Re: Quello che non vi dicono sui terremotati abruzzesi

Inviato da  florizel il 14/3/2010 21:00:26
Ma c'è stata qualche corrente politica in Italia che si è fatta promotrice di riscattare in Toto la figura di questo studioso?

Il che equivarrebbe a che la politica (italiana, ma anche estera) abdichi a se stessa.

Comunque, pare che sia la NASA ad aver preso in considerazione gli studi condotti da Giuliani.

E puntuale, come da due domeniche ad oggi, il popolo delle carriole torna nel centro antico de L'Aquila, determinati a rimuovere le macerie che ancora giacciono da ormai quasi un anno nella zona.

"A innescare la presa di coscienza degli sfollati - rimasti dal giorno del sisma attoniti spettatori del potere assoluto e senza controllo esercitato in tutto il cratere dalla Protezione civile - è stata l’intercettazione delle risate degli sciacalli nell’ambito dell’inchiesta sul G8 della Maddalena. Risate che hanno scosso le coscienze e scatenato un moto di rabbia tra la popolazione.

E così “Quelli che la notte del 6 aprile non ridevano” hanno cominciato con l’invadere la zona rossa, interdetta dalla Protezione civile agli stessi residenti: appena un centinaio di persone che inscenarono a piazza Palazzo la riconsegna simbolica delle chiavi delle proprie abitazioni.

Dalla domenica successiva, i manifestanti sono tornati a forzare i blocchi nella zona rossa in numero sempre maggiore - ormai sono migliaia - con la parola d’ordine “Riprendiamoci la città” e indicando la soluzione per superare l’ostacolo principale che blocca la ricostruzione: “rimuoviamo noi le macerie”.


Ad apparire oscuro, sulla questione macerie, è proprio il ruolo svolto dai vertici della Protezione civile. Dal giorno della scossa, in nome dell’emergenza e grazie al “Potere di ordinanza” e alla possibilità di agire in “deroga” praticamente a tutte le norme, la sua struttura di comando esercita un controllo assoluto.

Gestisce appalti in deroga a tutto e senza controlli, eppure con tutti quei poteri straordinari la Protezione civile non affronta il problema principale, quello delle macerie: montagne di detriti come ipoteca su qualsiasi ipotesi di ricostruzione. Un problema enorme che Bertolaso, con il passaggio di consegne, lascia in eredità agli enti locali, privi di risorse e mezzi: rimuovere, trasportare, selezionare e smaltire milioni di metri cubi di materiali di ogni genere, equiparati che per legge ai rifiuti solidi urbani.
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L'Aquila: ancora carriole, vittoria dei comitati.

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