Re: Quello che non vi dicono sui terremotati abruzzesi

Inviato da  Fabrizio70 il 30/4/2009 2:06:24
Citazione:

3000, dico TREMILA, pasti all'ora. Niente a che vedere, quindi, con l'EFFICIENZA riservata agli sfollati, in piedi ed in coda per ore ed ore in attesa di un pasto.


Ciao flori , questa non l'ho capita , se è per questo per disguidi burocratici (pasti inviati al campo sbagliato) ci sono stati campi che hanno saltato i pasti , ma non per questo si è fatto l'impossibile , nel campo di Pizzoli con 1100 persone ospitate nel campo la cucina da campo dei vigili del fuoco (600 pasti/ora) ha distribuito 2000 cene ,sempre considerando che il vero limite è la capacità dei posti a sedere al coperto , se sono pochi sorgono comunque problemi.
Purtroppo non è un problema di poco conto , come coordinatore ANPAS del campo me ne sono dovuto occupare , sia con buoni che cattivi risultati (per un malinteso ho scatenato un putiferio riguardante proprio la coda alla mensa , per fortuna poi risolto bene ) , e la questione và a toccare la parte finale del tuo post:

Citazione:

"Il campo di Arischia è gestito dalla protezione civile del Molise, dai vicini di casa. È gestito in maniera militare. Abbiamo già mostrato foto dei cartellini che ogni abitante deve portare al collo, senza di questi non si entra e non si esce. E ora ci sono le regole."

"Non si può organizzare militarmente un campo di sfollati. È come se, a casa vostra, vi si impedisse di rientrare dopo le 23."


Prove tecniche di repressione


Qui devo darti sia torto che ragione

Torto perchè avendo vissuto la situazione dal vivo devo dirti che certe regole basilari devono essere prese , altrimenti non riesci a gestire un assemblamento di persone ognuno con le proprie esigenze.Non c'è problema a cercare di accontentare il più possibile la gente , ma questo porta alla nascita di problemi più grossi che vengono limitati limitando le libertà personali (se prima il magazzino era libero ed aperto h24 ora l'accesso non è consentito e ci sono degli orari ben precisi , un piccolo esempio).



Da quel che sò io ad Arischia uno dei problemi che la popolazione poneva era l'infiltrazione nel campo di persone esterne al centro abitato distrutto , per la fattispecie sopratutto non-italiani , quindi lì si sarà provveduto prima a dotarsi di badges di riconoscimento,strada che verrà presa anche dagli altri campi , purtroppo è una necessità per la sicurezza , se permetti l'accesso incontrollato entrano anche i malintenzionati , senza contare le tensioni interne alla popolazione , che in queste zone si rifiuta di dormire in tenda vicino a certe "famiglie" , alcune addirittura nello stesso campo, se hai delle soluzioni migliori sarò ben lieto di applicarle , ma dovranno fare i conti con la cruda realtà.



N.B:Il trucco nel gestire in maniera umana il campo è l'eccezione alla regola , è vietato entrare con le auto private nel campo , ma il signor Tal dei Tali è autorizzato....


Ragione perchè c'è una stonatura nel "sistema"...






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