Re: Amnistia per i rei: ...e alle vittime cosa resta?

Inviato da  bandit il 30/12/2005 23:36:23
rispondo a Max_piano, nessuno, soleluna:

1) non va dimenticato che, accanto a quella rieducativa, il carcere ha anche una funzione sanzionatoria. quella rieducativa è un auspicio: la risposta dipende dal soggetto. quella sanzionatoria dovrebbe essere una certezza.

2) se uno mi ruba la macchina, chiaramente mi fa un danno. a prescindere dal fatto di riaverla, è certo che se l'autore del furto non va in galera oppure ci va ed esce subito, io mi incappio ancora di più. e presumo che questo corrisponda la comune sentire. io non ho fatto nulla e ho avuto un danno. lui ha deliberatamente agito per danneggiarmi e non paga. magari mi fa anche una bella risata in faccia e mi dice "fammi sapere quando prendi la prossima macchina !"

3) dite che il carcere ai colpevoli non ripaga le vittime. e perchè non fare la domanda alle vittime ? mica vi hanno delegato a rappresentarli. potete dire cosa ritenete sia giusto o meno, ma cosa ripaghi o meno le vittime saranno ben loro a saperlo.

4) per rispondere anche a Soleluna: giustizia per me è ristorare il più possibile il dannegiato. invece se ne dimentica subito l'esistenza e la sofferenza. poco tempo dopo il reato, il ruolo del soggetto da tutelare viene assunto dal colpevole. anche se magari è già recidivo per la quinta volta. certo non è possibile in assoluto fare scegliere la pena del colpevole alla vittima. tuttavia entro certi limiti forse lo sarebbe anche. giustizia e vendetta certo non coincidono, ma credo sia ipocrita considerare la giustizia come del tutto separata dalla vendetta. la vittima vuole vedere che il colpevole paga, e ne ha tutte le ragioni.

non posso concludere senza ricordare la superba sentenza di un giudice inglese di qualche tempo fa. una madre ebbe la figlia rovinata da un tale che la fece riempire di droga e la molestò in tutti i modi e per lungo tempo. la madre esasperata a un certo memento prese e fece fuori il tale. sentenza sulla madre: non colpevole, in quanto "anche la pazienza ha un limite". in quel caso, per il mio modo di vedere, il giudice fece giustizia.

saluti

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