Sentite questa invece... se volete credermi

Inviato da  Calvero il 22/12/2009 1:29:36
Due Weekend fa', ho passato due giorni in un paesello di montagna.
Un amico aveva affittato un piccolo appartamentino per passarci un po' di giorni da solo.
Nel fine settimana mi invita, consigliandomi di staccare un po' la spina.

Ne ho bisogno.
Accetto.

Si cena. Si esce. Nessuno sballo alcolico o simile: un giretto.

Poi (è sabato sera) rientriamo da questa serata tranquilla (un freddo della madonna) e dopo due chiacchere ci corichiamo per la notte. Siamo nella stessa stanza, che dà su una piccola cucina posta alla nostra destra.

Alla mia sinistra c'è una finestra e una porta finestra che dà su un balconcino che misura all'incirca 1 metro per 4.

La finestra della cucina dà su un torrente di montagna che scorre a 3 metri, lì sotto, proprio adiacente ai muri dello stabile.

Il balconcino è a 3 metri da terra.

Lui si addormenta subito, ma io non riesco. Chiudo gli occhi e aspetto il sonno. Ma niente. Saranno le 4 di mattina più o meno.

Ma devo aprire gli occhi. La finestra e la porta-finestra sono completamente nascoste da un tendone (la casa è arredata in maniera veramente accogliente, quasi tutto in legno e in stile rustico-montano).

Questo tendone ora è Blu fluorescente! La mia mente, assurdamente, non se ne stupisce. Il tendone è come se fosse illuminato (provo a descriverlo ma è molto difficile) da una luce Blu ultravioletta ..ma più elettrica del solito. Fisso questa tenda e vedo i suoi disegni ricamati (in stile floreale) incominciare a "TRIDIMENSIONALIZZARSI" ..allora concentro lo sguardo e ne rimango affascinato. Più me ne stupisco e meno capisco che la "questione" non è affatto normale. Ne sono catturato. Tiro gli occhi e comprendo che l'unica cosa a essere illiuminata (meglio dire - emani "luce") è quella tenda ...il resto è allo scuro.

Tutto d'un tratto, proprio mentre prendo coscienza che le cose non quadrano, la Tenda "risucchia" (passatemi il termine) la sua luce - in sé - . Non è avvenuto che si spegnesse la tenda o un eventuale sorgente.. ma che proprio la Luce si risucchiasse in sè.

non è finita

Il mio amico dorme.
Profondamente.

<<lo sveglio?>> mi domando tra me e me.
<<No>> penso <<tanto, cosa cambierebbe?? che gli romperei solo le palle>>

Pregustavo già le sue prese per il culo della mattina seguente. Meglio raccontarglielo a colazione. Ero sì esterrefatto, ma anche un po' divertito dalla cosa..

E comincio a ragionare seriamente. Passano circa 10 minuti. Sono stranamente tranquillo. La stanza è illuminata solamente da una leggera luce che proviene dalla porta che abbiamo alla nostra destra, che a sua volta proviene dalla finestra che dà sul torrente sottostante. La notte, fuori, è silenziosissima.

Mi faccio tutte le domande che vi fareste anche voi. Ci saranno aggeggi impazziti, penso ..che so io.. (telefonini, carica batterie, orologi, fari esterni o interni..) ..ma sono certo che gli occhi non mi avevano tradito e.. quando guardo verso la cucina.. ...la sagoma di una bambina attraversa lateralmente la porta come a voler entrare in camera..

..conto fino a TRE.. e decido. Sveglio l'amico.
BASTA. ACCENDO LA LUCE.. e tutto appare normale. La "bambina" non c'è.

Lui ha gli occhi quasi sbarrati e mi guarda già sveglio..

<< amico qui c'è qualcosa che non quadra! >> gli sparo ad alta voce, e gli spiego i particolari.

Gli faccio le domande di cui sopra, e ragiono con lui su quale possibile luce potesse aver "illuminato" la tenda. Mi guarda e capisce che sono sincero. Chissà che faccia avevo! Ci alziamo perlustriamo la casa. NIENTE. E nessuna sorgente poteva aver illuminato la tenda in quel modo. Non solo: le tapparelle, in legno, dietro la finestra e porta-finestra sono tutte chiuse.. e non ci poteva essere nulla che dall'esterno illuminasse in quel modo la tenda.

non è finita - seguite attentamente:

- Nei secondi in cui io stavo ancora decidendo se accendere la luce, dopo aver visto la sagoma della bambina, il mio amico ha raccontato che era stato colto da una sensazione di calore fortissima sul viso ..e poi, alla gola. Questo è il motivo per cui lo avevo trovato con gli occhi semi-sgranati, quando avevo acceso la luce. E ciò coincideva con il momento in cui io ho scorto quella sagoma.

non è finita (e non mi sto inventando niente).

Due giorni prima (quando lui era da solo), mi ha raccontato che durante la notte era stato svegliato da dei rumori sulle tapparelle. In piena notte. Allora si è alzato sul letto per capire meglio. Ha sentito come dei passi e dei movimenti pesanti accavallarsi sulla ringhiera e sul balconcino. Fuori nevicava.
A quel punto si è vestito, si è messo le scarpe, ha preso un coltello da cucina e si è seduto spalle al muro. Nel frattempo - per 5 minuti pieni - le tapparelle venivano grattate come se volessero essere forzate e allo stesso tempo non venivano affatto forzate..

..così, fino alla mattina, spalle al muro - ha resistito... ovviamente senza chiudere occhio.

<<Ma perchè cazzo non hai chiamato qualcuno, i carabinieri, la polizia!!???, o anche me .. che in un oretta ti raggiungevo (lo sò pare una stronzata.. ma un amico è questo che dice in queste situazioni)>>

Lui aveva il telefono in mano con il 112 pronto.. ok, ma ha preferito aspettare l'alba. Che poi è giunta.
Subito è uscito sul balcone.. e, indovinate? ..la neve fresca.. ERA IMMACOLATA; ringhiera, pavimento, e zone limitrofe sul terreno sottostante il balconcino.. TUTTO CANDIDAMENTE senza orme o tracce di sorta.

Il mio amico, persona assolutamente non suggestionabile (bontà vostra credermi - non sto cercando di dare forzature alla vicenda, giuro), nei giorni che ha passato da solo ha sempre sentito l'esigenza di guardarsi le spalle e, cosa che non è solito fare a casa sua quando è solo, ha sempre chiuso a chiave la porta del bagno quando vi andava. Una sensazione di oppressione lo seguiva.

Il giorno dopo, ognuno è tornato a casetta sua.

Due settimane dopo:
E' soltanto sabato scorso.
Vado a nanna.
Sono a Udine.
Mi addormento.
Rimango bloccato in un "incubo". Paralizzato. Sono cosciente. Assolutamente cosciente.
Sono su un fianco e mi sento abbracciare alla schiena da una presenza sotto le coperte.
Sò che è una bambina.
Voglio urlare e non riesco.
Ma, alla fine, ce la faccio. URLO.
Accendo la luce.
Lei se ne è andata...

...ma qualcosa, ve l'assicuro, rimane.

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