Re: Al Vaticano non basta la morte cerebrale

Inviato da  _gaia_ il 13/9/2008 19:00:43
Rieccomi. Ho avuto parecchio da fare in questi giorni, ma sono riuscita a leggere anche tutto il primo link segnalato da Notturno (davvero ben fatto. QUI).
Non so se questo post ha una parvenza di "omogeneità".. l'ho scritto "a rate", qui e là appena avevo tempo, cercando di non annegare nel mare di informazioni e di argomenti correlati (questo è un tema particolarmente ostico anche perché è legato a doppio filo a molti altri, si rischia davvero di perdersi).
Spezzo questo commento in due perché è davvero lungo (chiedo venia).


Innanzitutto vorrei chiarire il mio approccio a questo tema: non ho una mia idea granitica da contrapporre in battaglia a idee diverse; sto indagando, approfondendo i vari aspetti insiti in questo tema, e mi fa piacere poter scambiare opinioni e informazioni con altri. Qui però sembra un'arena.. due fazioni opposte che si fronteggiano, ma con scarsi risultati (almeno per come la vedo io) sul piano dello scambio 'culturale'. Sono qui per questo, non per vedere affermata la mia personale idea a scapito di quelle altrui. Sono qui per continuare a conoscere e capire. Ho delle idee ovviamente, ma non ho una posizione definitiva e irremovibile, ne' soluzioni in tasca da offrire o tantomeno imporre. Ci mancherebbe.
Spero di aver chiarito questo punto, per me è importante.
Avanti, sotto a chi tocca


Notturno: cito un po' di tue frasi che vorrei commentare.

Sulla vicenda di Zack:
Citazione:
Per quanto riguarda i link (anzi IL LINK) proposto da Gaia, io ci sono andato e dice che quell'uomo "ricorda". Non parla dell'avvenuta chiusura di quel procedimento decisamente COMPLESSO e ARTICOLATO che è la dichiarazione di morte cerebrale.
Per cui, non sappiamo se fosse stato dichiarato morto o se lo avesse solo "detto" un medico ad alta voce.

Ma.. vedi allora che i link non li leggi?
Ho dovuto quotare la parte di articolo (quasi tutto) dove parla proprio di quello. La squadra per l'espianto era già arrivata. Se è tutta una montatura, pensi che nessuno avrebbe denunciato Zack e la sua famiglia per diffamazione?
Resta valida, almeno per me, l'altra tua ipotesi, cioè che i medici abbiano clamorosamente sbagliato diagnosi. In questo caso, fossi in Zack o nei suoi familiari, la denuncia l'avrei fatta io (ma tieni presente che due suoi cugini infermieri hanno seguito la vicenda, per cui qualcuno che avrebbe potuto sospettare una diagnosi errata c'era).

Nonostante questo, affermi:
Citazione:
Per quanto riguarda il tizio col cappellone, a me quella storia puzza tanto di "scandalismo" a buon mercato.
Se fosse successa in Italia sarebbero scattate le manette per quei medici.
E sarei il primo a tifare per le manette.
Fine della questione.
Almeno per me.

Se tu avessi girato davvero il sito che ho indicato, cosa che evidentemente non hai fatto (nonostante i miei link diretti e i miei suggerimenti a certe letture e video), ti saresti accorto che quel sito è pieno di casi quantomeno sospetti, e sono casi italiani. Medici che sono passibili di omissione di soccorso, come minimo minimo, se non di omicidio vero e proprio. Risultato? Gli espiantatori non pagano mai. Mai, mai, mai, mai, mai. Perché dalla loro parte c'è la legge, che per i poveracci si applica e per gli amici e i potenti.. si interpreta. Altro che "se fosse successa in Italia sarebbero scattate le manette per quei medici".
Leggi un po' di casi italiani, su quel sito ci sono ("I casi principali" nel menu in alto).
Certo, bisogna prendersi un po' di tempo perché è davvero un sito vastissimo. Ma ne vale la pena.

Purtroppo mi sembra di ripetere sempre le stesse cose e di aver scritto megapost per niente. Non ho tempo nè voglia di ripetermi all'infinito. I miei post sono lì, per chi è interessato.

