Re: Civiltà Ebraica

Inviato da  edo il 27/12/2012 8:17:00
Gli etiopi israeliani subiscono una diversa genitorialità “programmata”
lino bottaro26 dicembre 2012DOMINIO E POTERE



La rivelazione che Israele sterilizza le donne etiopi si aggiunge ad una vergognosa storia di violenze contro donne e comunità senza potere

Di Efrat Yardai, 12 dicembre 2012[1]

È difficile a credersi, ma in Israele, nel 2012, le donne etiopi sono costrette a subire iniezioni del contraccettivo Depo Provera[2]. Questa iniezione non è un mezzo di contraccezione di comune prescrizione. È considerato come ultima risorsa e di solito viene dato a donne ricoverate in ospedale psichiatrico o che sono disabili mentali.

Questo non è il primo né il solo caso in cui lo stato ha interferito nella vita di persone che hanno limitati mezzi di resistenza. E, come in altri casi, il sistema che ha attuato questa politica è estremamente raffinato, così è difficile trovare una persona specifica come responsabile o un ordine firmato e scritto. Ma l’inchiesta filmata, condotta con il ricercatore Sava Reuven, ha scoperto che più di 40 donne hanno ricevuto l’iniezione.

La storia del Depo Provera è scandalosa. Secondo un rapporto[3] dell’associazione “Isha L’Isha”, le iniezioni vennero somministrate a donne tra il 1967 e il 1978 nell’ambito di un esperimento che ebbe luogo nello stato americano della Georgia su 13.000 donne in povertà, metà delle quali erano nere. Molte di loro non sapevano che le iniezioni facevano parte di un esperimento condotto sui loro corpi. Durante l’esperimento, alcune donne si ammalarono e qualcuna addirittura morì. Vi sono molti esempi, in tutto il mondo, degli sforzi per ridurre il tasso di natalità presso le popolazioni svantaggiate che non hanno risorse e capacità per resistere. Durante gli anni ’60, gli Stati Uniti erano preoccupati per l’aumento della popolazione di Portorico. Nel 1965, venne riferito che il 34% delle mamme di Portorico tra i 20 e i 49 anni di età erano state sterilizzate.

Le iniezioni somministrate alle donne etiopi sono parte integrante del complessivo atteggiamento israeliano verso questo gruppo di immigrati. Durante gli anni ’80 e ’90, migliaia di ebrei etiopi passarono mesi o anni nei campi di transito dell’Etiopia e del Sudan. Centinaia morirono in viaggio verso Israele semplicemente perché un paese ritenuto un porto sicuro per gli ebrei aveva deciso che non era il momento giusto: non potevano essere assorbiti tutti insieme o non erano abbastanza ebrei – chi ha mai sentito di ebrei neri?

Negli odierni campi di transito, i futuri immigrati entrano in un orripilante groviglio burocratico, che addossa loro l’onere di provare di essere degni di entrare in Israele. Come in passato, quelli che arrivano qui non escono facilmente dalla morsa delle istituzioni statali. Continuano a ricevere un “trattamento” in centri di assorbimento, dove i bambini vengono mandati in collegi religiosi e coinvolti in speciali programmi di istruzione, mentre i genitori stazionano nei ghetti e le donne continuano a ricevere iniezioni. Ci viene detto che non c’è scelta. Le politiche repressive, razziste e paternalistiche continuano incontrastate – politiche ritenute nel migliore interesse degli immigrati: per il loro bene.

Questa politica di totale controllo sulle loro vite, che inizia mentre si trovano ancora in Etiopia, è specifica per gli immigrati di quel paese, e non permette loro di ambientarsi in Israele. Utilizzando la scusa che hanno bisogno di essere preparati a vivere in un paese moderno, viene loro fatto il lavaggio del cervello in modo da rimanere dipendenti dalle istituzioni statali deputate all’assorbimento.

L’American Jewish Joint Distribution Committee[4] ha dichiarato che le affermazioni fatte dalle donne nel corso dell’inchiesta erano assurde. Tutto ciò mi ricorda qualche altra donna che diceva assurdità, come le mamme dei bambini yemeniti rapiti, o le donne marocchine che subirono il “trattamento” del ringworm[5]. A tutt’oggi, le loro parole vengono liquidate come assurdità. Se cercassero di sterilizzarmi o di portarmi via i figli, penso che anch’io direi assurdità

--------------------------------------------------------------------------------


[1] Traduzione di Andrea Carancini. Il testo originale è disponibile all’indirizzo: http://www.haaretz.com/opinion/israel-s-ethiopians-suffer-different-planned-parenthood.premium-1.484110 . Un grazie per la segnalazione dell’articolo al mio amico Facebook Norman Finkelstein.


[2] http://www.tempi.it/africa-oms-diffonde-anticoncezionale-che-aumenta-pericolosit-dellaids


[3] http://www.isha.org.il/upload/File/%D7%93%D7%A4%D7%95%20%D7%90%D7%A0%D7%92%D7%9C%D7%99%D7%AA.pdf


[4] L’organizzazione ebraica di “assistenza umanitaria” più importante del mondo: http://www.jdc.org/



[5] http://www.erichufschmid.net/TFC/RingwormTreatment-I.htm


Articolo di Andrea Carancini – Fonte: http://andreacarancini.blogspot.it

Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=6&topic_id=4503&post_id=227660