Re: Questo cazzo di voto

Inviato da  Pispax il 2/8/2010 12:23:22
a_mensa ha scritto:

Citazione:
a proposito di obiettivo dichiarato.
polemizzi su quanto ho scritto cercando di farti capire perchè non voto.
non dico quanto vorresti tu , pertanto non è ne razionale ne tantomeno comprensibile, almeno a te. certo che è un bel modo di giudicare, corretto soprattutto.


E' un'ottimo modo di giudicare.
Sia chiaro che io non polemizzo affatto sui motivi per cui non voti. Sono tutti motivi sacrosanti. Per inciso sono esattamente gli stessi motivi che spingono me ad andare a votare.

Io polemizzo sul fatto che IL NON VOTO SIA UNA STRATEGIA.
Ovvero una roba razionale che si propone di ottenere un risultato vincente.


Se è una "strategia", prendo atto del fatto che nessuno è stato capace di spiegare in cosa consiste.








Citazione:
ma di tutto quanto hai scritto, mi pare non emerga una cosa che a mio avviso è fondamentale, e non ti ho mai chiesto chiaramente:
"cosa credi di poter cambiare , con il tuo voto ?"


Forse niente. O forse qualcosa. E chi lo sa?

Restiamo ai paragoni scacchistici: non so cosa succede se sposto la torre in una qualsiasi delle caselle libere, ma se la sposto proprio nella casella che dici te, quella del non voto, l'unica cosa certa è che me la mangiano.

Sai spiegarmi la sequenza di mosse per cui il sacrificio della torre è necessario per ottenere la vittoria?
Fino a quando nessuno lo fa io continuerò a muovere la torre da un'altra parte.

Non è detto che vinca, ma giocare per perdere di sicuro non mi piace.








Citazione:
sai, perchè se il tuo obiettivo è avere Prodi al posto di Berlusconi, o Visco al posto di Tremonti, allora fai benissimo ad andare a votare.


Prima ti commuovevi perché ci mettevo così tanto impegno.
Purtroppo tutto questo impegno è andato sprecato.

Mettiamola così: quando cercherai di capire quello che sto scrivendo mi commuoverò anch'io.







Citazione:
se credi invece di poter cambiare questo sistema sociale che apre una forbile enorme tra ricchi e poveri, dando la possibilità ai ricchi di corrompere non solo la politica ma tutte le istituzioni, di manipolare l'opinione delle persone più "deboli", di perpetuare il loro dominio su tutto e tutti, allora dovresti riiconoscere quanto sia inutile, non solo teoricamente, ma nella pratica la scelta che viene proposta e permessa.


Se lo credo, non capisco perché dovei riconoscere che è inutile.

A proposito di scelte "permesse", se conosci un pochetto i meccanismi della propaganda forse avrai notato che "il sistema" ti spinge DELIBERATAMENTE a non andare a votare.

Buffo no?
Alle prossime elezioni fatti aiutare da tua moglie o da un amico pubblicitario, e valutate insieme le strategie di marketing che portano avanti i due partiti maggiori.

Che non sono PD e Pdl: sono il partito "devi votare perché si" e il partito "non votare che tanto non serve a niente".
La seconda è più sottintesa, ma comunque è parecchio migliore della prima.
La cosa curiosa è che vengono portate avanti entrambe dagli stessi ruoli istituzionali.








Citazione:
quando fai menzione della democrazia islandese, ometti semplicemente di riferire quanti sono i partecipanti a tale democrazia.
dovresti ben saperlo che sovente è la quantità che determina la qualità.
una agorà funziona con 100 persone, ma non con un milione, la conoscenza diretta dei rappresentanti funziona con numeri limitati, ma non è estendibile oltre certi limiti, e via dicendo.
cerca qualche esempio di democrazia effettiva in paesi con qualche milione di persone, almeno, per i tuoi paragoni, se vuoi essere serio.


Basta la Svezia oppure necessariamente dev'esere un paese con più di 50 milioni di abitanti?
In Svezia la democrazia funziona molto bene.
Fino a questo momentoper esempio ha funzionato bene anche in Francia: non a caso Sarko sta andando a ripetizione da Povero Silvio per vedere di ammaccarla un po'.


Non mi spingo oltre, perché non ho la più pallida idea di cosa sia una "democrazia effettiva".
Così a occhio sembra una delle tante minchiate che circolano, portate avanti da gente che prima carica la democrazia di aspettative idiote, e poi si lamenta perché queste aspettative non vengono soddisfatte.
Aspetto la tua definizione del termine.


A proposito, mr. Correttezza: il paragone dell'Islanda non era riferito al fatto della "democrazia effettiva" (qualunque cosa sia), ma solo al fatto che "il sistema" può essere modificato anche radicalmente utilizzando il voto.
E con il non voto?

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