Re: Razionalismo.

Inviato da  Red_Knight il 8/9/2010 15:34:59
@a_mensa

Citazione:
prova ad immaginare che questa società si stufi di voler"correggere" o "punire" alcuni comportamenti ritenuti anomali e pericolosi, e si limiti ad allontanare ed isolare chi si dimostra "diverso".


Il fatto è che gli atteggiamenti pericolosi non esisterebbero proprio. Ci sarebbe qualche povero pazzo, ma sarebbe facile neutralizzarlo.

Citazione:
secondo te si sterminerebbero a vicenda o troverebbero un modus vivendi che gli permetterebbe comunque di vivere ? questa risposta rifletterà esattamente la tua visione di "strategia" e anche di "etica"


Se fossero abbastanza razionalisti da andare d'amore e d'accordo fra assassini non sarebbero assassini. Si può certamente immaginare qualcuno ragionevole ma totalmente privo di umanità e compassione disposto ad assumere comportamenti antisociali, ma razionalmente non gli converrebbe. Nè tantomento ne avrebbe qualche bisogno: siamo nel Paese di Bengodi, ricorda. Inoltre, violenze a parte su qualche malcapitato random, che però lo farebbero ricadere nella categoria dei pazzi, in una società di gente razionale non avrebbe nessuno da turlupinare. Non potrebbe truffare nessuno, non potrebbe fondare una setta, non potrebbe farsi eleggere (ammesso che a Bengodi esistano le elezioni...), etc, etc.
Non solo il crimine è irrazionale ma anche il successo del crimne è dovuto alla diffusa irrazionalità della gente.

Una società che abbandonasse i suoi rifiuti sociali su un'isola comunque difficilmente sarebbe definibile razionalista. Del resto c'è arrivata perfino la nostra civiltà a capire come si dovrebbero trattare almeno in teoria i detenuti, figurati se potrebbe mai capitare a Bengodi.

Citazione:
riguardo a questo tipo di esempio, sono io che faccio una domanda:
la valutazione delle probabilità la ritieni uno strumento razionale o no ?


Può benissimo esserlo, ma dipende. Il fatto è che è difficile giudicare razionale una singola azione se non si conoscono le motivazioni.

Citazione:
prendere una decisione sulla VALUTAZIONE delle probabilità di successo o insuccesso, è razionale o no ? ma la valutazione è soggettiva o no ?


La valutazione delle probabilità è una questione matematica, quindi oggettiva. È soggettiva però l'importanza che si attribuisce al successo o all'insuccesso: si potrebbe considerare un rischio dell'1% inaccettabile, oppure viceversa probabilità di successo irrisorie potrebbero valere la candela. Sono appunto le motivazioni che contano, e che devono essere razionali.
Facciamo un esempio semplice: giocare al Lotto sperando concretamente di vincere è irrazionale, vince il banco (e questo è oggettivo). Ci sono azzardi più remunerativi, e sul piano materiale i soldi rischiati potrebbero essere spesi per comprarsi una pizza con gli amici.
Se andando alla ricevitoria incontro sempre una bella signora, l'impiegato mi fa ridere, amo il colore della schedina e trovo divertente aspettare con lieve trepidazione i risultati dell'estrazione, e mi diverto anche a immaginare cosa farei con la vincita se mai capitasse pur consapevole che è assai difficile, e giudico i soldi spesi il giusto valore di quella remota possibilità, allora giocare al Lotto è perfettamente razionale.

Ho risposto alla tua domanda?

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