COME NASCE LA STRAGE DEL DOMANI.

Inviato da  ElwoodBlue il 26/8/2008 8:50:25
E’ notizia recente che dopo il disastro aereo un altro aereo della SpanAir ha avuto grossi problemi tecnici.

Questo mi ha fatto nuovamente riflettere su una cosa – e mi ha fatto nuovamente arrabbiare del fatto che queste cose mi tornano in mente ogni volta che succede qualcosa di grosso, e poi scompaiono subito..

Ogni volta che succede una disgrazia io tendo a seguire un rapporto causale degli eventi.
Si sono rotti i freni dell’auto e quindi l’auto è andata a sbattere; un tronco d’albero è caduto sulla ferrovia e quindi il treno è deragliato; un tizio scendeva le scale ubriaco ed è caduto. Stop.
Credo che siamo in tanti a ragionare tendenzialmente in questo modo.

Invece il rapporto causale che governa questi eventi di solito ha radici più profonde, e noi tendiamo a prendere in considerazione solo l’ultimo passaggio. Più o meno come una palla di neve che rotolando lungo una montagna diventa una valanga.

Vorrei mettere in evidenza un paio di queste palle di neve, in un piccolo percorso a tre tappe.
Credo che si trasformeranno in valanghe.

(E’ roba che ci era un po’ sfuggita, visto che è accaduta proprio in prossimità del Ferragosto.)



UNO) Il 13 agosto 2008 Repubblica nella pagina economica riporta di un blog tenuto da un anonimo stewart di Alitalia, aviatorAZ, che denuncia problemi di manutenzione piccoli e grandi alle aereomobili.

Si va dalle viti non avvitate nel predellino di servizio - che poi strappano i pantaloni agli assistenti di volo - al fatto che manchi un pasto rispetto al numero dei passeggeri alla sporcizia dei viaggiatori e via quisquiliando.
Ma vengono denunciate anche cose più gravi:

"Il 16 luglio [aviatorAZ] riferisce come dal carrello anteriore dell'Md80 sul quale ha prestato servizio, manchi il "baffo antispruzzo", un sorta di dispositivo il cui compito è quello di evitare "che si sollevino spruzzi di acqua ma anche detriti che possono colpire la fusoliera o addirittura arrivare a flap e motori". L'assistente di volo fa notare che "si può andare in giro purché non piova: e allora andiamo tranquilli fino a settembre, ma solo al sud". Il tutto accompagnato dalla foto della ruota dell'aereo sprovvista del "baffo".

Nello stesso giorno lo steward si accorge che forse l'ha "combinata grossa" denunciando una cosa così seria e cerca un po' ipocritamente di chiarire che l'ha fatto "solo per dimostrare che anche senza un pezzo si può volare in tutta sicurezza."

il 14 agosto il blog chiude.

Fra i commenti piccati delle autorità aereoportuali, ENAC in testa, spicca questa dichiarazione rilasciata da Alitalia:

"sulle "presunte allusioni sulla sicurezza - ha fatto sapere ieri l'azienda di via della Magliana - fanno fede le statistiche internazionali secondo cui Alitalia è tra le aerolinee più sicure al mondo e non gli sfoghi di chi, a differenza di tutti gli altri colleghi, forse non si rende conto della situazione delicata che stiamo vivendo".

Non una parola sul fatto che l'aereo abbia volato privo di un dispositivo di sicurezza per chissà quanto tempo.