°°°

In altri post sottolinei la legislazione vigente:
Citazione:
Se si guarda la nostra Legge, si ritrova che morte = cessazione irreversibile di tutte le funzioni dell’encefalo.
"Cessazione irreversibile di tutte le funzioni dell'encefalo"!!!.
Quindi non è ammessa nessuna "funzione residuale", né parziale, né limitatissima. Devi essere TOTALMENTE e DEFINITIVAMENTE morto.
Veronesi stesso (che ha mille difetti, per carità) afferma che "lo stato di coma cerebrale è irreversibile". Solo in quel caso si parla di morte e in quel caso NESSUNO E' MAI TORNATO INDIETRO. Anche senza aver subito trapianti.
Leggetevi quella legge, contiene garanzie altissime: TRE medici devono fare esami per almeno SEI ore, ripetuti almeno TRE VOLTE e devono essere convinti all'UNANIMITA'.
Se esce fuori qualche nuovo aggeggio medico che esamina il nostro cervello più in profondità e ritrova segni di attività, allora BEN VENGA!
Io non voglio cadaverizzare i vivi!
La parte in cui definisce gli esami da fare è un "regolamento" di esecuzione di una legge, semplicissimo da modificare: basterà dire che si deve usare il "nuovo aggeggio", invece dell'elettroencefalogramma.

Ci stiamo infilando nel peggior campo minato a memoria d'uomo: la legislazione, in particolare quella italiota.
Beh, proviamoci.
Innanzitutto: la nostra legge in materia attualmente versa in uno stato.. comatoso, è proprio il caso di dirlo. E' dal 1999 (quasi 10 anni!) che vigono "disposizioni transitorie" perché nessun ministro da allora si è mai preso la briga di emanare i necessari decreti attuativi. Ma riprenderò in seguito questo aspetto. Per ora mi rifaccio alla dicitura "Cessazione irreversibile di tutte le funzioni dell'encefalo", attorno a cui verte il tuo post.

La dicitura "Cessazione irreversibile di tutte le funzioni dell'encefalo", in realtà, è in contrasto con quanto avviene nella pratica medica. Nella realtà pratica infatti non è possibile stabilire la cessazione irreversibile di tutte le funzioni dell'encefalo. Questa dicitura non è sempre applicata nella dichiarazione di morte cerebrale, e lo spiega bene il primo link da te fornito nell'ultimo post (questo qui: http://www.personaedanno.it/cms/data/articoli/files/000941_resource1_orig.rtf ), a cui rimando caldamente tutti gli interessati. Non lo rispiego perché farei solo un lungo copia-incolla (Barcaro e Becchi lo spiegano certamente meglio di me).

Dunque, se proprio vogliamo stare alla legge, dobbiamo concludere che il medico e il giurista non si incontrano su questo punto specifico. Nella realtà quotidiana, quella che viene dichiarata come "morte cerebrale" dal famoso trio di medici non corrisponde sempre in toto alla legislazione vigente (spero di non far svenire nessuno).
A questo punto, o si mette mano alla legislazione, perché scritta a quel modo è in contrasto con le attuali pratiche di dichiarazione di morte --e conseguente eventuale espianto d'organi-- oppure si tiene la scritta così com'è e allora si complica ulteriormente la vita ai medici..
(Oppure si apre un dibattito pubblico e si lascia che le informazioni circolino liberamente, in modo che finalmente la gente possa farsi una sua idea, senza essere imboccata con bocconcini preconfezionati da altri che decidono cosa si deve sapere e cosa no).

Non sono d'accordo quando attribuisci secondaria importanza alle procedure per la dichiarazione di morte cerebrale:
< La parte in cui definisce gli esami da fare è un "regolamento" di esecuzione di una legge, semplicissimo da modificare >
Mi spiego meglio: sì, è semplicissimo modificare i parametri, ma proprio per questo è anche semplicissimo modificarli in senso peggiorativo (come già è stato fatto, d'altra parte), per cui non c'è molta garanzia e io sorveglierei attentamente queste disposizioni se al ministro di turno gli gira di modificarle.. Perché può modificarle in meglio o in peggio senza che né io né te possiamo metter becco.
Come diceva quel tale: la penna ferisce più della spada (soprattutto se è la penna di un legislatore).

