Re: Affaire Telecom-Tavaroli

Inviato da  sick-boy il 22/7/2008 15:16:22
Io sottolineerei anche questo passaggio:

La faccio breve, nel 2004 fonti della Guardia di Finanza fanno sapere in Telecom che "Tavaroli, da punto di forza, è diventato un punto di debolezza". A maggio mi convoca Tronchetti e, alla presenza di Buora, mi consiglia di accettare una aspettativa di tre mesi per far calare il polverone su di me e la società. Accetto, non ho alternative. Per tre mesi, il telefono si fa muto. Non mi chiama più nessuno, se si esclude Adamo Bove (il dirigente della security governance della Telecom precipitato il 21 luglio 2006 da un cavalcavia della tangenziale di Napoli: suicidio o istigazione al suicidio?). Vado in Romania. Mi richiamano in Italia dopo l'attentato al Tube di Londra del 7 luglio 2005. Tronchetti chiede a Letta se può darmi una consulenza antiterrorismo. Letta si dice d'accordo "nell'interesse del Paese". A fine anno, il Dottore mi dice: devi rientrare.

Ora, cosa ne sapeva il capo della sicurezza di telecom di terrorismo in quel momento?* Forse le informazioni sul "terrorismo" si raccolgono altrove che non nelle moschee.

Se aggiungiamo anche questo passaggio successivo

Ora Tronchetti Provera lascia dire e scrivere che sono stati Romano Prodi, Giovanni Bazoli e Guido Rossi a sottrargli la Telecom senza dire una parola su quel network di potere, eversivo che io, nel suo interesse e su sua richiesta, ho fronteggiato e da cui sono stato distrutto; quell'area di potere che decide le nomine che contano, che in apparenza non chiede e, invece, ordina con messaggi traversi che è bene cogliere al volo per non dare l'idea che la si stia sfidando

la cosa acquista un signifcato ancora maggiore

*era uscito dall'antiterrorismo alla fine degli ani '80, ovvero in un mondo totalmente diverso

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