Re: Al Vaticano non basta la morte cerebrale

Inviato da  Notturno il 8/9/2008 11:44:07
Ho trovato questo saggio, a supporto della tesi avversa alla mia:

""LUCI E OMBRE SULLA MORTE CEREBRALE" - Rosangela BARCARO e Paolo BECCHI" http://www.personaedanno.it/cms/data/articoli/000941.aspx

L'ho letto in fretta (per ora) ma pare che incardini tutte le perplessità sul fatto che alcune funzioni permangano anche dopo la cesssazione dell'attività cerebrale (funzioni di regolazione ormonale, capacità di portare avanti una gravidanza, innalzamento della temperatura, aumento del battito cardiaco in occasione di incisioni, et similia).

Io, a questo punto, tornerei a dire una cosa:

perché il permanere di alcune funzioni così evidentemente legate al comportamento specifico di alcuni organi (ipofisi, cuore, ecc...) dovrebbe farci considerare "viva" una persona?

PS: il prof. Becchi, Ordinario di Filosofia all'Univ. di Genova, è uno dei più fieri avversari del Protocollo di Harvard.

Edito questo msg per segnalare anche un'altra interessante voce contraria alla mia:
Sandro Magister che commenta un libro di Roberto De Mattei:
http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2008/09/08/morte-cerebrale-interviene-roberto-de-mattei/

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