Re: Quello che non vi dicono sui terremotati abruzzesi

Inviato da  redna il 30/4/2009 13:55:17
http://www.byoblu.com/post/2009/04/29/Lombra-sulla-rete.aspx#continue




Lettera di Enzo Di Frenna
A chi stai dando fastidio? Chi controlla la rete?

Ebbene sì: gli ultimi video dall’Abruzzo di Byoblu danno fastidio a qualcuno. A chi? Ma certamente alla struttura segreta che, in qualche appartamento di Roma, o in un uffico distaccato a Milano, sta monitorizzando la Rete, l’unica vera fonte d’informazione ancora libera in una Italia ad un passo dal golpe democratico.

Immagina la scena, caro Claudio: alcuni giorni fa hai pubblicato su You Tube una video intervista ad una donna abruzzese che spiega come si è salvata dal terremoto, grazie all’amicizia personale di Giampaolo Giuliani, il tecnico esperto di radon. Non hai violato nessun copyright. Non hai pubblicato immagini di altri se non materiale partorito dalla tua telecamera. Ma quel video dava fastidio. You Tube lo elimina, indicando una generica “violazione delle norme” della community.
Faccio una domanda: qualcuno ha telefonato all’ufficio milanese di Massimiliano Magrini, country manager di Google Italia (proprietaria di You Tube) dicendo che il tuo video andava elimininato perché violava qualche norma? Mi sembra difficile pensarlo, e se fosse possibile, sarebbe davvero molto grave. Allora perché a Milano qualcuno ha segnalato il tuo video per censurarlo? Dico Milano, perché l'America neppure sa di te e Giuliani: alla sede centrale di You Tube non può certo essere arrivata nessuna segnalazione. E allora: perché togliere quel video che parla di prevenzione in Abruzzo? La risposta ufficiale non credo che arriverà mai. Ma proviamo a ragionare: quel video dava fastidio a chi manovra il potere in Italia. E quel potere ha stanze segrete, orecchie che ascoltano, occhi che guardano: sono persone specializzate che lavorano in appartamenti anonimi. La malagestione dell’Abruzzo porta via consensi, indigna la popolazione, offre pretesti all’opposizione. Meglio tacere. E far tacere.

E veniamo agli ultimi due video di Byoblu. L’altro giorno segnalavi, attraverso un’audio intervista a Giuliani, che i livelli di radon erano in crescita a nord dell’Aquila. È una informazione. Una notizia. Ed è lecito fornirla. Prima della grande scossa che ha devastato l’Abruzzo si era verificata la stessa cosa, a quanto pare. Dunque, questo tipo di informazione potrebbe allertare chi è preposto alla prevenzione e fare così tutto il possibile per evitare eventuali rischi. Ma ecco che i principali giornali nazionali – tra cui il Corriere della Sera – ti indicano come il sito che favorisce il panico [ndr: Il Corriere della Sera ha pubblicato la smentita di Giuliani, il quale ha dichiarato che non si riferiva alla mia intervista, la quale era autentica]. Su You Tube circola anche un video manipolato, con tue immagini e un audio montato ad arte: viene immesso nella rete dei Social Network ed ecco che la voce di propaga. È un attimo. Poi quel video sparisce. Ma sono sufficienti anche solo 2 ore per propagare una notizia infondata.
Infine, nel tuo video di oggi fai luce sulla menzogna messa in giro: Giuliani dichiara e riconosce che hai fatto corretta informazione. Lo riconosce pubblcamente. E aggiunge: il video che ho denunciato in Questura era un altro. Non il tuo.
Dunque, chi ha orchestrato la manovra per screditarti? Da quale appartamento di Roma o Milano lo ha fatto? E soprattutto: perché? Anche in questo caso le risposte sono semplici: Byoblu comincia a dar fastidio. Sei monitorizzato, caro Claudio. Ti seguono. Ti leggono. Sanno che in questi giorni sei tra i primi 30 blog più letti in Italia. Dunque ci proveranno ancora. Cercheranno di screditarti, o di farti chiudere.
Chi manovra nelle stanze segrete, però, pensa con la vecchia logica del potere: basta impedire a qualcuno di parlare attraverso i giornali o la tv, e quella persona non esiste. Ma la Rete non è così. Se ci provassero, diventeresti più famoso. I professionisti della disinformazione sono bravi. È gente sveglia. Ed hanno appoggi importanti nelle stanze che contano. Nella mia video-inchiesta sulla “tv italiana gestita dagli uomini Delta” spiego come possono essere raffinate le tecniche di persuasione e di manipolazione capaci di disinformare e distrarre l’opinione pubblica dai grandi temi sociali. Chi le usa, le usa con bravura. Ma chi gestisce le stanze del potere non sa ancora gestire lo straordinario mezzo che è Internet. Ci prova, ad arginarlo, ma è completamente diverso dai vecchi mezzi d’informazione. Ha uno schermo come la tv, ma funziona con una nuova logica: ha migliaia di accessi e ognuno crea migliaia di connessioni, o mani che scrivono, o bocche che parlano. Come cavolo fermare una cosa del genere? Di fatto, è impossibile. Possono solo fare qualche legge (e ci stanno provando) per imbavagliarla. Ma a quel punto verrebbero allo scoperto. E per loro sarebbe l’inizio della fine.

Quindi credo che, dopo il grande lavoro che hai fatto nell’ultimo anno, sia arrivato il momento di pubblicare, appena possibile, il libro del blogger Claudio Messora. E continuare a fare informazione libera.

Un caro saluto,
Enzo Di Frenna
Giornalista professionista, ex redattore di cronaca giudiziaria “La Voce di Montanelli”
www.enzodifrennablog.it[/color]

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