Re: la controinformazione è una forma di autolesionismo?

Inviato da  Pispax il 17/5/2009 20:30:00
@Gian88luca
Citazione:
Sono d'accordo che sia un buon inizio. Se si tratta dell'inizio. Ma mi chiedevo se col passare del tempo tale "missione" non diventi un atto che non porta a successivi ed auspicabili sbocchi. Che non si tratti di un vicolo cieco? Controinformati e contenti?

Beh, si.
Direi che questa frase riassume in pieno la questione, e sinceramente non capisco perché tu la ponga in termini negativi.
Tu hai un'informazione, la analizzi, ne trai le dovute conseguenze.
Sulla base di queste conseguenze (e quindi anche delle informazioni di partenza) tu decidi di comportarti in un modo oppure in un altro.
Voti un partito invece di un altro, acquisti un certo prodotto invece di un altro, picchi un negro oppure gli tendi la mano, eccetera eccetera eccetera...
Anche le persone più geniali se partono da presupposti sbagliati poi traggono conclusioni sbagliate.

"Controinformazione" non è necessariamente scandagliare i siti internet per controllare le anomalie della tragedia dell'11 settembre.
Molto più semplicemente può essere cercare di durare un po' di fatica e leggersi un po' di stampa estera per vedere come loro analizzano la politica italiana.
Scoprire che giornali non certo di sinistra come il Times, The Economist e il Wall Street Journal, per fare un esempio particolarmente eclatante, critichino pesantemente Berlusconi di sicuro non restringe la tua percezione della realtà.
Secondo me anzi la aumenta, e ti permette di renderti conto che le tue decisioni e il modo con il quale vedi il mondo può essere tranquillamente distorto da modi maliziosi di trasmetterti l'informazione.

Chiaro che una volta che hai assimilato questo principio dopo diventa difficile criticare chi cerca di "controinformarsi" anche su cose che a te tutto sommato sembrano palesemente ovvie e scontate.
Sei giusto ora uscito dal sito del Times, no? Quindi hai appena ammesso che almeno in un caso il sospetto che qualcuno cerchi di manipolare le tue idee ce l'hai ben presente.
Difficile adesso sostenere serenamente che quello è l'unico caso e "sfottere" chi invece pensa che di casi simili ce ne siano altri.

I rettiliani hanno corrotto il capo della CIA perché controllasse a distanza la mente del killer di Kennedy?
Bush ha fatto un intenso uso di microonde termitiche per provocare l'abbattimento delle Torri dopo aver ingannato il pubblico proiettando ologrammi di aerei pilotati con perizia da ologrammi di terroristi?

Messa così la cosa ha del grottesco; ma questo non toglie che sia nel caso di Kennedy che nel caso del 9/11 avere dei dubbi non solo è legittimo, ma è anche parecchio giustificato.


Quindi in definitiva la "controinformazione" è solo cercare di procurarsi moltissime informazioni su un argomento prima di emettere un proprio giudizio, preferibilmente cercando di non accontentarsi di quello che ti viene detto da chi potrebbe avere un interesse diretto nel farti avere informazioni distorte.
Stop. Non necessariamente deve portare alla rivoluzione.



Personalmente da quando ho deciso di "controinformarmi" ritengo che il mio grado di libertà di giudizio sia aumentato. Sono felice di aver preso questa decisione.
Dipendesse da me la "controinformazione", ovvero la capacità di valutare con spirito critico l'informazione che ti viene fornita, dovrebbe essere un valore insegnato nelle scuole.



Ma se te sei davvero convinto che la serenità si possa trovare solo omologandosi allo Spirito dei Tempi, accomodati.
La tua vita è tua.

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