Dalla discussione sui detenuti si passa alla discussione sulle carceri. E, alla fine, le persone in carne ed ossa rinchiuse nelle carceri non sono più un problema. Il problema della pena, delle condizioni di vita dei detenuti, del senso del loro essere lì adesso, diventa "il problema delle carceri". Scusate, ma da quando in qua un edificio "ha problemi"? E cosa significa questo slittamento dalle persone alle cose? Non è forse il primo passo verso la "disumanizzazione" questo trasformare le singole esistenze in numeri statistici, in cose, in idee astratte? E, davvero, è utile per discutere di amnistia e criminalità?
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