Re: condannare per un reato che non esiste

Inviato da  Pispax il 5/7/2010 15:27:17
sitchinite


Citazione:
Pispax come sempre potevi risparmiarti la pappardella che nemmeno leggo completamente...


Non "leggi la pappardella"?
A me sembra invece che tu l'abbia letta per benino, visto che poi ne citi dei pezzi abbastanza marginali. Diciamo che è una scusa come un'altra per non rispondere a quelle tre domande precise.

Comunque lasciamo perdere.
Se non leggi quello che dico io va anche bene. Non ho particolari manie di protagonismo.

Però ti guardi bene anche da leggere il link, che riportano a commenti di giuristi.
Questo è un po' peggio.

La cosa più curiosa è che ti guardi bene anche dal leggere l'articolo che posti tu: ti sei accontentato di leggere il titolo.



Non a caso tu sei un razionalista, giusto?
Mica lasci che i tuoi pregiudizi condizionino il tuo pensiero: ti informi e trai conclusioni assolutamente razionali che vanno oltre il sentire comune.

Fantastica dimostrazione.
Davvero.







Citazione:
Se sei capace di dimostrare che esiste il reato di concorso esterno scrivi a Pisapia (che ti ricordo é Presidente della Commissione Giustizia, giurista) e sputtanalo.
Ne sarai sicuramente capace.
Fino a quel momento darò ragione a lui.


Se ti fossi preso la briga di leggere anche il testo dell'articolo che hai riportato, invece di limitarti solo al titolo (capisco che è fatica, ma si suppone di doverlo fare) ti saresti accorto di un paio di cose:


* Secondo Pisapia il reato di associazione esterna ESISTE.
Si guarda bene dal metterne in dubbio la LEGITTIMITA'. Non a caso è un giurista.
Esiste sia sostanzialmente che formalmente, anche se la veste formale è bizzarra.

* Pur esistendo come reato nella sostanza, Pisapia infatti fa un'eccezione esclusivamente formale rispetto a come questo reato, formalmente, è nato.

* Secondo Pisapia i confini di questo reato (che lo stesso Pisapia si guarda bene dal dire che non esiste, anzi) dovrebbero essere stabiliti dal Parlamento, non dalla Magistratura.
E ha anche ragione: solo che il Parlamento, per una ragione o per l'altra, non lo fa.
(Se si guardano le composizioni dei governi degli ultimi 15 anni possiamo avere ampi suggerimenti sul perché)

* 14 anni dopo la prima condanna per associazione esterna (Falcone, 1987) e 7 anni dopo la sentenza Dimitry che ne dà una precisa traccia formale, lo stesso Pisapia nel 2001 fa una proposta di legge sull'associazione esterna per risolvere la questione formale.
Non discute assolutamente le centinaia di sentenze che nel frattempo ci sono state: parte dal presupposto che l'associazione esterna ESISTE, è un reato e ritiene che questo reato debba essere inserito a tutti gli effetti nel Codice Penale.

La legge non passa.
Strano eh?



Non è curioso il fatto che io abbia riassunto e analizzato le posizioni di Pisapia.. ma il solo fatto che abbia tolto il filtro propagandistico applicato da Panorama ha fatto sembrare A TE che stessimo dicendo due cose diverse?

Ah! Il razionalismo!











Citazione:
il modo in cui cerchi di dimostrare che il reato esiste, solo perchè pisapia usa il termine 'figura di reato' fa davvero ridere... spero tu non faccia l' avvocato...

ti ricordo l' anomalia citata da pisapia:

"non essere contemplato da nessuna norma scritta che ne stabilisca natura, applicazione e limiti."

cioè esiste solo perchè qualcuno dice che esiste, ma non ne son definiti i limiti, nè quando e come occorre e quando può essere considerato tale..


come dire:

A: LO SPATURNO ESISTE ED E' CATTIVO
B : AH E COSA E'? COME E' FATTO? A COSA SOMIGLIA? QUANT' E' GRANDE?
A: ANCORA NON SI SA MA ESISTE MA E' CATTIVO



A volte leggere i link che vengono postati aiuta a non fare brutte figure.
Davvero.

Soprattutto se si risponde a quello che li ha messi (e che non si aspetta certo di dover parlare di nuovo di cose che ha già detto)

Sulla "natura", come ho già detto, Pisapia ha perfettamente ragione. Non è previsto dal Codice Penale, e viene utilizzato come estensione concettuale del 416 ter.

