Re:L'angolo delle cose preoccupanti...

Inviato da  Spiderman il 18/11/2013 15:35:56
Citazione:

ivan ha scritto:

Il presente sono cieli puliti sopra le città, il presente sono i mari, i laghi e i fiumi pulilti.


Borgo Montello, kiwi e ortaggi avvelenati da arnesico e metalli pesanti: rapporto mai divulgato alla popolazione

“L’ignoranza è una brutta bestia“ e quando si parla di “ignoranza” mi riferisco a colui che ignora, che non conosce in modo adeguato un fatto, un dato, qualcosa e, a fronte di questo, non si rende conto delle possibili conseguenze dovute ad un atto specifico della persona stessa.

Succede nelle province di Roma e Latina, nella cosidetta Valle d’oro di Borgo Montello: piantagioni di insalata, pomodori, uva da tavola, ma sopratutto di kiwi. Tutta roba venduta in Italia. Tutta roba tossica. E noi, come sempre, ignari di tutto. E chi di competenza, come sempre, se ne resta nel suo silenzio.

Nelle falde a pochi metri dalle coltivazioni sono stati trovati “veleni” che hanno contaminato le varie piantagioni, in particolar modo quella dei kiwi. Al confine est della Valle d’oro c’è dagli anni ’80 una macchia grigia: inizialmente era piccola, appena visibile, ma, col passare del tempo, si è estesa fino a divenire un mostro da 50 ettari, un tumore che si allarga sulla terra, lambendo i confini del fiume Astura. E ovviamente questa “macchia grigia” contiene le sue tossine, metalli pesanti come piombo, arsenico, ferro, manganese. Tutte sostanze cancerogene, capaci di concentrarsi nei prodotti agricoli e, di conseguenza, nel nostro corpo. In particolar modo l’arsenico. Per non parlare della monnezza, che i camion del comune di Latina gettavano in un terreno adiacente.

La cosa davvero grave e scandalosa è che nessuno, nè la regione ne il comune di Latina, ha avvisato del pericolo la popolazione e i coltivatori.

Sì, perchè loro ne erano già al corrente, e anche da un po’. Già nel 2009, infatti, i tecnici dell’Arpa Lazio hanno iniziato a cercare la traccia dei veleni fuori dagli invasi della discarica cresciuta a dismisura: c’era il timore che le sostanze normalmente presenti nelle falde avessero superato il fiume, confine labile con le coltivazioni.

Dal 2010 l’ente ambientale che dipende dalla Regione Lazio ha iniziato a prelevare i campioni delle falde acquifere sui bordi dei campi, oltre il fiume. Il risultato è stato davvero impressionante. L’arsenico, ad esempio: prendendo come limite di legge i 10 microgrammi per litro, l’Arpa ha trovato valori di arsenico fino a 30 volte superiori.

Continua...

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