DUE) Il 15 agosto (per Ferragosto!) viene licenziato dalle FF.SS il ferroviere Dante de Angelis, delegato per la sicurezza, "reo" di aver denunciato il fatto che ben due eurostar si sono spezzati in due.
(De Angelis era già stato nell'occhio del ciclone due anni prima, quando si rifiutò di utilizzare il cosiddetto pedale [url=http://it.wikipedia.org/wiki/Pedale_dell'uomo_morto] "dell'uomo morto"[/url])

La replica dell'Azienda:
De Angelis, spiega il comunicato Fs, non è stato licenziato a Ferragosto, ma due giorni prima, "al termine della procedura prevista dallo statuto dei lavoratori e dal contratto collettivo nazionale delle attività ferroviarie". Quanto al motivo al provvedimento, "non è stato motivato per avere diffuso notizie sull'episodio del 14 luglio, peraltro ampiamente noto quanto piuttosto per avere reso dichiarazioni contrarie alla verità, infondate e pretestuose, sia sulle cause che sugli effetti dell'episodio stesso". Le contestazioni di Trenitalia sono di avere creato una situazione di "procurato allarme" ingiustificata e "avere leso gravemente l'immagine della Società", in "palese violazione dei suoi doveri di dipendente".

Due eurostar che si spezzano, per fortuna quando erano vuoti, sono un allarme "ingiustificato??

E' comunque importante ricordare che solo 3 mesi prima la Corte dei Conti aveva "bacchettato" le FF.SS per i costi troppo elevati

(una raccolta abbastanza completa sull'episodio la si può trovare sul sito dei Verdi del Veneto , che oltretutto promuovono una petizione a sostegno del ferroviere.)


Entrambe la aziende quindi hanno utilizzato la stessa linea: primum vivere, deinde filosofare
La sopravvivenza dell'azienda non può essere subordinata a cose banali come i problemi di sicurezza, e quindi, approfittando che tutti sono sotto l'ombrellone, pugno duro contro i delatori.
Chi avverte i passeggeri del fatto che possono esserci problemi di sicurezza deve essere castigato: anche in un settore delicato come quello del trasporto pubblico il "dovere di dipendente" evidentemente deve essere prioritario rispetto al dovere della sicurezza dei passeggeri.
L'importante è continuare a viaggiare, e in particolare a far viaggiare i bilanci.


Ma quando utilizziamo i loro servizi magari piacerebbe sopravvivere anche a noi.



E neanche a farlo apposta..

TRE) Il 20 agosto all'aereoporto di Barajas durante le manovre di decollo esplode un aereo della SpanAir con 173 passeggeri a bordo, causando fin da subito 153 morti e 20 feriti gravissimi.
L'aereo dopo un primo tentativo di decollo era rientrato nell'hangar dove si era trattenuto circa 40 minuti per problemi di manutenzione, e poi rimandato in pista.
La SpanAir è la succursale iberica low cost della scandinava SAS, le cui azioni dall'inizio del 2008 hanno bruciato il 65% del proprio valore a causa principalmente dei rincari del carburante.
Ma anche i conti della SpanAir non andavano bene e i problemi erano seri.
Per fare un esempio il 27 luglio scorso l'azienda svedese aveva fatto saltare un volo da Verona a Ibiza adducendo non meglio precisati "motivi tecnici"; il volo è stato possibile solo inviando il giorno dopo un altro vettore dalla Spagna.
La SAS stava cercando di risolvere i propri problemi utilizzando il vecchio, caro sistema: proprio nei giorni dell'incidente stava discutendo con i sindacati un piano di riduzione del personale di quasi il 30% degli addetti., ovvero 1100 esuberi sui 3800 dipendenti.
A due giorni dall'incidente il direttore generale dell'Aviación Civil, Manuel Bautista, dichiara che dai video si vede come l'incendio al motore sia divampato solo dopo l'impatto e sottolinea che l'incidente è stato provocato "da più di un guasto"

La rete di controlli internazionali sull'aereonautica civile ha portato il numero delle vittime degli incidenti aerei al suo minimo storico dagli anni '60, ma è una rete che ha ancora maglie larghe.

E' difficile non pensare che i problemi economici aziendali non abbiano avuto proprio alcuna parte nella "responsabile" (e tragica) decisione di far partire comunque il volo.
I piloti e i manutentori in definitiva hanno fatto solo il loro "dovere di dipendenti", rendendosi conto della "situazione delicata" che stavano vivendo.

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