Re: la controinformazione è una forma di autolesionismo?

Inviato da  Ribelle il 3/3/2009 8:10:00
Citazione:
Di conseguenza il succo del post iniziale è che il risultato del controinformarsi, se deve essere quello di sospettare di tutto ed essere consapevoli di quanto non si possa fare causa forze maggiori, allora forse la differenza fra un informato e un controinformato, non consiste poi in un qualcosa di realmente tangibile nel senso di miglioramento personale. Quindi lobotomizzazione per tutti e forse le nostre realtà cambierebbero meno di quanto si possa pensare se si tralascia la consolatoria tanto quanto appagante consapevolezza. Quest'ultima era la provocazione, ma non provocazione intesa agli utenti!, al ragionamento.

Questa è un po’ la dicotomia che sussiste anche tra cultura ed intelligenza: la prima non implica la seconda, e un professore universitario plurilaureato può benissimo essere un imbecille (e, fra parentesi, l’intelligenza è comunque cosa rara).

Però la cultura, la cognizione di causa, è comunque necessaria per agire consapevolmente. Forse allora bisognerebbe trovare il modo di fornire controinformazione e, contemporaneamente, stimolare l’intelligenza. Quell’intelligenza che però viene sistematicamente stroncata dagli infiniti stimoli istupidenti, a tutti i livelli, cui questo sistema ci sottopone. La questione non si profila sicuramente semplice.

Però chi fa controinformazione non è che sia Superman: si limita a cercare di contrastare un po’ il fiume di cazzate che fluiscono allegre ed abbondanti attraverso i canali cultural/informativi dominanti. La controinformazione è solo un punto di partenza - necessario, però! - da cui ognuno può iniziare il proprio viaggio. Il resto - come farla fruttare - è a carico di ognuno di noi. Si accettano suggerimenti.

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