Re:L'angolo delle cose preoccupanti...

Inviato da  ivan il 23/10/2011 6:43:08
La mentalità che ha prevalso e ha caratterizzato dli ultimi decenni continua a dare i suoi velenosi frutti:

link il mattino

Citazione:

Fumi tossici dai rifiuti sepolti
È allarme sanitario a Chiaiano
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La «nube» che atterrisce Carmen, Massimo, Agostino e Antonio si sprigiona da un cumulo di terra di una via che ha un nome bello e altisonante: strada comunale del Principe. Fino a un paio di settimane fa quel cumulo di terra non c’era e il cratere era semplicemente ricoperto da rifiuti tossici. Poi un giorno quella robaccia ha iniziato a sprigionare un fumo grigio e puzzolente, un insopportabile odore chimico che aggrediva la gola e bruciava la pelle e gli occhi. La gente iniziò a preoccuparsi, inscenò una manifestazione, arrivarono le forze dell’ordine, il corpo forestale, i vigili del fuoco.
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L’area nella quale sono stati individuati i residui velenosi, secondo i primi rilievi effettuati dieci giorni fa, appartiene all’Asl Napoli 1. La natura dei rifiuti che sono stati sversati in quel luogo non è ancora nota e, secondo gli abitanti-sentinelle, sarebbero in corso di organizzazione una serie di carotaggi per capire quanto è profondo il catino di immondizia e cosa contiene. Nel frattempo quel mucchio di terra gettato sopra ai fumi tossici serve a poco, anzi a nulla. Il veleno continua a uscire liberamente nell’aria e a provocare malori soprattutto ad anziani e bambini. Da dieci giorni il cartello monitore del Comune è affisso nella zona: si consiglia di tenere chiuse le finestre, di non scendere in strada, di non tenere i bimbi all’aperto e di non svolgere attività sportive. Il cartello spiega che le precauzioni sono necessarie solo fino a quando l’incendio è in atto.

Il vero problema è che i veleni sepolti in quel boschetto davanti alla cava non smettono di ribollire, di creare fenomeni di autocombustione, di cercare uno sfogo ai gas che si creano mentre la roba imputridisce: così l’emergenza non finisce mai, e i cartelli di avviso «area sottoposta a sequestro», non hanno il potere di fermare le particelle chimiche. «È una oscenità: siamo destinati a subire la nostra quotidiana razione di veleno nel disinteresse generale.

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Da notare:
La gente iniziò a preoccuparsi, inscenò una manifestazione, arrivarono le forze dell’ordine, il corpo forestale, i vigili del fuoco.

Ma non sono arrivati i media, perlomeno quelli a diffusione nazionale, hai visto mai che al potere venga un dispiacere.

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