Rispetto alle modalità di applicazione invece tu e Panorama vi "scordate" di ricordare che le modalità di applicazione delle pene vengono SEMPRE effettuate tenendo conto delle sentenze precedenti, in particolare di quelle della Cassazione.
Questa roba, di cui ogni tanto sentiamo parlare, si chiama "orientamento della Giurisprudenza".


O guardiamolo, questo orientamento nel caso dell'associazione esterna.
(Ovvero di questo reato per cui i politici cercano di garantirsi l'impunità semplicemente non normandolo).

Nel 2005 Calogero Mannino è stato assolto dal reato di associazione esterna di stampo mafioso.
La Cassazione infatti ha reso più stringenti le modalità di applicazione, e ha dichiarato che devono rispecchiare alcuni requisiti.

Cito dal link che avevo messo anche prima (e che te non hai ritenuto opportuno leggere):

Così, si ritiene configurabile il concorso esterno nel reato di associazione di tipo mafioso nell’ipotesi di scambio elettorale politico-mafioso, in forza del quale il personaggio politico, a fronte del richiesto appoggio dell’associazione nella competizione elettorale, s’impegna ad attivarsi una volta eletto a favore del sodalizio criminoso, pur senza essere organicamente inserito in esso, a condizione che:

* a) gli impegni assunti dal politico, per l’affidabilità dei protagonisti dell’accordo, per i caratteri strutturali dell’associazione, per il contesto di riferimento e per la specificità dei contenuti, abbiano il carattere della serietà e della concretezza;

* b) all’esito della verifica probatoria ex post della loro efficacia causale risulti accertato, sulla base di massime di esperienza dotate di empirica plausibilità, che gli impegni assunti dal politico abbiano inciso effettivamente e significativamente, di per sé e a prescindere da successive ed eventuali condotte esecutive dell’accordo, sulla conservazione o sul rafforzamento delle capacità operative dell’intera organizzazione criminale o di sue articolazioni settoriali.

Lo ha stabilito la Suprema Corte a Sezioni Unite con la pronuncia 33748/2005.




Sulla base di queste considerazioni Mannino fu assolto.

Sempre sulle base di queste considerazioni Dell'Utri è stato condannato

In DUE dibattimenti diversi, nel primo e nel secondo grado di giudizio, Marcello dell'Utri, per DUE volte, è stato ritenuto colpevole di:

1) Aver assunto impegni concreti per favorire la mafia.
2) Aver rispettato concretamente questi impegni.

Scusa se è poco.


E per quanto TE, Panorama.it*, Carlo Panella** e Tiziana Maiolo*** vi affanniate a cercare di distrarre l'attenzione parlando dell'"anomalia" di questo reato, nessuno questa roba può negarla.


O com'è che (in questi 23 anni che esiste) fino a quando non è stato preso proprio dell'Utri con le mani nella marmellata, questo reato "anomalo" stava bene a tutti?







* Panorama è edito da Mondadori, la casa editrice acquistata da Berlusconi corrompendo i giudici. ****
Già famosa perché nel 1994, l'anno della nascita di Forza Italia, acquistò i diritti esclusivi di un libro sulla mafia scritto dal giornalista francese Fabrizio Calvi, L'Europe del parrains (L'Europa dei padrini), e lo pubblicò censurando tutti i riferimenti a Berlusconi.

** Ex Lotta Continua. Dopo aver lavorato con Emilio Fede al TG4 e poi a Studio Aperto è diventato giornalista de Il Foglio, il giornale di Giuliano Ferrara.

*** Ex Rifondazione Comunista passata a Forza Italia.
Insieme a Ferra, Bondi e compagnia bella, il numero dei "comunisti" che scelgono una pensione dorata si sta parecchio allungando.




**** In realtà la tesi è che la mazzetta di oltre un miliardo fu verstata da Previti di tasca propria per compiacere l'Amico Silvio, che ovviamente non ne sapeva niente.

Il fatto che pochi giorni prima dal conto All Iberian (Fininvest) fosse stato effettuato un bonifico estero su estero di 2.732.868$ al conto Mercier (Previti), seguito poi da altre minuzie per un altro miliardo e mezzo abbondate al conto Careliza Trade (Acampora), fu solo una singolare coincidenza.

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