Re: oscuramento e manipolazione

Inviato da  sitchinite il 18/1/2010 20:46:09
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Piero79 ha scritto:

Riassumendo. Le teste di cazzo che hanno vandalizzato Genova erano una minoranza, infiltrata e lasciata libera fare ciò che voleva. Le forze dell'ordine hanno invece pestato a sangue i manifestanti pacifici, donne vecchi e bambini. A questa brutalità, ragazzi come Carlo Giuliani hanno reagito anche violentemente.
Se non si era lì in quei giorni e non si è studiata la vicenda -cercando di essere il più lucidi possibile -è difficile non cascare nei manicheismi e nei giudizi sommari da teatrino televisivo che tu e Calvero state esprimendo.


Certo certo...

Già dal primo pomeriggio alcuni Black Bloc, incominciarono ad inserirsi nei cortei causando lunghi e violenti scontri (con l'uso di bastoni, lanci di Molotov e sassi) nei pressi della stazione Brignole. Per sfuggire alle cariche delle forze dell'ordine i manifestanti violenti si disperdevano tra la folla dei manifestanti pacifici. Negli scontri si impiegarono lacrimogeni e furono esplosi alcuni colpi di arma da fuoco in aria (le relazioni di servizio dei Carabinieri riferiranno di diciotto colpi sparati nella giornata, azione in almeno un caso immortalata dai fotografi[17]). Alcuni filmati amatoriali e televisivi mostrarono gli scontri tra manifestanti violenti e altri manifestanti che, intenzionati a preservare lo svolgimento pacifico della manifestazione, cercavano di dissuaderli dallo scontrarsi con la polizia o dal compiere atti di vandalismo come distruggere ed incendiare automobili.


Defilatosi dalla zona degli scontri, un gruppo di manifestanti si allontana dalla zona rossa verso il carcere di Marassi 44°25′2.80″N 8°57′2.12″E / 44.417444, 8.9505889. Verso le 14:30 una parte di questi si separa dal gruppo e punta verso l'ingresso del carcere, dove, adottando la tecnica del black bloc, ne danneggia le telecamere di sorveglianza esterne ed il portone.



(circa 100 manifestanti staccati dal gruppo principale di circa 1000 persone avrebbero attaccato le forze dell'ordine armati di spranghe e lanciando diverse molotov, sassi e bottiglie di vetro, a questi se ne sarebbero aggiunti in seguito altri 200, che avrebbero tentato di accerchiare i mezzi nonostante il lancio di lacrimogeni, costringendoli alla fuga) da quanto dichiarato dal personale del carcere e da quanto mostrato da alcune riprese amatoriali (acquisite dalla magistratura), incluse quelle raccolte dal regista Davide Ferrario nel suo documentario Le strade di Genova (in questi si vede un gruppo di alcune decine di manifestanti violenti che si avvicina al piazzale antistante il carcere lanciando alcuni oggetti, e i mezzi dei carabinieri che con il gruppo ancora a distanza, ripiegano dopo aver lanciato solo due lacrimogeni, uno dei quali finito lontano dai manifestanti)



Nel primo pomeriggio avanzano circa 300 carabinieri a piedi, blindati e camionette che, a causa degli attacchi, trovano grosse difficoltà a muoversi nelle strette vie genovesi. Erano diretti verso piazza Giusti 44°24′26.20″N 8°57′11.35″E / 44.407278, 8.9531528, dove un gruppo di manifestanti violenti stava da alcune ore compiendo vandalismi contro un distributore posto tra corso Sardegna e via Archimede, un supermercato, una banca e gli arredi urbani. Secondo le testimonianze dei residenti, la polizia, benché sollecitata, non intervenne perché l'ordine era di limitarsi a passare le segnalazioni alla centrale.



poco dopo le 15.00, iniziò il lancio di lacrimogeni da parte dei carabinieri, da via Invrea, verso i manifestanti in piazza. In diversi punti furono posti cassonetti dei rifiuti al centro della strada per rendere difficoltoso il movimento dei mezzi; di fronte ad uno di questi cassonetti si fermò l'auto dei carabinieri da cui fu successivamente sparato il colpo di pistola contro Giuliani.

Attorno alle 16:00 carabinieri e polizia iniziarono le cariche ed i pestaggi nei confronti dei manifestanti in piazza e nelle vie limitrofe e, grazie anche all'aiuto di numerosi mezzi, riuscirono a prendere il controllo dell'area. Un filmato ripreso dalla telecamera posta nel casco di un carabiniere, e presentato agli atti nel procedimento aperto dalla magistratura genovese in relazione alla morte di Giuliani, mostra un gruppo di carabinieri picchiare un manifestante rimasto isolato e poi trascinarlo a terra come un sacco insanguinato da via Crimea a via Ilice e per circa ottanta metri sino in piazza Alimonda. In quei frangenti giungeva in piazza, da via Invrea, il Defender con a bordo l'allora tenente-colonnello dei carabinieri Giovanni Truglio, comandante dello stesso reparto cui apparteneva Placanica. Il manifestante ferito fu prelevato da un'ambulanza verso le 17:00.



Dopo dieci minuti circa giunge in piazza Manin un gruppo di persone vestite di nero (la ricostruzione fatta durante i processi li identificherà come parte del gruppo che era precedentemente giunto in prossimità del carcere), alcune con il viso parzialmente o totalmente coperto, inseguite a distanza dalle forze dell'ordine, che cercano di inserirsi all'interno del gruppo dei manifestanti e scendere lungo via Assarotti


questi son solo alcuni stralci dei disordini...
ma sicuramente son tutti falsi... tu eri li, lucido, onnipresente in tutte le vie...
e puoi sicuramente garantire che erano pochi cattivi ragazzi, e che Giuliani l' estintore (che ti ricordo era già stato scagliato una volta verso la camionetta) voleva solo regalarlo ai carabinieri.
Pensa te, rinunciò ad andare al mare il giorno per andare a mettere ordine...

visto che tu hai dato la tua chiave di lettura mi permetto di dare lamia ok?

Quel giorno erano previsti tanti cortei, quasi tutti pacifici... però un gruppo abbondante di rompicazzo ha provato a mettersi in mezzo ai manifestanti pacifici... in alcuni posti non ci son riusciti, in altri si... nel frattempo hanno vandalizzato banche, macchine, e si son spinti fino al carcere a far casino...
poinon contenti si son messi a vandalizzare i negozi...
iniziano le cariche delle forze dell' ordine, che purtroppo menno chi sitrovano davanti (e per questo son stati giustament accusati - e devono pagare).
Intanto un defender si viene a trovare in una posizione in cui non dovrebbe, un piccolo gruppo di manifestanti violenti, tra cui Giuliani, assale la camionetta a sassi e lanciando un estintore che sbatte sontroil mezzo e cade....
Giuliani non contento lo raccoglie e si accinge a scagliarlo di nuovo.
Placanica intima di fermarsi e ottenendo nessun risultato spara.
Ci scappa il morto.
Che però improvvisamente da lanciaestintori diventa martire.

Ma sicuramente sbaglio, io non ero li, e i links esistenti in merito son tutti fasulli... le foto sono fasulle, i video sono fasulli (compreso quello che hai postato tu) del resto tu eri li...

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