Re: Quello che non vi dicono sui terremotati abruzzesi

Inviato da  florizel il 23/7/2009 10:46:24
Dopo il G8, dell'Abruzzo si sente ormai parlare solo per bocca del puttaniere più "famoso" d'Italia.

Un po' "degradante" (giusto per usare termini non eccessivi) per una popolazione a cui, dal giorno del sisma, è stato messo un bavaglio; o che, nella migliore delle ipotesi, sono stati porti i microfoni del sistema DISinformativo solo strumentalmente.

Riporto un articolo appassionato ed amaro da CDC:

COME VOLETE CHE SI STIA QUI...MA LO SAPPIAMO SOLO NOI.

"Tutti non rivedremo la città ricostruita prima di 7/8 anni, almeno. Le persone anziane rischiano di non rivederla mai più. (Tra parentesi: non viene neanche data comunicazione ai proprietari che le case vengono abbattute, ci si aspetta che siano loro ad informarsi. Che so, una cosa tipo: "scusi, che per caso state per abbattermi la casa? ah no? allora che faccio, ripasso tra qualche giorno e magari me lo dite?")

A fronte di questa drammatica situazione, qual è la risposta del governo per rilanciare l'economia? Ad esempio quella di richiedere ai residenti del 49 comuni del "cratere", a partire da gennaio 2010, la restituzione dell'IRPEF non versata a seguito del terremoto, da effettuarsi al 100% in 24 rate. Per darvi un parametro di confronto, nei paesi colpiti dal terremoto dell'Umbria, l'Irpef non venne versata per 24 mesi, e viene restituita ADESSO, dopo dieci anni e più, al 40% e in 120 rate (situazione analoga si verificò per gli alluvionati in Piemonte).

Cosa passa invece dai mezzi di comunicazione "istituzionali"? Passa la voce di un Presidente del Consiglio che grida al miracolo per la costruzione di alloggi per circa 13.000 persone, quando allo stato attuale solo il 54% delle abitazioni fuori del centro storico è agibile. Se la stessa percentuale fosse valida anche per il centro storico i conti sono presto fatti: circa 35.000 sfollati (tralasciamo poi l'incresciosa situazione del centro storico di cui posso dare testimonianza diretta: del nostro futuro a tutt'oggi non sappiamo nulla, nulla di nulla al di là di poche parole del premier: «nel centro storico il tempo sarà contato non in mesi ma in anni»)".


Il fatto che dal dopo G8 articoli e considerazioni sull'Abruzzo stiano vigliaccamente diradando anche nei siti di libera informazione, è a mio avviso un segnale di sconfitta per qualsiasi intento di "indipendenza" dalla logica informativa del sistema mediatico ufficiale.

Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=6&topic_id=4962&post_id=142491