Re: la controinformazione è una forma di autolesionismo?

Inviato da  gian88luca il 2/3/2009 22:31:03
Citazione:
Adesso però ti dispiacerebbe contribuire con un po’ di parole tue alla discussione che tu stesso hai di tua iniziativa aperto? Sarebbe questo quello che normalmente ci si aspetta, in casi del genere. Se non è troppo disturbo, chiaramente.

Tralasciamo che le tue citazioni non contano molto dato che si tratta di estrapolazioni di discorsi che andrebbero presi per intero: ad esempio la <aggressività mossa dalla infantile buonafede> è una risposta che ricalcava i termini utilizzati da un utente in una accusa nei miei confronti. Estrapolare i discorsi in questo modo è un po’ una carognata e denota decisamente quale sia il vero intento (o un’innata attitudine) dell’autore nell'ambito della costruttività del dibattito.
Il termine contribuire che hai usato nella domanda finale è abbastanza fuorviante. Il contribuire presupporrebbe la precedente presenza di interventi che avessero richiesto chiarimenti in merito al discorso e, mi sarò perso qualcosa forse, ma a me è sembrato di ricevere solo accuse più o meno velate.
Nel post iniziale ho espresso, probabilmente in modo confuso e fraintendibile, il disagio personale nel constatare certi fenomeni di comportamento e di pensiero che nascono in seguito all'attività del controinformarsi. Fenomeni espressi molto meglio di quanto io non riesca ad analizzare ed esprimere nel post che ho linkato di Antonella Randazzo. Sfortunatamente il post della randazzo l'ho letto dopo avere scritto il mio iniziale, altrimenti avrei evitato di sviscerare il mio lampo di genio (scherzo, non estrapolare la frase accusandomi di ritenermi genio!). E leggendo i commenti relativi agli ultimi post del sito, tipo Simoncini e Genchi, mi sembra di non essere il solo ad avere il cervello che tenta di partire per la tangente del sospetto. Di conseguenza il succo del post iniziale è che il risultato del controinformarsi, se deve essere quello di sospettare di tutto ed essere consapevoli di quanto non si possa fare causa forze maggiori, allora forse la differenza fra un informato e un controinformato, non consiste poi in un qualcosa di realmente tangibile nel senso di miglioramento personale. Quindi lobotomizzazione per tutti e forse le nostre realtà cambierebbero meno di quanto si possa pensare se si tralascia la consolatoria tanto quanto appagante consapevolezza. Quest'ultima era la provocazione, ma non provocazione intesa agli utenti!, al ragionamento.
Saluti

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