Re: fare la birra

Inviato da  ivan il 17/8/2010 20:02:17
Citazione:


Fuochino. Ma era esattamente dove volevo arrivare, - la risposta che mi serviva.
L'acqua con cui fanno la Guinness a Dublino arriva dalle Wicklow mountains, ma e' acqua piovana di un grande bacino che hanno comprato proprio per non rimanere senz'acqua sul piu' bello. Ve l'avevo detto che nelle Isole Britanniche non ci sono che pochissime sorgenti, ma piove.

Questo tanto per dare un colpo alla mistica dietro la Guinness: e' fatta con la pioggia. Ma con tutta la pubblicita' che fanno da 50 anni a questa parte qualcuno verra' sicuramente fuori con il concetto che fa crescere i capelli e amplifica l'aura.

Naturalmente non c'e' nulla di male (alcuni oligominerali possono essere addirittura fatali alla produzione della birra), ma se avessero l'acqua buona come quella di Roma o Napoli, anche la Guinness sarebbe migliore.

Il fatto e' che per una birra con malto arrostito come la Guinness l'acqua neutra delle pioggie va anche bene. Ma per la Peroni sarebbe un disastro totale. Percio' se avete acqua buona, come quella che si trova in Italia centrale in genere (e nel Nord non ovunque) avete la base buona per fare birra.
Questo e' il motivo per cui a Burton-on-Trent vi erano cosi' tante birrerie. A Londra chi non aveva l'opportunita' di comprarsi una sorgente (Courage, Bass) come facevano le maggiori birrerie del resto del paese che non producessero solo Porter, "Burtonizzava" l'acqua con l'aggiunta di sali, per renderla simile a quella di Burton.



In pratica: come varia la qualità della birra al variare di uno o piu' dei suoi ingredienti ?

Le cronache raccontano che fu proprio lo studio dell'influenza della qualità degli ingredienti nella fabbricazione della birra che ha dato origine ad un importantantissimo e fondamentale ramo della statistica, la distribuzione di Student .


La storia è piu' o meno questa:

Tale William S. Gosset (1876-1937), un chimico, trovò lavoro presso una ben nota fabbrica di birra (la Guinness).
Il suo lavoro di doveva occupare quali fossero le migliori varietà di orzo e di luppolo, quali i migliori metodi di coltivazione, essiccamento, conservazione ecc.
Notò che la statistica "classica" mal si prestava ad interpretare i dati reali di una attività produttiva e pertanto sviluppò una nuova metodica di analisi statistica.
Ovviamente tutto il mondo è paese e per non passare guai con i datori di lavoro (in pratica non voleva essere tacciato di complottismo avendo osato mettere in discussione il mantra accademico ufficiale ) Gosset pubblicò il suo lavoro su una rivista utilizzando lo pseudonimo "A. Student", ossia uno studente.
Ovviamente come sempre capita a chi osa contraddire il mantra ufficiale il suo lavoro restò inosservato per decenni .

E' da notare che lo stesso pseudonimo "A Student" è un segno polemico verso il mondo dell'accademica dell'epoca.

Passarono i decenni, arrivò la produzione industriale di massa, con un mercato sempre piu' esigente in termini di qualità delle merci e il lavoro di Gosset fu riscoperto ed applicato con estremo successo sia in ambito scientifico , sia in ambito industriale e la sua importanza è tale che oggi in pratiica non se ne può fare a meno . Basti dire che i fogli elettronici, tipo Excel, hanno nel loro software di base le procedure della statistica di Student.

Non male per un lavoro partito appunto per migliorare la qualità di un semplice boccale di birra.

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