltura (land grabbing). E tra i potentati economici sotto accusa compaiono anche Unicredit e Generali. Lo dimostra una ricerca di Friends of the Earth, che stila la lista di banche e multinazionali implicate nel fenomeno del land grabbing e delle speculazioni borsistiche sul cibo. Nel documento intitolato "Farming Money, how Europeans banks and private finance profit from food speculation and land grabs" il gruppo di ricerca ha monitorato l'attività di 29 istituti di credito, imputati di aver contribuito ad accentuare la fame e la miseria delle comunità più povere. Tra gli istituti compaino anche Deutsche Bank, Barclay, Allianz e Credit Agricole, oltre a fondi pensioni come l'italianissima Generali.

In particolare Unicredit ha un fondo di investimento che colloca denaro per oltre la metà in commodities agricole (per il 26,3% in granaglie, per il 17,9% in soft commodities agricole, per il 6,2% in bestiame e per il 3,5% in oli vegetali).
"E’ inaccettabile che tra i principali responsabili di chi affama i poveri nel pianeta ci sia la “banca made in Italy” che chiede soldi a cittadini ed investitori oggi per non sprofondare" ha dichiarato Antonio Tricarico della Campagna per la Riforma della Banca Mondiale.
Ma il neocolonialismo italiano usa anche il peso della moneta per conquistare terre in paesi più poveri. Ed ecco che spunta il nome delle assicurazioni Generali, che sarebbero coinvolte nel business del land grabbing in Romania. Lo stesso Ministro dell'Agricoltura rumeno ha dichiarato che l’8,5% del terreno agricolo del paese è in mano straniera: “Le terre agricole possedute da stranieri in Romania sono circa pari a 700.000 ettari, con l’Italia che detiene il 24,29% della superficie complessiva". In questo ed altri territori viene negato alle popolazioni rurali l'accesso alla terra ed il diritto ad un'economia di sussistenza. Con l'aggravante che l'80% delle terre conquistate rimane inutilizzato.

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