Ora ne vediamo un esempio recente:

Questi sono due link riassuntivi delle leggi vigenti in Italia, per chi fosse interessato
http://www.antipredazione.org/quelche.htm
http://www.antipredazione.org/attenzione.htm
Come segnalato da Notturno, la legge in materia di morte cerebrale è la 578 del 1993 -che equipara il coma irreversibile alla morte- con il successivo decreto 582 del 1994 -che accorcia i tempi di accertamento da 12 a 6 ore, e dà al ministro della sanità la facoltà di modificare i protocolli per la dichiarazione di morte cerebrale  senza passare dal Parlamento.
C'è poi la legge 91 del 1999, che tratta del silenzio-assenso/organizzazione/promozione dei trapianti/import-export.
E infine, il recente decreto promulgato dalla Turco due giorni prima delle elezioni (11 aprile 2008 -- dev'essere un vizio.. quello sul segreto di stato per gli impianti energetici è stato emanato il 16 aprile): si chiama «Aggiornamento del decreto 22 agosto 1994, n. 582 relativo al: “Regolamento recante le modalità per l'accertamento e la certificazione di morte”», e modifica in senso peggiorativo la procedura da seguire in caso di accertamento della morte cerebrale.
Il comma 3 dell'art. 4 riduce per esempio la frequenza degli esami da fare da tre a due, all'inizio e alla fine del periodo di osservazione:
< La   simultaneita'   delle   condizioni   necessarie  ai  fini dell'accertamento deve essere rilevata dal collegio medico per almeno due  volte,  all'inizio  e alla fine del periodo di osservazione. La verifica di assenza di flusso non va ripetuta. > (*)
Oltre a ciò, tra le procedure previste per l'accertamento vi sono alcune pratiche dannose (invasive e potenzialmente mortali) per i pazienti con lesioni cerebrali.
Riporto qui solo un estratto dalla dichiarazione del dott. Bondì (rimando ai due link qui sopra per approfondimenti):
< ..iniettare un liquido di contrasto concentrato nelle arterie endocraniche, dove c'è già un edema e un ematoma, vuol dire aumentare la pressione endocranica e l'edema stesso, attuando così proprio il contrario di quello che una terapia medica finalizzata alla vitalità del tessuto cerebrale richiederebbe... Questa norma trasforma il medico in strumento di morte anziché di vita... Al contrario, infatti, in questi casi si deve eseguire un drenaggio trans-cranico tubulare aspirativo precoce dell'ematoma, il più precoce possibile, atto a diminuire l'ipertensione endocranica che porta, se non risolta, alla dichiarazione di “morte cerebrale” >

Quest'ultima frase ci riporta a quel "conflitto di interessi" che troppo spesso ricorre parlando di morte cerebrale ed espianti.. Conflitti di interessi così lampanti e colossali che passano sotto silenzio, ignorati o minimizzati.

Le strutture che superano un tot numero di espianti l'anno ottengono parecchi fondi dallo stato.
Che tentazione, eh?
Basta fare qualche espianto in più e.. zac, un treno carico di soldi per la mia clinica o il mio ospedale.. Che bella boccata d'ossigeno per le mie casse, eh? Che fortunata coincidenza, che nella mia struttura abbiamo superato la soglia che ci fa accedere ai fondi pubblici!

Tra l'altro l'opposizione dei familiari al prelievo di organi (in mancanza di opposizione firmata dall'interessato) deve essere presentata -in forma scritta- entro poche ore di osservazione del coma, pena la nullità della richiesta e conseguente espianto (ci sono anche qui casi in cui i familiari non erano stati avvisati di queste modalità e hanno fatto solo richiesta orale, o hanno presentato richiesta scritta ma oltre il termine. Quando si dice la trasparenza e la corretta informazione..)
Se leggi i famosi "casi principali" del sito antipredazione.org, vedrai come questa tentazione è stata più che una semplice tentazione in diversi casi, con conseguenze nefaste. Tra questi, segnalo questo articolo di giornale su Tony Mangogna.

Sul pesante conflitto d'interessi dei vari ministri riporto qualcosina nel secondo PS, ma nel web si trovano parecchie info. Ho già scritto un'iliade, e non ho ancora finito il post..

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