Re: Riflessioni sul farsi giustizia da soli...

Inviato da  Red_Knight il 14/5/2010 13:52:07
@Dr-Jackal

Citazione:
Il che è molto bello. A me però sembra ricadere nella definizione di "sistema utopistico", come la democrazia, o il comunismo, o le leggi statali. La democrazia funzionerebbe alla perfezione, se la natura umana cambiasse e tutti diventassero immuni alla propaganda, in grado di ragionare razionalmente e si informassero autonomamente e approfonditamente. Ma questo non è altro che un pio desiderio irrealizzabile. Come faremmo a cambiare la natura umana? Manca del tutto un programma, una tabella di marcia da seguire. [...] un desiderio fondato su di un'utopia (che tutti smettano di considerare allettante infrangere leggi che il più delle volte CONVIENE infrangere) e privo di un programma pratico per attuarlo. Molto bello, ma inutile.


Sono contento che lo giudichi "molto bello" (la cosa non è affatto scontata), ma mi hai frainteso: ciò che ho detto non è la descrizione di un sistema, né è una proposta. È semplicemente ciò che - a mio modesto parere, lo specifico sempre - tutti dovrebbero fare. Aspettare che tutti lo facciano è, ça va sans dire, assai gonzo, non c'è dubbio: non di meno rimane quello che tutti dovremmo fare. Non è una soluzione, né una proposta: è una constatazione (a te decidere se corretta o errata), né più, né meno.
Non c'è quindi un programma pratico per attuarlo, giacché non c'è nulla da "attuare", ma solo un'aspirazione, che è quella di influire a lungo termine sul cammino della civiltà.
Forse è inutile? Personalmente non lo credo, ma in ogni caso sono abbastanza sicuro che non ci sia una posizione migliore da assumere.

Questo è l'imperativo, se poi sono l'unico a seguirlo non è un mio problema (sempre che io abbia ragione, naturalmente).

Tornando all'ipotesi dell'"omicidio etico", sono d'accordo sull'imprevedibilità delle conseguenze: infatti, giudico sia meglio, ogni qual volta non si possono prevedere i risultati delle proprie azioni, non agire affatto. È una misura cautalare.

EDIT: la roba giapponese è robaccia per definizione Scherzi a parte, Death Note è un capolavoro. Gli episodi finali a mio parere meritano quanto i primi, anche se la densità narrativa si allenta. Rimangono godibilissimi tutti gli altri elementi, in un climax ascendente che perfetto è dire poco. Il fumetto comunque va leggermente oltre l'epilogo dell'anime: leggiti almeno l'ultimo volumetto, se ti sei limitato alla visione.
Comunque il cattivo in Death Note non c'è: non è Yagami Light, e nemmeno gli shinigami lo sono, perché uccidere è solo la loro natura. L'unica cosa cattiva è la logica che pervade certe azioni, ma che non trova alcuna personificazione...

Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=6&topic_id=5754&post_id=166425